mercoledì 13 novembre 2013

Il sogno della barca più grande


Metto in maggior evidenza una mia risposta a Luca in merito a questo argomento, altre volte ne ho parlato, credo utile a molti puntualizzare.

Concordo al 100% sul fatto che ognuno fa ciò che vuole e se a volte io esprimo opinioni un po' pungenti rimangono pur sempre tali, opinioni personali dettate dal mio modo di vedere la vita. Tollero poco però coloro che si vantano di essere andati al mare alle Seichelles con accanto una figlia diciottenne che ha i denti che non si possono guardare o, peggio ancora, che non viene mandata all'università perché costa troppo. Ne vedo di questi casi non lontano da casa mia.
Per quanto riguarda la barca grande non la sogno più da anni, semmai più bella, magari in legno, magari più facile da gestire, magari usandola molto di più di quello che non faccia oggi, ma non certo più grande. A volte semmai la vorrei più piccola, con l'illusione di poterla usare di più anche se sono consapevole che oramai l'equilibrio è raggiunto.
La vita di mare impone i suoi ritmi, per avere una barca più grande bisogna viverci, bisogna avere tempo, bisogna avere un equipaggio, bisogna essere ricchi con tutto quello che ne consegue perché i soldi non piovono dal cielo, bisogna essere portati a vivere in mare almeno tre mesi l'anno, con le onde, con il vento, con i gavitelli, i porti, le marinerie e gli ormeggi, con la pioggia, il sole e la potenza della natura, con le persone che ti stanno accanto e addosso per tanto tempo, con il loro carattere e le loro esigenze.
Troppi "bisogna" per me, troppi soprattutto per i miei familiari che finito di lavorare e studiare duro tutto l'anno non hanno certo voglia di santificarsi in una barca con una coperta di 12 metri quadri, se va bene. 
Per l'amor del cielo, va bene così, va benissimo Aspirina, il Trasimeno e i suoi tramonti mozzafiato.


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