lunedì 25 aprile 2011

Sailing Nordic Waters


(By Mikael Sundeback, WindRider Sweden, liberamente tradotto ed interpretato da me medesimo: LINK)

Siamo tutti a conoscenza del fatto che il popolo scandinavo ha navigato e solcato gli oceani fin dagli albori dell’umanità anche con mezzi estremamente primitivi. Oggi navigare in Svezia, Norvegia e Danimarca è diventato molto più semplice e cavalcare le onde dell’oceano è sicuramente più piacevole di allora.

Se noleggiate un Windrider 17 a vela lungo la costa occidentale della Svezia in una limpida giornata estiva vi potrete trovare in mezzo a tanti amici in barca a vivere una splendida avventura. Infatti, durante l’alta stagione, ci si può aspettare di vedere barche assolutamente ovunque come prova dell’amore per l’acqua dei popoli scandinavi, dai traghetti d’altura ai motoscafi, dalle barche a vela da regata alle canoe, fino a vecchie barche d’epoca di ogni dimensione.

Recentemente, anche in queste latitudini, abbiamo notato un crescente interesse verso i multiscafi, una tipologia di barca che fino a poco tempo fa era rimasta in qualche modo estranea alla mentalità conservatrice dei navigatori scandinavi. I vantaggi che i trimarani Windrider offrono, tra cui la facilità di gestione, la carrellabilità, il divertimento, l’economicità e la versatilità hanno fatto sì che diventassero molto popolari anche qui.

Se si va parecchio indietro nel tempo si scopre che fu l’avvento dei Vichinghi ad allargare gli orizzonti ai nostri antenati nordici che, pur non amando particolarmente la navigazione, inventarono tecniche e tecnologie per affrontare il mare ancor oggi utilizzate dai nostri marinai. Allora questa tecnica veniva utilizzata quasi esclusivamente per scopi militari mentre i pescatori rimanevano sostanzialmente attaccati alla terra. E rimanendo in tema di come guadagnarsi da vivere certamente la zona intorno a Smögen non era nota per il suo clima mite, le barche operavano in condizioni estremamente critiche a causa del freddo, del ghiaccio e della neve anche se la Corrente del Golfo riesce a regalarci condizioni molto più accettabili che in altri luoghi situati più a nord, ove sono presenti solo orsi polari. L’era moderna non ha ancora cambiato queste condizioni climatiche e le attrezzature delle barche da diporto devono avere caratteristiche di resistenza ben superiori a quelle che navigano più a sud, come ai vecchi tempi e, anche se non ci sono pericoli, navigare lungo le coste della Norvegia settentrionale, per esempio, non è per i deboli di cuore, neanche in estate.


La cosa migliore da fare per navigare in queste acque è di far parte di una spedizione con marinai esperti. L’anno scorso abbiamo venduto un Windrider 17 ad un abitante della zona che ci ha promesso di segnalarci le sue prestazioni in queste condizioni ma noi non ci siamo preoccupati del fatto che il Windrider 17 non abbia soddisfatto le sue aspettative.


Quindi se la stagione di vela della Scandinavia è più breve rispetto a quella del Mediterraneo certamente può essere compensata con l’intensità e lo stile. Le acque poco profonde e rocciose degli arcipelaghi scandinavi non si prestano ai mega-yacht o alle dimensioni dei multiscafi che si vedono ai Caraibi e stiamo osservando un cambiamento di mentalità rispetto a qualche anno fa. Un 30 piedi, oggi, è considerata una piccola imbarcazione e difficilmente trova posto in un marina a buon mercato, o perlomeno a condizioni tali da essere sopportate da una famiglia media. I fabbricanti di yacht costruiscono solo grandi barche e il mercato delle barche piccole è andato progressivamente a scomparire, tanto che è diventato estremamente difficile trovare imbarcazioni che possano far divertire le famiglie in semplicità ed economia.

Questa è stata la sfida di Windrider, offrire un trimarano semplice, sicuro, veloce, divertente ed adatto alla famiglia e per esplorazioni lungo costa. Windrider ha coniugato in maniera esemplare libertà nella navigazione con la velocità e la facilità di utilizzo e con ciò ha salvato le anime inquiete degli amanti della navigazione a vela. Per quanto riguarda le avventure sulle lunghe distanze possiamo aggiungere che da queste parti abbiamo sempre avuto la nostra bella costa, la più lunga d’Europa, e non è certo un problema trovare luoghi meravigliosi ove navigare, anche in rive straniere fino al Mar Baltico, il Nord della Germania, oppure le coste finlandesi o l’isola svedese di Gotlnad.

Armati di EPIRB e attrezzature di soccorso, con tempo stabile e prevedibile, è possibile con un Windrider 17 attraversare il Baltico, in Estonia, Lettonia e la Lituania. Ma se siamo nello Smålandshavet e vogliamo esplorare i fiordi norvegesi o navigare da un'isola all'altra della costa occidentale della Svezia, vicino Smögen, ebbene sappiate che questo è il sogno di ogni velista scandinavo. Allontanarsi da tutti, trovare una baia isolata e semplicemente rilassarsi, godersi un pic-nic sulle rocce ed abbandonarsi sopra i trampolini durante le notti d'estate che non finiscono mai. Sei libero di andare in qualsiasi isola di tua scelta ed immergerti nella natura incontaminata che ti offrono gli arcipelaghi della Svezia, rispettando i regolamenti del parco ed alla fine, perché no, portarsi a casa i frutti di mare freschi appena pescati dagli abitanti del luogo.

I sogni spesso si perdono tra i rumori e la confusione, ma se tu lascerai la Svezia dopo essere stato al comando di un Windrider 17 al WindRider Basecamp Hasselösund ebbene questo sogno tornerà sempre chiaro e limpido con la voglia e la promessa di tornare in un luogo in cui il tempo rallenta, la tua scala di valori torna a proporzioni umane in modo tale che tutto il fascino di vivere la vela è più che eloquente. Come stanno scoprendo molti scandinavi l’amore per i loro Windriders è destinato a durare.

Ecco dove siamo:


Un bel video di un Windrider che naviga nelle acque svedesi di Kungsbacka:


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