lunedì 4 maggio 2020

Northeaster, yacht e grandi yacht carrellabili

TES 246 Versus, dal sito TES Yacht France su Facebook
Premesso che a me piacerebbe molto il "piccolo" TES 550 Master, di cui ho già parlato nel blog, se non altro perché più alla mia portata in tutti i sensi, il rappresentante in Italia di diverse marche di imbarcazioni fabbricate in Polonia NORTHEASTER, nel proporre i suoi modelli fa una distinzione tra le carrellabili e le non carrellabili. Insomma, mette subito in chiaro le cose e questo è molto importante.
Infatti, il suddividere da subito le tipologie di barche in funzione della loro trasportabilità può essere utile al futuro armatore perché questo lo può orientare su come intenderà gestirla e, a mio parere, le differenze di costi sono interessanti. 
Abbiamo già detto più di una volta che se è pur vero che occorrono un auto di grossa cilindrata e un carrello, la barca ricoverata in un porto a secco e messa in acqua solo quando la si utilizza praticamente dimezza i prezzi di ormeggio e manutenzione. Voglio precisare che il possedere un auto di grossa cilindrata non è obbligatorio se si fa portare subito barca e carrello in un porto a secco. Dopo non sarà più necessario neanche pagare l'assicurazione del carrello se non lo si fa transitare per strada ma solo, ovviamente, una polizza Responsabilità Civile che vale per tutto.
Facendo qualche conto, se si prende per esempio la bellissima TES 246 Versus rappresentata nella foto e nel video, se la ormeggiamo a mollo questa ci costerà come minimo 5000 € di posto barca più un'antivegetativa annuale, per un totale di circa 6000 €, ma se bastano.
Se invece la teniamo in un porto a secco con abbonamento annuale dell'uso della gru compreso o del trattore per il varo e alaggio da scivolo, io penso che si possano mantenere i costi ben al di sotto dei 3000€. Ecco un esempio di LISTINO a Palermo.
Non sono così aggiornato sui prezzi in generale però, per ottenere lo stesso risultato, e sicuramente migliore dal punto di vista ambientale, praticamente spendiamo la metà. 
Credo meno nella possibilità di portarsi la barca avanti e indietro da casa perché in questo caso bisognerebbe avere, oltre obbligatoriamente un auto di grossa cilindrata, anche un posto dove tenerla e poi non è così semplice trasportarla, neanche se fosse di medio-piccole dimensioni. Questa possibilità lasciamola agli armatori che vivono in paesi con immense distese di terra, possibilità che a noi, tutto sommato, a meno che la barca non sia davvero piccola, rimane poco conveniente.
In testa al blog, nella cartina, potrete trovare molti porti a secco presenti e distribuiti nelle nostre meravigliose coste. 


Oltre a fare, come sempre, complimenti a Marek per le sue bellissime barche fabbricate in Polonia, concludo che, se si può, è certamente più conveniente acquistare una grande carrellabile con tutte le sue comodità.


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