giovedì 2 settembre 2010

Un Porto Verde (o a secco) a basso impatto ambientale

Propongo un esempio di un Porto Verde (o a secco) a basso impatto ambientale. Speriamo che qualcuno di quelli che contano lo vedano e gli venga una illuminazione, almeno avessero la capacità di appropriarsi di un'idea o di un'intuizione, invece che sempre e solo dei soliti noiosissimi e lucrosi stipendi, appannaggi, privilegi, appartamenti. Ma cambierà un giorno questa pietosa, incolta, cinica, arida e stupida umanità? In una società così dinamica, fluida e globalizzata è ancora così importante accumulare? Serve veramente a qualcosa? Pongo questa domanda perché sono sempre più perplesso nel vedere infelici che si agitano ad accumulare ciò che non si potranno mai godere. "Vinti" li aveva chiamati l'amato Verga, infatti assieme alla Nedda, l'umiliata e l'offesa, ci aveva messo anche il Mastro Don Gesualdo.


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