giovedì 21 febbraio 2013

Voglia di primavera ...... con una strizzatina d'occhio all'estate


Vi ricordate Luca e famiglia? Gli armatori del Micropomo Lazy Lady e della loro "Veleggiata Mestre - Premantura" intervistati dalla RAI su Linea Blu in occasione del servizio sul Salone Nautico di Genova?
Ebbene mi hanno inviato il resoconto della loro uscita pre - primaverile, in modo da farci sognare il momento in cui lo potremo fare anche noi al più presto, che vi giro molto volentieri con tanto di foto e commenti.



Sabato 16 febbraio 
Sono le 11 ed esco per prendere il pane. Dico ad Arianna che torno subito ma lei mi conosce e mi dice che mangiamo all’una. Ed in effetti l’aria fuori non è quella dei giorni scorsi. Il cielo è terso, la luce sembra diversa, più gialla e calda, la temperatura non è male. Torno dal fornaio e davanti al cancello di casa non resisto … mi metto in macchina destinazione S.Giuliano. Arrivato al CVC incontro molte persone in fermento, i Ferruzzi che stanno per uscire, chi sistema la barca. L’autovettura mi dava 12°C … e pensare che appena 2 settimane prima c’erano almeno 8 gradi in meno! Controllo la laguna ed il venticello che muove i segnavento delle imbarcazioni a terra. Vado verso “Lazy Lady” … è bellissima come sempre, oggi ancor di più con quella luce color oro. Certamente la mia non è una opinione oggettiva … comunque non posso dire che sia condizionata dal risveglio ormonale primaverile … è pur sempre una barca. Tolgo una manciata di neve dal pozzetto, a ricordare le rigide giornate passate, tolgo il telo che copre il tambuccio … e entro in barca. Ci sono circa 15 litri di acqua entrati chissà da dove e come … dico sempre che devo fare la prova con la canna dell’acqua, ma alla fine uso il poco tempo libero per veleggiare … meglio così. Con spugna e secchio tolgo tutto … il sole entra già un poco nel ventre di Lazy Lady … lascerò aperto così si asciuga. Mi guardo attorno e scrivo un SMS a Carlo … il mio compagno di ventura in Croazia e il cui Micropomo “Zita VA” riposa affianco alla mia barca. “Ciao Carlo. Sole, vento, 12 gradi. Cosa fate domani? Luca”. Non ho resistito … se le previsioni domani sono belle usciamo. A convincere Giacomo, che vorrebbe andare a slittare in montagna, ci pensiamo dopo. Torno a casa giusto in tempo per pranzare tutti assieme e così illustro i miei piani per l’indomani. Carlo non ha ancora chiamato … strano … Dopo pranzo le ore sono ancora più belle e la temperatura tiepida. Con Arianna decidiamo di portare i bambini al parco di S.Giuliano a pattinare un po’ assieme a due loro amichetti … così io posso andare a controllare la barca e chiuderla. Chiamo Carlo ma non risponde … starà poco bene ? Intanto ripasso al CVC provo ad armare randa e fiocco … tutto è in ordine e funziona bene … bisognerà solamente oliare qui e la qualche cosa. Chiudo la barca e la preparo per domani. Mentre Giacomo e Marta pattinano richiamo Carlo che non risponde e quindi come ultima spiaggia telefono ad Adriana sua moglie. Scopro così che Carlo sta facendo lavori di giardinaggio e il cellulare, principale strumento di lavoro durante la settimana, sarà imbucato da qualche parte. Con Adriana ci accordiamo per domenica … ritrovo alle 10 e destinazione Murano.


Domenica 17 febbraio 
Ci svegliamo attorno alle 7:30 … il cielo è coperto e c’è vento. Solamente verso est, dove sorge il sole, gli squarci di sereno sono più ampi e beneauguranti. Classica navigazione sui siti internet … windfinder, le immagini satellitari in infrarosso, le webcam di Col Visentin e della piattaforma Acqua Alta … la temperatura non è rigida, il vento in mare attorno ai 15 nodi da N-NE, il tempo in miglioramento, in montagna invece è brutto. Mi spiace per i nostri amici Giovanni e Stefania che sono andati a passare un week-end sulle piste. Colazione, preparativi, calzamaglia, giubbotti, guanti e cappelli, thè caldo nel thermos, patatine, salame … le solite cose … anzi anche un po’ di Rhum. Ogni volta diciamo di non portarvi via molto e finiamo con zaini e borse piene … così è la vita … Carichiamo in macchina il carrellino, il motore, benzina, parabordi … e si parte. Il cielo si sta rasserenando e il sole comincia a scaldare ogni cosa. Arrivati al Circolo incontriamo Giorgio e Graziella … e rimaniamo stupiti di ritrovarci per caso come quest’estate !! Certamente al CVC è più prevedibile incrociarci … mentre parliamo e scherziamo su questo assaggio di primavera arriva anche Carlo e famiglia … e così la compagnia è al completo. Anzi in più c’è Ercole , il cane di Carlo che oggi verrà con noi a giocare col vento. Mettiamo le barche in acqua e via. Naturalmente Giorgio non può navigare su una barca “normale” … e se questa estate planava sui foils del suo trimarano, ora è su una deriva stretta e lunga a due alberi ad armo sperimentale (solo lui può spiegarlo) e con vele gialle. Il vento è frizzante e teso … devo ridurre un po’ il genoa altrimenti sbandiamo troppo. Costeggiamo il ponte della libertà … prima a motore ma poi, con vento da N.NE, a vela di Bolina stretta. A noi si unisce anche Francesco a bordo di un Laser. Io e Carlo lasciamo il canale di S.Secondo a dritta e puntiamo a quello di Campalto lasciando a dritta l’omonima isola … fondale permettendo. Giorgio e Francesco invece si portano a ridosso di Venezia. All’ombra è un po fresco, complice anche il vento, ma siamo ben coperti e con tanta voglia di navigare. I bimbi stanno un po sottocoperta a disegnare e un po in pozzetto a cantare e giocare. Alle 12.30 arriviamo a Murano sempre a vela … ma per attraversare il canale di Tessera (maledetto traffico di taxi impazziti) accendiamo in nostro buon fuoribordo. Subito dietro di noi arriva Carlo. Ci dirigiamo dentro il canale che porta nella zona del Cimitero e dove un bel parco cittadino con panchine e giochi offre molto spazio per noi e i bambini. Ci ormeggiamo senza problemi e, mentre i bambini corrono sulle altalene … e le mamme pensano al cibo, io torno verso l’imboccatura del canale e cerco di dare una mano come posso a Giorgio e Francesco che sono appena arrivati. La corrente, il vento e soprattutto le onde dei taxi rendono tutto più problematico. Mentre Giorgio riesce a raggiungere la riva e scendere a terra … Francesco fa fatica ad avanzare e sembra aver rinunciato. Non sia mai che lasciamo uno della compagnia in balia di Eolo e delle maree … torno su Lazy Lady e, con l’aiuto di Carlo, andiamo a recuperare Francesco ed il suo Laser. Alle 13 siamo tutti sui tavolini del parco a riempire le panze infreddolite !! Il resto lo lascio alle foto …







… siamo tornati alla base attorno alle 15:30 e lungo il percorso abbiamo incontrato i Ferruzzi e Alberto. Una volta a terra e disarmate le vele siamo andati tutti a Forte Marghera a fare due passi nelle ultime ore di luce … e prendere qualcosa di caldo. 

Lunedì 18 febbraio 
Ore 9:00 lungo la A4 in un punto imprecisato tra Venezia e Bergamo. La temperatura è mite per essere una mattina di febbraio. Il cielo non è così terso ma il sole è quello dell’altro giorno, caldo e più intenso. Illumina i prati e le colline che passano velocemente al fianco e dove comincia a fare la comparsa quel verde acerbo e vivo … la stagione sta cambiando. E’ solo febbraio eppure la testa già fantastica sull’estate … e sui discorsi fatti ieri su dove si potrebbe andare, quando, con chi … Il cervello comincia a ripensare a quello che ti manca in barca … ai lavoretti da fare … E’ proprio strana la barca e per questo unica. Quando veleggi le sensazioni sono troppe e troppo intense per viverle tutte assieme. La testa si impregna di quella esperienza e così la rivivi nei giorni seguenti. Anche se poi la memoria dei bei momenti passati non ti basta mai … e la più bella veleggiata è sempre quella che farai domani.


Grazie Luca di averci regalato questa voglia di primavera!


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