giovedì 15 aprile 2021

Addio Alfeo

Ho contattato per la prima volta Alfeo Giacomelli nel settembre del 2017, dopo che mi era stato raccomandato dall'amico Pierluigi Carnesecchi, anch'egli come me alla ricerca delle origini delle antiche famiglie residenti fin da tempi remoti nella montagna pistoiese-bolognese e poi diramatesi in tutto il Centro Italia. 

Come mi sono presentato ho destato subito l'interesse di Alfeo poiché il nostro era uno dei numerosi casati tosco-romagnoli su cui aveva tanto studiato, nelle sue diramazioni e nei flussi migratori tra il contado e le città, tra le diocesi e le regioni. Tra l'altro, in qualche modo, come con quasi tutte le famiglie appartenenti alle “Corti del Reno”, i Giacomelli erano imparentati anche con noi Lenzi: la ricerca genealogica è una ricerca complessa e articolata che va analizzata nel suo insieme e nella sua totalità, questo è stato uno dei primi grandi insegnamenti di Alfeo. 

Alfeo è stato uno studioso intelligente, poliedrico, attento, preciso a tal punto che nulla poteva essere scritto e definito se non sulla base di documenti certi. Alfeo mi ha insegnato a leggere la storia, a capirne le dinamiche e l'evoluzione nel corso dei secoli soprattutto attraverso la microstoria e le vicende occorse alle nostre famiglie, interpretandola non con gli occhi di oggi ma con quelli del tempo in cui si è svolta e questo lo si può fare solo e solamente attraverso la lettura attenta delle fonti che sono gli atti di stato civile, gli estimi, i catasti, i rogiti, i censimenti, le memorie di qualsiasi genere, anche criminali, i testi e tanto altro, ma anche i palazzi, le opere d'arte, le chiese e gli stemmi. 

Potrei stare qui le ore a parlare di Alfeo, della sua gentilezza, della sua sensibilità, della sua generosità, della sua bontà, della sua sconfinata cultura, della sua pazienza, del suo amore per la storia ma chi lo ha conosciuto lo sa, chi invece non ha avuto la fortuna di conoscerlo, o di comprenderlo, si è perso una grandissima occasione di crescita, di maturazione delle proprie conoscenze dell'uomo e della vita perché è vero che solo conoscendo e interpretando correttamente il passato si può progettare un futuro migliore. 

Ho contato le conversazioni che abbiamo tenuto in questi quattro anni, sono state 1123, quasi una al giorno, io chiedevo e lui mi rispondeva sempre con pazienza, non ha mai mancato di darmi un consiglio ed di indirizzarmi nelle mie ricerche, di cercare di capirmi, di aiutarmi. Io non ho mai conosciuto una persona così e piango questa scomparsa dalla mia vita che non verrà mai colmata 

Non mi dilungo sul suo curriculum che è scritto nel suo blog, un diario online che abbiamo creato assieme per fissare e non disperdere le tante conoscenze e studi prima da ricercatore dell'Università di Bologna e poi per proprio conto, un lavoro gratuito e appassionato, una piccola grande avventura che abbiamo costruito assieme con amicizia. 

Anche se la scorsa estate ci siamo conosciuti di persona, con Alfeo non siamo mai riusciti a darsi del tu, non per mantenere le distanze ma per rispetto, ma una persona che mi ha sempre e dico sempre ascoltato in questi anni, quasi ogni giorno, non può definirsi un grande amico? 

Addio Alfeo, e anche se certamente tutti e due non siamo stati dei grandi uomini di fede, io spero un giorno di rivederti, e dopo aver salutato tutti i nostri cari, darsi appuntamento in un luogo dal quale si possano vedere gli orizzonti sconfinati dell'umanità e parlar ancora assieme della vita, della storia e degli uomini. 

Ci sarà, assieme a me finché potrò, qualcuno che ha voluto bene ad Alfeo che porterà avanti il suo blog per mantenere la sua memoria. 

 Alfeo ci ha lasciato all'Ospedale Sant'Orsola di Bologna, Martedì 13 Aprile 2021 alle ore 15,30. 

Grazie Alfeo


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