giovedì 4 maggio 2017

Fuga da Pompei, una storia mai raccontata

Escape from Pompei, dal sito Australian National Maritime Museum
L'Australian National Maritime Museum ha organizzato un'interessante mostra che narra una storia poco conosciuta con reperti antichi di 2000 anni provenienti da Pompei, la Siclia, Napoli e Roma.

Una storia mai raccontata
Molte persone sono a conoscenza che la tragica eruzione del 79 dC che seppellì le città di Pompei ed Ercolano sotto enormi valanghe di cenere vulcanica e detriti ha preservato le vittime dell'eruzione per 2000 anni. 
Pochi, tuttavia, sanno che la marina romana ha tentato di evacuare le persone colpite dall'eruzione e il ruolo importante che ebbe questa operazione nel successo dell'Impero Romano. 
La flotta di soccorso venne guidata dal comandante della flotta romana Plinio il Vecchio, che non era un militare - era famoso per i suoi scritti, non per eventuali exploit bellicosi. 
Nel 79 dC aveva appena completato la sua "Storia Naturale", un'enciclopedia che ha fatto comprendere ai romani come era fatto il mondo intorno a loro - un'opera che è stata riferimento per secoli fino ai giorni nostri.
Sappiamo del tentativo di salvataggio attraverso le lettere del nipote Plinio il Giovane che aveva 17 anni al momento dell'eruzione e che viveva con suo zio e sua madre nella base navale di Miseno, davanti alla baia da Pompei. 
Gli fu chiesto solo molti anni dopo di scrivere un resoconto di quello che era successo a suo zio in quel fatidico giorno - è il resoconto di prima mano dell'unico superstite del disastro e il tentativo di salvataggio di civili da parte della marina romana. 
La mostra svela il ruolo della marina romana e l'importanza che ebbe per l'impero romano. 
In questa mostra potrete scoprire come un uomo non militare, come Plinio il Vecchio, sia potuto diventare un comandante, quali erano le sue navi e come era composto il suo equipaggio. 
Pompei era un porto marittimo e fluviale, protagonista del boom del commercio che portò alla padronanza del mare di Roma.

(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Australian National Maritime Museum.)


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