Visualizzazione post con etichetta Marina. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Marina. Mostra tutti i post

sabato 11 marzo 2023


mercoledì 10 giugno 2020

Corinella Boat Ramp, un esempio su come ripensare la nautica in Italia



Recentemente in una nota rivista nautica è uscito un articolo in cui si invitavano i lettori a riflettere su alcuni aspetti della vita in barca, come per il fatto che questa sia sempre in movimento, oppure che le condizioni micro-climatiche al suo interno non sono sempre ideali, che si possono sentire odori a cui non siamo abituati, che gli spazi sono ristretti, etc. etc. 
Ho condiviso nella sua totalità questo articolo, lo ritengo utile e affatto banale perché chiunque si avvicini alla passione della nautica deve conoscere bene quello a cui va incontro, in prima istanza per i tanti soldi che ci si potrebbero investire per poi pentirsene.
Ho constatato però con stupore che sui social questo articolo a detta degli "esperti" naviganti e "navigati" è apparso banale perché tutti i dubbi sollevati non erano veri, insomma come per dire la vita in barca è una vita perfetta.
Mi spiace deludere queste persone, che ho visto in gran parte essere operatori del settore, ma a mio parere non è così perché le barche sono veramente sempre in movimento, che al loro interno vi si sentono spesso odori anche insopportabili, che gli spazi sono ristretti, il microclima non è ideale, etc. etc.. 
La vita di mare, di barca o come la si voglia chiamare è meravigliosa ma non è una vita facile e spesso bisogna scendere a compromessi, ma questo vale per ogni passione o sport. Sfido qualunque scalatore ad affermare che la vita d'alta montagna è una vita facile.
Questo lungo preambolo spero serva a far capire a chi deve prendere delle decisioni che le ultime persone che vanno ascoltate per trovare delle soluzioni ad una rinascita della nautica nel nostro paese sono gli operatori del settore, bensì che vada ascoltata la gente, l'uomo della strada che vuol andare in barca per divertirsi, che sia a vela, a remi, a motore, per andare a pesca o solo per fare il bagno.
La nautica degli operatori del settore, dei saloni, dei grandi yacht, dei porti a me ha veramente e sinceramente stancato, anche perché è una nautica che si fa comodamente prendendo in affitto uno yacht in un qualsiasi luogo del mondo a cifre abbordabili. Di questa nautica se ne devono occupare gli operatori e basta, non la gente comune perché la gente comune deve pensare alla sua barchetta, su come gestirla ed utilizzarla spendendo il meno possibile. Insomma è come se gli albergatori o i proprietari di case chiedessero di condividere con la gente comune di come gestire i loro patrimoni. Ma si arrangino, ce l'hanno insegnato loro da anni "ubi maior, minor cessat!", no?. Ci hanno rotto le palle con i loro problemi!
E allora perché non pensare a chi ha il gommone e vuol andare a pesca, perché non pensare a chi ha un motoscafo e vuol andare a farsi una gita, perché non pensare al velista che vuol farsi accarezzare dal vento, magari per una giornata, senza sentirsi costretto in pochi metri quadri con altre cinque persone, in una cabina spesso puzzolente e umida. Meglio tornarsene a casa o in albergo e fare una bella doccia e dormire in un comodo letto, forse, o no?
In Australia, che sembrano un po' più pragmatici e di sicuro meno "grandeur" di noi ci hanno pensato con una rete di porti a secco come il Corinella Marine Boat Launching Ramp. Nella cartina del parco noterete che ce ne sono una serie infinita.
Col traduttore di Google si capisce facilmente cosa c'è scritto nel loro sito, soprattutto la prima cosa che è tutto gratis, a parte la licenza di pesca che te la vendono seduta stante per il tempo che desideri.
Inutile poi ripetere i discorsi già fatti, una nautica così arricchisce tutti e non i soliti quattro squali che frequentano i porti, loro hanno già sufficiente ciccia per i loro denti.

Corinella Boat Park visto su Google Maps

venerdì 5 aprile 2019

Una puntata al Circolo del Remo e della Vela di Montedoglio

Elena al Circolo del remo e della Vela di Montedoglio
Anche se con un po' di ritardo scrivo del Circolo del Remo e della Vela di Montedoglio, un bel circolino velico che circa un anno fa, dopo aver visto la meravigliosa Madonna di Donatello a Citerna, distante dal lago solo una ventina di chilometri, abbiamo esplorato con Elena.
Era un bel po' di tempo che desideravo vederlo e di sicuro ci tornerò per una serie di motivi. Il primo è che è rimasto l'unico circolo velico a "misura d'uomo", o meglio di velista, presente nelle nostre acque. Tariffe popolari (si parla di decine di euro), soci gentili e disponibili che hanno risposto alle nostre domande senza misurare quanto poteva essere capiente il mio portafogli. Perdonatemi ma oramai, pur rispettando tutti coloro che con la nautica ci lavorano, mandano avanti la famiglia, il PIL e pagano le tasse, so riconoscere chi questa attività la svolge solo per passione e chi invece ci lavora, ma le due cose sono differenti ed è giusto approcciarsi all'una o all'altra secondo le necessità. In certi casi la presenza di professionisti è indispensabile, in altri eccessiva e purtroppo qui da noi non si è lasciato alcuno spazio alla sola "passione", senza far intervenire troppo la presenza del denaro, quasi sempre obbligatoriamente senza lasciare possibilità di scelta. Insomma non si è riusciti a mediare quando invece quello di trovare il giusto mezzo è sempre la via migliore affinché chiunque possa accedere alla nautica, a prescindere dai soldi che possiede o che può spendere.

Barche alla boa sul lago di Montedoglio
Certo, qui i servizi sono limitati al minimo, non esistono veri e propri pontili, le barche o sono tirate in secca o vengono ormeggiate alla boa ma forse dovremmo chiedersi se il nostro modo di vivere questa meravigliosa passione che è la vela non si sia ridotto ad una eccessiva comodità. Ho notato solo la presenza di una piccola casetta, di un luogo di ristoro nonché di un ricovero all'aperto per le barche.


Mentre eravamo lì che guardavamo un gruppetto di soci del circolo stava alberando per il varo un piccolo cabinato che ho riconosciuto come uno dei primi modelli Jeanneau, poi prodotto da altri fabbricanti, molto carino ed ideale per questo luogo. Nella foto mi si vede lì sulla destra mentre parlo.


Come potete vedere nel sito del circolo ci sono dei piccoli cabinati e derive in vendita a prezzi modici e non vi nascondo che mi sarebbe davvero presa voglia di prenderne uno, chissà, vedremo. Ovviamente per varare una barca dal carrello c'è uno scivolo.


Una delle barche in vendita è un semi cabinato che se è quello nella foto, una volta rimesso, potrebbe essere davvero carino.


Nella foto l'ingresso al circolo con dietro il lago.


Ma uno dei motivi per cui mi piacerebbe tornare in questo circolo velico, situato nel cuore della Valtiberina, sono i magnifici luoghi che ci sono intorno: Anghiari, Sansepolcro, Città di Castello, Citerna, Monterchi, il Castello di Sorci con il fantasma di Baldaccio e ancora una gran quantità di bellezze quali pievi, castelli e conventi legate alla nostra storia medievale mantenute in gran parte nella loro originalità.

Nella foto io e Elena ad Anghiari

venerdì 28 marzo 2014

Iseo, i suoi porti e i suoi scivoli

Dal sito dell'Autorità di Bacino Lago di Iseo
Luca che, come abbiamo visto qualche post fa, ha portato la sua Lazy Lady sul Lago d'Iseo è diventato per amore e per necessità un nuovo appassionato ammiratore dei laghi minori come me.
Nell'attesa che mi invii foto e avventure delle sue navigazioni a vela mi ha segnalato due importanti siti in cui sono visualizzabili porti, scivoli e carta nautica del bel Lago d'Iseo.
Grazie Luca.

Carta nautica e portolano del Lago d'Iseo, dal sito della Provincia di Brescia


martedì 6 agosto 2013


venerdì 17 maggio 2013

Ampliamento del Porticciolo nella Baia di Vallugola San Bartolo, fermateli!



Un altro progetto di ampliamento sconsiderato in una delle perle del Mare Adriatico, il porticciolo nella Baia di Vallugola. Ma proprio lì si dovevano ricavare 100 miserabili posti barca in più, devastando completamente il paesaggio in una delle più belle aree naturali del Mar Adriatico? Per il resto no comment, rimango basito.


giovedì 28 febbraio 2013

San Vincenzo, come era ieri, come è oggi

La foto del vecchio porticciolo di San Vincenzo oramai obsoleta, da marinas
Quello che vedete nella foto oggi non esiste più. Era il vecchio porticciolo di San Vincenzo qualche anno fa, l'ho voluto immortalare per ricordo visto che prima o poi l'immagine verrà aggiornata e non ne rimarrà più traccia se non in qualche cartolina ingiallita riposta in un cassetto. 
Lungi da me dall'essere un bacchettone ambientalista mi rendo conto che l'economia deve andare avanti, che anche la nautica, i porti ed i grandi yacht ne fanno parte, ma mi chiedo, non ci poteva essere un'altro modo per ingrandire questo porto rispettando le sue origini, il suo passato, la sua storia e la sua cultura? Era proprio necessario tutto questo cemento? Erano proprio necessari banchine, centri commerciali, piazzali per mega - yacht e tutto il resto? Non c'era un altro modo per rendere più pratico, bello e funzionale questo porticciolo che faceva parte della nostra tradizione e cultura marinaresca?

Lo scivolo di San Vincenzo era al centro del porticciolo, ora non ci sono scivoli,  da marinas
Qui siamo in Toscana, dove la tradizione ambientalista e la cultura popolare sono nel cuore della gente. Come si fa a non sentirsi traditi da questa classe politica?
Il porto di San Vincenzo com'è oggi su StreetView, a quando la sbarra?


Non so, nei dintorni di Piombino ci sono aree industriali da riqualificare abbandonate a se stesse e all'incuria, non si poteva scegliere di fare lì un porto per i grandi yacht e, in alternativa, abbellire e razionalizzare il porticciolo di San Vincenzo esaltandone le caratteristiche di piccolo porto di pescatori e turisti, come si fa in tutti i paesi civili che tengono alle proprie tradizioni e cultura?

Il porto di Audierne in Bretagna, da Il Reporter Francia
Quello nella foto è il porto di Audierne in Bretagna, oggi lo specchio d'acqua davanti al paese è costellato di yacht, una volta c'erano i pescherecci, e dove una volta c'erano le pescherie oggi ci sono negozietti per turisti. Vedete cemento, vetro, banchine e piazzali come a San Vincenzo? Non mi sembra, ma vi potrei citare migliaia di casi simili a questo sparsi in tutto il mondo.
Allora mi chiedo, chi è il cialtrone in questo paese di irresponsabili, truffatori e corrotti?


venerdì 11 gennaio 2013

Villaggio Darsena Oasi, a Chioggia

La darsena, dal sito Camping Oasi
Nella zona di Chioggia c'è questo attrezzatissimo villaggio turistico, il Camping Oasi, che offre un vantaggio notevole per chi possiede una barca con carrello, la possibilità di ormeggiarla, per il solo periodo delle vacanze, in una darsena privata. Oltre a questo c'è una variegata offerta di possibilità per soggiornare in prossimità di uno dei luoghi più belli del mondo, la Laguna Veneta.
Altre informazioni per navigare in zona le potrete trovare su:
Ed ecco un bel video sulla navigazione a vela in quel di Chioggia con un Limit TCI (Paperoga):


domenica 28 ottobre 2012

Posti barca, "imaginons le contrat de demain"

Pagina iniziale Contratto Sagemor, da Hisse et Oh
Contrats d'emplacements, è una nuova proposta contrattuale riguardante i posti barca nei marina gestiti dalla società francese SAGEMOR e della quale avevamo parlato in un'altra occasione: La francese Sagemor inaugura il porto funzionale.
Il contratto, di cui si parla in un interessante post del famoso forum francese Hisse et Oh, si basa su due principi fondamentali:
  • favorire l'utilizzo della barca;
  • condividere il posto barca.
Su questi due principi si calcola un "bonus-malus" che prevede vantaggi progressivi sia per chi usa la barca fino ad un mese l'anno ed ancora di più chi mette a disposizione l'ormeggio per l'utilizzo collettivo. In pratica si elimina il concetto di "posto fisso" nel porto.
Non ho ben capito tutto ma mi sembra che, se da un lato alcune cose sono già parzialmente applicate anche nei nostri marina, la straordinarietà della stipula di un contratto del genere è che questo permette di conoscere fin da subito quali vantaggi si potranno ottenere se si aderisce a questo accordo, vantaggi che non mi sembrano pochi.

Nota:
Ho avuto esperienza in passato di questo tipo di organizzazione francese con un immobile di mio padre in Francia e posso assicurare che su questo fronte i nostri cugini d'oltralpe sono dei veri maestri, giustamente lì si pagano tasse importanti sulle proprietà ma allo stesso tempo i vantaggi sugli affitti sono garantiti con valori percentuali certi in funzione del valore dell'immobile e del luogo in cui sono situati.
Come al solito niente a che vedere con l'elusione fiscale dei nostri "furbetti del quartierino", che sono tantissimi, e ai quali il nostro ex premier ha affidato la sua sopravvivenza giusto ieri.
Tanto per chiarire per bene ai miei illustri concittadini vittime del fisco, comunico che mio padre su di uno "studio" di 19 metri quadri pagava ben 1500€/ annue al fisco francese. Avrei voluto dirlo a quel signore che fecero vedere in TV e che si lamentava dei 2500€ che doveva pagare per la sua villa di 300 metri quadri a Ischia.
Che paese!



mercoledì 6 giugno 2012

Marina di Cala del Sole a Licata

La Costa del Sud, dagli Itinerari di Cala del Sole
Chi mi segue sa che difficilmente parlo dei "marina" colpevoli della scarsa attenzione e spazio per la piccola nautica. Questa volta invece segnalo volentieri il nuovo porto turistico di Marina di Cala del Sole a Licata nel quale ben il 25% sul totale dei posti barca sono dedicati a barche sotto gli otto metri e tra questi più della metà per barche sotto i 6.5 metri. Mi auguro che nell'ampliamento previsto venga mantenuto un importante spazio per la piccola nautica, spero di assistere alla presa di coscienza che esistono anche gli  armatori di barche di dimensioni più contenute. 
La Sicilia è uno dei luoghi che sogno di visitare e certamente la zona di Licata è tra i più significativi, tanto più che il nuovo marina offre servizi per ogni tipo di utenza, dai croceristi ai daysailors con la possibilità di alloggiare nei pressi del porto.
Da non sottovalutare infine le condizioni meteo - ambientali che offrono l'opportunità di fare vacanza da aprile fino ad ottobre con temperature miti e venti non troppo sostenuti.
Non conosco i prezzi ma viene dichiarato che sono inferiori ai normali prezzi di mercato, interessante.

Post Scriptum: mi sono arrivati ora i prezzi che sono assolutamente competitivi e davvero interessanti.

La mappa delle rotte della Sicilia da Licata, dal sito Marina di Cala del Sole


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...