sabato 30 maggio 2020


venerdì 29 maggio 2020

Forever First!



Se n'era già parlato nel 2012 di questa barca a vela meravigliosa, la Beneteau First 20, e fin troppo tempo è passato poiché quella di cui parliamo oggi è già di sesta generazione, uscita nel 2017. 
Che altro dire se non che è stupenda e che farei sicuramente un chiodo pur di averla e se, purtroppo, l'età e gli acciacchi  non mi permettono più azioni azzardate almeno rimangono i sogni. Oramai appartengo a quella categoria maledetta di perditempo e sognatori.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:

Lunghezza fuori tutto : 6.4 m
Lunghezza scafo : 6.25 m
Baglio scafo e baglio max : 2.48 m
Dislocamento leggero : 1 245 kg
Potenza motore : 10 CV
Propulsione : Fuori Bordo
Certificazione CE : C6/D6
Prezzo: credo che per prenderla compresa di tutto ci voglia un piano di finanziamento non inferiore ai 35.000 €.

Be the First!

First 20, dal sito Beneteau
Video in testa imperdibile, questo di seguito per vedere i particolari.


venerdì 22 maggio 2020

REWIND: Si vive meglio con una barca piccola


Di Don Casey, Sailnet (maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo). 

Quando facevo l'insegnante di business una vita fa, in uno dei miei corsi era previsto un caso di studio sugli alimenti e di come fare ad iniziare una nuova piantagione di ananas in una piccola isola del Pacifico. Prestate attenzione a questo caso, è veramente divertente e significativo. Per portare a termine il caso abbiamo assunto praticamente tutta la popolazione indigena, e alla fine il progetto ebbe successo. Ma la cosa curiosa è che dopo aver pagato tutti nessun nativo tornò a lavorare alla piantagione. 

Ma diamine, che cosa era successo? Su questa isola remota i lussi consistevano in tutto ciò che il piccolo negozio aveva a disposizione: specchi, tessuto stampato, sedie di legno. Con il salario di due settimane  i nativi furono in grado di acquistare tutti i beni di lusso che avessero mai immaginato di appartenere e poiché la loro vita non poteva  essere migliorata di più non videro alcuna ragione per continuare a lavorare nella piantagione. 

C'è una lezione per i marinai in questo racconto. L'essenza della vela è il momento in cui tutti i pensieri fastidiosi si perdono in una scia diritta, quando il movimento del timone è diretto dall'orecchio, quando le vele e il cuore si gonfiano in concerto. Ma per sperimentare questa magia è necessario solo uno scafo scivoloso e una vela decente. 

Eppure l'impressione inevitabile che si ottiene dalla maggior parte degli articoli presenti in tutte le riviste patinate di nautica e di vela è quella che per ottenere il massimo del piacere dalla navigazione bisogna possedere una barca bella grande, un motore affidabile e avere tutte le ultime stregonerie elettroniche a disposizione. Io credo invece che, ironia della sorte, il divertimento della vela può essere mascherato o addirittura completamente annientato del tutto nel perseguimento di tutti questi elementi, o nella continua frustrazione della loro assenza. 

Già da subito si corre il rischio di perdere il lume della ragione con la scelta della barca. In America si tende a pensare "grande è meglio", partendo dalle case più grandi, poi nelle automobili, fino agli hamburger. Ma a questo punto bisogna porsi una domanda: le barche a vela più grandi sono veramente più divertenti? La verità è che alla fine della giornata abbiamo fatto un tale sforzo che le gite di piacere diventano eventi. Quando si ha una barca piccola è possibile navigare in un batter d'occhio, vantaggio estremamente importante per un passatempo totalmente dipendente dai capricci del vento. Le piccole imbarcazioni godono di altri vantaggi che sono in gran parte dimenticati dai media come il fatto che sono più facili da gestire e forse anche più sicure per un equipaggio ridotto. Le conseguenze di un errore come un incaglio o una  collisione, per esempio, sono quasi sempre meno gravi, e il recupero dell'imbarcazione più facile. Le piccole imbarcazioni sono sempre a portata di mano, e possono essere utilizzate anche in acque protette e possono attraversare anche acque basse. 

Le piccole imbarcazioni sono anche più economiche da acquistare, gestire e mantenere. Con tutte le altre attività che impegnano il tuo tempo libero, considerato il piccolo investimento, le barche più piccole possono rimanere molto più comodamente "inattive". Alla lunga questo aspetto ha un enorme impatto sulla godibilità della vela. Non fraintendetemi, non sto qui a snobbare le barche grandi ma mi sto rendendo conto che nella comunità della vela ci si avvicina di molto ad una dinamica simile al principio di Peter, detto "principio di incompetenza" e cioè che ogni lavoratore tende a salire fino al proprio livello di incompetenza. In pratica  i marinai si auto convincono a comprare barche sempre più grandi fino a quando la loro proprietà diventa così onerosa che la vela non è più divertente. Come si fa a difendersi da questa sciagura? Io non lo so. Se ci fosse stato un supermercato su quell'isoletta del Pacifico ho pochi dubbi che la maggior parte degli indigeni sarebbe ancora al lavoro oggi, ma per la maggior parte, non per tutti. 

Io penso che lo stratagemma migliore sia quello di possedere una barca sostanzialmente più piccola di quello che ci si possa permettere. In questo modo il divertimento è quasi certo, e il denaro risparmiato permetterà di equipaggiare la barca al meglio. I veri piaceri poi sono nella navigazione e mai a terra. Inoltre tra il tempo e il denaro spesi per la barca, quello che dà sempre il ritorno maggiore è il tempo. Molti miei lettori che vogliono acquistare una nuova barca mi chiedono sempre una lista di "papabili" e una lista di quelle da evitare. La mia risposta, ovviamente, è che non ho sufficienti informazioni visto che che se si parla di qualità o prestazioni qualcosa la potrei dire, ma non so assolutamente niente sulla loro idoneità. 

Tanto più che nessuna barca vi potrà mai soddisfare pienamente, la barca ideale non esiste. Se volete una barca che vi ispiri fiducia a prima vista non aspettatevi che sia brillante anche con vento leggero. Se invece una barca è divertente, tanto che renda emozionante un week-end, non è probabile che possa attraversare un oceano. Non aspettatevi mai forti accelerazioni e grande capacità di carico allo stesso tempo. È possibile acquistare una barca per correre in un club velico e poi una per fare il giro del mondo ma non ce ne sarà mai una che possa fare l'una e l'altra cosa contemporaneamente. 

Sembra quindi logico che il primo passo per determinare quale barca si dovrebbe comprare dovrebbe essere quello di determinare in che modo avete intenzione di utilizzare la barca. Ma la passione della vela è più epifanica che razionale, più spirituale che pratica e trascurare questa verità ci mette a rischio di prendere la decisione sbagliata, nonostante tutti i ragionamenti che si possano fare. Quindi per me il primo aspetto da prendere in considerazione è la bellezza. Molto di ciò che mi piace nella vela è l'aspetto estetico, se è la graziosa curva delle vele bianche contro il blu del cielo, oppure i dolci fruscii che solleticano i miei timpani abusati, o il calore inaspettato di una fuoriuscita di luce da un oblò nella notte. Di conseguenza trovo la bellezza in una barca più appagante che la velocità, o lo spazio, o il design innovativo. Quando mi faccio trascinare dalla mia barca  mi accorgo che la mia testa è inclinata più o meno allo stesso modo di quando ammiro un'opera d'arte. Mi sento privilegiato di possedere una barca così bella. Questo senso di orgoglio ha sostenuto la nostra relazione per 25 anni. Qualunque sia la vostra idea di una barca bella è che dovrebbe comunque essere il punto di partenza nella ricerca. Se la velocità non è  importante per voi non lasciatevi condizionare da chi vi vuole scoraggiare dal comprare una barca che ti piace perché è "lenta". 

Limitate le vostre aspirazioni e piuttosto pensate a come utilizzarla da subito. Anche la tanto discussa navigabilità o "marinità" sono concetti relativi, infatti la barca che si acquista dovrebbe fornire un elevato livello di sicurezza  per il modo in cui la si utilizza quindi non sono valori assoluti, come la bellezza che è negli occhi di chi guarda. È possibile trovare una barca che è veloce e allo stesso tempo di avere lo spazio di un appartamento, ma se non ti senti un po' orgoglioso di essere il proprietario di una barca da pesca, sei già sulla buona strada per guardare per la tua prossima barca. Se ti interessano le corse piuttosto che le crociere la velocità diventa l'aspetto prioritario e si può essere felici se la barca è veloce, ma..... 

Non date troppa importanza alle performance perché, per esempio, la velocità è un concetto relativo. In una tipica giornata di vela la barca più veloce della flotta getterà l'ancora mentre sta arrivando la barca più lenta. In tema di velocità, mi si permetta una piccola digressione. Vedo spesso citata l'affermazione che le barche  veloci sono anche più sicure. Questa logica troverebbe fondamento nel fatto che l'esposizione agli agenti atmosferici è ridotta. Ma allora questo ragionamento dovrebbe valere anche per le auto, premiamo sull'acceleratore così siamo meno esposti ai pericoli della guida.  Mi piace la velocità nella guida, come chiunque altro, ma più veloce va la barca, più si corrono rischi di collisione, maggiore è lo stress sul rigging, e minore è il tempo per reagire agli imprevisti. Se si dispone di abbastanza cibo e acqua a bordo la semplice verità è che più la barca è lenta e più è sicura. Naturalmente, nessuno vorrebbe andare alla deriva in un oceano, ma non non ci convinciamo che siamo più sicuri in una barca veloce. 

Tornando ai criteri di selezione, il costo è il numero 2 della mia lista. Per la maggior parte di noi la vela è sempre in concorrenza con altre attività in relazione al tempo libero che abbiamo. Se si spende troppo all'inizio si rischia di non potersi permettere la  manutenzione e l'ormeggio e alla fine si può arrivare alla triste conclusione che non ci si può permettere la vela. Invece tutti possono permettersi la vela. Quello che non può ci si può permettere è solo una barca sbagliata. Altro aspetto importante da considerare è che la barca che si acquista sia adatta al tipo di navigazione si può fare adesso, non quello che si spera di fare in futuro. 

Tutte le altre considerazioni che si possono fare hanno meno importanza, scegliere una barca è un lavoro duro, ma se sei onesto con te stesso, persistente e paziente, la barca perfetta sarà la tua ricompensa.


"L'essenza della vela è il momento in cui tutti i pensieri fastidiosi si perdono in una scia diritta, quando il movimento del timone è diretto dall'orecchio, quando le vele e il cuore si gonfiano in concerto."

mercoledì 20 maggio 2020

Jouet 17 Foxtrot et sa remorque

Jouet 17 Foxtrot et sa remorque, dal sito leboncoin.fr
Davvero carino questo Jouet 17 Foxtrot in vendita su leboncoin.fr, ma poi per poco più di 1000 € si prende yacht con carrello. Certo non sarà al top delle condizioni ma meno di così ....
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza fuori tutto : 5.08 m
Larghezza : 1.98 m
Pescaggio massimo : 0.90 m
Pescaggio minimo : 0.35 m
Peso : 315 kg
Peso deriva : 80 kg
Tra l'altro si trova non lontano dalla costa mediterranea, sopra Montpellier, insomma da non farselo scappare perché se ne vedono molti nelle spiagge, quindi si alano e si varano senza bisogno di ormeggio.



mercoledì 6 maggio 2020


lunedì 4 maggio 2020

Northeaster, yacht e grandi yacht carrellabili

TES 246 Versus, dal sito TES Yacht France su Facebook
Premesso che a me piacerebbe molto il "piccolo" TES 550 Master, di cui ho già parlato nel blog, se non altro perché più alla mia portata in tutti i sensi, il rappresentante in Italia di diverse marche di imbarcazioni fabbricate in Polonia NORTHEASTER, nel proporre i suoi modelli fa una distinzione tra le carrellabili e le non carrellabili. Insomma, mette subito in chiaro le cose e questo è molto importante.
Infatti, il suddividere da subito le tipologie di barche in funzione della loro trasportabilità può essere utile al futuro armatore perché questo lo può orientare su come intenderà gestirla e, a mio parere, le differenze di costi sono interessanti. 
Abbiamo già detto più di una volta che se è pur vero che occorrono un auto di grossa cilindrata e un carrello, la barca ricoverata in un porto a secco e messa in acqua solo quando la si utilizza praticamente dimezza i prezzi di ormeggio e manutenzione. Voglio precisare che il possedere un auto di grossa cilindrata non è obbligatorio se si fa portare subito barca e carrello in un porto a secco. Dopo non sarà più necessario neanche pagare l'assicurazione del carrello se non lo si fa transitare per strada ma solo, ovviamente, una polizza Responsabilità Civile che vale per tutto.
Facendo qualche conto, se si prende per esempio la bellissima TES 246 Versus rappresentata nella foto e nel video, se la ormeggiamo a mollo questa ci costerà come minimo 5000 € di posto barca più un'antivegetativa annuale, per un totale di circa 6000 €, ma se bastano.
Se invece la teniamo in un porto a secco con abbonamento annuale dell'uso della gru compreso o del trattore per il varo e alaggio da scivolo, io penso che si possano mantenere i costi ben al di sotto dei 3000€. Ecco un esempio di LISTINO a Palermo.
Non sono così aggiornato sui prezzi in generale però, per ottenere lo stesso risultato, e sicuramente migliore dal punto di vista ambientale, praticamente spendiamo la metà. 
Credo meno nella possibilità di portarsi la barca avanti e indietro da casa perché in questo caso bisognerebbe avere, oltre obbligatoriamente un auto di grossa cilindrata, anche un posto dove tenerla e poi non è così semplice trasportarla, neanche se fosse di medio-piccole dimensioni. Questa possibilità lasciamola agli armatori che vivono in paesi con immense distese di terra, possibilità che a noi, tutto sommato, a meno che la barca non sia davvero piccola, rimane poco conveniente.
In testa al blog, nella cartina, potrete trovare molti porti a secco presenti e distribuiti nelle nostre meravigliose coste. 


Oltre a fare, come sempre, complimenti a Marek per le sue bellissime barche fabbricate in Polonia, concludo che, se si può, è certamente più conveniente acquistare una grande carrellabile con tutte le sue comodità.


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