martedì 10 luglio 2012

Termiche, amiche o nemiche sempre da temere

Termica pomeridiana tra l'Isola Maggiore e Minore
Quanto accaduto ieri al Trasimeno in prossimità dell'Isola Maggiore mi ha fatto riflettere sulla titubanza che ho avuto in questi giorni ad uscire in barca. Certo per i velisti esperti la termica è una manna, si cazzano ben bene le vele e si parte a tutta birra, ma non per me ed il mio equipaggio, Elena. Avevamo parlato in precedenza di questo argomento, I cinque segreti di una termica e, come appurato nella teoria, in questi giorni abbiamo constatato nella pratica che il grandissimo caldo unito alle acque basse del Trasimeno hanno creato turbolenze pomeridiane alle quali probabilmente molti velisti o vacanzieri hanno dato poca importanza ma che in questa circostanza sono state fatali. In prossimità del canale dell'Isola Maggiore, per esempio, si sviluppa un corridoio in cui le correnti possono diventare molto forti, anche il vento si incanala ed essendoci poco spazio per manovrare la "strambata" involontaria è pressoché assicurata. Una volta nell'entrare nel canale dalla parte di Castiglione del Lago in direzione Tuoro si sviluppò una corrente così forte che riuscì a malapena a tenere fermo il timone di Aspirina che cominciò a vibrare paurosamente, feci appena in tempo ad ammainare le vele e ad accendere i motore altrimenti avrei rischiato di schiantarmi contro l'isola. Un'altra volta con il Bénetéau, sempre nello stesso punto ma in senso opposto, feci una strambata involontaria tale che sembrò strapparmi vele ed albero, fortunatamente non accadde ma il colpo di Maestrale fu davvero forte.
Questo per dire che in natura tutte le condizioni estreme vanno temute, che sia il freddo o il troppo caldo, il vento sostenuto o la bonaccia, le onde o la calma piatta, bisogna sempre conoscere le conseguenze a cui si può andare incontro. Questo però, e purtroppo, non è possibile perché nel 99,9999% dei casi non accade nulla e se si è troppo prudenti si rischia di rimpiangere una giornata di divertimento. Ma io contrariamente all'opinione comune sono uno di quelli che pensano che siano meglio mille rimpianti che un solo rimorso perché so bene cosa vuol dire averne di questi ultimi. Con questo non voglio insegnare a nessuno, è solo che la natura mi fa spesso paura, non amo ascoltare o leggere racconti di avventure vere o inventate di chi esce con barchini come i nostri con dislocamento massimo di 800 kg con venti nodi di vento, in questi casi "l'imponderabile" è sempre in agguato.

Le ricerche del ragazzo scomparso, da Umbria24


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