sabato 19 settembre 2015

Veleggiare nel Lago di Vico, tra la Villa Farnese e la Necropoli di Norchia


Populonia, Golfo di Baratti e il Lago di Molveno nelle Dolomiti saranno quasi certamente i primi tour pianificati per l'anno prossimo ma non potremo fare a meno di fare anche una veleggiata nel Lago di Vico in mezzo a due escursioni importanti, la Villa Farnese a Caprarola e la Necropoli di Norchia.

Mappa escursione
Il Palazzo Farnese, a Capraola, è uno dei migliori esempi di dimora d'epoca presenti nel nostro territorio nazionale e forse non tutti sanno che uno degli architetti è lo stesso che ha realizzato la Fortezza Medicea di Arezzo, Antonio da Sangallo il Giovane; inconfondibile la pianta di tutti e due gli edifici, mi è bastato vedere il Palazzo Farnese dall'alto per capire immediatamente chi l'avesse progettato.

Palazzo Farnese a Caprarola, via Wikipedia
Andando indietro di circa duemila anni, dall'altra parte del lago, lungo la via Clodia che si dirigeva verso Tuscania ed il mare (tutte le strade degli etruschi andavano verso il mare)  si trova un'altra delle meraviglie archeologiche del nostro paese, la Necropoli di Norchia, già presente nel territorio fin dal IV o V secolo a.C.
Nella rete potrete trovare diverse descrizioni del sito archeologico, attualmente in completo ED INCREDIBILE stato di abbandono, e varie tipologie di escursioni da attuare ma io vi consiglio di leggere la prima descrizione che ne fece il Dennis nel suo "Cities and cemeteries of Etruria", a pagina 242. Un'ottima trascrizione in inglese è QUI, ma dalla quale si può estrarre una discreta e fedele traduzione con il Google Translate, e benché il libro sia stato scritto nel 1848, più di 150 anni fa, chi ci è stato mi ha assicurato che è rimasto tutto esattamente com'era allora, a parte le ingiurie del tempo.


Anche a Norchia c'è una via cava, come avevamo visto a Sovana, che intendo esplorare, la "cava buia", via che è ormai quasi certamente appurato che non si trattava né di strada di collegamento né di struttura militare ma, proprio perché realizzata come tutte le altre solo in prossimità delle necropoli, una strada che introduceva i morti nell'aldilà, oltretomba che per gli etruschi era legato alle viscere della terra. QUI potrete trovare qualche informazione in più a riguardo (anche se si parla di quella di Sovana), e ha importanza relativa se poi questa si sia trovata esattamente lungo la via romana Clodia, successivamente utilizzata dai romani come collegamento viario.

Le tombe rupestri della Necropoli di Norchia, immagine tratta da Wikipedia
Ovviamente porteremo con noi anche la nostra barchina, come abbiamo sempre fatto quest'anno.




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