lunedì 9 dicembre 2013

Novità 2014: Salon Nautique de Paris 2013, trimaran de croisière Astus 24



Il cantiere Astusboats è presente al Nautic di Parigi con un nuovo trimarano da crociera trasportabile, l'Astus 24. 
Progettato da Eric Henseval, questa barca di 7,40 metri è la più grande finora prodotta dal cantiere "morbihanais". 
Rimangono immutati e veri i valori del marchio: semplicità, facilità di utilizzo e low cost. 
Grazie alle sue dimensioni e design, il nuovo Astus dovrebbe consentire la crociera in tutta sicurezza e per lunghe navigazioni. 
Ecco il video istruttivo di Pierre-Marie Bourguinat.



Vita nei laghi di Chiusi e Montepulciano



Il bravo Alex Revelli Sorini nel programma televisivo "Esplorando", con la regia di Giuliano e Giulietta Sodi e la collaborazione di Franco Boschi dell'associazione Gens Valia, racconta la "Vita nei laghi di Chiusi e di Montepulciano". 
I temi proposti sono l'attività dei pescatori, il turismo sostenibile, l'allevamento del luccio, il centro visite della riserva naturale. La trasmissione terminerà di fronte ad una tavola con i prodotti del lago di Chiusi.
Certamente meravigliosi laghi da esplorare contestualmente al Sentiero della Bonifica di cui abbiamo già parlato. 
Credo che in queste zone sarebbe ottima un'attività di trekking velonautico, bici + canoa a vela e a remi + pesca + birdwatching + turismo eno-gastronomico storico e archeologico, immersi in una natura stupenda ed incontaminata che potrebbe attirare migliaia di turisti. 
Mah, e mentre noi italiani ci piangiamo addosso forse, alla fine, verrà qualche straniero furbo ad aprire un'attività del genere qui da noi pur essendo già presente un'importante centro sportivo di canottaggio, i Canottieri d'Aloja Chiusi.
La barca ideale per passare da un lago all'altro con la bici potrebbe essere il piccolo Sea Eagle Explorer a vela per esempio, ma nel blog ne potete trovare tantissime altre, dai faltboot, ai gonfiabili fino alle canoe e kayak in legno tutti muniti di armo velico. L'importante, in questi laghi, è il basso pescaggio e niente motore perché l'acqua del lago di Chiusi si beve.

Dal sito Seaeagle



Kosterbåtarna på Framnäs

Kosterbåtarna på Framnäs
Il Kosterbåt è una barca a vela che è "spetsgattad", cioè ha la prua a punta in entrambe le estremità. Fu costruita con lo scopo di poter navigare nelle acque ventose e poco profonde intorno alle isole Koster. 
La forma dello scafo doveva garantire stabilità e rigidità con vento forte pur non potendo pescare troppo. Costruita con la tecnica del "clinker", cioè con le fasce laterali dello scafo sovrapposte, ha una armo a "gaff" e un bompresso. 
Le prime Kosterbåt vennero originariamente prodotte da artigiani che si erano consorziati per utilizzarle nell'attività della pesca utilizzando vecchie barche acquistate nel luogo. Le barche vennero interamente ricostruite e dotate di un motore.
La Kosterbåt K6 è lunga 6.10 metri e di larghezza adeguata alla sua lunghezza, circa 2.30 metri. 
Nel 1940 ne erano state costruite già 50 e progressivamente le barche cominciarono a vedersi lungo tutta la costa occidentale, soprattutto a Orust e Göteborg. 
Non è noto quante di queste imbarcazioni siano state prodotte fino ad oggi, l'Associazione svedese Kosterbåtsförbundet ne conta dalle 150 alle 200, si parla di quelle costruite artigianalmente e presenti nel loro registro.
Attualmente non esiste una vera e propria produzione significativa, se non quelle in vetroresina, presenti nelle seguenti classi: K6, K20, K22, K25, K32, K38, K45, dove K sta per kosterbåt, mentre il numero indica i metri quadrati di invelatura. 
Alcuni esempi di imbarcazioni costruite oggi sono, in ordine di grandezza: Havsfidra, Storfidra, L28, Allegro27, Allegro30, Vagabond31, Laurin32, OE32 e Allegro 33.

(di certo maldestramente tradotto, riassunto ed interpretato da me medesimo, via: ssfram)



"Navigando nel fiordo di Oslo, raggiungendo una buona velocità con la vecchia ragazza e godendo un bel po'". 
Ooooohhhhh my God!!
I fiordi e la terraferma davanti alle Isole di Koster, che meraviglia!




domenica 8 dicembre 2013

Mit dem Jolli zum Balaton

Tv.Yacht.de
Una crociera estiva sul Balaton, il più grande lago dell'Europa Centrale in Ungheria, lontano dai soliti itinerari turistici. Martin Kreplin ha scoperto il Balaton con il suo meraviglioso Jollenkreuzer.

Certi scorci e le brezze gentili di cui si parla mi hanno ricordato il mio Trasimeno, "lontano dai soliti itinerari turistici".

Tv.Yacht.de
E vi ho trovato anche il marina dove Martin ha varato e alato la barca.



Searching for canoe sail rig with outriggers

Piano velico con stabilizzatori, dal sito Forum Woodenboat
Se per non essere definito un maniaco depressivo affetto da PNM basta non possedere contemporaneamente più di due barche, esclusi i gonfiabili, quindi oltre Aspirina, una una canoa a vela con stabilizzatori è la possibilità che mi attira di più. 
Nella figura presa dal Forum Woodenboat si può osservare uno stupendo armo velico con gli stabilizzatori ma al posto del kayak metterei una canoa. 
Una che mi piace molto, oltre la Old Town di cui abbiamo già parlato, è la Wee Two, di dimensioni più contenute e con una linea che è una meraviglia.

Wee Two, è bellissima. Dal sito Laughingloon
Considerato il peso potrei pensare di portarmela a spasso con una bici come questa, visto che la mia l'hanno rubata penso che la farò esattamente così.

Foto tratta da Copenghen Cycle Chic
Come trolley potrebbe andare un Woody Wagon.

Woody Wagon, da Wike Bicycle Trailers


venerdì 6 dicembre 2013


Pagine di Arte e Marineria nel sito di Aldo e Corrado Cherini

La battana grande della Laguna di Comacchio, dal sito di Aldo e Corrado Cherini
Pagine dedicate alla Marina Militare e Mercantile ed alla marineria etnica e storica, sembra quasi impossibile che sia arrivato a trovare questo meraviglioso sito web nostrano in un blog d'oltreoceano, Outrigger Sailing Canoe. "Disegni su cui sbavare" definisce il collega blogger le opere d'arte che si trovano in questo sito e con il quale concordo pienamente.
Sono così tante le cose belle da vedere che mi ci sono perso. Buona lettura anche a voi!

Le vele dipinte dell'Adriatico, dal sito di Aldo e Corrado Cherini


giovedì 5 dicembre 2013

Vaavud, l'anemometro per Smartphone e iPad

VAAVUD
Se state cercando il regalo di Natale perfetto, poco costoso, originale, in relazione a uno sport o un'attività all'aperto come il trekking, l'arrampicata, il parapendio, gli aquiloni, il surf , il windsurf ed, ovviamente, la vela eccovelo qua.
Il suo design si è ispirato agli anemometri professionali, ma con due "tazze" invece di tre, per renderlo più tascabile e facile da usare.
Lo stampato in un unico pezzo e il rotore composto da cuscinetti a basso attrito in Teflon, rendono il Vaavud uno strumento estremamente durevole ed affidabile.
Se la sabbia o la polvere entrano nel Vaavud, possono essere semplicemente asportati con acqua.
L'applicazione software Vaavud da installare sullo Smartphone o l'iPad fornisce una chiara panoramica della velocità effettiva massima e media del vento e un grafico in tempo reale.
È possibile scorrere, zoomare e andare avanti e indietro nel grafico, se si vuole guardare più in dettaglio.
L'unità di misura può essere modificata in un attimo, semplicemente toccando lo schermo (unità: m / s, km / h, mph, nodi e bft).
Una mappa in miniatura consente l'accesso on-line alle misurazioni effettuate da altri utenti Vaavud in tutto il mondo.
L'anemometro Vaavud ha un range di misurazione della velocità del vento da 2 a 20 m / s. La precisione è superiore a  + / - 4%  o  0,2 m / s.
L'anemometro è stato testato e calibrato in modo professionale nella galleria del vento presso il Politecnico Danese.

VAAVUD
Nota: Nuove funzionalità vengono aggiunte costantemente al software e lo storico delle misure sarà presto disponibile, e molte altre seguiranno. 
Infine, è possibile utilizzare l'indicatore del vento Vaavud con l'applicazione Weendy per far parte della rete meteorologica, una rete che sta conoscendo la più rapida crescita nel mondo.

Il suo prezzo è di 45 €, 5 € per la spedizione, la consegna in 2 - 3 gg. I colori disponibili sono rosso, bianco e verde.

(maldestramente tradotto e interpretato da me medesimo da: Allboatsavenue)



martedì 3 dicembre 2013

Mac Gregor, l'ibrido per eccellenza, diventa Tattoo Yachts

Il nuovo Tattoo 22, dovrebbe uscire a giorni. Dal sito Tattoo Yachts
L'anziano fondatore della Mac Gregor, forse il cantiere di barche carrellabili più famoso al mondo, se n'è andato in pensione e sua figlia, con suo genero, hanno rilevato l'attività introducendo delle novità. 
La prima novità è il nuovo nome del cantiere, Tattoo Yachts, ma l'aspetto più interessante è che sono state introdotte importanti modifiche nell'oramai storico modello 26, nella rifinitura degli interni, la presenza del doppio ancoraggio e doppia timoneria, una maggiore superficie velica e relativa riprofilatura della deriva.

I nuovi interni del Tattoo 26, dal sito Tattoo Yachts
Altra interessante ed importante novità sarà l'imminente uscita del Tattoo 22 che onestamente, dal punto di vista estetico, mi piace di più del modello 26. Molto bella anche l'ampissima finestratura.
La possibilità di avere una barca a vela che, in caso di necessità, possa diventare un veloce motoscafo (motorsailer) mi ha sempre attratto, specialmente quando sono indispensabili lunghe traversate, vedi per esempio Costa Ionica  e Isole dell'Egeo, oppure la nostra penisola con la Sardegna, la Corsica o la Croazia. 
Dal peso di soli 800 Kg, 6.90 metri di lunghezza e zavorra ad acqua, il Tattoo 22 diventa estremamente attraente anche dal punto di vista della trasportabilità con mezzi e patente "normali". Il prezzo si dovrebbe aggirare intorno ai 21000 €, carrello e vele comprese, escluso motore. Molto interessante!

Gli interni del Tattoo 22, dal sito Tattoo Yachts
Via: Yacht.de


lunedì 2 dicembre 2013


Sail's Best Boat 2014 of America premia le "piccole"

Sail's Best Boats 2014, Archambault 27, da Sail Magazine
Contrariamente alla tendenza ormai consolidata in tutta Europa in cui si premiano solo barche impossibili ai più, oltreoceano si mantiene la tradizione di guardare a tutti, anche alle imbarcazioni di medie e piccole dimensioni.
Questo fatto mi da da pensare e mi lascia perplesso, il paese del capitalismo per eccellenza, dove è nato, prospera e si moltiplica diffondendosi in tutto il mondo ci si preoccupa anche di ciò che può piacere alla famiglia media americana.
Solo oggi credo di aver capito perché, è una questione di modelli e di etica che, con tutti i loro limiti, sono rimasti pressoché invariati, la famiglia media che si fortifica e cresce è ancora una colonna portante dell'economia americana e del capitalismo sano. 
Qui da noi invece, complice l'europeismo conservatore e bigotto, il capitalismo ha assunto connotati criminali: la ricchezza di pseudo finanzieri d'assalto, politici, manager pubblici o privatizzati al soldo di mafie, camorre, massonerie e potentati si ottiene a scapito delle classi media, lavoratrice e della piccola imprenditoria, che si trovano a dover pagare tutte le volte un conto salatissimo.
E non mi si tirino fuori i discorsi dei "subprime" e dei "derivati", vorrei sapere il nostro debito pubblico cosa ha di più sano, un debito pubblico che si tenta di ripianare con le cartelle esattoriali inviate alle famiglie dei suicidi falliti mentre si abbuonano i miliardi evasi dei delinquenti delle slot machine e sai di quanti altri, più o meno noti, nei cui processi si passa per prescrizione da 300 milioni evasi a 7, dei quali "non erano neppure a conoscenza". Semmai è colpa dei magistrati e a questo riguardo sto aspettando con curiosità mista a sdegno la solita tiritera degli attacchi politici della magistratura da parte dei capi di partiti e interi consigli regionali nel momento in cui dovranno giustificare milioni di euro spesi in regalie e festini a scapito di malati, pensionati e lavoratori.
Comunque, torniamo ai Sail's Best boats 2014 of America, una nautica in cui mi riconosco certamente più di quella nostrana, al meglio rappresentata dalle riviste di settore nonché da tutti i suoi rappresentati del mondo sportivo ed imprenditoriale, al soldo degli interessi dei grandi produttori di yacht e, indirettamente, di coloro che fanno affari con i porti costruiti con soldi quasi sempre pubblici.
Tra gli altri, troviamo premiati:
  • RS Cat 16, un catamarano completamente modulare, facilmente assemblabile con l'impiego di soli 8 bulloni, configurabile sia per gli sportivi che per le famiglie.
  • Far East 18: ne avevamo già parlato su "Novità 2013: Fareast 18, die chinesische Offensive", una barca che non ha deluso nessuna delle aspettative, sia dal punto di vista delle prestazioni ma anche della tecnologia, pur rimanendo a prezzi molto concorrenziali.
  • Archambault 27: bé, una barca meravigliosa che altro dire.
  • Paine 14: il "remake" della barca perfetta, ha colpito i giudici per la sua semplicità e bellezza.
  • Catalina 275 Sport: una barca intelligente, divertente e ben concepita.

Piccoli e grandi, Sail's 2014 Best Boat Winners

domenica 1 dicembre 2013

250 Miglia lungo il Volga in un gommone a vela


Arkady Abramovich Chichilina (Аркадий Чичилин), professore ordinario di Elettrotecnica presso gli Istituti Mosca Power Engineering Institute (MEI) e il Polytechnic Institute Volga (VPI), ha ideato ed attuato questa bella impresa, navigare a vela in un gommone lungo il fiume Volga, da Volgograd fino ad Astrakhan, ben 480 km in otto giorni di vero e proprio campeggio nautico. Il resoconto del viaggio che ho maldestramente tradotto, interpretato e riassunto si trova sulla rivista Volzsky.
Ma l'aspetto più interessante di tutto questo è che finita l'avventura il nostro professore se n'è tornato a casa in autobus con tutta l'attrezzatura nel bagagliaio. Fantastico!

Il bagaglio a mano di Arkady, dal sito Volzsky
Quella di cui parliamo oggi non è la prima impresa di Arkady Chichilina che ha impiegato ben un anno per prepararla, e come sempre egli stesso ha progettato e realizzato il suo gommone a vela che ha battezzato "Ammiraglio". Una volta predisposto il rig velico si è munito di un sacco a pelo, di una tenda, di un pannello solare per ricaricare la telecamera e lo smartphone, di 20 litri di acqua potabile, verdura, spezzatino e polenta. Indispensabili infine la sua esperienza di velista e un  fornellino a gas.
Arkady Chichilina è sempre stato un patito di stile di vita attivo e all'aria aperta fin dalla giovane età ma nei suoi 65 anni non aveva mai realizzato un'impresa così impegnativa.
Dalle foto che ho potuto vedere nel sito di Volzky, mi sembra che il rig velico predisposto da Arkady consista in un supporto tipo SEA-CLAMP, del quale mi ero ripromesso di parlare da tempo. Il prodotto dovrebbe essere di fabbricazione americana ma lo si trova pubblicizzato solo nei paesi dell'Est.

SEA-CLAMP
Per quanto riguarda il resto è evidente l'utilizzo dell'armo "Optimist" di cui abbiamo già parlato: "Armo Optimist e tanto altro".
Tutto il resto è storia e belle immagini da leggere e vedere su Volzky.

Camping nautico, dal sito Volzsky
Perché allora non provare a ripetere questa bella avventura lungo i nostri grandi fiumi, dal Po all'Arno? Il gommone a vela può essere un ottimo compromesso per navigarli in tranquillità e sicurezza.

Navigare in sicurezza lungo il fiume, dal sito Volzsky


Aspirina, modello Phoenix 600 con timoniere su SketchUp

Aspirina modello Phoenix 600 con timoniere su SketchUp
Credo di fare un piacere a tutti gli armatori del modello Phoenix 600 se ripropongo l'ultima versione con cui il lettore Iperegocentrico ha voluto gratificare la mia spropositata passione per Aspirina.
Dovrei informarmi ma credo che i modelli del Viko 20 in questa versione non siano più di dieci al mondo, una vera rarità.
Poiché il file occupa 17 Mb di spazio, e Trimble ne accetta solo 10, l'ho messo nel mio "drive" da dove potete scaricarlo: LINK
Grazie ancora Iperegocentrico!


sabato 30 novembre 2013

Semperit, inflatable sailboard

La pubblicità di allora della tavola a vela Semperit
Questa interessante tavola a vela gonfiabile con rig velico veniva prodotta in Germania anni orsono, ancora periodicamente se ne trova qualcuna in vendita su ebay ed io, prima che scomparisse definitivamente dal web, sono riuscito a salvare qualche preziosissima foto. 
Mi interessa molto perché devo decidere come attrezzare il rig velico di Papì ed effettivamente in queste foto ho trovato molti suggerimenti utili.
Queste sono le caratteristiche tecniche del Semperit Sailboard Dinghy:
Lunghezza: da 2.3 m senza timone, 2.8 m con timone
Larghezza: 0.9 m
Sezioni albero: 3
Dimensioni borsa: 1.2 x 0.4 x 0.3 m
Produttore: Semperit - Germania


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