sabato 2 maggio 2015

Alla ricerca del tesoro perduto di Re Porsenna


"Le tradizioni Toscane parlano del potente lucumone che, sentendo la morte arrivare, aveva fatto costruire un cocchio trainato da 12 cavalli tutto d'oro, così come una chioccia con cinquemila pulcini, anch'essi d'oro." 


Sulla base dei resoconti che il Conte Gian Carlo Conestabile della Staffa aveva fatto degli scavi etruschi effettuati in collaborazione col mio trisnonno sapevo che avevano escavato anche il "Tumulo di Poggio Gaiella" che per molti anni era stata ritenuta la possibile sepoltura del potente lucumone di Chiusi, quel Re Porsenna che mise sotto scacco Roma. Dopo la delusione avuta dal fatto che eravamo arrivati tardi per il giro delle tombe organizzata dal museo di Chiusi ci siamo avviati verso Poggio Gaiella. Per caso e solo per l'occhio acuto di Elena abbiamo trovato il tumulo che per un altro evento fortuito era stato ripulito proprio in questi giorni. Del tesoro perduto di Porsenna non abbiamo trovato neanche uno dei cinquemila pulcini d'oro ma la visita è stata bella lo stesso, soprattutto dopo aver apprezzato anche le catacombe di Santa Mustiola, il bellissimo museo di Chiusi, la città di Chiusi ed infine il suo stupendo lago.


Di seguito, nella mappa, sono riportati i luoghi di escavazione effettuati dal mio trisnonno, ingegnere, in collaborazione con la Società Colombaria, sotto la direzione del Conte Giovan Carlo Conestabile della Staffa nell'Agro Chiusino, nelle due campagne tra il 1858 e il 1859.


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