sabato 29 maggio 2010

Bluering, la nuova frontiera del porto a secco


Mi piace quest'idea, già definita nelle migliori riviste del settore come  "pulita, versatile e nascosta", sempre che alla parola "underground" si voglia attribuire il significato di qualcosa che non si vede, come il metrò.
Brevettata da Daniel Grimond, esperto velista ed ingegnere sta cominciando a convincere le amministrazioni più lungimiranti ed entro la fine di quest'anno inizieranno le prime realizzazioni. Così, detto da ignorante, si tratta di un cilindro di diametro di 100 m circa, in pratica un parcheggio sotterraneo a cinque piani con una specie di piscina sopra il tutto provvisto di un sistema di movimentazione/ stoccaggio automatico delle imbarcazioni. Sempre da ignorante sembra un sistema anche piuttosto costoso e su questo non nutrirei alcun dubbio, c'è però da considerare che ha un impatto ambientale ridottissimo e non c'è niente che paghi un vantaggio come questo, neanche se il suo costo, appunto, si aggirasse intorno ai 20 milioni di euro.
Ed infine alcuni dati tecnici: la profondità del bacino dovrebbe essere intorno ai sei metri e la struttura potrebbe contenere 300 auto e 200 imbarcazioni. Immagino infine che le barche ormeggiate all'esterno siano le sole "utilizzate" in quel momento. Insomma, mi sembra una bella idea e sembra anche che i francesi ne vogliano costruire 200. E gli italiani? Lasciamo perdere.
Tutto quello che volete sapere su questo progetto, e che non ho osato scrivere, lo potrete trovare qui: http://www.bluering.fr/.

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