sabato 10 maggio 2014

Luminoso e giocondo come di maggio


“Stiamo appunto per lasciare il Lago, che, veramente fino a ieri fu luminoso e giocondo come di maggio […] Tu avessi veduti i tramonti dei giorni scorsi! veri manti d’ostro e di foco gettati sulle onde e infondo al cielo, dietro ai monti, neri a quel violento sfondo di fiamme. Ma ora si fa fagotto e si torna in città”. Dalle Lettere di Vittoria Aganoor

L’amore di Vittoria Aganoor per l’Umbria e per il Trasimeno è ormai noto, come noti sono i carteggi della poetessa, i quali ci consegnano, a distanza di tempo, un meraviglioso ritratto della regione, fatto di natura, bellezza, pace e loquace silenzio. Un amore, quello della Aganoor, subito ricambiato dalla città di Perugia, se si pensa che il 30 novembre 1901 la rivista d’arte e letteratura “L’Umbria” fu dedicata interamente a lei e alle sue nozze con Guido Pompilj, mentre qualche mese dopo, nel gennaio 1902, i conti Conestabile della Staffa organizzarono un ricevimento per presentare la poetessa all’alta società perugina (nel libro “Aganoor la brezza e il vento” di Lucia Ciani si legge come, secondo le testimonianze dell’epoca,Vittoria, per l’occasione, fosse vestita di damasco giallo, affascinante e bella come sempre). (Tratto da Umbriatouring - Lettere di Vittoria Aganoor).

Vittoria Aganoor, dal sito Asterischi
... Nata a Padova da una nobile famiglia di origine armena, fu la settima figlia del conte Edoardo Aganoor e di Giuseppina Pacini. Cresciuta in un ambiente familiare duro, dato il carattere mutevole e introverso del padre, Vittoria soffrì per tutta la sua vita di crisi depressive. Istruita, per volere della madre, dal poeta Giacomo Zanella, manifestò fin da giovane una particolare propensione per le scrittura e per la poesia. Troppo chiusa e timida, però, mantenne i suoi scritti segreti per lungo tempo. Estremamente garbata e piacevole all'esterno, nascose sempre il suo carattere tormentato e depressivo, che le causò una lunga dipendenza emotiva dalla sua famiglia. Dopo aver sacrificato gran parte della sua vita, nella cura della madre e della sorella invalide, alla morte della prima, si sposò con il nobile Guido Pompilj. Uomo misantropo e difficile, che amò perdutamente Vittoria, che egli vedeva come il suo unico conforto in un mondo di debolezza e corruzione. Dopo le nozze, Vittoria cambiò il suo atteggiamento verso la vita, e pubblicò il suo primo libro di poesie, Leggenda eterna (1900), che fu accolto con grande entusiasmo dalla critica. Il successo incoraggiò la scrittrice a dare luce ad un secondo libro di poesie, questa volta dedicate al marito, Nuove liriche (1908). Il 9 Aprile del 1910, però, mentre la vita stava sorridendo al massimo a Vittoria, all'età di cinquantanove anni, ella si spense di cancro. Il dolore provocato dalla sua scomparsa portò il marito a togliersi immediatamente la vita; egli si sparò poche ore dopo. Il gesto di Guido Pompilj conferì un'aura romantica al loro matrimonio e pose le poesie di Vittoria in ottica del tutto nuova, favorendone la divulgazione. Vittoria Aganoor, che per tutta la vita aveva sfuggito la notorietà, era destinata a diventare famosa a causa della sua tragica morte. (Biografia tratta da Italiadonna)

Sotto Villa Aganoor Pompilj a Monte del Lago, è un luogo meraviglioso.


PS: non vi scandalizzate della scotta del fiocco, l'avevo dimenticata a casa ed ho usato quella del vang. Disdetta!


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...