lunedì 19 dicembre 2011

E' nato "Stupor Mundi"

"Stupor Mundi"
Una vita fa, quando ero un "manager" o meglio uno "yesman", nel promuovere un progetto scuola-lavoro ho insegnato per tre anni presso un Istituto Tecnico Professionale la materia di Total Manufacturing Management. Nelle lezioni spiegavo agli alunni come avrebbero potuto, una volta usciti dalla scuola, porre le basi per iniziare una piccola attività artigianale; abbiamo realizzato delle apparecchiature elettroniche vere e proprie partendo dal circuito stampato fino all'assemblaggio completo e, tra le altre cose, per concludere abbiamo simulato il loro lancio nel mercato. Come tutte le attività che ho portato avanti nel mio lavoro per me è stato un divertimento e occasione di grande soddisfazione, almeno finché in fabbrica le cose non sono cambiate, ma questo è un altro discorso. Avessi l'opportunità di insegnare oggi le stesse materie, ma in un altro ambito, proporrei questo progetto di personalizzazione di un piccolo yacht a vela.
Con scafo base Navikom di colore Dark Blue,  l'ho chiamato "Stupor Mundi" con il simbolo del leone rampante in omaggio a colui il quale nelle terre del Lago Trasimeno ha fatto costruire un bellissimo castello.

La base di partenza del mio "Stupor Mundi"
Il veliero verrebbe assemblato con tutto l'occorrente e le migliori rifiniture possibili per l'effettuazione di lunghe crociere in mare, fornito anche di idoneo carrello per lunghi percorsi a terra, insomma un prodotto chiavi in mano di lusso, ma allo stesso tempo relativamente economico nell'acquisto e nella gestione.
Rispetto a quanto fornito dal fabbricante il veliero avrebbe il ponte verniciato color panna chiaro così come le vele. Verrebbero poi aggiunti loghi e scritte personalizzati, anch'essi color panna chiaro o blu scuro. Lazy yack, spray hood, fascia anti UV per il genoa rollabile, tendalino, copri winch e copri timone saranno in stoffa impermeabile di color blu scuro. Altre caratteristiche di pregio dovrebbero essere il pozzetto e ponte rifiniti in teak sintetico, verrebbe montato l'oblò che si affaccia in pozzetto dalla cabina di poppa, l'impianto elettrico sarebbe gestito da un quadro elettrico con relativa impiantistica per collegamento alla rete, poi verrebbe inserito un piccolo lavabo nel bagnetto e una doccetta in pozzetto, infine la barca ovviamente verrebbe consegnata con tutto quanto necessario dal punto di vista dell'elettronica come l'ecoscandaglio, il GPS, il segnavento, stazione meteo, VHF, TV, etc. e della sicurezza inclusi i salvagente e le dotazioni previste per la navigazione entro le sei miglia. Non ultimo il kit per gestire le fasi di mast raising da una sola persona. 
Gli interni dei nuovi modelli del Viko 20 sono molto eleganti. 

Gli interni del Viko 20, dal sito Navikom
E gli spazi non sono mai mancati:
Gli interni , dal sito di Yann de Caseneuve
Il motore installato dovrebbe essere un 4CV 4T con accensione elettronica, comandi separati e carica batteria. Il carrello scelto sarebbe sicuramente un mono asse con una portata complessiva di 1300 kg, basculante, completo di rulliere, argano, supporto per l'albero e quanto necessario per facilitare il varo e l'alaggio da scivolo. Il prezzo della barca completa di tutto, tasse, trasporto  e carrello inclusi si dovrebbe aggirare intorno ai 25.000 €.
Spero di avervi stupito!

Il pozzetto di Stupor  Mundi rifinito in Teak.
L'oblò della cuccetta di poppa che da nel pozzetto installato da Yann su Passe Par Tout:

L'oblò , dal sito di Yann de Caseneuve
Questo è il quadro elettrico che monterei, esattamente sotto le scalette:

Il quadro elettrico
"Stupor Mundi" come potrebbe essere:


Una simulazione di Stupor Mundi, da un'iimagine tratta da Bootsplanen

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...