sabato 28 aprile 2007

La Beneteau FIRST24


Scegliere una barca abitabile e....carrellabile:  è la FIRST24 della Beneteau, nata nell'82, è  un ottimo compromesso qualità/ prestazioni/ prezzo nel mercato dell'usato "economico" (da 12000 a 18000 Euro). Adatta per la crociera familiare, soprattutto per chi ha bambini a bordo, è sicura, tranquilla e si manovra facilmente anche  con il solo generoso genoa aperto (che si rolla in un attimo in caso di difficoltà). Stabile sull'onda, infonde sicurezza anche ai più piccoli dell'equipaggio e agli inesperti. E' una barca a vela che sembra costruita per tutti, sia per chi vuol competere che per chi se ne vuol andare in giro tranquillo.


Caratteristiche tecniche e prestazioni: Ha una discreta  invelatura: randa + genoa = 32 mq e una buona  deriva = 1,22 m, quindi si scarroccia poco e si fila via diritti in tutte le condizioni. Ottimo il vano per contenere il motore fuoribordo che aumenta lo spazio di seduta e... il fuoribordo è troppo più facile da mantenere! La  carrellabilità è difficoltosa e costosa: costa il carrello (non meno di 3500 euro), costano il carico, lo scarico e la sistemazione dell'albero. Il mezzo per il trasporto, per non dover prendere la patente BE,   deve essere un 4x4  non troppo pesante, e comunque sia anch'esso costoso da comprare e da mantenere. E' una barca che vale la pena di essere spostata al massimo 2 volte l'anno (andata e ritorno) e quindi deve essere valutata l'opportunità di   utilizzare  un servizio di trasporti il cui prezzo può variare, per circa 300 km, da 800 a 1200 Euro a viaggio (scelta consigliabile).


Tenuta in acqua:  Ottima tenuta in acqua è una barca classificata fino alle 40 miglia dalla costa, quindi si può andare praticamente ovunque nel Mediterraneo. Ci si sono visti francesi arrivare fino alla Grecia e oltre. Ha il bordo libero alto e quindi, in condizioni di normale agitazione del mare, non ci si bagna. Ovviamente con mare molto agitato è pur sempre una barca con un peso a vuoto ridotto (1500 kg) e ai limiti della classe sotto le 6 miglia, quindi.....attenzione a non prendere troppa dimestichezza con il rischio.






Estetica e vivibilità:  la linea è un pò datata ma pur sempre classica e accattivante. Ha un ampio pozzetto e ampi spazi interni. Infatti, per essere una barca di soli 7,5 metri è molto abitabile, ha tre locali separati, cabina dinette, cabina di poppa e bagnetto e ben 5 cuccette, di cui due matrimoniali. L'altezza in cabina è discreta: 1,75 m che sale di qualche centimetro sotto il tambucio. E' veramente una piccola barca da crociera e, adattandosi, ci si può vivere delle settimane intere. L'ingresso in cabina dinette è molto  agevole, un pò meno l'abitabilità della cabina di poppa e del bagnetto. L'unico difetto sono gli oblò laterali non apribili, ma si potrebbe ovviare sostituendoli con dei modelli nuovi che, probabilmente, renderebbero  l'estetica della barca più moderna.


Prezzo:   basso per quello che può offrire questo tipo di imbarcazione: sicurezza, abitabilità, carrellabilità, qualità Beneteau. Nel mercato dell'usato si vedono di molte brutture a prezzi di poco inferiori. Da valutare il confronto con la FIRST 235, di qualche anno più giovane, poco  meno abitabile, ma più carrellabile e a prezzi simili.


Conclusioni:   è un buon compromesso, è una barca da comprare, che consiglierei a chiunque purché non si voglia spostare la barca pensando di non   spendere niente e con troppa facilità.




martedì 17 aprile 2007

L'Armagnac ancien e....Ostia antica



Ho sempre avuto un debole per questa barca: solo Armagnac, solo modello Ancien, solo dei Cantieri di Venezia, solo con legno a vista e scafo blu con gli obò, solo di Harlé.
Ma cosa c'entra l'Armagnac ancien con Ostia antica? I ricordi vanno lontano. Ero poco più che ragazzino, all'inizio degli anni '70, uno degli ultimi anni che avremmo frequentato la spiaggia della Chiaia   appartenuta a mio zio Andrea di Procida. Da quell'anno in poi infatti, mio padre, appassionato di volo ci avrebbe portato in vacanza all'Elba che, provvista di aereoporto, avrebbe potuto accoglierci con il nostro piccolo aereo. Lasciare Procida fu per tutti noi un gran dispiacere, eravamo molto affezionati alle sue pietre calde e alla sua gente, ma il  ricordo di quell'ultimo anno si sofferma su di un particolare indimenticabile.
I 186 scalini della Chiaia fatti quattro volte al giorno, per un ragazzino come me, erano un vero e proprio tormento,   ma quell'anno, per solo qualche giorno del mese che rimanemmo a Procida, furono allietati dalla vista di una cosa che aveva colpito la mia attenzione e la mia fantasia: era una barca a vela che,  ormeggiata davanti alla Chiaia,  aveva la forma di uno  squalo. Mi piacque subito e subito sognai che un giorno avrei potuto averla anch'io, navigarci  in lungo e in largo fino alle americhe, viverci dentro e così via con le fantasie da bambino.......


Solo dopo parecchi anni scoprì il nome di quella barca, che per me era e rimane la barca più bella del mondo. Possiede una linea unica, originale e  irripetuta, vero capolavoro di design navale,  si chiama l'Armagnac ancien. Neanche le successive riedizioni di questa barca fatte pochi anni dopo dal suo architetto Philippe Harlé sono riuscite, secondo me, a rievocarne l'originalità e la forza delle linee.
Quando, qualche anno fa, decisi di acquistare una barca a vela, dopo l'incidente che aveva avuto mio figlio Tommaso, e vivo per puro miracolo, non ebbi dubbi: doveva essere lei, l'Armagnac ancien, primo modello, costruita in Italia dai Cantieri di Venezia.
Dopo laboriose ricerche su Internet finalmente la trovai, era ad Ostia, presso un noto cantiere e non esitai un attimo: verificai il conto in banca e partimmo con tutta la famiglia, blocchetto degli assegni in tasca, per vederla e....comprarla.


Non me ne vogliano l proprietari e i broker se ho pubblicato la loro foto, ma questi sono gli unici modelli che ho trovato e le uniche immagini nelle quali si percepisce a pieno l'originalità della sua forma. L'Armagnac bianco era in vendita in Francia qualche tempo fa, il blu quello di Ostia.
Le cose però ad Ostia andarono male. La barca, non era proprio perfetta e, solo ora che ne possiedo una, mi posso rendere conto quanto poco tempo possa bastare per modificarne le condizioni se non si fa una manutenzione continua. Ma non fu tanto questo il problema perché non era messa male, quanto la raggiunta consapevolezza, soprattutto da parte di mia moglie, che per mantenere una barca del genere bisognava abitarci vicino, averla al massimo qualche chilometro di distanza e tenerla e curarla quasi come un familiare. La discussione che ne seguì pose fine a questo sogno, anche se, per allettare mia moglie, provai a rilanciare con un offerta dimezzata che causò giusta ilarità da parte del venditore. Oggi il prezzo di queste barche è in ascesa, ma non è facile trovare amatori che vogliano mantenerla. Infatti io stesso non potevo chiedere così tanto alla mia famiglia che già mi aveva seguito in questa passione e avventura per la vela: era già tanto che mia moglie aveva accettato l'idea di comprare una barca!


Ed è qui che entra in gioco Ostia antica. A mezzogiorno avevamo finito e, distrutto il mio sogno di avere l'Armagnac, non potevamo andarcene così...delusi. Decisi allora di seguire le indicazioni per Ostia antica..chissà, e fù una vera e propria rinascita. Riuscì in poche ore a dimenticare la cocente delusione. Ostia antica è un vero e proprio splendore. Avevo già visitato Pompei, Ercolano... Roma, ma Ostia antica ha qualcosa di veramente particolare: ti senti a spasso nel tempo, ti aspetti in qualsiasi momento di trovarti davanti un antico romano. Dalle pietre di Ostia antica traspira poi il senso di una cultura e di una civiltà diversa: colta, multietnica, evoluta, tollerante, aperta....e così via fino alla percezione di un senso dell'estetica sublime. E' un viaggio da fare e un mondo da scoprire. Pubblico di seguito alcune foto, tra le più significative, che non possono comunque esprimerne la reale bellezza. A chi fosse interessato di visitarla consiglio di andarci nei periodi di bassa stagione, quando si vede poca gente in giro: bisogna sentirsi in casa degli antichi romani!
















giovedì 12 aprile 2007

Pasquetta in barca

Si arma la barca ...



.... e come al solito c'è chi lavora e chi aspetta:



Finalmente si mollano gli ormeggi:



Un occhio di riguardo al segnavento:



Il vento finalmente arriva:



E c'è chi sorride ...:



... e chi si annoia:



Il paesaggio e la natura sono splendidi ...:



... mentre un bel Delphia24 ci fa il fumo, come sempre!



Si rientra e si sistema la nostra bella barca, forse anche troppo per noi:



Si rientra, stanchi ma felici ...:



... e alla fine "casa dolce casa", questo è il day sailing!


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