venerdì 29 aprile 2011


martedì 26 aprile 2011

La Brezza 22 in un porto spiaggia

Dal blog di Giuseppe, La mia barca: Brezza 22
Che la Brezza 22 del Centro Nautico Adriatico sia un'ottima barca non ci sono dubbi, ma vederla attrezzata con il suo carrello motorizzato in un porto spiaggia fa veramente una bellissima impressione. Tutte le informazioni su questo veliero carrellabile e molto di più le potrete trovare nel blog di Giuseppe, La mia barca: Brezza 22.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 6.50 m
Larghezza: 2.50 m
Immersione: 0.22/ 1.47 m
Peso: 800 kg
Sup. velica: 22 mq
Non dico altro perché tutto quello che c'è da sapere lo potrete trovare nei link che vi ho indicato, l'unica cosa che posso aggiungere è che la Brezza 22 è una barca che consiglierei a chiunque.
Questo è un bel video di una Brezza 22 in navigazione:


Osservando il porto spiaggia nella foto mi viene da pensare che con tutte le coste che abbiamo, possibile che non si riesca ad istituzionalizzare la presenza anche di queste strutture? Tra l'altro libererebbero tanti posti inutilmente occupati nei marina che potrebbero ospitare solo barche ben più grandi o quelle in transito.

Un porto spiaggia situato nella costa adriatica

lunedì 25 aprile 2011

Sailing Nordic Waters


(By Mikael Sundeback, WindRider Sweden, liberamente tradotto ed interpretato da me medesimo: LINK)

Siamo tutti a conoscenza del fatto che il popolo scandinavo ha navigato e solcato gli oceani fin dagli albori dell’umanità anche con mezzi estremamente primitivi. Oggi navigare in Svezia, Norvegia e Danimarca è diventato molto più semplice e cavalcare le onde dell’oceano è sicuramente più piacevole di allora.

Se noleggiate un Windrider 17 a vela lungo la costa occidentale della Svezia in una limpida giornata estiva vi potrete trovare in mezzo a tanti amici in barca a vivere una splendida avventura. Infatti, durante l’alta stagione, ci si può aspettare di vedere barche assolutamente ovunque come prova dell’amore per l’acqua dei popoli scandinavi, dai traghetti d’altura ai motoscafi, dalle barche a vela da regata alle canoe, fino a vecchie barche d’epoca di ogni dimensione.

Recentemente, anche in queste latitudini, abbiamo notato un crescente interesse verso i multiscafi, una tipologia di barca che fino a poco tempo fa era rimasta in qualche modo estranea alla mentalità conservatrice dei navigatori scandinavi. I vantaggi che i trimarani Windrider offrono, tra cui la facilità di gestione, la carrellabilità, il divertimento, l’economicità e la versatilità hanno fatto sì che diventassero molto popolari anche qui.

Se si va parecchio indietro nel tempo si scopre che fu l’avvento dei Vichinghi ad allargare gli orizzonti ai nostri antenati nordici che, pur non amando particolarmente la navigazione, inventarono tecniche e tecnologie per affrontare il mare ancor oggi utilizzate dai nostri marinai. Allora questa tecnica veniva utilizzata quasi esclusivamente per scopi militari mentre i pescatori rimanevano sostanzialmente attaccati alla terra. E rimanendo in tema di come guadagnarsi da vivere certamente la zona intorno a Smögen non era nota per il suo clima mite, le barche operavano in condizioni estremamente critiche a causa del freddo, del ghiaccio e della neve anche se la Corrente del Golfo riesce a regalarci condizioni molto più accettabili che in altri luoghi situati più a nord, ove sono presenti solo orsi polari. L’era moderna non ha ancora cambiato queste condizioni climatiche e le attrezzature delle barche da diporto devono avere caratteristiche di resistenza ben superiori a quelle che navigano più a sud, come ai vecchi tempi e, anche se non ci sono pericoli, navigare lungo le coste della Norvegia settentrionale, per esempio, non è per i deboli di cuore, neanche in estate.


La cosa migliore da fare per navigare in queste acque è di far parte di una spedizione con marinai esperti. L’anno scorso abbiamo venduto un Windrider 17 ad un abitante della zona che ci ha promesso di segnalarci le sue prestazioni in queste condizioni ma noi non ci siamo preoccupati del fatto che il Windrider 17 non abbia soddisfatto le sue aspettative.


Quindi se la stagione di vela della Scandinavia è più breve rispetto a quella del Mediterraneo certamente può essere compensata con l’intensità e lo stile. Le acque poco profonde e rocciose degli arcipelaghi scandinavi non si prestano ai mega-yacht o alle dimensioni dei multiscafi che si vedono ai Caraibi e stiamo osservando un cambiamento di mentalità rispetto a qualche anno fa. Un 30 piedi, oggi, è considerata una piccola imbarcazione e difficilmente trova posto in un marina a buon mercato, o perlomeno a condizioni tali da essere sopportate da una famiglia media. I fabbricanti di yacht costruiscono solo grandi barche e il mercato delle barche piccole è andato progressivamente a scomparire, tanto che è diventato estremamente difficile trovare imbarcazioni che possano far divertire le famiglie in semplicità ed economia.

Questa è stata la sfida di Windrider, offrire un trimarano semplice, sicuro, veloce, divertente ed adatto alla famiglia e per esplorazioni lungo costa. Windrider ha coniugato in maniera esemplare libertà nella navigazione con la velocità e la facilità di utilizzo e con ciò ha salvato le anime inquiete degli amanti della navigazione a vela. Per quanto riguarda le avventure sulle lunghe distanze possiamo aggiungere che da queste parti abbiamo sempre avuto la nostra bella costa, la più lunga d’Europa, e non è certo un problema trovare luoghi meravigliosi ove navigare, anche in rive straniere fino al Mar Baltico, il Nord della Germania, oppure le coste finlandesi o l’isola svedese di Gotlnad.

Armati di EPIRB e attrezzature di soccorso, con tempo stabile e prevedibile, è possibile con un Windrider 17 attraversare il Baltico, in Estonia, Lettonia e la Lituania. Ma se siamo nello Smålandshavet e vogliamo esplorare i fiordi norvegesi o navigare da un'isola all'altra della costa occidentale della Svezia, vicino Smögen, ebbene sappiate che questo è il sogno di ogni velista scandinavo. Allontanarsi da tutti, trovare una baia isolata e semplicemente rilassarsi, godersi un pic-nic sulle rocce ed abbandonarsi sopra i trampolini durante le notti d'estate che non finiscono mai. Sei libero di andare in qualsiasi isola di tua scelta ed immergerti nella natura incontaminata che ti offrono gli arcipelaghi della Svezia, rispettando i regolamenti del parco ed alla fine, perché no, portarsi a casa i frutti di mare freschi appena pescati dagli abitanti del luogo.

I sogni spesso si perdono tra i rumori e la confusione, ma se tu lascerai la Svezia dopo essere stato al comando di un Windrider 17 al WindRider Basecamp Hasselösund ebbene questo sogno tornerà sempre chiaro e limpido con la voglia e la promessa di tornare in un luogo in cui il tempo rallenta, la tua scala di valori torna a proporzioni umane in modo tale che tutto il fascino di vivere la vela è più che eloquente. Come stanno scoprendo molti scandinavi l’amore per i loro Windriders è destinato a durare.

Ecco dove siamo:


Un bel video di un Windrider che naviga nelle acque svedesi di Kungsbacka:


venerdì 22 aprile 2011

Pinkie di International Marine in favore della lotta contro il cancro

Dal sito WWPottersowwers
E' l'ultima variante della meglio conosciuta West Wight Potter 15', questa meravigliosa barchina a vela cabinata di soli 15 piedi. Ho sempre avuto un debole per lei, ma così è troppo, me ne sono innamorato appena l'ho vista! Pinkie è stata esposta al Strictly Sail Show Boat Pacific a Oakland, California dal 14 Aprile al 17 aprile 2011. Il primo modello è stato messo all'asta a favore del Breast Cancer Fund, per la lotta contro il cancro al seno nelle donne. 

Da Neversealand

giovedì 21 aprile 2011

Il futuro dei giubbotti di salvataggio

Sembra che verranno sostituiti da semplici magliette "gonfiabili" come questa i futuri giubbotti di salvataggio, attualmente molto ingombranti ed antiestetici. Mi piacerebbe proprio provarne uno, speriamo che arrivino presto anche in Italia. Info: LINK. Ecco il video per vedere come funzionano:



Colgo l'occasione per invitare tutti ad indossarli:

Da Boatsafeblog
Fonte: Dailyboater


mercoledì 20 aprile 2011

Giornata Mondiale della Terra 2011

Ciascuno di noi è invitato a partecipare per il giorno 22 aprile alle celebrazioni della Giornata Mondiale della Terra 2011, l’Earth Day 2011. L’edizione di quest'anno sarà organizzata attorno al "Miliardo di azioni verdi”, impegni di singoli cittadini, associazioni, aziende, Enti e Governi che puntano a migliorare la vita in maniera sostenibile. L’obiettivo è di far registrare un miliardo di azioni prima del Summit della Terra che si terrà dal 14 al 16 maggio 2012 a Rio de Janeiro in Brasile, per sensibilizzare i Governi che parteciperanno a questo  appuntamento. In Italia è stata avviata anche una campagna chiamata “Azioni del Buon Senso“, l’insieme di azioni che ognuno di noi può compiere quotidianamente per dimostrare il proprio amore per la natura e per il Pianeta che lo ospita. Chiunque può registrare la propria azione direttamente dal sito della Giornata Mondiale della Terra, sul link azioni del Buon Senso, prendendo un impegno concreto che permetta di migliorare l’ambiente. La Giornata mondiale della Terra fu celebrata a livello internazionale per la prima volta il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta. Le Nazioni Unite ricordano ogni anno questa festa il 22 aprile. La festività è riconosciuta da ben 190 nazioni e viene celebrata da quasi mezzo miliardo di persone. Info: LINK





lunedì 18 aprile 2011

Trasimeno Music Festival presentato da Angela Hewitt


Dal 2 all'8 luglio 2011 si terrà sulle sponde del Lago Trasimeno una delle più belle manifestazioni di musica classica al mondo, sia per la qualità delle esecuzioni che per la bellezza e la suggestione dei luoghi. Un'altra magnifica occasione per visitare le meravigliose terre dell'Umbria e del Trasimeno, maggiori informazioni le potrete trovare nel portale del Trasimeno Music Festival.

Dal sito Trasimeno Music Festival
 

Salpancora e pulpito di prua sul VIKO 23

Immagine estratta da HH Yachthandel GmbH
Mi sembra eccezionale questa soluzione tecnica che, ovunque sia stata realizzata e per quanto li abbia conosciuti durante la mia esperienza lavorativa, sa molto di "teutonico". Non per niente la meccanica è sempre stato il loro grande punto di forza. Colgo l'occasione per inserire il video completo di presentazione del VIKO 23, barca di cui abbiamo parlato in precedenza e che a me piace per la sua abitabilità, le rifiniture da grande yacht ed infine per il suo prezzo, veramente allettante: si porta a casa per meno di 15000 €. Nel video si vede anche il praticissimo ed interessantissimo sistema per abbattere ed issare l'albero, tanto per rimanere in tema di "meccanica".
Aggiungo che mi è giunta voce che è stata prodotta una versione del VIKO 23 con "water ballast" per cui il suo peso sul carrello, in questo caso, è di soli 900 kg.  Questo è il sito del rappresentante tedesco che ha realizzato il video: HH Yachthandel, dove potrete trovare numerose informazioni su questo piccolo yacht da crociera.


Qui è dove ne ho già parlato: VIKO 23 al Circolo Velico

Il VIKO23 accanto al Delphia24


sabato 16 aprile 2011


VIKO 20, presentazione



Eccovi una bella presentazione del mio barchino trovata su Youtube:Viko 20 HH Yachthandel GmbH. I velisti, gli esperti e i tecnici dell'ultim'ora potranno dire ciò che vogliono, ma questo piccolo cabinato a vela che costa quanto una deriva da 12 piedi a me piace, ma soprattutto mi costa poco e serve a ciò di cui ho bisogno.


venerdì 15 aprile 2011

Access 6, la première sortie



Vi ricordate che ne avevamo parlato in un precedente post: Novità 2011, Tricat Access 6, Simplissime! ? Finalmente abbiamo un video e delle immagini per capire come è stato realizzato questo interessante trimarano di fabbricazione francese, a me sembra molto bello. Nel loro sito potrete trovare la pagina con le foto: LINK. Assolutamente da vedere.
Ne ricordo le caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 5.99 m
Larghezza: 2.35/  4.25 m
Sup. velica: 22 mq
Peso: 490 kg
Pescaggio: 0.28 m
Contiamo che anche il prezzo sia "semplicemente accessibile!"

Dal sito Tricat


Baratti, il suo scivolo, i parcheggi e il percorso di Populonia


Visualizzazione ingrandita della mappa

Potrete constatare così di persona come lo scivolo non sia pubblico ma in gestione degli ormeggiatori (Limo me ne ha segnalato un altro: Porto di Baratti) ai quali dovrete chiedere preventivamente autorizzazione e pagare, credo una modica cifra, per il suo utilizzo. 
Con questo straordinario mezzo quale è Google Maps potrete vistare tutte le zone intorno al porto, sono visibili i parcheggi a pagamento (con la sbarra) e non (non utilizzabili dai camper) e tutto il meraviglioso percorso storico - archeologico di Populonia. 
Altre foto ed informazioni si trovano su:


giovedì 14 aprile 2011

Vinci un WindRider

Dal sito WindRider
Si vince un bel WindRider 10 se si viene estratti dopo aver consigliato un nome per questo piccolo trimarano della WindRider. Io l'ho fatto, ma non sono troppo sicuro se noi europei potremo partecipare al concorso, comunque vale assolutamente la pena di provare.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:

Lunghezza: 3.3 m
Larghezza: 3.2 m (aperto)
Peso totale: 54.4 kg
Peso scafo centrale: 31.8
Lunghezza albero: 5.8 m
Sup. velica: 4.8 mq
Pescaggio: 15 - 40 cm
Capacità: 114 kg

Il rappresentante più vicino a noi dei WindRider risiede in Francia: Sailinnov. In un altro post avevamo parlato anche dell'interessantissimo WindRider 17, che a me piace molto: Windrider 17, uno stupendo compagno d'avventura.


lunedì 11 aprile 2011

Quelli che ...



Quelli che …

Quelli che navigano senza preoccuparsi troppo di quello che gli succede intorno,
oh yeah
Quelli che preferiscono andare in barca piuttosto che lavorare e
quelli che hanno un’avversione particolare per le cose faticose e spiacevoli,
oh yeah
Quelli che non considerano le altre barche come nemiche
per il semplice fatto di sentirsi umiliati nell'avere sempre davanti il loro specchio di poppa,
oh yeah
Quelli che non dipendono dall’ultima moda e dai soldi,
oh yeah
Quelli che preferiscono starsene da soli piuttosto che nei pontili affollati,
oh yeah
Quelli che non si preoccupano se si rompe il GPS o non arriva la prolunga della corrente alla banchina,
oh yeah
Quelli che preferiscono lo sgombro alla griglia sulla spiaggia piuttosto che caviale in un ristorante con vista mare,
oh yeah
Quelli che preferiscono fare tutto da soli,
oh yeah
Quelli che non possono passare più di tre settimane senza salire in barca,
oh yeah
Quelli che non amano il loro banchiere che gli fa del bene,
oh yeah
Quelli che non si guardano indietro,
oh yeah
Quelli che non chiedono “cosa sta succedendo!” se qualcuno ha scorreggiato in  barca,
oh yeah
Quelli che non si sentono complessati se qualcuno dice “la mia barca è più grande e più bella della tua, naaaa!”
oh yeah
Quelli che non confondono la comodità con il divertimento,
oh yeah
Quelli che sorridono  quando osservano chi acquista l’ultimo 40 piedi con tutte le opzioni possibili, quando vedono che ci naviga il primo anno per due settimane, due giorni il secondo ed il terzo la rimette in vendita con il 40% di sconto,
oh yeah
Quelli che non provano nessuna sensazione nelle corsie dei saloni nautici,
oh yeah
Quelli che hanno cominciato a navigare da piccoli,
non hanno ancora finito adesso, non sanno ancora che ***** stanno facendo nella vita, OH YEAH,
oh yeah, o yaeh, o yeah

Misto pesce tra Jannacci e l'osavoile!


domenica 10 aprile 2011

Lo scivolo di Campo nell'Elba


Visualizzazione ingrandita della mappa

Ecco lo scivolo di Marina di Campo, per la sua agibilità conviene contattare la Capitaneria di Porto.
Altre foto ed altre informazioni si trovano su: 
Ho dei bei ricordi di questo posto, un amico di famiglia, che aveva una bella villa nelle vicinanze, mi ospitava spesso nel piccolo bar della piazza raccontandomi piacevolmente come aveva creato il suo impero, la più grande azienda orafa del mondo. Purtroppo per me non ho potuto imparare molto da lui, di una cosa però sono certo: le persone migliori sono le più semplici.

Io, seduto, e mio fratello Giuseppe nella nostra casa di Marina di Campo a quei tempi


venerdì 8 aprile 2011

Tara-Tari, la grande avventura di un piccolo veliero da pesca

Dal Blog di Tara-Tari

Corentin de Chatelperron è un giovane ingegnere che si è messo in testa di aiutare il Bangladesh attraverso una formidabile avventura: la costruzione di un veliero da pesca realizzato in fibre di iuta per poi navigare dal Delta del Gange fino alla costa francese attraverso l'Oceano Indiano e il Mar Rosso.

Dal Blog di Tara-Tari

Tutto per testimoniare la tragedia che sta colpendo il Bangladesh ed aiutare le prime vittime del cambiamento climatico. Questo è il blog di Tara-Tari dove lo potrai seguire e sostenere acquistando il resoconto del suo viaggio.



giovedì 7 aprile 2011

Norseboat 21.5, eccola!

Dal sito Norseboat
Ne avevamo parlato in un precedente post, ma senza foto né filmati che ora invece potrete trovare nel sito di Norseboat e su Youtube. Anche se abbastanza costosa è veramente bella questa barca canadese dalle linee d'acqua molto classiche ma allo stesso tempo moderna ed innovativa. Infatti bisogna notare che la barca pesa 580 kg pur essendo stabile e sicura grazie al "water ballast" mentre il suo albero in carbonio pesa solo 9 kg! Tutto ciò significa facilissima trasportabilità ed alberatura, conosciamo quanto queste caratteristiche siano fondamentali ed impagabili per un buon "trailer sailing".


mercoledì 6 aprile 2011



lunedì 4 aprile 2011

La fibra vegetale della Gazelle des Sables




Sicuramente un video interessante sull'utilizzo della fibra vegetale nella costruzione delle barche a vela. In più si parla di questo meraviglioso piccolo veliero che, come sapete, a me piace molto: La Gazelle des Sables, tra modernità e tradizione.
Nel video successivo la Gazelle al Salone Nautico di Parigi, fantastica, anche perché in Francia può essere trasportata tranquillamente con la bici:



sabato 2 aprile 2011

C'è una barca nel bosco

Una barca nella collina di Lignano!
Ebbene si, in piena terraferma nella campagna toscana tra Gaville e Lignano, a più di 200 chilometri dal mare ed almeno 50 dal Trasimeno, mi è spuntata fuori una barca in mezzo ad un bosco, tra olivi e querce secolari. E c'era pure il suo proprietario che faceva carena, proprio mentre facevamo la nostra passeggiata preferita, "lo scoglio" da dove si può osservare un panorama imperdibile sulla città. E' il sogno di tutti avere una barca in giardino in un posto come questo, o sbaglio?

Lo scoglio, dove ci sediamo ad ammirare Arezzo
Insomma, questo si che è carrellare, vi ci voglio a trasportare una barca in stradine come questa! E buon fine settimana a tutti!



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