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giovedì 11 gennaio 2024

Come calcolare il bilancio energetico di un veliero


Pannello elettrico di una barca a vela, da Magellano Store

Il calcolo del bilancio energetico di un veliero serve per dimensionare correttamente le batterie di cui dotare la barca. Il pannello in figura, ovviamente, può essere utilizzato per un'imbarcazione a vela di grosse dimensioni e non servirà certamente per i nostri piccoli velieri ma qualunque cabinato si abbia è bene acquistare una o più batterie idonee ai consumi previsti.

Ho provato a realizzare un piccolo programma per il Calcolo del Bilancio Energetico di un Veliero che, come sempre vi consiglio di copiare e di salvare nel vostro PC.

Anche una piccola barca ha bisogno di energia

martedì 19 marzo 2019

ARKEN Swim Trunks, una comoda alternativa al giubbotto di salvataggio

ARKEN Swim Trunks
Premesso che navigare senza indossare un dispositivo di galleggiamento è estremamente pericoloso, allora, secondo le condizioni in cui si naviga, bisogna trovare il salvagente più comodo ed adatto. 
Per esempio indossare con il bel tempo un giubbotto è così scomodo che si preferisce chiudere un occhio sulla sicurezza e non indossare nulla, spesso a rischio della vita.
ARKEN ha trovato la soluzione, il giusto compromesso tra comodità e sicurezza, nascondere il salvagente nel costume da bagno e se ci si trova in una condizione di pericolo basta tirare il cordino e il gioco è fatto.
Di seguito un video esplicativo sul funzionamento dell'indumento-dispositivo.


Veramente geniale ed interessante!
Ovviamente sono previste varie taglie, dalla Small alla Extra Large, nonché modelli e colori, i miei preferiti sono Arken Cairo e Arken Casablanca. Ulteriori informazioni e dettagli tecnici li potrete trovare sul sito ARKEN.

Dal sito ARKEN
Inutile suggerire che questa soluzione è ottima per gli stand-up paddle, le imbarcazioni a vela, a remi o motore che navigano lungo costa o per chi semplicemente vuol godersi una bella giornata in acqua senza sentirsi obbligato da uno scomodo salvagente.

Dal sito ARKEN


venerdì 24 novembre 2017

Vela Antiscuffiamento by Giacomo Volponi sarà presente al Maker Faire a Roma

Il sito del maker Faire
Giro con piacere quanto comunicatomi da Giacomo Volponi, l'inventore della vela antiscuffiamento:

Buona sera, le volevo comunicare la mia partecipazione con la mia Vela-Pagaia al Maker Faire a Roma, il 1, 2 e 3 dicembre. Se volesse comunicarlo all'interno del suo sito, le sarei grato.

Non potevo non ricevere con immenso piacere una comunicazione come quella di Giacomo, inventore di un sistema brevettato antiscuffiamento già applicato in una canoa a vela ma che, secondo le sue intenzioni, vorrebbe estendere a tutte le derive. 
A questo scopo Giacomo è in cerca di un sostegno da parte di associazioni e club, in particolare per esempio onlus che promuovono la vela per disabili, anziani, principianti o bambini dove la preferenza di non scuffiare può diventare un obbligo, ma anche da parte di privati fornendo semplicemente un vecchio laser, o una deriva simile, sul quale applicare il nuovo prototipo.
Giacomo è di Ancona, quante barche inutilizzate si vedono nelle spiagge, in molti potrebbero dare una mano per realizzare questo progetto innovativo ed utile per promuovere la vela a chiunque, anche alle fasce meno esperte, più deboli o semplicemente che si vogliono divertire senza rischi. Personalmente sono in molti che mi scrivono che vorrebbero avere una barca sicura che non scuffia, l'ultimo giusto la scorsa settimana in un commento nei miei post sulla Walker Bay.

Riassumo quanto comunicatomi da Giacomo:

Il mio obiettivo è piccolo: fornire scatole di montaggio con materiali accessori tutti reperibili sul mercato, vele comprese. 
Per il kayak a vela è tutto pronto, potrei anche iniziare la produzione custom, con scatole di montaggio ad un prezzo totale di tutto 1200 euro. 
Purtroppo il sistema è troppo velico per chi fa kayak, e troppo kayak per chi fa vela. Non avendo i mezzi per la pubblicità ho bisogno del passa parola, e quindi di aver testimonial, o approfittare di raduni eccetera per farlo vedere, di solito attira gente come mosche, sulla spiaggia.  

... poi Giacomo prosegue parlando di se. Inserisco anche le informazioni riportate sul suo sito, per maggiore chiarezza:

Andare a vela per mare, e laghi è un grande piacere, è un contatto diretto con le forze della natura, che oggi immersi COME SIAMO in una tecnologia sfrenata è sempre più difficile da assaporare, tuttavia il pericolo di finire in acqua rovina questa sensazione, e ci toglie il piacere di una bella gita in una barca vela piccola , o anche piccola come un kayak, oppure anche grande ma comunque carrabile, dove si esprime al massimo il contatto con la natura . 
La economicità, la praticità delle piccole imbarcazioni amplia enormemente la platea dei possibili acquirenti, ma la preoccupazione per un possibile scuffiamento,e della gestione della vela diventa quindi un ostacolo alla diffusione popolare della diportistica a vela. 
Per risolvere questo pericolo, che allontana quindi, una platea popolare, dal mondo della piccola nautica a vela, ho creato un dispositivo in grado di impedire il ribaltamento di mezzi nautici privi di bulbo, e con deriva mobile, e di creare un sistema automatico di gestione della vela, che semplifica moltissimo l’utilizzo della stessa. Perciò è un dispositivo che può portare ad una nuova popolarità la barca a vela, essendo applicabile proprio in quei armi che sono alla portata di tutti: Ragazzi, giovani, adulti, anziani, e anche ai portatori di difficoltà motorie. 
Il prototipo è nato per permettere l’uso contemporaneo della propulsione a pagaia e quella a vela su un qualsiasi kayak, già acquistato con una piccolissima applicazione permanente. Inoltre risolve brillantemente un problema sempre legato alla sicurezza, che sorge all’atto del rovesciamento del kayak in acqua. 
Tutto questo rende questa idea di brevetto molto interessante sia per una azienda produttrice di kayak,sia anche di altri mezzi nautici, ma anche per un una piccola azienda che vuole specializzarsi nella sola produzione del dispositivo. 
Anche con investimenti minimi, essendo la progettazione per il kayak già sviluppata nel prototipo. Il meccanismo è molto semplice senza complicazioni elettroniche e senza necessità di sviluppo di tecnologie particolari , senza stampi, materiali semplici e garantisce un grande margine di plus valore rispetto ai concorrenti. 
Vi sono quindi tutti gli elementi che rendono assolutamente appetibile la produzione e commercializzazione del prototipo , per la trasformazione a vela del kayak, ma al contempo l’assoluta mancanza di concorrenti in tutta la diportistica, garantisce il regime di monopolio assoluto a livello mondiale.

Eventuali altre informazioni da richiedere o sostegni che vorreste dare a Giacomo lo potrete fare attraverso il suo SITO.


lunedì 20 marzo 2017

FLEX-TAPE, il nastro isolante turafalle

Una barca in alluminio divisa in due riparata con FLEX-TAPE
FLEX-TAPE è un nastro isolante che ripara tutto, molto utile per eventuali falle ma anche se a qualcuno prendesse la malaugurata idea di dividere in due parti la propria barca, magari per trasportarla più facilmente.
Prezzo a partire da 19.90 $ fino a 49.99 $, secondo le dimensioni, Penso che non si possa dormire la notte senza pensare di non averlo a bordo.



Via: hamnen.se



giovedì 19 gennaio 2017

VENTUSKY, previsioni di vento e onde, nella minestra, in tempo reale

L'altezza delle onde a Follonico in questo momento, dal sito VENTUSKY
Nel Blog di Sergio Mistro viene segnalato VENTUSKY, un interessante pagina web che riporta i dati meteo in tempo reale di vento, onde, nuvolosità e pressione atmosferica che sono i parametri che a noi velisti ci premono di più perché è sempre l'onda nella minestra che ci preoccupa.
In questo momento vediamo che a Follonica c'è un'onda di 0.4 metri e un vento a 15 nodi, Tommaso sarebbe partito per andare a divertirsi, io me ne sarei sto a casa o avrei scelto un'altra destinazione.
Come si vede dalle foto ci sono anche le webcam.

Il vento a Follonica in questo momento, dal sito VENTUSKY


sabato 6 agosto 2016

WHAT IS SCUBAJET? Single Jet-Engine - multiple possibilities

Scubajet con adattatore per dinghy, dal sito scubajet
Scubajet è una nuova invenzione ideale per esercitare la serie di sport acquatici più popolari come le immersioni subacquee, gli Stand Up Paddle Board (SUP) e più in generale lo yachting se applicato a canoe, kayak, catamarani gonfiabili e non, a vela e non, dinghy di ogni specie, etc.
Il motore è sicuro, adatto ai bambini, è in grado di fornire prestazioni con una potenza massima di 3,1 kW e con una durata delle batterie fino a 1,5 ore. La batteria è rimovibile e sostituibile con una eventuale di riserva.
La SCUBAJET può essere facilmente controllato con un telecomando resistente all'acqua. Il motore si spegne automaticamente anche se il telecomando è ad alcuni metri di distanza dal motore.
Lo Scubajet è lungo circa 80 cm, pesa 2,4 kg ed è abbastanza sottile da stare in una tasca di uno zainetto.
Sono previste diverse opzioni, o kit, per l'assemblaggio su diversi mezzi.
Molte informazioni, foto e video su questo prodotto eccezionale si possono trovare su Kickstarter.
Il suo prezzo stimato, una volta che sarà iniziata la produzione andrà dai 1300 ai 1500 $


lunedì 28 dicembre 2015

Redningsselskapet, il salvataggio in mare si insegna fin da piccoli

Walker Bay 10', barche scuola nella "sommerskole" di Svolvaer tra i fiordi norvegesi
Redningsselskapet è un'associazione umanitaria norvegese ad adesione volontaria. Il suo scopo ha quattro priorità principali: salvare vite umane, recuperare persone ma anche cose, proteggere l'ambiente costiero e divulgare una cultura adeguata riguardo a questo problema ed infine prevenire gli infortuni per migliorare la sicurezza dei naviganti.
Attualmente questa associazione è fortemente impegnata nel progetto "Nessuno dovrebbe annegare nel Mediterraneo" volta a dare supporto alle squadre norvegesi di soccorso dei migranti Frontex "Poseidon" di stanza in Grecia in termini sia economici che di assistenza tramite volontari adeguatamente formati.
Tra le attività di questa associazione, di cui auspico la creazione anche qui da noi che, professionisti a parte, di naviganti abbiamo solo il nome e la grande spocchia, c'è quella di educare i bambini alle attività di navigazione e salvataggio in mare in cosiddette "sommerskole" distribuite lungo le meravigliose coste della Norvegia



martedì 27 ottobre 2015

Sport Nautici in Mare, ciascuna pratica ha le sue regole


Come promesso ho tentato di fare una traduzione della "Guida agli Sport Nautici in Mare", del Ministero dell'Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile e dell'Energia francese, ma prima di trasformarlo in un'altra piccola pubblicazione in formato PDF ne anticipo i paragrafi che più ci interessano, soprattutto dal punto di vista della sicurezza.

La corretta condivisione del litorale costiero, osservando le regole, è di fondamentale importanza per trascorrere una vacanza all'insegna dello sport ma anche della serenità.


La vela si pratica con quattro manovre, un po' d'esperienza e molta, molta responsabilità.


La crociera costiera offre l'opportunità di vivere esperienze uniche ed irripetibili ma occorre essere molto accorti.


L'immersione subacquea, in apnea o con le bombole, è una pratica meravigliosa, forse ancora troppo poco conosciuta e sviluppata.


Nessun buon navigante può non essere anche un ottimo nuotatore.


Tutti i mezzi che si utilizzano per praticare sport in mare, per quanto piccoli, necessitano di accorgimenti per un uso corretto e sicuro.


martedì 20 ottobre 2015

Tubolari gonfiabili per barche

Dal sito katamaran.in.ua
Grazie alla richiesta di un lettore mi sono andato ad informare su chi potrebbe realizzare un tubolare gonfiabile per una barca a vela, e non, al fine di aumentarne la stabilità. Ho trovato questa azienda ucraina, la katamaran che realizza qualsiasi tipo di tubolare gonfiabile, anche per catamarani autocostruiti. I prezzi, inoltre, mi sembrano assolutamente concorrenziali.

Dal sito katamaran.in.ua


sabato 15 agosto 2015

Guide des loisirs nautiques en mer, sécurité et environnement

Guide des loisirs nautique en mer
Ogni pratica ha le sue regole che devono essere rispettate e può essere utile metterle in pratica seguendo una guida.
Il mare è uno spazio naturale privilegiato dove viene praticato un mix di molteplici attività: il nuoto, la crociera costiera, il surf, il windsurf, lo jetski, le immersioni, la deriva, etc. 
La presente guida espone le regole di base per conoscere la propria attività in modo sicuro e nel rispetto degli altri, per non parlare dei consigli utili a garantire la conservazione dell'ambiente marino che offre numerose opportunità di svago e sportive! 
Il meteo, le aree di navigazione, le attrezzature, i regolamenti ... per la propria sicurezza e quella degli altri, è indispensabile conoscere le bandiere principali, e i segni. 

Fonte: Ministero dell'Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile e l'energia (francesi ovviamente)

Bello, anche se in francese si capisce molto bene, vedremo nel corso delle lunghe serate invernali di fare una traduzione completa ma già dalla figura che si vede sotto si capisce che qui da noi in Italia non c'è la volontà di rispettare certe regole, né di farle rispettare.
Non c'è nessun gusto qui da noi ad essere normali, meglio fregarsene oppure, al contrario, troppo bello fare gli sceriffi.

Via: Bretagne Info Nautisme

Condividere la costa


mercoledì 10 dicembre 2014

Team Vestas: Nederlandse navigator erkent grote fout

Dal sito De Telegraaf Vaarkrant
Il navigatore olandese Wouter Verbraak ammette di aver fatto un grosso errore, non ha visto la scogliera sulla quale è naufragata la barca del Team Vestas nel corso della Volvo Ocean Race, pensando che avrebbe avuto informazioni sufficienti dalle carte elettroniche che davano un fondale di 42 - 80 metri. OMG, eeeeh, le buon vecchie cartine!

Cargados Carojos Shoals Bank, il luogo dell'impatto, un nome da non dimenticare.


giovedì 4 dicembre 2014


giovedì 31 luglio 2014

martedì 22 luglio 2014



sabato 19 luglio 2014

Perché ogni imbarcazione può capovolgersi, o scuffiare?

ZAGLE
Finalmente nella rivista polacca ZAGLE si dice a chiare lettere la verità: tutte le barche a vela possono rovesciarsi, ma soprattutto che il termine "yacht autoraddizzante" andrebbe bandito  definitivamente dalla terminologia nautica.
Il punto dell'articolo che mi ha fatto andare in brodo di giuggiole è stato quando si scrive:

"il ribaltamento non può essere evitato neppure se si rispettano le norme tecniche che disciplinano la fabbricazione delle barche dell'Unione europea (RCD), secondo le quali ogni imbarcazione prodotta in serie deve soddisfare i criteri stabiliti nel cosiddetto indice di stabilità - STIX. Il valore che viene fuori con questo indice offre il diritto (sacrosanto, ndr) agli yacht di navigare in un corpo idrico idoneo al limite appropriato della forza del vento e delle condizioni meteomarine, secondo le seguenti categorie di progettazione: 
A - tutte le acque, 
B - per la navigazione nelle aree marine, 
C - nella zona costiera e le baie, 
D - solo la navigazione interna, con forza del vento 4B e onda max di 0,3 m 
Tutti gli yacht che soddisfano i criteri per la progettazione di categoria C superiori a 6 m, devono essere dotati d adeguate riserve di galleggiamento in caso di allagamento.
Ma la natura, però, ignora tutte le regole, anche quelle dell'Unione Europea."

Nell'articolo potrete trovare tanto di spiegazioni e grafici smentendo coloro i quali che si illudono che avere uno yacht con chiglia fissa e baricentro più basso renda la barca più sicura, per concludere con:
"Una barca è stabile solo con piccoli angoli di sbandamento, non superiori a 20 - 30 gradi".

Che l'Elena con i suoi piantini quando la barca comincia a sbandare troppo non abbia avuto ragione? Come sempre d'altronde!

Via:  ZAGLE


sabato 31 maggio 2014

Adria Ship rivenditore per l'Italia di Seabung



Volentieri vi giro la segnalazione di Adria Ship su questo nuovo prodotto che, vi assicuro, renderà le notti di qualsiasi armatore con prese a mare in barca ben più tranquille. Vale sicuramente i 61 € di spesa.

SEABUNG
"Adria Ship è rivenditore esclusivo per l'Italia di questo innovativo prodotto: Seabung è un ombrellino composto da un manico rigido e una calotta morbida, in caso di rottura della presa a mare lo si infila nella presa, una volta fuori dallo scafo la calotta si apre e la pressione dell’acqua fa in modo che questa si attacchi allo scafo turando momentaneamente il buco."
Guardate un po' questo, Oh, my God! Se erano in mezzo ad una baia non ci sarebbe stato nulla da fare.




lunedì 26 maggio 2014

Cheeki Rafiki: 40 piedi perde la chiglia, senza speranza l'equipaggio

Dal sito BBC News
La triste immagine dello scafo rovesciato del Cheeki Rafiki, il 40 piedi disperso nell'Oceano Atlantico da giorni e ritrovato senza nessuno a bordo, sta facendo il giro del mondo. Purtroppo le ultime notizie lasciano poche speranze all'equipaggio poiché la zattera di salvataggio risulta essere ancora al suo posto.
Sembra che l'incidente sia stato causato dal distacco della chiglia.
Il "Cheeki Rafiki" era sulla via del ritorno dai Caraibi in Inghilterra, giorni fa l'equipaggio della società di charter aveva segnalato una intrusione di acqua. Il giorno seguente, il 16 maggio, si sono interrotte le comunicazioni. Le condizioni meteo marine erano impegnative ma non critiche, con onde alte e venti intorno ai 30 nodi.
Dopo una lunga ricerca, il relitto è stato rilevato da un elicottero della marina statunitense a circa 1000 miglia a est del Massachusetts.
Purtroppo gli incidenti in mare sono all'ordine del giorno, le forze della natura possono essere più grandi di qualsiasi mezzo che l'uomo sia stato in grado di realizzare, in questo caso si parla di un importante yacht, un Beneteau First 40.7.
Il mio invito è quello di ricordare ai lettori che questo vale per tutte le barche (e gli equipaggi), ognuna ha il suo limite e l'imponderabile è sempre in agguato pertanto è inutile, poco onesto e scorretto speculare sulle caratteristiche tecniche dell'una o dell'altra, che sia piccola o grande, che sia italiana, francese o polacca, di una marca o di un'altra.
Un pensiero ai quattro dispersi.

Via: BBC News, Yacht.de



lunedì 19 maggio 2014

Wear It, ovvero indossalo! Sondaggio



Da tempo negli States stanno conducendo una grande campagna di sensibilizzazione per l'utilizzo del giubbotto salvagente in barca. Nonostante ciò, come si può leggere anche in un articolo di SOLOVELA, negli ultimi 5 anni in questo paese si sono contate ben 3.970 vittime morte per annegamento e soprattutto in barche di dimensioni medio piccole, cioè quelle che ci interessano di più.
In una furiosa polemica condotta a colpi di scudisciate un Redattore della rivista SAIL MAGAZINE, esordisce così:

Qualche tempo fa il lettore Alan Keene, in un suo articolo, ha cercato di spiegare le sue motivazioni per rendere obbligatorio l'uso del giubbotto di salvataggio a bordo. QUESTO è il link al suo articolo. Personalmente non potrei essere più in disaccordo, ci sono momenti in cui io indosso un giubbotto salvagente e momenti in cui non lo farò, e preferirei non avere qualche burocrate che prenda questa decisione per me, o che qualche agente in uniforme privo di senso dell'umorismo mi sanzioni per non aver indossato il giubbotto di salvataggio in un ardente caldo pomeriggio d'estate mentre me ne stavo ormeggiato a 50 iarde dalla riva, poiché si sa che questo genere di cose potranno accadere. 
La posizione di SAIL MAGAZINE è quella di incoraggiare fortemente i marinai ad indossare i giubbotti di salvataggio, ma lasciamo al singolo individuo di decidere quando e dove farlo. La maggior parte degli stati hanno già una qualche forma di legge sull'uso del giubbotto di salvataggio da parte dei bambini, oppure sono entrate in vigore disposizioni della Guardia Costiera. Alcuni stati del nord hanno reso obbligatorio l'uso del salvagente durante i mesi invernali, soprattutto nelle piccole imbarcazioni, in pratica in quelle condizioni e situazioni in cui bisogna essere piuttosto stupidi per non indossarlo.  (Maldestramente tradotto, riassunto ed interpretato da me medesimo dalla rivista SAIL MAGAZINE).

A tal proposito inserisco un sondaggio posizionato sulla barra destra del blog. Partecipate numerosi.
Una statistica della Safe Boating Campaign




venerdì 28 febbraio 2014

Test di ribaltamento di un Deltania 20.5 e un Jollenkreuzer

tv.yacht.de
Il test di ribaltamento visibile su tv.yacht.de è stato effettuato con 18 nodi di vento con due tipi di barche diverse, un Deltania 20.5 e un Jollenkreuzer d'epoca.
A prescindere dalle considerazioni tecniche che vengono esposte si può vedere che in condizioni di vento non estreme barche a vela di questo tipo possono scuffiare e ribaltarsi. 
E' evidente che il test è stato condotto da persone esperte, prima nel simulare le condizioni di ribaltamento che peraltro possono verificarsi a causa di inesperienza o imprudenza e poi, e soprattutto, nel fare in modo che la barca non si capovolga completamente.
Un video che deve far riflettere.



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