martedì 30 novembre 2010

Little Wing di Warren, semplicemente meraviglioso


E' semplicemente meraviglioso questo sailyak a vela realizzato negli Stati Uniti da Ted Warren, niente altro da dire.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza fuori tutto (LOA) 15' 6" 
Larghezza fuori tutto (BOA) 10' 5"
Altezza albero 15' 2"
Sup. velica totale 82 sq. ft.
Peso 68 lbs
Carico massimo 400 lbs

Il video di presentazione:


e il video di test della rivista Cruising World



Ancora un'immagine, vale veramente la pena ammirarlo:




sabato 27 novembre 2010

Un paradiso per i marinai di carrello: Le Golfe du Morbihan

Questo video è assolutamente da vedere a tutto schermo, da NautismeTV

Il Golfo di Morbihan è un porto naturale sulla costa del dipartimento francese di Morbihan nella Britannia meridionale, in Francia. In bretone l'area è chiamata in maniera più appropriata Ar Mor Bihan, che significa 'piccolo mare'. Una leggenda vuole che in questo giorno ci sia un'isola per ogni giorno dell'anno, anche se ad ogni modo le isole qui presenti sono solo 40, di differenti grandezze. L'area attorno al golfo è un proliferare di monumenti megalitici. Vi sono molti dolmen, piramidi a gradoni con camere sotterranee, cerchi di pietre oltre che a numerosi menhir di grandi dimensioni. L'area meglio conosciuta della zona in senso archeologico è indubbiamente Carnac, le cui rovine si estendono per dieci chilometri......(parzialmente estratto da Wikipedia)


venerdì 26 novembre 2010

Il Twiner 2.80 di Finot, divertimento e sensazioni per tutti

Dal sito di Finot

E' proprio così, perché il Twiner non è la solita barchina piccola progettata ad uso quasi esclusivo per i ragazzi. Realizzata in Twintex, armata a "cat" e prodotta dal cantiere francese 2Win, pur essendo di soli 2.80 metri di lunghezza e 45 kg di peso può portare fino a 150 kg! Ottima quindi per essere trasportata anche con la bici, oltre che essere messa facilmente sopra il tetto della automobile. Bella, sportiva, accattivante, confortevole, resistente, infine una barca versatile, utilizzabile da chiunque.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 2.80 m
Larghezza: 1.40 m
Pescaggio max: 0.80-1.0 m
Peso 30-45 kg
Sup. velica: 3.50 - 4.50 - 5.50 mq
Carico max: 150 kg

Un bel video di un Twiner a Saint Tropez:


Il piano velico del Twiner:

Dal sito del suo fabbricante 2Win



giovedì 25 novembre 2010

Il Triak va in nomination


Secondo Sailing World è tra le più belle novità del 2011 perciò è andata in nomination con altre 17 barche per ottenere il prestigioso riconoscimento di "Barca dell'anno 2011". Piace anche a me questo ibrido tra kayak, trimarano e barca a vela, decisamente bello, sportivo e versatile. Tutte le informazioni del potrete trovare nel sito del suo produttore: Triaksports.
Queste sono le sue caratteristiche principali:

Lunghezza F.T.: 5.5 m
Larghezza chiuso: 53.3 cm
Larghezza aperto: 2.6 m
Pescaggio massimo: 84 cm
Altezza albero: 3.8 m
Capacità: 1 persona/ 200 kg
Peso totale assemblato: 45.3 kg


Le regole francesi per il rimorchio su bici


Come sempre e su tutte le cose in Italia si fanno le leggi in modo che non possano essere comprese, ma soprattutto si impongono dei limiti che a volte viene da pensare siano venuti fuori da menti malate o da uno che si è alzato male la mattina. Comunque riporto ciò che mi sembra di aver compreso come valido per la normativa francese, ovviamente il tutto più comprensibile, più logico e più sensato:
  1. Se un rimorchio è agganciato ad una bicicletta, i ciclisti devono andare in fila indiana. 
  2. Se il rimorchio è stato progettato per il trasporto di persone, si può solo trasportare due bambini sotto gli 8 anni. 
  3. La larghezza massima è fissata a 1 metro, il carico non può sporgere più 0,50 m. (significa che si può arrivare ad una larghezza di 1.5 m) 
  4. Il rimorchio non può superare una lunghezza totale di 2,5 m. (se quindi ho capito bene si può arrivare a 3 m con la sporgenza di 0.50 cm) 
  5. L'altezza massima consentita è di 2,5 m. 
  6. Il peso massimo di un rimorchio trainato da una bicicletta è di 80 kg compreso il carico. 
  7. Il rimorchio deve essere permanentemente dotato di due catadiottri rossi posteriori. 
  8. Se si guida e la visibilità è inferiore a 100 m. Il rimorchio deve essere dotato di una luce rossa 
Insomma, un bel po' di più poter portare fino a 3 metri di lunghezza, 1.5 di larghezza e 80 kg di peso. Ci porterei bene delle belle barchette, sicuramente appunto il Laser Bug, l'Open Bic, il Pabouk 260, insomma tutte le barche fino a 9 piedi e oltre, e ce ne sono tante.


mercoledì 24 novembre 2010

I luoghi della piccola nautica: Marina di Pietrasanta

Lo scivolo e il porto spiaggia di Franco Bechini al CVMP

Un dovuto riconoscimento conferito a Franco Bechini il 31 luglio scorso, aver intitolato al suo nome lo scivolo del Circolo Velico Marina di Pietrasanta. Franco Bechini, il noto redattore della rivista "Nautica" scomparso prematuramente nel 2008, è stato l'ideatore del "porto spiaggia" ma non solo, è stato il primo a parlare in Italia dei Porti Verdi e Porti a Secco. Marina di Pietrasanta è, per questo motivo, il più importante riferimento della piccola nautica in Italia.

La cerimonia dell'inaugurazione, dal sito del CVMP

Spot-Shuttle, mobilità sostenibile per sport acquatici

Dal sito Spot-Shuttle

Come sapete mi piace molto l'idea di trasportarmi la barca in bicicletta, ed ecco finalmente chi lo fa in un paese che non sia dall'altra parte dell'oceano. Il trolley sembra veramente ben fatto ed ha tutte le caratteristiche per poter portare barche anche fino a quattro metri di lunghezza. Bisogna vedere come poter conciliare il tutto con la normativa italiana. Insomma, bello il concetto, bella la filosofia, ottimo lo spirito di un prodotto concepito nel rispetto totale della natura e dell'ambiente: Spot-Shuttle.
Dimenticavo, il costo varia dai 250 ai 300 €, secondo la lunghezza, bello, prima o poi questa cosa la farò di sicuro e questo mi sembra il trolley più adatto.

Mi fa impazzire l'idea di arrivare sulla spiaggia con bici e barca a vela

Lavare e riporre le vele

La randa stesa ad asciugare in mansarda

Sono anni oramai che lo faccio, tutti gli anni, tolgo le macchie, le metto nella vasca, le lavo ed infine le asciugo e le ripiego. Quando avevo randa e genoa che facevano quasi trenta metri quadri era tutto un po' più complicato, ma ora che non si superano i quattordici è veramente più semplice, ieri ci ho messo un'ora e mezza.
Le operazioni consistono in:

Smacchiatura: 
Che si utilizzi bicarbonato, citrato di sodio, sale o un po' di varichina l'importante è lavare tutto subito dopo con un buon risciacquo. Le macchie peggiori sono la ruggine, le muffe ed infine i residui organici appartenenti ai vari animaletti a cui piace tanto rifugiarsi dentro le nostre vele immacolate. La smacchiatura deve essere puntuale e non estensiva ed è meglio evitare il contatto con le cuciture. Per fare questo lavoro io utilizzo una spugnetta per lavare i piatti, personalmente non ho mai dato tempo alla vela di arrugginirsi. 

Lavaggio e sciacquatura:
Dicono che è sufficiente sciacquare bene con sola acqua, io utilizzo anche un po' di sapone per i panni delicati. Riesco a lavarle e a risciacquarle tranquillamente nella vasca da bagno e per effettuare quest'ultima operazione mi aiuto con il doccino. Dopo averle tenute a bagno circa venti minuti le passo diverse volte nell'acqua corrente.

Asciugatura:
Le lascio tre giorni in mansarda ad asciugare tutte stese e sollevate da terra.

Piegatura:


I fratelli scout del Catania 14 ci spiegano bene come fare: Come piegare le vele. Io faccio esattamente così, le stendo tutte a terra nel pavimento pulito e poi le piego. Alla fine le infilo nella sacca assieme alle stecche e poi le ripongo assieme a tutto il materiale della barca.

Le vele bianche e immacolate danno una gran soddisfazione

lunedì 22 novembre 2010

Il ritorno del dinghy classico

Dal sito Icarai, il produttore di questo bellissimo dinghy 10'

Se ne fa un gran parlare in giro quindi è inutile ripetersi, in rete si cominciano a trovare molte informazioni sull'argomento. Posso solo dire che sono bellissimi e con la classe Dinghy 12' si possono fare anche delle prestigiose regate. Sul sito del Dinghy Classico si può ordinare on-line un bel libro a lui dedicato.  
Quello nella foto è proprio bello, mi piace l'abbinamento con le finestre della casa, unica pecca è che io la dovrei fare in legno a vista e non vi dico la manutenzione che ci vuole, tutte le primavere con rulla, carta vetrata e pennello in mano. Comunque, a parte scherzi è veramente da farci un pensierino, tanto più che sono diventati molto di moda e prestigiosissimi. Volentieri invece mi ripeto nell'esprimere il concetto che la vela deve essere un divertimento e credo proprio che con queste piccole barche dalle linee classiche non può altro che essere assicurato.
In Italia i produttori che conosco sono, mi perdonino gli altri:
  • Nauticalodi
  • Ernesto Riva
  • Cantiere Ercole Archetti
  • Cantiere Nautico Montisola
  • Cantieri Sant'Orsola
  • Cantiere Colombo Leopoldo
  • Patrone Moreno
Ho visto in un sito di questi produttori che bellissimi modelli usati in mogano a vista si trovano ad un prezzo che varia dai 4500 ai 10000 €.



Linee d'acqua del Morbic 12' del cantiere francese Icarai


Un bel video che parla della sua storia, insomma veramente bello, mi piace:




giovedì 18 novembre 2010

Non lasciare traccia

Noi sugli scogli di Nisporto
La baia di Nisporto è una delle più belle e caratteristiche dell'Elba, per il suo mare e la sua natura incontaminate. Purtroppo però non è sempre così, nei periodi più affollati dell'anno non è difficile ritrovarsi in mezzo ad una moltitudine di "residui organici e non" galleggianti scaricati dagli yacht di passaggio. Ciascun navigante dovrebbe avere un etica a riguardo e poco o nulla invece viene fatto per sensibilizzare gli uomini ad avere più rispetto per l'ambiente e per i propri simili. A tal riguardo negli USA, in collaborazione tra privati, organizzazioni ambientali, enti di gestione e controllo ambientale  e scuola, è stato sviluppato un programma etico ed educativo denominato "Leave No Trace", non lasciare traccia. Quali siano i valori di riferimento è chiarissimo, qualunque attività si svolga durante le nostre vacanze, che si trekking, campeggio o diporto nautico, per esempio, bisogna adottare tecniche e metodologie tali da rilasciare il minor impatto ambientale possibile, lasciare tutto esattamente come lo abbiamo trovato. Per ottenere ciò occorre un programma educativo ed è questo lo scopo di Leave No Trace.


Questi sono i principi etici di riferimento di LNT che ciascun navigante dovrebbe fare suoi:

Pianifica in anticipo e preparati
Studia le normative di riferimento, gli obblighi per le aree protette e le attenzioni particolari della zona che si va a visitare. Preparati per eventuali fenomeni meteorologici estremi, i pericoli, e le emergenze. Programma il tuo viaggio/ navigazione per evitare tempi di sosta inutili. Quando possibile, evita gli assembramenti cercando di visitare luoghi meno frequentati. Riutilizza i contenitori e gli alimenti stessi per minimizzare gli sprechi. Utilizza la mappa, la bussola le tecniche di rilevamento per non lasciare segni di nessun genere. 

Rispetto per i luoghi
Che tu sia a terra o in acqua sosta su superfici stabilite ed idoneamente preparate, cercando di lasciare inalterata la natura del luogo, che siano le piante, la poseidonia o le rocce e la sabbia del fondo. Tieniti ad adeguata distanza da riva, dai laghi e dai ruscelli e cerca di non alterare il sito in nessun modo, non è necessario. Pianifica il tuo percorso o la tua navigazione su sentieri, villaggi, campeggi, porti, ormeggi, boe ed evita più possibile i luoghi incontaminati.

Smaltisci i rifiuti adeguatamente 
Confeziona tutti i rifiuti, organici e inorganici, e non rilasciare mai niente nell'ambiente. Prima di partire assicurati di avere tutto il necessario per gestirli e definisci i luoghi dove questi devono essere smaltiti, informandoti sulla disponibilità del luogo. Per lavare qualsiasi cosa utilizza sapone biodegradabile, il minimo indispensabile. Anche l'acqua deve essere sempre utilizzata in piccole quantità perché è un bene prezioso. 

Lascia tutto come lo hai trovato
Preserva il passato: osserva, ma non toccare. Lascia rocce, piante e tutto ciò che è naturale esattamente come lo hai trovato. Evita di introdurre o il trasporto di specie non indigene. Non costruire strutture, evita di scavare buche. 

Attenzione agli incendi
Il fuoco può causare effetti duraturi sull'ambiente. Utilizza metodi e tecniche idonei e sicuri per la cucina e l'illuminazione. Accendi fuochi solo dove sono autorizzati ed in tal caso predisponi tutti gli accorgimenti per delimitarne l'area, facendo attenzione alle condizioni atmosferiche come il vento e il caldo, nonché eventuali fonti di innesco. Preoccupati che i fuochi siano completamente spenti quando te ne vai.

Rispetto della fauna
Tieniti a distanza e rispetta la fauna. Non seguire o non avvicinarti ad animali in libertà. Non nutrire mai gli animali. Nutrire qualsiasi animale allo stato di libertà è un danno alla sua salute, altera i suoi comportamenti naturali, e lo espone ai predatori e ad altri pericoli. Proteggi la fauna selvatica dal tuo cibo e dai tuoi rifiuti. Evita la fauna selvatica nei momenti delicati come l'accoppiamento, la nidificazione, la gestione dei piccoli, ecc. 

Rispetta gli altri
Rispetta gli altri visitatori e tutela la qualità della loro esperienza. Siate cortesi, cedi sempre il passo. Mantieniti più lontano possibile dagli altri visitatori. Fai prevalere i suoni della natura e non i tuoi, evita di parlare a voce alta e i rumori.



Nord Vinden, la "canoa yawl" di Mr. George Holmes

Immagine tratta dal sito del suo costruttore William Clements

Il Nord Vinden, Vento del Nord in svedese, è un'affascinante piccola barca ispirata alla canoa yawl "Ethel" disegnata nel 1888 da George Holmes
Ma cosa è esattamente una canoa yawl? Come afferma Tom Dunderdale su Campionsboats questa non sarebbe proprio né una canoa, né un yawl ma bensì, come spesso accade, il nome stesso offre l'indicazione di cosa sia. Nata come una barca a vela per  bambini ha affascinato così tanto i praticanti della vela di quel tempo che è diventata oggetto di un vero e proprio "cult" per le sue grandi doti veliche e marine. 
Negli anni ottanta, un certo signor Broady, leggendo un libro di John Leather "Sail and oar" rimase affascinato dalle linee d'acqua di Ethel e se ne fece costruire una simile dal Maestro d'ascia William Clements. Sul sito Canoeyawl, spazio web dedicato a questo tipo di barche, se ne racconta brevemente la storia. Attualmente la barca appartiene ad un altro proprietario che ha condiviso alcune foto sul sito Traditional Small Craft Association.

Le linee d'acqua di Lillie, canoa yawl ripresa da Selway-fischer

Di queste barche mi colpisce molto l'eleganza e la semplicità, binomio imprescindibile che caratterizza lo stile. 

Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 3.96 m
Larghezza: 1.37 m
Pescaggio: 0.15 - 0.55 m 
Sup. velica: 9.5 mq
Peso: 159 kg
Persone trasportabili: 2


mercoledì 17 novembre 2010

Novità 2011, Astus 18.2 un trimarano per la famiglia ovunque si voglia andare

Immagine tratta da sito Astusboats

Bello, accattivante, veloce, sicuro, spazioso, insomma grande questo nuovo progetto della Astusboats, nota azienda francese produttrice di trimarani. Ottimo per il daysailing è una barca che si può tranquillamente tenere a terra e varare ed alare e tutte le volte ma allo stesso tempo può offrire l'opportunità di praticare lo sport della vela a tutta la famiglia grazie al suo spaziosissimo pozzetto. Insomma, mi piace e mi attira parecchio questa soluzione, è un trimarano fantastico. Il suo prezzo di lancio è intorno ai 13000 €
Anche questa imbarcazione verrà presentata prossimamente al  Salone Nautico di Parigi che si terrà dal 4 al 12 dicembre nella magnifica capitale francese, come vorrei esserci.

Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza scafo centrale: 5,49 m 
Lunghezza fuori tutto: 6.60 m 
Lunghezza al galleggiamento: 4.95 m 
Larghezza a scafi aperti: 3.85 m 
Larghezza a scafi chiusi: 2.50 m 
Superficie dei trampolini 5 m² 
Peso a vuoto: 260 kg 
Pescaggio: 1.25 m/0.20 m 
Lunghezza albero 7 m 
Superficie velica: 17 m² / 20m² 
Motorizzazione max: 3 kw (4cv) 
Omologazione CE categoria C 

Una foto dell'Astus 16.1, il fratellino minore

Gréements libre, una soluzione alle complicazioni dell'albero

Sistema appilicato ad un Prema dinghy di 14 piedi

Il sistema è stato utilizzato anche da Viktor Yazykov nella auto - costruzione del suo yacht a vela con il quale sta affrontando il giro del mondo con il minimo impatto sugli oceani. Questa soluzione, che libera l'albero da tutti i "legacci" che noi velisti ben conosciamo, è descritta nel sito di uno dei suoi progettisti Sponberg Yacht Design.
L'idea mi piace molto e penso che valga la pena approfondire l'argomento e farsi una cultura. Il sistema ad albero rotante è utilizzato anche in altre imbarcazioni e con modalità diverse di costruzione e progettazione. Come sempre mi piace menzionare questa bellissima barca, il TRUC 12, della Crus Yacht:

Dal sito Crus Yacht

martedì 16 novembre 2010

Novità 2011, Kerkena 7.6 volumi impressionanti in una trasportabile

Dal sito Indigo-Yacht
Sembra veramente bella ed interessante questa nuova barca del cantiere Indigo - Yacht: grandi volumi, buona carrellabilità, offre anche una versione con bi-chiglia retraibile. Verrà presentata prossimamente al  Salone Nautico di Parigi che si terrà dal 4 al 12 dicembre nella magnifica capitale francese. Il progetto è dell'eclettico architetto Martin Defline, già creatore del Kerkena 6.1 e della quale abbiamo parlato in occasione della crociera che ha effettuato l'amico Roger da Rosignano a Procida.

Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 7.55m 
Larghezza: 2.55m 
Peso: 1.4T 
Peso deriva: 0.52T 
Altezza in cabina: 1.80m 
Pescaggio bi-chiglia retraibile: 1.75m 
Pescaggio chiglia fissa: 1.5m 
Superficie velica: 32 mq 



lunedì 15 novembre 2010

Elenco velieri carrellabili

Un Deltania 20.5 sopra il suo carrello

L'elenco velieri carrellabili cambia volto. Non più immagini che carpiscano la curiosità, che comunque verranno via via inserite nella redazione dei vari post descrittivi specifici, non più link sconsiderati nel rispetto delle regole di "blogger", ma caratteristiche tecniche inserite in un foglio di calcolo per determinarne le prestazioni. Sicuramente un po' meno comodo e leggibile ma più tecnico, meno interessato alla posizione nei motori di ricerca ma più pratico.

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