venerdì 5 ottobre 2007

Una vacanza differente tra montagne, laghi, ghiacciai e ....... orme di dinosauri



Per chi ha una deriva o una piccola barca carrellabile propongo un itinerario che è qualcosa di più che un approdo turistico ma un viaggio alla scoperta di sé attraverso la conoscenza delle origini dell'umanità e della nostra civiltà:
Si passa dalla frontiera del Gran San Bernardo e si raggiunge Martigny, "La Romana". E' obbligo visitare le rovine romane e conoscerne la storia, così come un pugno di soldati romani organizzati e ben addestrati si fecero beffa di 30000 Galli riuscendo a sconfiggerli. Che cosa sia stato l'Impero Romano si capisce dalla statua in bronzo esposta all'ingresso del Museo Pierre Gianadda a Martigny (da vedere per le sue importantissime mostre d'arte contemporanea, il museo romano e il museo delle auto d'epoca), potenza, grandiosità, bellezza, organizzazione, cultura. Nessuno dovrebbe mai dire che l'impero romano è crollato, ma solo che la civiltà, nella seconda metà del I secolo, si è evoluta lasciandosi alle spalle il mondo antico e le sue crudezze recependo tutto ciò che di grande l'uomo aveva fatto, per guardare oltre, ad un modo diverso di concepire l'uomo e la vita.
Proseguendo per la Francia si fa tappa alla grandiosa diga di Emosson/ Finhaut, settecento impressionanti metri di salto, ma non tanto per stupirsi della tecnologia moderna (anche se l'enorme turbina Pelton esposta all'ingresso dell'attraversamento della diga è del tutto simile alle ruote dei mulini ottocenteschi che si vedono, per esempio nel nostro Casentino), ma per raggiungere il Sito dei Dinosauri: tre quattro ore di cammino, tra laghi, montagne, ghiacciai in corso di scioglimento, antichi vulcani spenti per arrivare ad ammirare un'enorme lastrone di pietra posto sul fianco di una montagna. Ci sono le impronte dei dinosauri, quando ancora lì era tutto una palude e le montagne non esistevano. Sessanta milioni di anni bloccati in circa duecento impronte di piccoli e grandi animali che passavano di lì, forse per abbeverarsi o cercare del cibo. L'uomo allora non esisteva e, vi assicuro, in quel luogo, dopo ore di fatica, di cammino, di attesa si respira il senso dell'eternità, dell'evoluzione di quanto piccolo ma allo stesso tempo di immensamente grande c'è in ognuno di noi, in ogni essere vivente. Il cammino stimola alla riflessione, la bellezza della natura intorno sviluppa i sensi, la vista, l'udito, l'olfatto...., il contrasto tra moderno e preistorico il senso della continuità del tempo e di se stessi, è strano: più ti senti piccolo, più ti rendi conto di quanto ogni essere vivente sia importante....ma proseguiamo oltre;
Si raggiunge Chamonix Mont Blanc, le sue vette innevate, i suoi ghiacciai. Ci sono tante cose da vedere a Chamonix, il Mer de Glace, l'Aguille du Midi, Le Brevent, e ......, ma mettersi proprio sotto il ghiacciaio dell'Argentiere e vedere i possenti lastroni di ghiaccio che cadono fragorosamente nella vallata sottostante è veramente impressionante.
Si conclude con il lago di Annecy e la "piccola Venezia", una vera chicca. Si veleggia nel lago circondato dalle montagne e se ne respira il vento. Una conclusione meravigliosa di un viaggio alla scoperta di sé che non può che concludersi con l'ascoltare il silenzio assordante della barca che scivola sulle onde dopo aver capito che la vita è una grande occasione e che non va sprecata.


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