giovedì 8 novembre 2012


Bay-Dream 5.5, un trimarano carrellabile vela/ motore


Attraverso questo video eccovi la conferma di quanto sia decisamente interessante ed innovativo il Bay-Dream 5.5, questo trimarano "ibrido" di Astus Boats e del quale avevamo preannunciato l'uscita nel mercato. Stabilità, trasportabilità, comfort, economicità, facilità di attrezzaggio con un solo grande fiocco, mica male! Mi piacerebbe davvero provarlo.

Dal sito Astus Boats


Cinquecento per mille

Foto e dati tecnici da Italiantestdriver

Sono ben mille i chilogrammi che possono essere trainati da questo nuovo modello della FIAT 500 "familiare", oggi chiamata 500L "lounge". Notevole anche il bagagliaio che può contenere fino a 400 litri con gli schienali posteriori alzati e 1310 litri con tutti i sedili giù, certamente utili per chi si sposta con la barca a rimorchio.
Questi sono i dati tecnici principali:
Lunghezza: 4,15 metri
Larghezza: 1,78 metri
Peso in ordine di marcia: da 1.245 kg (0.9 TwinAir) a 1.315 kg (1.3 diesel)
Peso rimorchiabile: 1.000 kg
Motorizzazioni: da 85 a 105 CV con alimentazione a benzina, diesel e metano
Prezzi: a partire da 15000 € circa.
Con la 500L possono essere trainate barche con un peso massimo intorno ai 550 kg, diciamo fino alla versione odierna del Micropomo, il Pajnik 550 che pesa 580 kg e perfettamente compatibile anche per la larghezza.

Pajnik 550 sul carrello, dal sito Pajnik
Do quasi per certo invece che non ci si può trainare il VIKO20 che, seppur dichiarati 580 kg, ha un peso reale intorno ai 750 kg anche per i primi modelli, quindi ci vuole un auto che come minimo traini 1200 kg.


martedì 6 novembre 2012

AVIATEUR 5,70 à l'approche de Penfret archipelle des GLENANS



L'Aviateur 5.70 è una bella barca carrellabile di produzione francese, ideale per la piccola crociera familiare ma anche per le navigazioni d'altura.

Aviateur 5.70 in navigazione, dal sito Pichavant
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza fuori tutto: 5,70 m
Lunghezza al galleggiamento: 5,70 m
Larghezza massima: 2,50 m
Pescaggio: - chiglia sollevata: 0,66 m - chiglia bassa: 1,30 m
Altezza massima: 8,88 m
Peso a vuoto: 625 kg
Peso zavorra: 230 kg
Randa: 14.4 m2
Genoa: 8.09 m2
asy Spinnaker: 27 m2

Di questa barca, nella versione più piccola, e per autocostruttori, chiamata "Soriceau", ne parlano gli amici di 312.thea: innamorato pazzo dove potrete trovare bellissime foto ed informazioni.

Soriceau 4.75, dal sito Henseval Design


Raduno dei "salcicciotti a vela" nell'Altmühlsee



In quest'altro VIDEO del raduno di settembre 2012 dei "Gummiwürste" si vede un Navigator 4 dotato di vele e di cabina, e non vi azzardate di chiedere al suo armatore di vendervelo .... al massimo vi dirà come fare a costruirlo: Intex Mariner with Sail and Cabin homemade dinghy sailboat

Dal video di daysailertogo


lunedì 5 novembre 2012


venerdì 2 novembre 2012

Un "Pirat" gratuito in cambio di un equipaggio

Il "Pirat" è una barca stupenda, dal sito Piraten-KV
La prestigiosa Associazione Tedesca Classe Pirat ha istituito un bando che prevede l'utilizzo gratuito e assicurato di un Pirat, incluso il rimorchio, da concedere ad una squadra motivata e di talento che voglia partecipare alle più importanti regate della Classe Pirat nel 2013. Alla fine della stagione la squadra potrà acquistare la barca ad un prezzo speciale, se vorrà.
Mi sembra una bellissima iniziativa, credo che sia questa la strada per motivare i giovani, in ogni campo. Dopo le delusioni olimpiche qualcuno della Federazione Italiana Vela ha detto che per i nostri atleti ci vorrebbe più severità, io credo invece che ci vogliano più iniziative di questo tipo, oltre che un maggiore controllo sulle attività dei circoli e dei loro  gestori.


Earth Day, raggiunto il miliardo di azioni "verdi"



Tra il miliardo di azioni "verdi" proposte in tutto il mondo tramite Earth Day c'è anche la mia, promuovere il "sailonbike", un modo di vivere la vela e la mobilità su strada combinandole in modo assolutamente eco-sostenibile, senza alcun tipo di inquinamento all'insegna dell'amore per la natura e dello sport.

Che ne dite del logo dei "sailonbiker"?


giovedì 1 novembre 2012

Nuove carrellabili, tra mito e realtà?

Shapire 27,  dal sito Shapireyachts

Sembra davvero bello ed interessante questo Shapire 27, di cui ci parlano nel sito degli Amici dell'Explorer 20. Come il Beneteau First Twenty, il Seascape 27, il Vikos 22, il Maxus 21 e altri bei velieri che vi ho segnalato, vengono pubblicizzati più sul carrello che in acqua, insomma sembrano davvero predestinati alla carrellabilità. Potremmo dire una nuova alba, o una rinascita, del "trailer sailing" ma un po' di esperienza e tante chiacchiere sull'argomento mi solleticano qualche considerazione che ritengo doveroso esternare, anche perché personalmente ho posseduto una barca da 1200 kg con relativo fuoristrada. Degni di nota sono anche il B/one ed il J/70 molto pubblicizzati nelle ultime fiere nautiche, con dimensioni del tutto simili ma con vocazioni diverse. E non dimentichiamoci neppure l'Elan 210, che pesa circa 250 kg in meno di quelle che ho citato ma che vogliono dire molto quando si parla di carrellare.
Certo in Svizzera,  nei paesi centro europei, lontano dalle coste e con poche possibilità di ormeggio quella del trailer sailing puro è certamente l'unica via praticabile e se alla fine i costi totali dell'operazione di acquisto e gestione sono comunque elevati le alternative sono ben poche.
Qui da noi è un altro paio di maniche, ottomila e passa chilometri di coste ci impongono la necessità di fare molto bene i conti e di valutare tutte le possibilità che credo, sostanzialmente, siano tre:
  • barca stanziale all'ormeggio
  • barca stanziale su porto a secco e/ o carrello motorizzato
  • barca su carrello da strada per ormeggiarla quando e dove si vuole
Indicativamente sappiamo che  una barca stanziale all'ormeggio di lunghezza compresa tra i 6 e i 10 metri ha dei costi totali di gestione che vanno dai 600 agli 800€ annui al metro, lasciando perdere privilegiati, fortunati o chi si accontenta dei fossi a 6 miglia dal mare.
Nella foto che ho messo in testa al post lo Shapire 27 è trainato da una Lexus, questa dovrebbe essere la sua Brochure, auto che ha un prezzo di circa 60000 € e che, rispetto ad una di media cilindrata, ha dei costi annuali di ammortamento e di gestione, su base decennale e a spanne, superiori almeno di 2/ 3000 €. E' ovvio che abitando in un paese in cui il mare si raggiunge mediamente in un ora e mezzo forse non è poi così conveniente mantenere un "treno" di queste caratteristiche. Infatti, ragionando con un amico su questi argomenti, mi sono accorto quanto non ci si renda conto cosa significhi dover trainare 1150 kg di peso, molti ritengono che lo si possa fare con qualcosa di più che Panda 4x4, questo purtroppo non è vero.
Entriamo nel dettaglio dei pesi:
  • Peso barca: 1150 kg
  • Peso carrello (consigliato biasse): 400 kg
  • Peso materiali e accessori: 200 kg
  • Tolleranza 10%: 175 kg 
Effettivamente siamo intorno ai 2000 kg e l'auto scelta per pubblicizzare lo Shapire 27 è quella giusta. Certamente si può acquistare anche un vecchio fuoristrada ma i costi annuali di gestione sono pur sempre abbastanza alti, bolli ed assicurazioni vanno pagati sulla base dei kW e non in base all'età dell'auto che comunque ha dei costi di manutenzione superiori di un auto nuova.
Di questi argomenti ne abbiamo parlato molto e a più riprese, quindi non rientro nel dettaglio, ripropongo invece il solito dilemma sulle carrellabili: mito o realtà?
Personalmente credo che il cabinato, in generale, offra la possibilità di navigare per tutto l'anno senza bagnarsi e con maggior sicurezza, contrariamente alle più sportive derive che si possono usare per qualche mese all'anno. Mantenere un cabinato costa e la barca  carrellabile è una soluzione ma qui in Italia, secondo me, è consigliabile trovare un compromesso tra pesi più contenuti e/ o la possibilità di gestire la barca da terra in un porto spiaggia o a secco. In questo modo credo che i costi di gestione di una barca di queste dimensioni si possano abbattere anche del 30%, molto più se la barca ha un peso molto inferiore dello Shapire 27 e delle sue sorelle.

dalla BROCHURE Beneteau First 20 Twenty
Se entriamo nel dettaglio dei pesi di una barca più leggera le cose cambiano:
  • Peso barca: 750 kg
  • Peso carrello (consigliato monoasse): 300 kg
  • Peso materiali ed accessori: 150 kg
  • Tolleranza 10%: 120 kg
In questo caso il rimorchio può essere trainato con una utilitaria di media cilindrata (1300 kg di massa trainabile) i cui costi di mantenimento non vanno ad incidere nella gestione della barca. L'Explorer 20, per esempio, è una bella barca carrellabile il cui peso dichiarato è di circa 750 kg.

Un bell'Explorer 20 in navigazione sul Trasimeno
Se abbandoniamo completamente la crociera e ci si orienta verso il day sailing, la barca può davvero non essere più considerata un lusso, sia dal punto di vista dell'investimento iniziale che per il mantenimento:
  • Peso barca: 400 kg
  • Peso carrello monoasse: 250 kg
  • Peso materiali ed accessori: 100 kg
  • Tolleranza 10%: 50 kg
Queste configurazioni, che possono comprendere un Seascape 18 e il Paiardi R18S per esempio, si trasportano con una Fiat Cinquecento (800 kg di massa trainabile) e il loro varo ed alaggio può essere gestito abbastanza facilmente anche da una spiaggia.

Dal sito Seascape
Faccio un'ultima considerazione in merito alle valutazioni da fare prima di acquistare una barca, deve essere fatta un'attenta analisi sul tempo che le si può dedicare, infatti se non ci si può permettere di navigarci per molti giorni e/ o per la gran parte dei mesi dell'anno è certamente consigliabile acquistare una deriva o comunque qualcosa di facilmente trasportabile da tenere in garage. Ce ne sono di bellissime, una tra le ultime? L'Albatros di Finot!


mercoledì 31 ottobre 2012

Lo scivolo di Talamone


Finalmente su Street View si può vedere per esteso lo scivolo di Talamone e da qui si comprende anche il perché la Capitaneria di Porto abbia imposto un limite al peso del rimorchio per il suo utilizzo, è abbastanza corto e ripido. Quindi prima di pensare di usarlo è tassativo informarsi. 
Talamone è un posto magnifico in cui mi reco sempre volentieri, per il suo mare, per i suoi scogli, per il suo vento e la sua storia.
Altre informazioni le potrete trovare su:


SPAN 3.60, una deriva ispirata ai Moth

Dal sito SPAN 3.60
Mi piace questa bella deriva ispirata ai Moth, di origine francese ha la grandissima ambizione di essere sia una "formidabile macchina da guerra" che una tranquilla deriva gestibile da soli, o in due, per le passeggiatine in barca grazie alle comode e avvolgenti sedute che sostituiscono il trapezio quando invece si va in regata. 
Facilmente trasportabile anche sul tetto dell'auto considerate le dimensioni contenute, ha una linea bella, innovativa ed elegante.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 3.58 m
Larghezza: 1.88 m
Peso totale: 69 kg circa
Sup. randa: 8 mq
Sup. spi: 7 mq
Prezzo: a partire dai 5000 €

Dal sito SPAN 3.60


martedì 30 ottobre 2012


Lo scivolo di Stintino


Visualizza Scivoli, porti a secco e gavitelli in una mappa di dimensioni maggiori

Situato in fondo al Marina di Stintino, lo scivolo fa parte della struttura portuale alla quale ci si potrà rivolgere per qualsiasi altro tipo di servizio quali gru, parcheggio, ormeggi in acqua e a terra, etc. Situato in uno dei luoghi più belli e caratteristici del Mar Mediterraneo, "Stintino è conosciuta per la qualità dell'ambiente, per la bellezza dei luoghi e gli incantevoli fondali delle spiagge La Pelosa e Le Saline, impreziosita altresì dalla presenza della prospiciente Isola dell'Asinara, Parco Nazionale dal 1997".
Per quanto riguarda l'area marina protetta è bene leggersi questo post, seguendo i relativi link dove si possono trovare tutte le informazioni a riguardo su quello che si può fare e dove non si può andare: Le aree maerine protette, c'è qualcosa da sapere.

Le zone di rispetto dell'Asinara, dal sito del Ministero dell'Ambiente
Come già accennato i servizi sono a pagamento ma la mia seppur minima esperienza mi fa comprendere che lo scivolo può essere una struttura "libera" per barche fino ad una certa dimensione come derive e piccoli gommoni, al contrario credo che le condizioni di varo, alaggio e manutenzione dello scivolo debbano essere controllate da una struttura portuale.

Ulteriori informazioni le potrete trovare su:



domenica 28 ottobre 2012

Posti barca, "imaginons le contrat de demain"

Pagina iniziale Contratto Sagemor, da Hisse et Oh
Contrats d'emplacements, è una nuova proposta contrattuale riguardante i posti barca nei marina gestiti dalla società francese SAGEMOR e della quale avevamo parlato in un'altra occasione: La francese Sagemor inaugura il porto funzionale.
Il contratto, di cui si parla in un interessante post del famoso forum francese Hisse et Oh, si basa su due principi fondamentali:
  • favorire l'utilizzo della barca;
  • condividere il posto barca.
Su questi due principi si calcola un "bonus-malus" che prevede vantaggi progressivi sia per chi usa la barca fino ad un mese l'anno ed ancora di più chi mette a disposizione l'ormeggio per l'utilizzo collettivo. In pratica si elimina il concetto di "posto fisso" nel porto.
Non ho ben capito tutto ma mi sembra che, se da un lato alcune cose sono già parzialmente applicate anche nei nostri marina, la straordinarietà della stipula di un contratto del genere è che questo permette di conoscere fin da subito quali vantaggi si potranno ottenere se si aderisce a questo accordo, vantaggi che non mi sembrano pochi.

Nota:
Ho avuto esperienza in passato di questo tipo di organizzazione francese con un immobile di mio padre in Francia e posso assicurare che su questo fronte i nostri cugini d'oltralpe sono dei veri maestri, giustamente lì si pagano tasse importanti sulle proprietà ma allo stesso tempo i vantaggi sugli affitti sono garantiti con valori percentuali certi in funzione del valore dell'immobile e del luogo in cui sono situati.
Come al solito niente a che vedere con l'elusione fiscale dei nostri "furbetti del quartierino", che sono tantissimi, e ai quali il nostro ex premier ha affidato la sua sopravvivenza giusto ieri.
Tanto per chiarire per bene ai miei illustri concittadini vittime del fisco, comunico che mio padre su di uno "studio" di 19 metri quadri pagava ben 1500€/ annue al fisco francese. Avrei voluto dirlo a quel signore che fecero vedere in TV e che si lamentava dei 2500€ che doveva pagare per la sua villa di 300 metri quadri a Ischia.
Che paese!



sabato 27 ottobre 2012

Sardinia West Coast Tour


Visualizza Sardinia West Coast Tour in una mappa di dimensioni maggiori

Con l'ausilio di quanto trovato in rete, per Tommaso ed il suo gruppo di amici, ho elaborato questo magnifico percorso da fare in bici lungo la costa Ovest della Sardegna, da Stintino fino a Cagliari: Sardinia West Coast Tour.
Ovviamente non ho potuto fare a meno di consigliargli il seguente equipaggiamento:


Una bellissima Tern Verge X20 dotata del trolley Burley Flatbed. La bici è abbastanza costosa, circa 2000€, ma è velocissima, ripiegabile e si può mettere in una borsa assieme al trolley. Il trolley della Burley come già sappiamo, costa circa 400€.



La bici può essere dotata di utili accessori quali portapacchi e borse. Di rilevo il fatto che per un qualsiasi motivo si decidesse di accorciare il percorso in bici può essere tutto comodamente caricato nel bagagliaio di un autobus, o meglio nel gommino a vela.


Per quanto riguarda le veleggiate in mare nei meravigliosi golfi della Costa Ovest della Sardegna non avrei dubbi sul DinghyGo di cui abbiamo parlato un paio di post fa. Il DinghyGo costa intorno ai 2500€ e può essere caricato nel trolley appoggiando sulla base di questo i lati da 40 e 45 cm delle due borse in cui è contenuto. Il peso totale di 45 kg del dinghyGo è compatibile con il massimo trasportabile del trolley. 


Grandioso, c'è anche un fantastico e inaspettato abbinamento di colori.

Una delle due borse del DinghyGo
Comunque sia il bello è andare in giro!


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