venerdì 31 gennaio 2014

Cape York Sailing Expedition, con una barca in una borsa

Visualizza Cape York Sailing Expedition in una mappa di dimensioni maggiori 

Tra l'agosto e il settembre del 2009 sei avventurieri hanno trascorso assieme una grande avventura navigando per circa 900 chilometri con un catamarano gonfiabile e due kayak attraverso la Grande Barriera Corallina nel Far North Queensland, in Australia.

La cartina l'ho realizzata io con l'intento di partire quanto prima e fare lo stesso percorso, pieno di entusiasmo e ammirazione, ma arrivato ad un certo punto del racconto, che potete leggere su Adventurepro, si cita testualmente:

"Fortunatamente i coccodrilli ci hanno lasciati in pace, anche se la loro presenza su alcune delle spiagge sottostanti le nostre piccole tende di tanto in tanto era evidente. Allo stesso modo, non abbiamo avuto problemi con gli squali, o con coralli taglienti e i gusci d'ostrica, anche se abbiamo mantenuto una stretta sorveglianza quando navigavamo in acque poco profonde, e quando nuotavamo."

Aaaaaaarghhhh! Me l'ha raccontato mio fratello Giovanni cosa facevano i coccodrilli nello Zimbabwe, ti prendevano tra i denti e ti lasciavano frollare vivo e vegeto nella loro tana per poi mangiarti con tutta calma. Conoscendo Elena non credo proprio che potremo mai fare un'avventura del genere, però è davvero bello leggerla ed osservare la felicità nei volti dei partecipanti.

IL VIDEO
Ma la caratteristica di questo viaggio, oltre la meraviglia selvaggia dei luoghi che i nostri eroi hanno attraversato, è che, memori di un'altra spedizione effettuata nel 2005, hanno voluto utilizzare imbarcazioni che si potessero trasportare in quei luoghi con poca spesa senza dover noleggiare un costoso container. Per questo motivo hanno scelto "la barca in una borsa", cioè due kayak gonfiabili più un catamarano gonfiabile di 18 piedi autocostruito come "barca d'appoggio".

Due membri della spedizione hanno condotto un'intensa attività preliminare di ricerca su possibili soluzioni di design e materiali per la scelta della "nave madre", un catamarano di 18 piedi che doveva essere contenuta in alcuni sacchetti portatili per un trasporto a basso costo.
Le ulteriori specifiche erano che la barca dovesse essere il più leggera possibile, doveva essere in grado di portare (se necessario) tutti i sei membri della spedizione, più tutti i loro attrezzi, cibo e acqua, e che doveva essere anche in grado di navigare di bolina, nel caso di un eventuale salvataggio dei kayak. 
Inizialmente era previsto che le barche sarebbero state trasportate come bagaglio per via aerea, ma fatti tutti i conti il noleggio di un furgone attrezzato è risultato più economico.
In soli sei mesi abbiamo progettato, costruito e collaudato il catamarano. I due scafi sono stati fabbricati a Sydney, 5.7 metri di lunghezza per 0,6 m metri di diametro, il materiale Hypalon che si assottiglia a prua e smussato a poppa. 

Non procedo oltre sulla descrizione tecnica di come hanno realizzato il catamarano, ne abbiamo parlato a lungo in altri post e comunque con il traduttore automatico si riesce  a percepirne le caratteristiche.

Il viaggio è stato una favola! A differenza dell'esperienza del 2005, il tempo è stato generalmente mite, la forza del vento ideale, tra i 15 e i 20 nodi, con altezza massima dell'onda confortevoli 2-3 metri. 

Sui confortevoli 2-3 metri d'onda in due kayak e un catamarano gonfiabile avrei qualcosina da obiettare, però è tutto soggettivo sul "confortevole".

I nostri luoghi di sosta durante la notte hanno compreso una meravigliosa varietà di isole e barriere coralline disabitate, intervallati da spiagge isolate del continente.
Il percorso giornaliero medio è stato di 20-30 miglia nautiche (37-56 km), con la navigazione anche in alto mare riuscendo ad essere molto precisi, con l'aiuto delle eccellenti mappe, la bussola e il GPS che ci guidava. 
Il vento predominate proveniva da est, ben più pronunciato di quanto ci aspettassimo, e i kayakers spesso si sono attaccati al catamarano (o sono saliti a bordo per il pranzo) quando la direzione del vento era inadatto per le vele del kite.

L'approvvigionamento di acqua potabile non è stato un problema, con la presenza di alcune ottime sorgenti che ci hanno permesso di riempire le nostre taniche da 10 litri. Allo stesso modo, le nostre razioni di cibo disidratato sono state integrate con ostriche freschissime, tonno, sgombro e carangidi, che abbiamo cotto alla brace nel nostro falò serale sulla spiaggia.

Ometto di ripetere la storiella dei coccodrilli e degli squali.

La fauna e il panorama erano mozzafiato, con un gran numero di tartarughe e una varietà di pesci e uccelli infinita, il dugongo e pesci volanti in fuga dai predatori subacquei. 
Per la gran parte del viaggio abbiamo avuto vicino la Grande Barriera Corallina, le sue isole e le spiagge. 
Abbiamo vissuto momenti esaltanti quando ci siamo incontrati con anime affini, come quando abbiamo trascorso un giorno e una notte scambiandoci opinioni e racconti con Dave Glasheen, sulla sua isola, dove Dave fa la migliore birra ghiacciata in tutto il mondo, oppure dove un piccolo equipaggio di un peschereccio si è unito a noi per scambiare indumenti e per cucinare i migliori gamberoni alla griglia che abbia mai assaggiato, e poi Norm e Dawn che, a bordo della loro imbarcazione, ci hanno invitato una sera per una festa di compleanno e dove abbiamo trascorso una notte all'insegna del rum e Coca-Cola, chitarre , armonica e canto popolare sotto le stelle e una luna piena.

La nostra barca ha fatto ritorno a Sydney senza un graffio ed ora è in attesa di un nuovo armatore.

L'autore del racconto è Alan Barlee, che è appassionato da sempre di avventura all'aria aperta, tra cui l'escursionismo, l'esplorazione, il rafting e il deltaplano. Il figlio di Alan, Brett, è un esperto leader di avventura e canottaggio. Padre e figlio hanno condiviso escursioni nel fiume Franklin e sul Durack nel Kimberley orientale, così come i viaggi off-shore a vela nel Far North Queensland. 
Gli altri membri dell'equipaggio erano un bambino e la compagna di Brett, Michelle Clark, un amico, Kevin Songberg, che è anche un esperto canoista, Phil Sharples, che è stato il progettista ed il realizzatore della barca, e Alicia Ellul, la compagna di Phil. 

Qualsiasi persona che fosse interessata a diventare il prossimo comproprietario del catamarano, al fine di intraprendere una simile avventura, è pregato di contattare Alan, che sarà lieto di predisporre assieme i dettagli di un nuovo progetto di navigazione.

Avrei voluto mettere almeno una foto, ma essendo Adventurepro una rivista ed avendo dichiarato espressamente il copyright ho preferito non permettermi.

(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: Adventurepro)

E non dimenticatevi che c'è Tic Toc che vi aspetta



giovedì 30 gennaio 2014

Eco avventura in bici e catyak, una combinazione inarrestabile

Gary, dal Blog di SeaEagle
Credo di aver già parlato di Gary ed aver messo da qualche parte questa sua foto con la bici e il Paddleski Seaeagle a rimorchio, tratta dal Blog di SeaEagle.
Volevo puntualizzare sulle dimensioni del treno di questo catyak a vela più la bicicletta e poi in navigazione, capace di trasportare due persone oppure moltissimo materiale.

Dal sito SeaEagle
Gary Muir attualmente gestisce la sua società di ecoturismo, la WOW Wilderness EcoCruises, nell'Australia Occidentale.  Nel 2002 è stato riconosciuto tra le migliori EcoGuide del suo paese. Ha lavorato come responsabile ambientale per 12 anni specializzandosi nella conservazione della natura e nella pianificazione del turismo ricreativo. Ha tenuto il record mondiale del 1000 km Bibbulmun Track per la raccolta di fondi destinati a un progetto sulla biodiversità  di un invertebrato e la ricerca di modalità per la gestione del fuoco nell'ambiente. Gary continua a unire i suoi eco-progetti e avventure all'aria aperta in tutto il mondo con il suo team internazionale di amici.



Gary trasporta la sua bici pieghevole, il trolley e tutti i bagagli sopra il suo Paddleski. "Il Lago di Åsnen è il nostro lago preferito nella provincia di Smaland in Svezia, pieno di trote, persici e lucci per effettuare un tipo di pesca sostenibile, ci sono grandi piste ciclabili realizzate per esplorare i corsi d'acqua selvaggi e panoramici ed infine per attraversarli con il katyak. Abbiamo utilizzato una copertura BBQ per proteggere le biciclette e i bagagli."

Ulteriori considerazioni sulle scelte di Gary le potrete trovare nel Blog di SeaEagle.



Велотрейлет катамаран, è freddo si torna a casa in bicicletta



Questo bel catamaranino gonfiabile che si porta con la bicicletta si chiama ALPHA3 della Solarisboat, ne avevamo già parlato nel post "Катамаран парусный надувной Альфа 3, 12.000 rph". A me piace molto perché è pratico, leggero, poco ingombrante, molto bellino e comodo, nonché poco costoso.
Eccovi il filmato della chiusura della stagione 2013.


mercoledì 29 gennaio 2014


Una piccola deriva gonfiabile di nome Oscar

Da VoilesNews/ Boatdesign
Il 4 aprile 2003 la rivista francese online Voilesnews annunciava la nascita di OSCAR, una nuova deriva per persone a mobilità ridotta.
Purtroppo non se n'è saputo più nulla, però nel web ho trovato qualche bella ed interessante immagine.
Oscar in navigazione, dal sito Boatdesign
In un sito russo ho trovato anche un'immagine prototipale.

Dal forum.katera


Corky, come convertire una ciambella in una barca a vela

Dal progetto del Corky
Il progetto del Corky è abbastanza conosciuto, si trova in quasi tutti i siti web dove si parla piani di costruzione gratuiti. Ha la caratteristica di essere una barca a vela per bambini che si può realizzare con pochissimi soldi od utilizzando materiali di riciclo senza spendere nulla, come un copertone di un auto, qualche asse di legno, pali per tende e manici di scopa, ed infine della stoffa per fare la vela.
Come variante, per chi si volesse sbizzarrire nella sua costruzione, adattando la lunghezza dell'assicella centrale di può pensare di inserirci anche un piccolo canotto per offrire una maggiore comodità al navigante, oppure un bel salvagente anulare colorato al posto di un grigio copertone. L'aspetto interessante di questo progetto, infatti, è la possibilità di inserire qualsiasi tipo di galleggiante all'interno della struttura in legno, gonfiabile ma anche in polistirolo dandole la forma desiderata.
Il Corky è stato ideato da David M. Swartwout, il suo progetto pubblicato su Boat Builder's Annual del 1950.

La vista "esplosa" del Corky
Il Corky è un "Pint-Sized Sailer", per il motivo che vi ho spiegato sopra, in più non  ci sarà bisogno di preoccuparsi se vostro figlio decide di giocare a Robinson Crusoe in questa barca a vela, lei non può affondare.
Infatti il Corky è una barca a vela inaffondabile per ragazzi che può essere costruita con facilità in una o due serate nella vostra cantina. Anche la mamma potrà essere d'aiuto perché mentre voi realizzerete le parti in legno lei potrà cucire la vela.

Le dimensioni del Corky
In figura si vedono abbastanza chiaramente le dimensioni che possono essere facilmente convertite in millimetri. Si raccomanda di fare attenzione a non forare l'asse centrale su cui dovrà appoggiare l'albero ma di forare solo la parte superiore che fungerà da cassa. Le viti utilizzate dovranno essere in ottone e per fissare la ciambella al supporto di legno possono essere riciclate due vecchie cinture. Per albero può essere utilizzato un palo per le tende, con relativi anelli per tirarla su, e per barra del timone un manico di scopa.
La barra e la pala del timone del Corky
 E' consigliabile dotare il Corky di un remo, in caso ci si trovasse senza vento al largo.

Lista dei materiali utilizzati per costruire il Corky
In rete si trovano le foto di alcune realizzazioni, sicuramente le più pregevoli sono nel sito Instructables e in quello di Mario, dove sono mostrati diversi dettagli costruttivi. 

Corky in produzione di serie, dal sito Instructables
Nel sito di Mario, Mywinterproject si consiglia l'utilizzo di camere d'aria rinforzate per neve e torrenti, del tipo TUBE PRO.

La camera d'aria con copertina è anche più bella da vedere, da TUBE PRO
Mi sembra un gioco divertente da proporre ai propri ragazzi.

Il bellissimo Corky di Mario


martedì 28 gennaio 2014

Nove giorni in una vasca lungo la costa adriatica



La vasca è il Portland Pudgy di cui abbiamo già parlato, lui è Igor, del quale abbiamo già ammirato le avventure su Project Scandinavia 2012
Oggi lo vediamo navigare per circa 200 miglia lungo quasi tutte le coste della Croazia in una barca di 2.3 metri. Per percorrere la distanza gli ci sono voluti solo 9 giorni. Spettacolare!

Via: Alive.si


Mirage Adventure Island usato, da Bolsena Yachting

Hobie Mirage Sdventure Island su Bolsena Yachting
Non ho mai nascosto che l'Hobie Mirage Adventure Island mi piace molto, più di tutti di questo colore. Ce n'è uno in vendita da Bolsena Yachting al prezzo di 2900 €. Bello!
Vi ricordo le sue caratteristiche tecniche:
Persone trasportabili: 1
Lunghezza: 16' / 4.88 m
Larghezza max: 9' 4" / 2.84 m
Larghezza min: 42" / 1.06 m
Capacità: 350 lbs / 159 kg
Peso equipaggiata: 86.5 lbs / 39.24 kg
Peso completamente equipaggiata: 115 lbs / 52.16 kg
Lunghezza albero: 15' 2" / 4.62 m
Sup. velica: 57.5 sq ft / 5.34 sq m

Quello nel video non è quello in vendita perché siamo in Thailandia ma dovrebbe essere all'incirca uguale



Barchette di carta: la gru "Elefante"

Il primo modello a mano della gru "Elefante", dal sito Low-Tech Magazine
Non avrei mai pensato che in questa sezione di barchette di carta vi avrei potuto proporre un modello di una gru per il varo ed alaggio delle barche.

Questo modello di carta della vecchia gru Fairbairn nel porto di Visby è stato concepito nel 2012 come regalo di Natale agli amici modellisti di carta in tutto il mondo dal sito Bildrum.se
L'"Elefanten" (The Elefant), ovvero la gru del porto di Visby, venne concepita sul progetto di William Fairbairns, con brevetto del 1850, inizialmente alimentata a mano per il sollevamento di carichi pesanti. Probabilmente fu effettivamente installata a Visby intorno al 1900. E' stata successivamente elettrificata nel 1921 e nel 1931 vi sono stati aggiunti i vani per il motore e il manovratore. La gru è ancora in uso.
Il modello è approssimativamente in scala 1:100 ma per facilitarne la realizzazione può essere ingrandito fino a 1:250. E' consigliabile scaricare il modello in formato pdf dal sito Bildrum.se e salvarlo nel proprio PC. E' permesso scaricare il file solo per uso personale e non commerciale . 
È possibile collegarsi al sito, ma non è permesso di presentare qualsiasi degli altri modelli BILDRUMs scaricabili da un sito web o qualunque  altro supporto. 
(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo, dal sito Bildrum.se).


La gru "Elefanten", ancora in uso nel porto di Visby, dal sito Bildrum.se

lunedì 27 gennaio 2014

Boat Trailer Is Built From Kit

Da Popular Mechanics di giugno 1959
Solo tre mesi dopo la mia nascita, su Popular Mechanics di giugno 1959, uscì questo trafiletto in cui si comunicava che una società della Florida era in procinto di commercializzare un carrello per barche in kit, completo di componenti verniciati comprendenti il verricello e l'occhione di prua.
Il kit veniva offerto in sei differenti modelli dimensionati per trasportare imbarcazioni che andavano dai 12 piedi e 136 kg (300 pounds) di peso fino a 18 piedi e 771 kg (1700 pounds) di peso.
Quattro modelli di questi sei avevano il pianale basculante per facilitare il varo e l'alaggio della barca. Assieme alle parti, dal costruttore venivano fornite dettagliate istruzioni per il montaggio fino a che il rimorchio non sarebbe stato pronto per viaggiare "ready to travel trailer".
Come potete vedere dalla figura è interessante il timone sui cui scorre completamente il basculante, non avevo mai visto una cosa del genere.

Effettivamente intorno al 1959 accaddero avvenimenti straordinari, quelli che nacquero anche solo qualche anno prima erano fin troppo simili ai nostri genitori, seriosi e distaccati, quelli nati anche solo qualche anno dopo, dei poveri pivelli.


Maxus Solo Around, giro in solitario attorno al mondo con un 22 piedi

Dal sito Zewoceanu
Di loro avevamo parlato nel post "Il mondo dopo i soldi", del loro attraversamento andata e ritorno dell'Oceano Atlantico con una barchina di sei metri in legno autocostruita di nome Zewoceanu, come il loro sito web.
Questa volta sarà solo Simon a partire con il nuovissimo Maxus 22 del Cantiere Northman, un piccolo yacht di 6.38 metri di lunghezza. Nel blog avevamo parlato di questa bella barca nel post Nowość 2013: Maxus 22, successivamente alla segnalazione del distributore in Italia.
Il tragitto, come si vede in figura, prevede la partenza dalle Canarie nell'autunno del 2014 per dirigersi verso i Caraibi, Panama, il Pacifico, lo Stretto di Torres, Capo Nord per arrivare di nuovo alle Canarie.
Davvero bello ed interessante, non mancheremo di seguire l'avventura di Simon.

Maxus 22, una gran bella barca.


domenica 26 gennaio 2014

Kayak della serie Rotomer



Decisamente belli ed interessanti questi kayak, trikayak e catyak della serie Rotomer, si va dall'Opticat Scrambler, un catamarano con rig velico composto da due kayak per arrivare alle varie versioni di trikayak, chiamati Triak. Quello nel video è il Triak XL, nel sito potete trovare anche il LISTINO PREZZI.

Il Triak 10
Il concetto del TRIAK è quello dello scafo ibrido che ci piace tanto, una barca che può essere utilizzata in diversi modi, in diversi tipi di ambienti acquatici, a remi, a vela o a motore. Tutti facilmente trasportabili sul tetto dell'auto, sono facili e veloci da montare ma soprattutto sono stabili anche con venti sostenuti. Infine sono divertenti.
Le misure vanno dai 2.90 metri del TRIAK 10 fino ai 4.10 metri del Triak XL, i prezzi con armo velico dovrebbero andare dai 2500 ai 5000 €.




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