mercoledì 4 aprile 2012

Etruscan Tour prende forma

La pagina web di Etruscan Tour
Ancora l'Etruscan Tour non è on-line perché le cose da definire sono molte. La prima e forse la più importante è quella di decidere quale "treno" utilizzare, ovvero a cosa dare la precedenza e, ovviamente, ho privilegiato la vela, i pesi e le dimensioni.

Ecco come mi sono immaginato il "treno", in questo caso "Think Blue"
La vela
Per quanto riguarda la vela il catamarano gonfiabile Minicat 310 a due posti è risultato il miglior compromesso in termini di prestazioni ma anche di spazio per avere la possibilità di portarsi a bordo le borse della bici, del trolley e lo zaino. La borsa del Minicat310 ha le seguenti dimensioni, 1.35x0.4x0.3 metri e il tutto pesa circa 35 kg. La possibilità di allungare il trampolino del Minicat quando è montato permette  lo stivaggio dei materiali a prua che, se ben legati, offrono la possibilità di effettuare lunghi trasferimenti in acqua.

Il Minicat310 e la sua borsa dal sito Minicatamaran, in questo caso "Think Red"
La bici e il trolley
Stessa filosofia per la scelta della bici e del trolley, quindi "pieghevoli" per uso urbano, leggeri, versatili e poco ingombranti in modo che in ogni momento si possa decidere di mettere tutto sopra un treno od un autobus senza grandi problemi. Sembra impossibile vero? Invece è proprio così, ci portiamo la vacanza in spalla, e che vacanza, bici, vela, storia, archeologia, natura, mare, sole ..... La bici è la Brompton, che come il Minicat si piega e si mette in una borsa.

La borsa della Brompton, dal sito Brompton
Si possono aggiungere ulteriori accessori per portare un'eventuale tenda, il vestiario, etc.

Il portapacchi della Brompton, dal sito Brompton
La Brompton pesa circa 12 kg e piegata diventa molto compatta, 0,59x0.57x0.27 metri.
Il trolley è il Burley Travoy che non è solo pieghevole ma anche convertibile per essere portato a mano. Insomma il massimo della flessibilità e leggerezza.

La flessibilità del Burley Travoy, dal sito Burley

I costi
Una configurazione siffatta, in funzione delle opzioni e degli accessori che si scelgono, si aggira intorno ai 5000€, tutto al nuovo e comprensivo di IVA.

I partner
Non ci sarà un solo partner, ma decine, almeno spero. Il progetto dovrebbe entrare in un circuito internazionale in cui vengono finanziati progetti innovativi attraverso la donazione di piccole quote.



martedì 3 aprile 2012


lunedì 2 aprile 2012

Novità 2012, nasce l'IKEA Dinghy

Sailing Dinghy Premiere di IKEA, da Yacht.de

Novità davvero interessante da IKEA, un piccolo dinghy in compensato marino di circa 2.4 m e dal costo di 600 €, incluso il kit velico, che si monta come un portascarpe. Nel pacchetto sono incluse viti, bulloni, mensole e tutto quello che serve per avere una barca pronta in meno di due ore. Fantastico, mi sembra un'ikea formidabile e, bando ai puristi del fai da te stile falegnameria, credo che questo nuovo modo di concepire il kit di montaggio possa aprire la strada a tipologie di barche ben più grandi. Sarà una rivoluzione? Spero proprio di si. L'uscita di questa barca, forse un po' traballante ma sicuramente chic, è prevista per agosto.

Via: Yacht.de


domenica 1 aprile 2012

Katadyn Survival 35, il desalinizzatore più piccolo al mondo

Katadyn Survivor 35, dal sito Katadyn
Il Katadyn Survivor 35 è un desalinizzatore manuale, in pratica funziona a manovella ed è capace di produrre con la sola forza delle braccia 4,5 litri/ ora di acqua desalinizzata. Molto utilizzato dalle forze armate e da avventurieri di ogni specie in tutto il mondo credo che possa essere uno strumento molto utile a bordo per produrre acqua potabile anche in assenza di energia elettrica. Il principio di funzionamento è basato sull'osmosi inversa cioè quello che utilizzano normalmente una buona parte dei desalinizzatori presenti sulla faccia della terra, in pratica all'interno di questa pompa una membrana agisce come filtro molecolare. Maggiori informazioni sul suo utilizzo le potrete trovare nel MANUALE D'USO in lingua italiana. Il prezzo di circa 1800 € è abbastanza alto ma chi naviga conosce perfettamente i danni che la carenza di acqua potabile può causare alla vita umana pertanto il suo acquisto è certamente da valutare, specialmente per chi si appresta a fare lunghe crociere.
Di seguito abbiamo un interessante video dimostrativo, l'unica cosa che mi convince proprio poco è quel bugliolo, avrei preferito una bottiglia!



sabato 31 marzo 2012

Marzo finisce in bellezza



Finalmente di nuovo al lago per preparare la barca, abbiamo portato il motore e parte dei materiali ed ho rimontato il timone, insomma marzo finisce in bellezza.

Il timone risistemato, davvero bello!
Aspirina in tutto il suo splendore dopo la pulizia del ponte, per le fiancate sarà per la prossima.

Una bella pulizia al ponte
Nonostante la neve ed il lavaggio con acqua abbondante all'interno neanche un goccio d'acqua, la risistemazione degli oblò fatta anno scorso ha dato i suoi frutti. E poi i soliti incontri con tante belle barche ....

Una bella deriva in legno, è la mia passione.
Il solito coglione!



venerdì 30 marzo 2012

Pulire il circuito di raffreddamento del motore

Si mette l'acqua pulita nel bidone
Si mette acqua pulita nel bidone facendo attenzione che la presa dell'acqua del circuito di raffreddamento posta nella parte inferiore dell'aletta sopra l'elica sia completamente sommersa e libera da occlusioni.

Si pulisce il foro di uscita dell'acqua con fil di ferro
Con delicatezza si pulisce il foro di uscita del circuito di raffreddamento con un fil di ferro. Solo a questo punto si mette al motore il cordino rosso di sicurezza in modo che si possa accendere, fare le operazioni di pulizia con il cordino inserito potrebbe essere estremamente pericoloso.

Si fa scorrere acqua pulita per circa 15 minuti
Si accende il motore e si fa scorrere acqua pulita nel circuito di raffreddamento per circa un quarto d'ora facendo attenzione che l'acqua esca dal forellino posto sotto la testa del motore che abbiamo pulito prima con il fil di ferro.

L'acqua deve uscire copiosa dal forellino
Alla fine si svuota il serbatoio sfruttando il principio dei vasi comunicanti per non fare danni, principio tanto importante da studiare quanto utile da sfruttare.

Va posta attenzione anche nello svuotare il serbatoio


Shampoo al motore

Faccio lo shampoo al motore come si fa ad una creatura
La preparazione della barca si ripete ogni anno quasi fosse un rito religioso, siamo passati dal lavare e riporre le vele, ai lavori alla barra del timone fino alla manutenzione del motore fuoribordo, anche se quest'ultima sarà parziale perché il controllo del carburatore e della regolazione del minimo me la farà il Materazzi, per fare queste cose bisogna essere esperti e vi assicuro che non è piacevole rimanere in panne senza vento e senza motore. Inoltre al lago Trasimeno è obbligatoria la certificazione del controllo del motore effettuata da un tecnico abilitato, mi sembra giusto!

Si tolgono anche i depositi sulla vernice
Ho tolto anche i depositi sull'elica e sul gambo con un po' di acqua ragia, poi ho provveduto ad una bella sciacquatura e al rabbocco dell'olio.

Si rabbocca l'olio
Ed infine un po' di ingrassaggio nelle parti mobili.

Ingrassaggio delle parti mobili
Oooops, manca la benzina per fare la verifica del circuito di raffreddamento, la faremo oggi pomeriggio.

Intanto ho preparato il bidone
Orathio Caine non è sceso dalla gronda, aspettava ansioso il suo pasto con un po' di timidezza.

Orathio Caine in un'immagine di repertorio
Dimenticavo, ieri l'altro sono arrivare le rondini, ci sono dieci nidi nel mio sottotetto dove ogni anno partoriscono tanti bei rondinini. Unica pecca tante cacche da pulire, ma ne vale la pena.


giovedì 29 marzo 2012

Storm Trysail

Storm Trysail, dal sito Tenayatravels
Quando arriva la buriana sono sempre più d'una le opzioni che passano per la mente per cercare di tornare velocemente ed in sicurezza in porto. Una di queste è stata quella di utilizzare il fiocchetto al posto della randa, quasi come questa vela che oggi ho trovato in rete, la Storm Trysail. Sembra una buona soluzione.



mercoledì 28 marzo 2012

Tutti i segreti della nautica da diporto in Corsica

Portale UPPC
Davvero bello ed interessante questo portale sulla nautica da diporto in Corsica, l'UPPC - Union des Ports de Plaisance en Corse. L'approccio è interattivo e le cose che si possono fare e le informazioni sono davvero tante, incluso un Diario di Bordo personale. C'è anche la possibilità di osservare la veduta aerea di ogni porto a 360°, prenotare il posto barca, definire gli itinerari e molto altro. Insomma un portale da studiare, capace di alimentare a mille i nostri sogni. Dimenticavo, interessantissimo anche il link al Portolano Atlas-Odyssea.

Il Porto di Bastia, dal portale UPPC

Il porticciolo di Magazzini all'Elba


Magazzini, il nome non è un gran che ma per me rimane un luogo che ho nel cuore, sarà perché è un po' nascosto tra le pieghe scogliose dell'Elba, sarà perché lì abbiamo tenuto la nostra barca per anni e i ricordi si fanno nitidi ripercorrendo le belle giornate passate nel mare stupendo di quest'isola. A Magazzini c'è tutto, il Porticciolo Turistico giusto per piccole barche, una scuola di vela, un parcheggio, un arenile, un piccolo supermercato, è qui che facevamo la nostra spesa quotidiana, volendo si possono prendere a noleggio derive oppure frequentare la bella spiaggetta che noi chiamavamo Tahiti per la folta vegetazione che si affacciava sul mare. La spiaggetta, per quanto bella, non è il massimo per fare il bagno a causa dei sassi aguzzi che ricoprono il fondale, ma nelle vicinanze del porto sulla destra ci sono degli scogli con un fondale meraviglioso. Vicino a Magazzini ci sono un comodo ed organizzato campeggio, il Rosselba Le Palme, alberghi come l'Hotel Mare, invece se siamo una famiglia e non si può spendere troppo c'è il residence Alithai per esempio, oppure si possono trovare confortevoli appartamenti in affitto da privati. Imperdibile è il tramonto alla sera su Portoferraio.

Veduta di Magazzini, dal sito Hotel del Mare
Frequentare l'Elba in piena stagione estiva è sempre un problema e non lo consiglio mai ma, a parte le ultime due settimane di luglio e le prime tre di agosto, luoghi come Magazzini diventano dei veri paradisi di pace in cui i profumi si mescolano tra terra e mare.

Elena sugli scogli della vicina Bagnaia

lunedì 26 marzo 2012

Etruscan Tour Project


Etruscan Tour è un percorso in bicicletta con una canoa a vela o un catamarano gonfiabili a rimorchio lungo il Sentiero degli Etruschi. Il Tour si snoda dal Sentiero della Bonifica per proseguire verso il Trasimeno, Bolsena fino a raggiungere il mare attraverso la Maremma. Proseguendo si giunge  all'Argentario poi su verso la costa di Populonia e Baratti. La strada del ritorno percorre le località più belle e caratteristiche del Chianti senese per concludersi a Cortona, terra del lucumone dal nome "Tuchulcha", figura mitologica dal volto di avvoltoio e dalle orecchie d'asino.

Tuchulcha rappresentato nella Tomba dell'Orco a Tarquinia, da Ancientsites
Etruscan Tour vuole offrire la possibilità agli appassionati di bicicletta e vela di visitare i luoghi più belli e caratteristici del mondo dal punto di vista naturalistico, storico ed archeologico, nonché apprezzarne le specialità eno-gastronomiche. Il progetto analizzerà i materiali e le attrezzature necessarie, infine indicherà i luoghi dove sostare, dove navigare e le cose da vedere.

San Galgano, una delle tappe del Tour, allora in attesa del concerto di Sting
Etruscan Tour, oltre cinquecento miglia alla scoperta di se stessi e delle origini della civiltà.

Populonia, dal sito Costa degli Etruschi
Al più presto verrà attivato un sito a lui esclusivamente dedicato in forma di "project financing": Etruscan Tour.

NOI USIAMO LA BICI


sabato 24 marzo 2012

Dalla Classe Dieci Piedi il progetto gratuito di Uffa 10'

L'Uffa 10' di Aurelio in costruzione, da Classe Dieci Piedi
Giusto qualche giorno fa avevamo parlato di Uffa Fox e del suo elegantissimo Redwing, oggi grazie ad Aurelio, appassionato sostenitore della Classe Dieci Piedi, vi segnalo il link per scaricare gratuitamente il progetto di questo bellissimo trimarano: Uffa 10' - Progetto di un 10'. L'Uffa 10' di Aurelio verrà varato entro la metà di aprile e per quel tempo attendiamo ulteriori dettagli e foto di questo interessantissimo multiscafo di cui si parla anche su Small Trimarans. Buon vento Aurelio!

Un particolare di Uffa 10' in costruzione, da Small Trimarans


venerdì 23 marzo 2012

First 21.7, video e considerazioni di Enrico


E finalmente è arrivato anche il video del battesimo del mare di Enrico e famiglia con il Beneteau FIRST 21.7. A me sinceramente sembra che questa famiglia in mare ci sia nata, altro che battesimo! Comunque ancora complimenti ma soprattutto vi invito a leggere le considerazioni di Enrico sulla barca ed il costo del week end, veramente interessante: First 21.7, video e considerazioni.

Il Beneteau First 21.7, dal sito di Finot


giovedì 22 marzo 2012

La Sindrome del Masaniello e la pia illusione della nautica sociale

Scarlino, un porto per soli ricchi
Sarà, ma mi sembra che per essere un paese di ex comunisti a questa Italia di "sociale" è rimasto ben poco, tanto meno quando si parla di nautica. Molti di voi si ricorderanno lo "zoccolo duro" del buon Occhetto o quando i figli delle famiglie medio borghesi come me erano costretti a tacere di fronte all'arroganza e la prepotenza degli idealisti in eskimo e sciarpone rosso che pontificavano alle Assemblee del Liceo. Bei tempi è? Certo per altri motivi, ma non per il sottoscritto che, forte dei convincimenti cattolici e democratici, ribolliva la rabbia in un silenzio contenuto e represso, frustrato dagli sguardi minacciosi e dalle parole infuocate di certi personaggi che si ispiravano a Lenin o, peggio ancora, al "Libretto Rosso" di Mao. E di questi "ex" oggi ce ne sono molti e, a parte pochi illuminati che rifacendosi alle proprie radici mantengono un certo contegno, alla rimanente maggioranza, quasi tutti arricchiti dalle Partite IVA e dalla politica, è rimasta solo l'arroganza, che sia oggi di destra o di sinistra. 
Belli gli ideali di una nautica sociale, alla portata di tutti, una nautica che garantisce un posto barca, uno scivolo, un parcheggio o un approdo anche per chi ha poche disponibilità, una nautica che guarda alle famiglie, ad una passione sana per genitori e figli, alla sicurezza in mare come diritto sacrosanto per ciascuno, insomma ciò che i grandi progettisti navali francesi degli anni cinquanta, assieme ai Glénans, avevano creato con la "vela democratica". Un sogno a cui ho aderito fin da subito, leggendo gli articoli di Franco Bechini e, per rimanere in Italia, condividendo i progetti di Mancini e di Renai, una passione che ho voluto trasferire ai miei figli, un amore per una nautica in semplicità ed economia che tutti i giorni ho cercato di promuovere con questo sito.
Oggi mi rendo conto che questo sogno è una pia illusione per un semplice motivo, l'ideale di uomo di ogni italiano è il Masaniello, una volta raggiunto il potere o la ricchezza nulla lo potrà fermare dalla tentazione di approfittarsene, bando alle riabilitazioni postume. Niente e nulla potranno cambiare questo paese, la situazione è sotto gli occhi di tutti ed è inutile dilungarsi. Fior di Amministrazioni Pubbliche locali e regionali di sinistra che dovrebbero rifarsi agli ideali di una civiltà socialmente equilibrata, alle quali ho anche scritto senza ricevere risposta, hanno realizzato eco - mostri solo per ricchi armatori, snobbando e dimenticandosi volutamente dell'esercito dei piccoli proprietari di natanti. Certo esistono ancora i Circoli Velici per sportivi, ci sono ancora dei paradisi come il Trasimeno in cui l'Amministrazione Provinciale di Perugia si è tenuta ben lontana dalle logiche del profitto, ma cosa dire dei marina lungo le nostre coste? E poi via, chi riesce ad ottenere un posto pubblico od in un circolo velico è un privilegiato, come lo sono io, pochi tra i molti che fanno i salti mortali per mantenere un posto barca al proprio sei metri.
Ma la cosa che mi sconcerta di più è l'assoluta mancanza di solidarietà e partecipazione ad un problema comune, ognuno pensa a se stesso e a sistemarsi, l'unica cosa che mi sembra leghi le persone sono i pranzi e le cene che in gran parte si tengono nei circoletti nautici, simbolo di un'opulenza oramai agli sgoccioli che accomuna persone troppo lontane da ciò che realmente conta, da ciò che ha valore. Amici velisti, non me ne vogliate e perdonatemi, ma se proprio dovrò incontrarvi sarà in acqua o su di uno scoglio con un panino in mano e se dovrò spendere 100 € non sarà certo per andare a cena al Circolo Velico ma per portare la mia famiglia in un museo o a vistare una mostra, o meglio ancora per usare ancora di più e meglio la nostra barca.
Si avvicina la fine di marzo, la stagione velica sta per iniziare, non sto nella pelle e mi vedo già con Elena sotto il sole del nostro amato lago a preparare la barca ma mi attanaglia e mi delude l'idea che sia solo un piacere privato, come tutti quelli a cui ci ha abituato questa società.



mercoledì 21 marzo 2012

Il battesimo del mare di Enrico e famiglia

Colazione a bordo del "Cric", dal sito Polisportiva Franconi
Fantastica questa Esperienza a vela con il First 21.7. E non poteva scegliere di meglio Enrico se non affidarsi ad una barca come il FIRST 21.7 dell'Associazione Sportiva Velamedicea per il "battesimeo del mare" della propria famiglia, credo che solo barche ben più grandi avrebbero potuto garantire efficienza e sicurezza nelle condizioni meteo marine descritte. Bravo Enrico e complimenti, considero la prova con il charter con tutta la famiglia come l'unica e migliore soluzione prima di avventurarsi nell'eventuale acquisto di una barca. Il charter rimane comunque la soluzione privilegiata in ogni caso, considerando che un week-end con il FIRST 21.7, ad un socio di Velamedicea, costa solo dai 260 ai 360 €, secondo il periodo.

Cric & Croc, di Velamedicea


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