venerdì 13 ottobre 2017


domenica 8 ottobre 2017


lunedì 2 ottobre 2017


giovedì 28 settembre 2017

Inflated Wing Sails (IWS) LA VOILE-AILE GONFLABLE

Dal sito Inflated Wing Sails
E' un po' di tempo che si parla di vele gonfiabili e finalmente le vediamo nel mercato della nautica da diporto. Si chiamano Inflated Wing Sails e chi le produce garantisce prestazioni di eccellenza per i seguenti motivi principali:
  • sono stabili in ogni condizione di vento
  • non producono pressione sulla struttura della barca, contrariamente alle vele tradizionali
  • non sono più necessarie attrezzature di coperta complesse
In pratica la vela sfrutta i principi dell'aerodinamica (quelli del parapendio) che consentono di bordeggiare senza  cambiarne il profilo. 

Dal sito Inflated Wing Sails
Oltre al particolare che per tirarla giù basta sgonfiarla, altro non mi sento di aggiungere per non dire qualche strafalcione. Mi pare molto interessante, che ci si trovi già ad un passo dal futuro con barche che volano e vele come ali di aeroplano?


Via: Yacht.de


venerdì 22 settembre 2017

Morgat 320 : Naviguer simplement

Morgat 320, dal sito la gazelle des sables
Le Morgat 320 è la nuova nata del cantiere francese La Gazelle des Sables. Devo dire che è molto simile alla nostra Bernarda, direi ugualmente deliziosa anche se ha la prua un po' più rialzata, dal tipico stile bretone. Notare l'assenza della deriva.
Facilmente trasportabile con un carrello non so se è anche cartoppabile perché nelle caratteristiche tecniche, stranamente, non viene indicato il peso.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza x Larghezza:  3,15 x 1,56 m
Pescaggio: 0.30 m
Carico massimo a bordo: 300 kg (3 adulti)
Sup. velica: da 0 a 8,5 m² (possibilità di armarla in maniera differente, standard o tradizionale, anche senza boma o con fiocco).
Prezzo: ancora non indicato.
I tipi di armo velico di le Morgat 320, dal sito La Gazelle des Sables


mercoledì 20 settembre 2017

Die Trends für die nächste Saison: Pointer 22

Pointer 22, dal sito Pointer Yacht
All'Interboot di Friedrichshafen, che si terrà dal 23 settembre a 1 ottobre, verrà presentato un nuovo gioiello della tecnologia tedesca per la piccola nautica da diporto, il Pointer 22.
Carrellabile, versatile, design molto elegante, sportiva, chiglia a scomparsa totale e prezzo relativamente contenuto.

Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 6,50 m
Larghezza: 2.20 m
Pescaggio: 0.30 - 1.10 m
Peso: 750 kg
Peso chiglia retrattile: 180 kg
Randa: 14,0 m2
Genoa 9,0 m2
Gennaker 28,0 m2
Pozzetto: 6 persone
Cuccette: 2-4 persone
Prezzo: da 32500 €

Che dire, davvero bella, mi rodo dentro.
Algemeen Plan, Pointer 22

Via: Yacht.de


mercoledì 13 settembre 2017

Annibale, un viaggio

Annibale, un viaggio di Paolo Rumiz
"Quanto pesano le ceneri di Annibale? Si chiedevano i romani al termine della seconda guerra punica. Niente, era la risposta. Eppure lo spauracchio si trasformò in eroe, l'eroe in mito e il mito in leggenda. Ed è questa leggenda che invade il Mediterraneo fino a lambire le porte dell'Asia. Quella che ci viene incontro è la storia di un uomo, temuto e rispettato, e dei luoghi che lo hanno reso celebre. Con una scrittura che illumina e che rende i fatti storici più contemporanei della cronaca, Paolo Rumiz si imbarca in un viaggio che parte dalla Sardegna - "l'isola che profuma di Oriente" -, passa per il Rodano, il Trebbia, la leggenda delle Alpi e degli elefanti, l'inferno di Canne, e arriva fino in Turchia, sulla tomba del condottiero. Annibale non è solo un viaggio nella memoria, è anche attualità, le contaminazioni culturali Occidente-Oriente, la scellerata gestione urbanistica nelle grandi città, l'inutilità della guerra, la globalizzazione, Nord Italia e Sud Italia."

Non mi era mai successo, ho letto il libro tutto d'un fiato fino alle ultime cinque pagine perché non volevo che finisse, e alla fine ci ho messo una settimana per terminarlo.
Per me è davvero un buon libro e credo che il suo autore è ciò che vorrebbe sentirsi dire, direi che ci insegna a capire e a scoprire la storia in maniera forse un po' meno ortodossa di quello che ci insegnano a scuola.
La frase che mi ha colpito di più? Ce ne sono centinaia ma è solo leggendo questo libro che si capisce come abbia fatto un popolo di marinai a combattere in terraferma, in campo aperto, e a infliggere a Roma sconfitte che non verranno mai dimenticate, come il Grande Generale dei Cartaginesi, Annibale.



sabato 9 settembre 2017


martedì 5 settembre 2017


lunedì 4 settembre 2017

Primo Comando di Patrick O'Brian


Jack Aubrey, uomo di mare temerario e orgoglioso soldato della Royal Navy del diciannovesimo secolo, ha un solo grande sogno: comandare una nave della Marina Britannica, incrociare lungo le coste del Mediterraneo e dell'Atlantico all'inseguimento di navigli nemici. Quando tutto questo sembra avverarsi, con il comando della corvetta "Sophie", Aubrey scopre i mille pericoli del potere: il peso della solitudine, la difficoltà di governare un equipaggio di uomini duri e assetati di denaro, la durezza dei superiori, la logica crudele della guerra sui mari. Solo l'amicizia con il medico di bordo, Stephen Maturin, gli sarà d'aiuto davanti alla corte marziale.

Primo Comando, è un romanzo di Patrick O'Brian, dai suoi romanzi il regista Peter Weir ha tratto il film Master & Commander, Sfida ai Confini del Mare.

E' stato, assieme alla "La Montagna Bolognese nel Medio Evo" di Arturo Palmieri, la mia lettura dell'estate. Per il Sunday Times è il miglior romanzo storico di avventure sui mari: diciamo che ci si avvicina parecchio, ma per apprezzarlo in pieno bisogna essere marinai.


venerdì 1 settembre 2017


giovedì 31 agosto 2017


martedì 1 agosto 2017

Al lago con Papì


La previsione di una giornata torrida e il lago in secca mi hanno fatto desistere dall'andare al Trasimeno con MAE, privilegiando Papì di cui volevo collaudare le modifiche all'insartiamento.


Cominciamo con il trasporto dall'auto: è stato abbastanza faticoso a causa delle ruotine molto piccole del sistema di trasporto e questo ha fatto si che lo sforzo non è stato molto differente di quando trasporto MAE che ha le ruote del carrello più grandi. Ovviamente dalla sua Papì ha il fatto che non c'è bisogno di caricarla sul tetto dell'auto, basta tirare giù il sedile.
Poi il gonfiaggio dello scafo,


sistemazione del timone, della deriva e delle vele: forse mi ci è voluto qualche minuto in più del tempo che occorre per l'attrezzatura di MAE che è molto semplice, ma probabilmente è solo questione di pratica,


La navigazione con poco vento è stata tranquilla e comoda, ovviamente non so se con venti forti il mio insartiamento avrebbe tenuto. L'andatura è stata perfetta in ogni direzione, anche quando lasciavo il timone a se stesso Papì procedeva spedita senza deviazioni o scarrocciamenti.


Un difetto grosso ed importante, forse l'unico che ha Papì modificata da un Mistral Windglider, che era solo un surf, è la posizione dei golfari per le sartie che, come si vede nella foto, sono a mezzo scafo tra l'albero ed il bordo. Non potevo fare altrimenti ma questo non permette un movimento agevole a bordo, non ci si può stendere e non si può andare a prua.


Infine, come già mi aveva comunicato il precedente proprietario, c'è una piccola perdita d'aria, forse dalla valvola, e questo non mi ha permesso di effettuare navigazioni superiori alla mezz'ora perché  dopo Papì cominciava a sgonfiarsi.


Fondamentalmente, a parte tutto, è stata una navigazione piacevole e divertente e ritengo che la soluzione della tavola gonfiabile armata a vela, tipo Aquaglide Multisport o derive simili, sia raccomandabile, soprattutto per chi si accontenta di fare attività nautiche non troppo impegnative, semplicemente per passare una giornata sull'acqua trasportato dal vento davanti alla spiaggia. A me è piaciuto anche se mi rendo conto che Papì così modificato "in casa" non possa garantire tutta la sicurezza necessaria in navigazione. Diciamo che è stata una prova per eventuali futuri acquisti.


Mentre io ho navigato per circa quattro ore Elena si è letta un intero libro e non mi ha fatto smettere finché non l'ha finito, è "La Solitudine dei Numeri Primi"di Paolo Giordano che, a questo punto, non posso che raccomandare anche a voi.

La Solitudine dei Numeri Primi, Paolo Giordano - Edizioni Mondadori
Dimenticavo, caldo a parte e acqua un po' carente, il Trasimeno oggi era meraviglioso!


Addirittura un airone è stato tutto il tempo davanti a noi a pescare.


Forse cercava di prendere questa bella carpa.




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