lunedì 23 marzo 2015

Quale futuro per la vela da competizione?



E' questo il futuro della vela?
Nello spirito di seguire il progresso tecnologico, Roman Hagara e Hans Peter Steinacher hanno ideato un nuovo catamarano di 6 metri che sta ridefinendo il modo di navigare in mare. La loro è una barca a vela che può raggiungere la velocità strabiliante di 36 nodi, velocità che difficilmente può essere influenzata dalle condizioni del mare. Così ci dovremo chiedere, visto che non si naviga più sulla superficie del mare ma si utilizza un idro-lamina per sollevare il catamarano sopra l'acqua ottenendo il massimo della velocità, ... allora è questo il futuro della vela?
(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Red Bull YouTube Channel)

Non me ne vogliano i conoscenti che ancora praticano la competizione a vela con i metodi attuali, quelli tradizionali, ma a me sono sempre apparsi un po' patetici, sia per quel modo di apparire un po' "dandy", sia per le regole, i punteggi e le penalizzazioni, il tutto un po' troppo "barocco" per i miei gusti. Per me, che non sono uno sportivo, lo sport è sport e la gara è velocità.
L'altro giorno sono rimasto strabiliato da un video nel vedere Luna Rossa volare letteralmente nell'acqua nel corso delle sue prove a Cagliari, video che è stato prontamente rimosso non so per quale motivo, che mi ha spinto a riflettere su questo argomento giungendo alla conclusione che si, questo è sport, forza, tecnologia, velocità, competizione.
A mio parere quando si praticano gli sport ai massimi livelli è indispensabile cercare superare i limiti tecnologici e fisici, altrimenti "la classe non è acqua" la si lascia ai ricchi praticanti di circoli velici che di sportivo e senza scopo di lucro non hanno più nulla. Anzi sarebbe ora di togliergli le agevolazioni fiscali che vanno a tutto vantaggio dei molti personaggi alquanto discutibili che li gestiscono o dei più o meno facoltosi iscritti che non dovrebbero aver bisogno di alcun sussidio pubblico. Ritengo che, paradossalmente, queste facilitazioni alla nautica favoriscano più le frodi che lo sport, più gli arricchimenti che le medaglie, ed infatti di medaglie nella vela in Italia non se ne vedono da anni, guarda caso.
Per concludere quindi la mia risposta è si, questo è il futuro della vela, e ad ognuno il suo!

RedBullTeam, da un articolo di Nautica

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