La versione definitiva della ciclobarchina anfibia "Serenella" è stata completata ed io, come tramite per il suo autore, ho realizzato la mia prima presentazione video. Non posso giudicarne il risultato finale ma così, oltre che conoscere meglio lo sviluppo di questa interessantissima idea, molti dei miei lettori potranno ascoltarmi. Speriamo, da bravo toscano, la mia voce "un se possa sentì" come quella di Renzi!
lunedì 17 marzo 2014
sabato 15 marzo 2014
Idi di Marzo
Le previsioni meteo ci avevano fatto sperare in una giornata migliore ma al lago oggi era fresco e c'era un bel po' di vento. Comunque volevo solo preparare la barca per la stagione, ho portato quasi tutto il materiale fuorché i cuscini, ho rimontato il timone ed installato il motore. Questa volta non mi sono dimenticato l'idoneo mezzo di trasporto.
In cabina tutto perfettamente asciutto, c'era solo un po' d'acqua in sentina che ho potuto vedere dallo spioncino. Ci sono rimasto male perché non era mai successo ma il mezzo metro d'acqua che è piovuto negli ultimi mesi ha trovato il modo di entrare, c'era da aspettarselo.
Bé insomma, siamo alle idi di marzo, un po' troppo presto per noi ma non per le tante barche che oggi erano sul lago, incluso un bel VIKOS 22. La prossima sarà per il trenta di marzo, tempo permettendo usciremo!
Idoneo mezzo di trasporto per motore |
Il VIKOS 22 sbandava di brutto, piuttosto, il lago Trasimeno così alto, oggi a +20, non l'avevo mai visto.
L'acqua è arrivata al pari del prato |
venerdì 14 marzo 2014
Una revisione davvero critica dei portolani medievali?
La mia sovrapposizione sul globo della Carta a Rombi di Vento del Conte Etemano Freducci del 1497 |
L'interessante Blog di Geogarage Marine, nel post "Portolan charts 'too accurate' to be medieval", riporta le tesi di un dottorando in cartografia secondo il quale i portolani risalenti al nostro medioevo sono troppo precisi per essere tali, ma non perché sono stati fatti in epoche successive e quindi falsificati, ma perché risalirebbero a conoscenze ben anteriori, di epoche arabo-bizantine-greche.
Prescindendo dal fatto che qualsiasi conoscenza si tramanda nella storia, attribuire ai nostri cartografi medievali l'unica capacità di aver "copiato" sulla base di conoscenze precedenti neanche del tutto comprese mi sembra un po' peregrina, per quanto si voglia confutarla con calcoli e dati. Lo stesso autore della tesi mi sembra che non spieghi come avrebbero potuto gli arabi conoscere la posizione della Gran Bretagna, o di altre terre alle quali non erano assolutamente interessati.
A parte questo però, l'argomento è estremamente interessante perché quando io stesso sono andato a sovrapporre la straordinariamente bella Carta a Rombi di Vento del Conte Etemano Freducci del 1497 sul globo terrestre, grazie a Google Earth, ho constato delle corrispondenze incredibili per le conoscenze di quel tempo.
Infatti, se la "proiezione del mercatore" è stata proposta nel 1569 dal cartografo fiammingo Gerard de Cremer, tutte le carte antecedenti sembrano realizzate con questa tecnica, pertanto il dottorando asserisce che i nostri cartografi non avevano la percezione della precisione con cui producevano le loro carte, precisione che era dovuta solamente ad una specie "composizione", una sorta di "puzzle".
Non sono abbastanza preparato in materia per poter discernere questa materia, a quanto pare complessa anche per i più esperti, posso solo dire che secondo me le scoperte nella storia quasi mai sono avvenute grazie a "lampi di genio" ma successivamente a tecniche e conoscenze già utilizzate in precedenza, metodi che prima di chiamare "scientifici" abbiamo chiamato "empirici", senza scomodare greci ed arabi.
Prescindendo dal fatto che qualsiasi conoscenza si tramanda nella storia, attribuire ai nostri cartografi medievali l'unica capacità di aver "copiato" sulla base di conoscenze precedenti neanche del tutto comprese mi sembra un po' peregrina, per quanto si voglia confutarla con calcoli e dati. Lo stesso autore della tesi mi sembra che non spieghi come avrebbero potuto gli arabi conoscere la posizione della Gran Bretagna, o di altre terre alle quali non erano assolutamente interessati.
A parte questo però, l'argomento è estremamente interessante perché quando io stesso sono andato a sovrapporre la straordinariamente bella Carta a Rombi di Vento del Conte Etemano Freducci del 1497 sul globo terrestre, grazie a Google Earth, ho constato delle corrispondenze incredibili per le conoscenze di quel tempo.
Infatti, se la "proiezione del mercatore" è stata proposta nel 1569 dal cartografo fiammingo Gerard de Cremer, tutte le carte antecedenti sembrano realizzate con questa tecnica, pertanto il dottorando asserisce che i nostri cartografi non avevano la percezione della precisione con cui producevano le loro carte, precisione che era dovuta solamente ad una specie "composizione", una sorta di "puzzle".
Non sono abbastanza preparato in materia per poter discernere questa materia, a quanto pare complessa anche per i più esperti, posso solo dire che secondo me le scoperte nella storia quasi mai sono avvenute grazie a "lampi di genio" ma successivamente a tecniche e conoscenze già utilizzate in precedenza, metodi che prima di chiamare "scientifici" abbiamo chiamato "empirici", senza scomodare greci ed arabi.
giovedì 13 marzo 2014
Identify an older Folbot
Variazione sul tema trasporto di un Folbot |
Identify an old Folbot è una interessante sezione di un sito dove sono raccolte immagini e listini d'epoca della casa produttrice inglese di kayak pieghevoli Folbot.
Non ho saputo resistere alla tentazione di aggiungere una bicicletta e fare "sailonbike"; è si perché di Folbot a vela nei vecchi cataloghi se ne vedono tantissime, molte più che oggi, chissà perché.
Stupendo armo velico in un Folbot, da un CATALOGO DEL 1937 |
La voglioooooo! Incluse tutte e quattro le bandierine che sventolano, le tre vele, il trolley, la bici, la pipa e il cappellino in testa.
mercoledì 12 marzo 2014
Regata Rosa
RAGATA ROSA VIA FACEBOOK |
Più che volentieri vi giro quanto segnalatomi da Luca:
Ciao Francesco,
Ti segnalo questo LINK circa un video di una regata “in rosa” fatta domenica scorsa a San Giuliano, Venezia.
Alcuni lunghi spezzoni del video sono stati fatti con quei moderni “droni” (nome terribile) con la telecamerina … devo dire che il risultato, a mio avviso, è bellissimo.
Buona visione.
Io penso che le donne, chiunque esse siano e qualsiasi cosa facciano, non possano far altro che aggiungere bellezza e valore.
Colgo l'occasione per affermare la mia idea di quanto sia stata scandalosa la votazione alla Camera dei Deputati contro la Parità di Genere nell'Italicum. Questi "signori" non perdono mai un'occasione per farsi riconoscere; le donne, a mio parere, non possono far altro che migliorare le cose.
Nota: per cogliere tutta la bellezza delle immagini mettere in "HD" e "schermo intero", anche la musica è meravigliosa.
Io penso che le donne, chiunque esse siano e qualsiasi cosa facciano, non possano far altro che aggiungere bellezza e valore.
Colgo l'occasione per affermare la mia idea di quanto sia stata scandalosa la votazione alla Camera dei Deputati contro la Parità di Genere nell'Italicum. Questi "signori" non perdono mai un'occasione per farsi riconoscere; le donne, a mio parere, non possono far altro che migliorare le cose.
Nota: per cogliere tutta la bellezza delle immagini mettere in "HD" e "schermo intero", anche la musica è meravigliosa.
Scandinavia 650 alias Skippi
Scandinavia 650 alias Skippi 650, dalla Fotogallery del Boot di Dusseldorf di Zagle.com.pl |
Skippi 650, mi chiedo perché non abbia mai parlato di questa bella barca a vela di fabbricazione polacca che prevede allestimenti diversi secondo la regata o la crociera. Nella foto tratta dal sito Zagle.com.pl la vediamo esposta al Boot 2014 di Dusseldorf con il nome Scandinavia 650, come spesso accade per queste produzioni.
Comunque la si chiami però mi sembra una barca molto interessante, ideale per le uscite giornaliere e le regate ma anche per la piccola crociera senza la pretesa, ovviamente, di grande abitabilità perché sappiamo bene che quest'ultima non renderebbe ragione di buone prestazioni veliche. Personalmente credo che lo Skippi sia uno dei migliori compromessi nel mercato delle piccole barche a vela cabinate in termini di prestazioni, prezzo e trasportabilità.
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 6.50 m
Larghezza: 2.48 m
Pescaggio: 0.38 - 1.35 m
Peso a vuoto: 750 kg circa
Sup. velica (randa + genoa): 21 mq
Altezza in cabina: 1.35 m
Cuccette: 4
Prezzo: circa 17000 €, come da LISTINO
)
lunedì 10 marzo 2014
Lazy Lady è tornata alle origini
Dopo oltre 30 anni di peregrinare tra lagune e mari italiani e stranieri .... Lazy Lady è tornata al lago d'Iseo, luogo da cui è nata presso il cantiere Cadei. A breve seguiranno foto meno stradali e più lacustri! (Da: Luca, il suo armatore).
Di Lazy Lady ne abbiamo parlato più volte, una per tutte quando pubblicammo il suo Diario di Bordo Mestre Premantura, ma anche la Rai su LineaBlu.
Bella Barca, ma soprattutto bellissima famiglia.
Non c'è verso, senza la copertina nel tambuccio ci si trova a mollo!
I tramonti al lago sono impareggiabili.
Barchette di carta: Mayflower 1620
Mayflower 1620 - Vintage Model - Via Papermau Blog |
Mayflower 1620 è un bel vascello vintage del quale non si conoscono informazioni.
Vale sicuramente la pena provare a realizzarlo, se non altro per la sua semplicità e allo stesso tempo bellezza.
domenica 9 marzo 2014
ALPA 550 con carrello motorizzato a Falconara Marittima su Subito.it
Alpa 550 su Subito.it |
Alpa 550 a Falconara Marittima con carrello elettrico per alaggio e varo a 2500 €.
Una barca storica, tenuta in questo modo in un posto così, come faccio a non segnalarla. Andrei di corsa a vederla.
Entre la terre et la mer: Voile et Canotage d'Anjou
VOILE ED CANOTAGE D'ANJOU |
Voile et Canotage d'Anjou, un blog che è una piccola e grande meraviglia, tante foto che ci mostrano una nautica popolare rispettosa dell'ambiente e delle tradizioni in un ambiente rispettato.
Ometto ulteriori considerazioni sul nostro paese e la nostra civiltà del capannone e dell'incuria che, "vogalonga" a parte così come Venezia, nulla hanno più a che vedere con il resto dell'Europa.
venerdì 7 marzo 2014
Wohowoooh, è uscito il sole ci si prepara per la stagione
Il Mercury dopo la pulizia in tutto il suo splendore |
Ebbene si, ogni anno le solite cose e i soliti riti, è così per ogni velista che si rispetti fino alla morte, che la sua barca sia lunga tre metri come ventiquattro non importa. Si fanno sempre le stesse cose, i soliti controlli, le solite verifiche, i rabbocchi e le pulizie delle vele, del motore, dello scafo e quant'altro debba essere lucidato.
Oggi è uscito un po' di sole ed è toccato al motore, la prossima settimana, tempo permettendo, lo rimetto in barca assieme al timone che avevo riverniciato. Poi si ricomincia a veleggiare fino ad ottobre.
Il magazzino di "Aspirina" pronto per essere svuotato |
Una visitina al magazzino di Aspirina per controllare che sia tutto pronto e asciutto per la prossima stagione, poi partiamo con la manutenzione al motore. Prima il lavaggio con acqua e sapone.
Con il lavaggio tutti i bisognini dei ragnetti del Trasimeno sono stati asportati |
Dopo il lavaggio e relativa sciacquatura il Mercury sembra tornato nuovo
Il Mercury come nuovo |
.Poi si procede alla pulizia del foro di uscita dell'acqua di raffreddamento.
Il foro di uscita dell'acqua di raffreddamento deve essere libero |
Si riempie il bidone dell'acqua.
Senza bidone dell'acqua il motore si brucia |
Poi si verificano i livelli benzina e olio motore con eventuale rabbocco. La candela se non mi fa le bizze all'accensione neanche la guardo.
Tutto a posto |
Benzina,olio, candela, filtro, ingrassaggio parti mobili e connessioni: tutto a posto.
Il Mercury parte subito |
Giusto quattro colpi per permettere alla benzina di raggiungere il carburatore poi il motore parte subito.
Tranquilli, l'acqua esce |
L'acqua di raffreddamento esce copiosa e abbondante dal foro. Infine un'ultima pulitina attorno alle parti ingrassate. Chi avesse un motore simile a questo si ricordi SEMPRE DI FAR CONSUMARE TUTTA LA BENZINA NEL CARBURATORE PRIMA DI SPEGNERLO. Da quando faccio così non ho avuto più nessun problema con il Mercury, dipende dal fatto che la benzina nel carburatore quando il motore è fermo si asciuga e lascia residui che lo sporcano.
Motore pronto per la prossima stagione velica |
Per concludere si rimette tutto a posto per la prossima settimana. Non vedo l'ora.
Il Mercury tornato al coperto, non per molto però |
giovedì 6 marzo 2014
Echoes of the Eskampaba
"Noi siamo una coppia normale, come tanti altri, con un lavoro a tempo pieno che ci tiene lontano dall'acqua e dal deserto. Non abbiamo nessun addestramento speciale, non siamo atleti e non siamo alla ricerca di record. Ci piace solamente vivere insieme in mezzo all natura ... Benvenuti a bordo di U-Boat, il nostro Long Haul Mark II Commando, un kayak pieghevole, per un viaggio lungo 86 minuti, a vela attraverso il bellissimo Parco Nazionale delle Everglades, da Everglades City a Flamingo. Tirate pure fuori i pop corn!"
(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: travelotherapy).
Sono veramente eccezionali questa coppia di americani che vivono assieme l'avventura della vela in un kayak in modo del tutto particolare ed originale, mai visto fino ad ora. Bravi, buon vento e grazie, avete trovato un modo fantastico di festeggiare il compleanno .... squaletto a parte!
.... e ricordate:
"Un viaggio non comincia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati. È il virus del viaggio, malattia sostanzialmente incurabile."
(RYSZARD KAPUSCINSKI, In viaggio con Erodoto).
Il Long Haul Mark II Commando dei "two nomads", dalla loro FOTOGALLERY |
mercoledì 5 marzo 2014
Attraverso la "Via di Orione" su di un trimarano autocostruito
Passaggio a Nord Ovest, dal sito La Via di Orione |
Il 16 settembre 2011 via CBC News:
Con una barca auto costruita attraverso il Passaggio a Nord Ovest:
Con una barca auto costruita attraverso il Passaggio a Nord Ovest:
Un gruppo di marinai russi sono quasi riusciti a condurre una barca fatta in casa attraverso il Passaggio a Nord Ovest.
La barca, un trimarano gonfiabile a vela di 7.6 metri, si trovava a sud ovest delle Victoria Island Giovedi scorso, "Stiamo navigando da Nunavut attraverso le acque dei territori del Northwest", ci ha comunicato con il telefono satellitare il membro dell'equipaggio Aleksey Skripov.
I quattro uomini stanno prendendo parte alla Orion Expedition, un viaggio intorno al mondo trans-artico che prevede varie tappe annuali.
Hanno lasciato San Pietroburgo pochi mesi fa, conducendo la barca attraverso i mari Baltico e del Nord e al di là dell'Atlantico. Il loro trimarano è dotato di un albero costituito di grandi pezzi di bambù e come sartiame utilizza corda e nastro adesivo.
Il Rus, questo è il suo nome, va a vela e motore. Quando il mese scorso si sono presentati a Clyde River, nel Nunavut, un abitante del posto ci ha detto che sembravano appena usciti dalla serie televisiva Gillingan Island. L'equipaggio apparentemente aveva avuto alcuni problemi tecnici. Olga Volynkina, la figlia di un membro dell'equipaggio, ha detto che il motore principale della Rus si era guastato e gli uomini stavano utilizzando quello di riserva. Nel frattempo speravano di trovare un nuovo motore a Barrow, in Alaska, la prossima settimana.
Secondo la Volynkina, era assolutamente indispensabile attraversare in tutta sicurezza la Stretto di Bering in Russia.
La fine del viaggio è previsto ad Anadyr, nella regione di Chukotka in Russia, alla fine di ottobre o all'inizio di novembre. La spedizione sarà oggetto di un libro e documentario sulla natura e gli abitanti dell'Artico.
(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da CBC News).
Se volete conoscere tutto su questa fantastica avventura trans artica potete consultare il sito La Via di Orione oppure Orionexpedition.
La barca, un trimarano gonfiabile a vela di 7.6 metri, si trovava a sud ovest delle Victoria Island Giovedi scorso, "Stiamo navigando da Nunavut attraverso le acque dei territori del Northwest", ci ha comunicato con il telefono satellitare il membro dell'equipaggio Aleksey Skripov.
I quattro uomini stanno prendendo parte alla Orion Expedition, un viaggio intorno al mondo trans-artico che prevede varie tappe annuali.
Hanno lasciato San Pietroburgo pochi mesi fa, conducendo la barca attraverso i mari Baltico e del Nord e al di là dell'Atlantico. Il loro trimarano è dotato di un albero costituito di grandi pezzi di bambù e come sartiame utilizza corda e nastro adesivo.
Il Rus, questo è il suo nome, va a vela e motore. Quando il mese scorso si sono presentati a Clyde River, nel Nunavut, un abitante del posto ci ha detto che sembravano appena usciti dalla serie televisiva Gillingan Island. L'equipaggio apparentemente aveva avuto alcuni problemi tecnici. Olga Volynkina, la figlia di un membro dell'equipaggio, ha detto che il motore principale della Rus si era guastato e gli uomini stavano utilizzando quello di riserva. Nel frattempo speravano di trovare un nuovo motore a Barrow, in Alaska, la prossima settimana.
Secondo la Volynkina, era assolutamente indispensabile attraversare in tutta sicurezza la Stretto di Bering in Russia.
La fine del viaggio è previsto ad Anadyr, nella regione di Chukotka in Russia, alla fine di ottobre o all'inizio di novembre. La spedizione sarà oggetto di un libro e documentario sulla natura e gli abitanti dell'Artico.
(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da CBC News).
Se volete conoscere tutto su questa fantastica avventura trans artica potete consultare il sito La Via di Orione oppure Orionexpedition.
Il Rus, dal sito La Via di Orione |
Sailing the Catapult Catamaran vs. плавание на Простор
Dal sito Catapultcats |
Dal mio Catamarani Gonfiabili, riepilogo ne sono rimasti fuori veramente pochi e questo Catapult Catamaran è sicuramente uno degli ultimi e forse tra i più interessanti, non tanto per l'armo velico quanto per la forma degli scafi e più in generale per tutta la "meccanica" della barca, semplice ma estremamente ingegnosa.
Ed in questo caso credo che ci si possa permettere il lusso di scomodare lo scultore rumeno Constantin Brâncuşi con la sua più celebre frase in cui asseriva che "la semplicità nell'arte è, in generale, una complessità risolta", citazione che ritengo possa essere adattata anche al caso in questione. D'altro canto l'hanno fatto pensatori molto più in voga di me, lo posso fare anch'io di tirare fuori la "citazione" ed appiccicare una verità ad una qualsiasi circostanza.
Devo premettere che questo catamarano è molto simile al russo Prostor ma non essendo il cirillico il mio forte non mi sono potuto chiarire le idee su quali siano le sue origini e, anche se in fondo non è questo che ci interessa, è possibile che quest'ultimo sia una copia del Catapult dove nel sito a lui dedicato potrete trovare tutta la sua genesi e storia.
Di sicuro sappiamo che il primo Catapult è uscito nel 1982 dalla penna di Jon Montgomery. Nel sito russo Parusa.narod si asserisce che "Questo catamarano è stato progettato da un team di dipendenti di un'azienda di beni di largo consumo su propria iniziativa (non si cita quale). Seguendo le indicazioni dei disegni, sono stati realizzati dei prototipi successivamente presentati alla commissione interministeriale per un test. Le prove hanno avuto successo, e si sta predisponendo la produzione in serie, che presto entrerà a far parte della gamma dei velieri presenti nella rete commerciale russa". Questo articolo risulta essere del 1988, molto più tardo dell'uscita del Catapult al Southampton Boat Show nel 1982. Davvero intrigante questo dilemma perché se le prove sono tutte a favore del Catapult il design è quasi certamente di ispirazione sovietica.
Misteri a parte, nel mercato russo il Prostor sembra essere il prodotto più economico nella sua fascia di appartenenza, come si può vedere nel sito Masterkat.
Ed in questo caso credo che ci si possa permettere il lusso di scomodare lo scultore rumeno Constantin Brâncuşi con la sua più celebre frase in cui asseriva che "la semplicità nell'arte è, in generale, una complessità risolta", citazione che ritengo possa essere adattata anche al caso in questione. D'altro canto l'hanno fatto pensatori molto più in voga di me, lo posso fare anch'io di tirare fuori la "citazione" ed appiccicare una verità ad una qualsiasi circostanza.
Devo premettere che questo catamarano è molto simile al russo Prostor ma non essendo il cirillico il mio forte non mi sono potuto chiarire le idee su quali siano le sue origini e, anche se in fondo non è questo che ci interessa, è possibile che quest'ultimo sia una copia del Catapult dove nel sito a lui dedicato potrete trovare tutta la sua genesi e storia.
Di sicuro sappiamo che il primo Catapult è uscito nel 1982 dalla penna di Jon Montgomery. Nel sito russo Parusa.narod si asserisce che "Questo catamarano è stato progettato da un team di dipendenti di un'azienda di beni di largo consumo su propria iniziativa (non si cita quale). Seguendo le indicazioni dei disegni, sono stati realizzati dei prototipi successivamente presentati alla commissione interministeriale per un test. Le prove hanno avuto successo, e si sta predisponendo la produzione in serie, che presto entrerà a far parte della gamma dei velieri presenti nella rete commerciale russa". Questo articolo risulta essere del 1988, molto più tardo dell'uscita del Catapult al Southampton Boat Show nel 1982. Davvero intrigante questo dilemma perché se le prove sono tutte a favore del Catapult il design è quasi certamente di ispirazione sovietica.
Misteri a parte, nel mercato russo il Prostor sembra essere il prodotto più economico nella sua fascia di appartenenza, come si può vedere nel sito Masterkat.
Credo di aver detto abbastanza su questo catamarano gonfiabile e facilmente trasportabile che, per non dilungarmi troppo su caratteristiche tecniche che potete leggere voi stessi, è di 5.5 metri di lunghezza e del peso intono ai 90 kg.
E se Michael il Prostor se l'è portato in moto...
E se Michael il Prostor se l'è portato in moto...
Dal sito di Michael |
... c'è chi il Catapult se lo porta in bici.
Dal sito Catapultcats |
Abbiamo anche un bel video di un Catapult in navigazione.
martedì 4 marzo 2014
Choose Your Boat: La Gazelle des Sables
Non c'è nient'altro da dire, è bellina da morire questa barchina e se volete crepare d'invidia guardatevi anche questa stupenda FOTOGALLERY in cui si vede pure la nuova Gazelle des Iles, della quale possiamo apprezzare anche il suo video.