lunedì 30 gennaio 2017

BOOT 2017 secondo "Segeln-Forum"

Una meravigliosa deriva smontabile Klepper, da Segel-Forum
Su Segel-Forum potrete trovare interessanti considerazioni, commenti e foto sul Salone Nautico Boot 2017. Ovviamente l'osservazione che mi è piaciuta di più è quella relativa ad una maggiore presenza di barche a prezzi accessibili.


giovedì 26 gennaio 2017


giovedì 19 gennaio 2017

VENTUSKY, previsioni di vento e onde, nella minestra, in tempo reale

L'altezza delle onde a Follonico in questo momento, dal sito VENTUSKY
Nel Blog di Sergio Mistro viene segnalato VENTUSKY, un interessante pagina web che riporta i dati meteo in tempo reale di vento, onde, nuvolosità e pressione atmosferica che sono i parametri che a noi velisti ci premono di più perché è sempre l'onda nella minestra che ci preoccupa.
In questo momento vediamo che a Follonica c'è un'onda di 0.4 metri e un vento a 15 nodi, Tommaso sarebbe partito per andare a divertirsi, io me ne sarei sto a casa o avrei scelto un'altra destinazione.
Come si vede dalle foto ci sono anche le webcam.

Il vento a Follonica in questo momento, dal sito VENTUSKY


mercoledì 18 gennaio 2017


martedì 17 gennaio 2017


sabato 7 gennaio 2017

Melchiorre attraversa il Mar Rosso, a vela, e lo yachting medievale di Francesco Pesellino

Pesellino (Francesco di Stefano) Viaggio dei Magi , Melchiorre attraversa il Mar Rosso 1440-1445

In verità non è certo l'autore di questo bellissimo e pressoché sconosciuto dipinto su tavola, forse facente parte di un trittico che comprendeva gli atri due Magi. Le attribuzioni sono diverse, la più accreditata sembra essere quella effettuata da Zanobi Strozzi ad un tal Pseudo Domenico di Michelino della Bottega del Beato Angelico, anche se più spesso lo troviamo appartenente a Francesco di Stefano, detto il Pesellino. 
Più certa è la datazione, in ogni caso della metà del XV secolo, tra il 1430 e il 1460. 
Personalmente ritengo probabili i dubbi espressi da Federico Zeri che ha aggiunto tra i possibili autori anche Benozzo Gozzoli e il Pesellino, prediligendo quest'ultimo per la simpatia che mi ispira il nome.
Attribuzione a parte ritengo questo dipinto estremamente interessante sotto il profilo strettamente nautico, addirittura visionario su quello che sarà il futuro della nautica da diporto.
E' si, perché qui di nautica da diporto si tratta, andare ad adorare Gesù non si può definire per certo un azione spinta dalla necessità, bensì dalla volontà, dal desiderio e dalla fede.
Nel dipinto sono rappresentate, in una sorta di pellegrinaggio mistico, classi sociali e clero che attraversano il Mar Rosso su navi di diverse dimensioni, ciascuna secondo le proprie possibilità, in una sorta di pratica della navigazione a vela che sembra rappresentare lo yachting moderno.
Il fraticello in primo piano naviga in solitario su di una piccola barchetta, poi, subito prima della grande nave di Melchiorre il Re, c'è quella del nobile con la sua corte messa ai remi, quindi c'è il grande "yacht" di Melchiorre seduto sul trono, anch'esso con la sua corte ed i marinai, dietro vediamo la barca del commerciante in piedi con l'equipaggio, e poi la famigliola composta da due persone. A terra ci sono notabili e dame che osservano. Un frate osserva dalla grotta perché quello è il luogo a lui più convenevole secondo la tradizione francescana. Di contorno città fortificate e tante altre barche a vela in pellegrinaggio.
E' impressionante, a questo punto possiamo asserire che il pellegrinaggio nautico fosse una sorta di "yachting medievale"?


mercoledì 4 gennaio 2017

La grande avventura di Giuba II, il Re dimenticato della Numidia


Vi avevo preannunciato che la Rachele mi avrebbe regalato per Natale "Rex Iuba di Stefano Medas" e che ne avrei dato una seppur semplice e modesta recensione, certamente difficile per un profano come me nell'arte della "critica", tanto più se la sua lettura mi è stata auspicata dall'autore stesso, perdonatemi se non ne sarò veramente all'altezza.
Posso senz'altro affermare che le aspettative non sono state deluse e per prima cosa vi dico subito cosa non è questo libro: il solito resoconto di avventure in mare, vento, onde e marinai coraggiosi.
Certo tutto ciò fa parte di un contorno inevitabile quando si parla di una spedizione navale ma il centro e la sostanza del romanzo, in questo caso "storico", sono tutt'altra cosa.
La storia si sviluppa basandosi su quanto rimasto delle opere di Giuba II che tra il 52 a.C. e il 23 d.C. regnò sulla Numidia e la Mauretania, opere in gran parte andate perdute ma delle quali hanno parlato i più eminenti eruditi del suo tempo, da Plutarco a Plinio il Vecchio.
Le fonti dalle quali ha attinto l'autore del romanzo sono state citate nelle Note e nella Bibliografia che vi consiglio di leggere prima di iniziare a leggere la storia, assieme alla raccolta di più informazioni possibile su questo Re, tanto dimenticato quanto importante e significativo dal punto di vista storico e culturale nell'età imperiale romana. Questo vi sarà utile anche per capire di quali territori si sta parlando e in quali mari si va navigando, gli attuali Marocco, l'Algeria e le Canarie. queste ultime un grande arcipelago di sette isole situate nell'Oceano Atlantico, al largo dell'Africa Nord Occidentale. Vi consiglio di leggere subito anche il Glossario per capire termini e distanze, citati nel testo secondo le usanze del tempo.
La lettura di questo libro mi ha permesso di conoscere lo spessore dell'uomo Giuba, dotto, artista, letterato, geografo ed esploratore, per alcuni aspetti non dissimile dalla figura dell'Imperatore Adriano delineata, nel ben noto romanzo, da Marguerite Yourcenar in Le Memorie di Adriano, a me molto caro assieme a pochi altri.
Non entro in merito alla grande avventura di Re Giuba II narrata in questo romanzo, lascio a voi il gusto di svelarne, pagina dopo pagina, il senso ed i significati, gusto che si concretizza in una lettura scorrevolissima a veloce, per nulla noiosa, tanto che le quasi quattrocento pagine si leggono tutte d'un fiato; a me sono bastati un paio di giorni.
Per concludere ne cito  solo un breve tratto dall'epilogo, poche righe che  rendono all'istante un significato diverso al viaggio e all'esplorazione fini a se stessi: ".. E avvertì di essere un uomo diverso da allora. Aveva imparato molto e non soltanto sui luoghi e sulla natura, ma anche su se stesso. Gli eventi estremi e inattesi, pensò, ci conducono attraverso vie che pensavamo imperscrutabili, obbligandoci a vedere le cose con occhi diversi e a destarci dal nostro torpore .... .
Busto di Re Giuba II, da Splendors of Volubilis
E così ho riguardato indietro, a tutta la mia vita, e a quando al capezzale di un letto di ospedale decisi di cambiare tutto e comprare una barca a vela con cui stare di più con la mia famiglia. In quella piccola barca a vela abbiamo parlato di tutto, della scuola, di quale università avrebbero scelto i nostri figli e dei loro primi fidanzatini, dei nostri progetti, del lavoro, dei nostri viaggi e delle nostre vacanze. Dal quel momento in poi abbiamo cominciato a vedere il mondo con occhi diversi, che siano stati gli orizzonti sconfinati del mare, quelli mozzafiato del nostro lago o le cime meravigliose delle montagne, quelli di una straordinaria scultura o di un dipinto in un museo, di una chiesa, di un castello, oppure del semplice e maestoso paesaggio della nostra Toscana, sempre con il cuore in gola per la semplicità e la bellezza di poterlo condividere assieme. 
Tutto ciò, oltre ad aprirmi la mente ad un personaggio e ad un periodo della storia a me sconosciuti, è quello che mi ha regalato questo bel libro di Stefano Medas.




sabato 31 dicembre 2016


giovedì 29 dicembre 2016

Andare per castelli e .... desiderarne uno


Da tempo sognavo di andare a vistare il castello di Montegualandro che la tradizione vuole essere appartenuto addirittura a Carlo Magno, ma il mio desiderio era dettato soprattutto dal fatto che lo osservavo in lontananza mentre veleggiavo nelle acque tra Borghetto e Tuoro. Tutte le volte che un bordo mi faceva volgere lo sguardo nella sua direzione pensavo: "il Trasimeno da lassù deve essere fantastico".


Ebbene le mie aspettative non sono state tradite, la vista sul lago Trasimeno era mozzafiato ed il castello bellissimo, nonostante le porte sprangate. Nella nostra gita abbiamo visitato altri quattro castelli e li abbiamo trovati tutti chiusi, la maggior parte in vendita.


Io mi chiedo come si possa pensare di tenere nascosti dei patrimoni così immensi, come non si possano organizzare dei "tour" che farebbero invidia a quelli organizzati nella Loira. Solo nel raggio di cinquanta chilometri intorno al Trasimeno si possono trovare dei castelli medievali di assoluta e primordiale bellezza, ne cito solo alcuni: Montecchio Vesponi, Castiglione del Lago, Magione, Montegualandro, Sorbello, Reschio, Pierle, .... credo che ne potrei scrivere una ventina, ma sarei avaro. 
Se ne volete vedere alcuni, solo da fuori ovviamente, c'è la FOTOGALLERY completa. non ve la perdete.


Ho scoperto anche che Montegualando è in vendita, (CASTELLO DI CARLO MAGNO TRA UMBRIA E TOSCANA). Non ho mai sognato di essere più ricco di quanto non lo sia, commetterei un peccato, ma ieri sinceramente mi è presa questa debolezza, avrei voluto poterlo comprare.


La storia di questo castello la potete trovare nel Blog del Casato dei Ranieri:
" .... Le mura di cinta raccontano di Annibale, che qui pose il suo campo nella battaglia del Trasimeno per combattere il Console Caio Flaminio nel 217 a.C.; di Carlo Magno, che ne fu il primo illustre proprietario; del Signore di Santa Maria, al quale poi egli lo diede in dono; di Federico Barbarossa che lo conquistò ai Perugini e dei Marchesi Ranieri, allora signori del luogo......"


Insomma una "daycation" fantastica, come Elena d'altro canto che mi sopporta anche tutte le volte che sbaglio strada.


mercoledì 21 dicembre 2016

Novità NAUTIC 2016: MacGlide, la pellicola antivegetativa rivoluzionaria ed ecologica

Applicazione della pellicola MacGlide dalla rivista Bateaux
Nella rivista francese online Bateaux si parla di un sistema rivoluzionario di applicazione della antivegetativa in forma di pellicola. 
Presentato in anteprima al Salone Nautico di Parigi 2016, il MacGlide, dopo ben cinque anni di sperimentazioni e ricerca, è finalmente entrato in commercio.
Ma facciamo subito un esempio: per coprire lo scafo di una barca a vela Oceanis 31 (9,50 m) si spendono circa 3200 € (126 € / m2), un po' di più per un motoscafo (142 € / m2) considerato il numero di tagli lungo il fasciame.
L'applicazione deve essere effettuata su di un gelcoat pulito pertanto è più facile da applicare su di una barca nuova, altrimenti bisognerà effettuare una sabbiatura su quegli scafi che hanno già ricevuto mani di antivegetativa col pennello.
Al momento viene assicurata una durata di almeno cinque anni ma nessun test ha ancora provato che possa reggere molto più a lungo.



Facendo un sommario delle qualità di questo prodotto trovate nel web si può dire che:
  • è economico, soprattutto considerando la maggior durata
  • è ecologico, preservando l'ambiente marino e la salute umana
  • è auto pulente, garantendo una maggiore velocità allo scafo
  • è efficace, può essere applicato ovunque
  • è risparmioso, riduce il consumo di carburante
  • è durevole, almeno cinque anni
  • è efficiente, riduce al minimo il rischio d'osmosi
Insomma, molto interessante


martedì 20 dicembre 2016

L348 RAID, una piccola barca trasportabile e molto versatile

L348 RAID
Finalmente, grazie ad Aurelio, a breve ci verrà proposta una soluzione ibrida tra la deriva ed il cabinato, una barca aperta durante il giorno e coperta per la notte in modo da poter sfruttare gli spazi al meglio, secondo le necessità ed il tipo di utilizzo che se vuol fare, adatta per il campeggio nautico ma anche come deriva sportiva o familiare, per il "daysailing" o la crociera.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 3,48 m
Baglio max. : 1,75 m
Pescaggio: 0.13 - 0.74 m
Sup velica (randa): 8 mq
Peso (incluso albero e deriva pivotante di 45 kg): 142 kg
Capacità: 215 kg
Motorizzazione: da 2.5 a 6 HP
Categoria: D3
Il progetto è stato curato da Aurelio in collaborazione con Henseval Yacht Design e per qualsiasi altra informazione tecnica e commerciale vi potete rivolgere direttamente ad Aurelio: alprevici@libero.it

L348 RAID
L'L348 RAID, oltre che motorizzabile è anche predisposto per la remata, alternativa o possibilità molto allettante per chi non vuol montare il motore o vuol praticare anche questo tipo di attività.

L348 RAID
Come si vede dal progetto l'armo è semplice ma allo stesso tempo realizzato con materiali di ultima generazione quali la fibra di carbonio. L'albero pesa solo 4.75 kg, è lungo 6.84 m , è suddivisibile in due parti ed è rotante, la vela è avvolgibile per aumentare la sicurezza e la praticità durante la navigazione.

L348 RAID
Insomma, un piccolo grande yacht versatile, comodo, economico e sicuro. Mi piace. Da QUI, potete scaricare il piano velico.


lunedì 19 dicembre 2016


domenica 18 dicembre 2016

Saturn Nanocat with sail kit

Nanocat, dal sito boatstogo
Il Saturn Nanocat NC290 armato a vela appare come una bella e portabilissima barca a vela gonfiabile. 
La barca è così leggera che può essere trasportata da una sola persona (circa 25 kg) ed allo stesso tempo ha una capacità di 275 kg di carico. 
Il materiale con cui è stato realizzata è molto più resistente dei canotti commerciali come i Mariner, Intex e altri. 
La barca viene fornita di timoni/ remi, derive, supporto/ cornice, vela, cinghie di fissaggio e le istruzioni complete. 
Sono inclusi anche pompa, kit di riparazione e borse. Può essere installato un motore con cilindrata massima di 2,5 CV. (maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da boatstogo).

Nanocat armato a vela può essere spedito ovunque nel mondo al prezzo di 1110 $ da Sailboatstogo.

E' proprio vera la frase "una spiaggia alle Bahamas è la stessa che la si veda con una barca di trenta metri che con un canotto di tre" e sicuramente nel secondo caso non hai nessuna preoccupazione per come fare a mantenerla.



giovedì 15 dicembre 2016


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