mercoledì 14 luglio 2010

Il noleggio dei carrelli porta barche

Ebbene i carrelli porta barca, oltre che acquistati, possono essere anche noleggiati. Trovatomi nella necessità di dover vendere il mio carrello perché sottodimensionato per l'auto che ho, essendo stato il carrello "non frenato", sto valutando la possibilità di noleggiarlo. Potrebbe essere un'idea alternativa all'acquisto visto e considerato che avendo la barca ormeggiata al lago in questo modo non mi dovrei più preoccupare del suo parcheggio, manutenzione, revisione, etc.
Nella rete ho trovato la seguente azienda, la  Macmarine che si trova nella zona di Roma. Nella zona di Venezia è presente Trailer Point.

Questi sono i prezzi di Macmarine:
Carrello portata kg. 750 - n. 1 Asse costo giornaliero € 70,00 + IVA
Carrello portata kg. 900 - n. 1 asse costo giornaliero € 80,00 + IVA
Carrello portata kg. 1300 - n. 1 Asse costo giornaliero € 90,00 +IVA
Carrello portata kg. 2.000/2.800 - n. 2 Assi costo giornaliero € 100,00 +IVA

Documentazione occorrente: documento di riconoscimento, cauzione di € 1.000 da rilasciare al momento del ritiro del carrello.

Unico inconveniente è che il noleggio non è vantaggioso per i lunghi trasferimenti, potrebbe invece esserlo nel caso in cui il trasferimento venga effettuato in una sola giornata.


martedì 13 luglio 2010

Il Tour dal Puntone di Scarlino a Punta Ala

Visualizza Tour Puntone - Punta Ala in una mappa di dimensioni maggiori

Questo Tour è tra i più belli che si possano fare nella nostra meravigliosa Costa Etrusca. Lo propongo in barca, ma può essere fatto anche piedi o in bici lungo una straordinaria pista ciclabile, magari con una piccola barca agganciata ad un trolley. E' un tratto di costa lungo circa 6 miglia nautiche lungo il quale si possono osservare spiagge incontaminate nel cuore della Riserva Naturale delle Bandite di Scarlino, all'interno dell’Area Protetta di Interesse Locale delle Costiere di Scarlino. L'itinerario si svolge dal Puntone di Scarlino dove c'è un buono scivolo per varare la vostra barca e si protrae attraverso Cala Violina, Cala Civette, fino alla lunga spiaggia prima della bella località di Punta Ala. Se si prevede la partenza di buon mattino si può pensare ad arrivare a Punta Ala per pranzo e poi avviarsi al ritorno.

La spiaggia di Cala Violina è  una baia sabbiosa di grande fascino, premiata da Legambiente come una delle spiagge più belle d’Italia. Cala Violina, è racchiusa tra due promontori ed è caratterizzata da una sabbia bianca finissima e da acque particolarmente trasparenti con fondali di rara bellezza.

A Cala Violina, immersi nella macchia troviamo tavoli e panche per il pic nic, ed una spiaggia ampia con un mare limpido e cristallino.

Dimenticavo la barca, per fare questo itinerario non serve un cabinato, può bastare un bello Skipper del Centro Nautico Adriatico, barca versatile, facilmente trasportabile, pesa solo 90 kg, ed è molto spaziosa ed adatta per la famiglia. Notevole il vantaggio che allo Skipper può essere aggiunto tranquillamente un motorino ausiliario da 2CV. Si potrebbe partire in auto da qualunque località del Centro Italia, raggiungere il Puntone di Scarlino di buon mattino e ritornarsene a casa la sera.


Cala Civette è meravigliosa e tra scogliera e spiaggia è la più selvaggia e nascosta del Golfo di Follonica. Questa splendida e affascinante spiaggia è caratterizzata da sabbia chiara e fine, protetta a Nord-Est da un'irta collina ricoperta da fitta macchia mediterranea e sovrastata dalla Torre Civette a cui si deve il nome della baia. Il mare è limpido e popolato da ogni tipo di specie sottomarina. La sua posizione nascosta e selvaggia rende questa zona una delle più esclusive. La spiaggia è libera, senza punti di ristoro e servizi. Il punto di ristoro e servizi più vicino è a Sud presso la spiaggia di Punta Ala.

Infine la Spiaggia di Punta Ala è situata nell'estremità meridionale del golfo di Follonica, nei pressi dell'esclusiva località balneare omonima. Si tratta di una bellissima spiaggia di soffice sabbia chiara  caratterizzata da uno splendido litorale ampio e lungo chilometri, orlato da una fitta pineta. Il mare è molto bello, turchese e azzurro, cristallino e trasparente, con fondali sabbiosi e digradanti, ideale per nuotare e fare il bagno.

Note di rilievo:
Attenzione allo spiaggiamento della barca, come ben sapete la barca deve essere sollevata e portata all'interno dietro l'arenile per alcuni metri.
Attenzione, davanti a Punta Ala nella carta nautica sono segnalati scogli affioranti (dietro indicazione di Marco).


lunedì 12 luglio 2010


Il ritorno del Nettuno

Conoscete tutti la mia predilezione per questa barca la cui storia è legata a quella della Classe Micro con il suo progenitore il Neptune 5.50. Dietro l'insistenza degli appassionati a questa classe il cantiere francese Go Yachting ne ha ricominciato, qualche anno fa, la produzione con un nuovo modello chiamato GO 5.50. Ero quasi arrivato ad acquistarlo usato dall'amico marinaio da carrello Roger ma il trasporto dalla Svizzera ed il costo di un nuovo motore mi avrebbe fatto andare fuori "budget". La sua linea è incredibilmente bella e moderna, sembra un grande yacht di piccole dimensioni, ha una grande pozzetto ed una piccola cabina con quattro cuccette. Sostanzialmente è un day sailer, ma ci si possono fare anche delle piccole crociere. Il suo peso, di poco superiore ai 500 kg, permette un'ottima carrellabilità con un auto di media cilindrata ma anche un'ottima risposta alle brezze leggere. E' una barca sportiva, molto ben curata, con un armo semplice, efficace e di qualità.

Queste sono le sue caratteristiche:
Longueur H.T : 5, 50 m
Longueur flotaison : 5, 25 m
Largeur : 2, 45 m
Hauteur sous barrots : 1, 25 m
Tirant d'eau dérive haute : 0, 30 m
Tirant d'eau dérive basse : 1, 10 m
Tirant d'air hors tout : 8, 80 m
Déplacement lège : 540 kg
Poids du lest : 200 kg
Jauge en douane : 2, 19 Tx
Catégorie Conception Insubmersible : C

Il prezzo della barca pronta a navigare è intorno ai 20000 Euro, non se ne trovano molte nel mercato dell'usato.



Di seguito le impressioni di Roger: Mon Go est un bateau de croisière

domenica 11 luglio 2010

Barche usate, i prezzi colano a picco


E' certamente un buon periodo per chi vuol fare degli ottimi affari, non credo però per il settore nautico che sta raccogliendo ciò che ha seminato, e sull'argomento non vado oltre perché mi sono dilungato abbastanza. Non c'è da stupirsi perché il valore medio di un ottimo usato, di qualunque tipo sia, è solo di circa 5 - 6  volte il costo di mantenimento per un anno. La gallina ingorda strozza!




venerdì 9 luglio 2010

VIKO 20, Deltania 20, barche oneste con armatori consapevoli

Viko 20

Non è facile per me parlare ancora della mia barca, ma mi sento di dover dire qualcosa su questo barchino che, come per tutto il mondo della nautica carrellabile, ha dalla sua parte grandissimi estimatori ma anche feroci detrattori. Alcuni ne sono rimasti delusi, magari perché erano solo dei principianti ed è molto facile che accada, altri perché avevano avuto esperienze con barche completamente diverse, a qualcuno semplicemente non piaceva la sua linea, la sua forma o non credevano nelle sue caratteristiche, che l'abbiano poi acquistata oppure no. Una persona con cui sono stato in contatto per un po' di tempo è andato fino in Croazia a vederla e a provarla, l'ha vista, ci è salito, ci ha veleggiato mezza giornata e poi non l'ha acquistata. E' così che si dovrebbe fare prima di acquistare una barca. Tantissimi altri come me, invece, ne sono felicemente soddisfatti: Yann De CaseneuveKatrina, Beluga, etc.
Una cosa è certa, questa piccola barchetta dal costo poco superiore ai 10000 euro e costruita in Polonia da NAVIKOM si è riappropriata di un mercato, quello dei 20 piedi, dato per morto e sepolto. Chi ha creduto in lei ha avuto un successo enorme ed è stato difficile per molti concorrenti buttare giù il rospo, ma questa non è la cosa importante.
Per prima cosa va considerato che i primi modelli hanno avuto qualche problema, questo accade ed è accaduto anche che le attrezzature di coperta non fossero della migliore qualità. Anche questo può succedere quando si parte con una produzione di serie a basso costo. Oggi non è più così, le attrezzature di coperta fornite da DELTANIA, per esempio, sono di ottima qualità, fabbricate in Germania e garantite con gli stessi prezzi ed un'assistenza tecnica molto superiore.
Il VIKO 20, o il Deltania 20, sono piccole barche progettate solo per il divertimento, non certo per gratificare l'esperienza e l'ego del velista medio, sono molto spaziose all'interno e di facile gestione, a terra e in acqua.

Sunshine 20

Ultima considerazione molto importante è che questa barca non è stata progettata né per venti forti né per il mare grosso. E' l'ideale per venti deboli perché molto leggera, pertanto ha la qualità di muoversi sempre senza scarrocciare fino ai venti moderati e le onde oltre una certa altezza potrebbero causare seri problemi. Con questa barca si esce in condizioni di tempo ottimali e, nelle peggiori condizioni, si ha la possibilità di ridurre all'estremo la tela e di procedere, ovviamente, con discreti rollio e/ o beccheggio, secondo i casi. Di rilievo il fatto che la barca è inaffondabile.
Questo è tutto quello che c'è da dire su questa barca ed è ciò che i suoi distributori dicono, oramai, da anni: "una barca onesta, una barca buona, costruita da marinai per i marinai con un rapporto di fiducia mantenuto nel tempo attraverso il lavoro, l'assistenza e la disponibilità (Doebis Hilmar, GmbH DELTANIA)".



giovedì 8 luglio 2010

Semplice e divertente, insomma BUG


Per me il LASER BUG è la barca per tutti, semplice, divertente, creata per i ragazzi ma utilizzabile anche dagli adulti. Si trasporta sul tetto dell'auto e, perché no, anche con la bici se si accetta di essere fuori "regola" in lunghezza di qualche decina di centimetri. Si arma e si parte come se fosse un Surf e questo non è poco perché invece è una barca a vela.

Queste sono le sue caratteristiche:
Lunghezza: 2.6 m
Larghezza: 1.30 m
Pescaggio: 0.90 m
Sup. velica: 3.80 mq
Peso: 46 kg
Capacità: 1-2 persone (peso ottimale 30/70 kg)

Insomma, ci si va ovunque senza problemi e ci si diverte.



mercoledì 7 luglio 2010

A Portovenere con il "firstino"


Lo potrebbero fare tutti, anche senza possedere una barca e la patente nautica, basta un po' di esperienza. Un weekend o addirittura tutta la settimana nei luoghi tra i più meravigliosi del nostro paese, a Portovenere. Tutto ciò è possibile grazie ad uno tra i più conosciuti Charter: Horcamiseria .
La barca chi non la conosce: il mitico FIRST 211 di Finot, è bellissimo:

Queste sono le sue caratteristiche:
Lunghezza fuori tutto: 6.4 m
Lunghezza scafo: 6.2 m
Baglio max: 2.48
Immersione: 0.70-1.80
Dislocamento: 1100 kg
Peso deriva: 350 kg
Superficie velica: 25.2 mq
Cuccette: 4

Questi sono i prezzi del charter, mi sembrano ottimi .... ma è veramente conveniente comprarsi una barca che non sia più grande di una deriva di 4 metri?



Nautica Sociale e Porti Verdi


Nella mappa il porto a secco di Punta San Giuliano a Mestre - Venezia.

Non sono il primo che ne parla ed in fondo la vera marineria è proprio così, una nautica per tutti, ovvero “sociale”, a disposizione di ognuno per divertimento ma anche per lavoro, il più delle volte duro e faticoso. Eppure, se la vera vocazione della nautica è questa, negli ultimi anni abbiamo assistito al suo totale stravolgimento da parte di “lobbies” affaristico – politiche in cui si è inteso di renderla soprattutto fruibile ai ricchi e ai potenti.

I piccoli porti negli arenili delle spiagge ci sono sempre stati, ma il primo a parlarne negli ultimi anni e a riscoprirne il valore è stato il compianto giornalista della rivista “Nautica” Franco Bechini, una flebile voce inascoltata in mezzo a questa vera e propria appropriazione che è stata perpetrata da parte di pochi.

C’è da aggiungere il mostruoso impatto ambientale che i nuovi porti turistici stanno causando alle nostre amate coste. In fondo bastava pianificare, progettare, sviluppare strutture diversificate in modo che si potesse sviluppare sia la nautica minore, a disposizione di tutti, e accontentare i più grandi con una maggiore attenzione all’ambiente e alla natura. Credo anche che una politica oculata e diversificata avrebbe portato molti vantaggi economici in più rispetto alla attuale.
Ecco la mia proposta :
Finalità del progetto “Nautica Sociale e Porti Verdi”: da proporre alle Regioni e alle Provincie la realizzazione di una rete di porti a basso impatto ambientale per medie e piccole imbarcazioni munite di carrello, tra laghi e coste. Questa rete potrà essere estesa, nel futuro, alle aree marine protette.
Scopo del progetto:
a) ridurre l’impatto ambientale dei “marina”;
b) aumentare la disponibilità portuale per la piccola nautica favorendo l’utilizzo “alternativo” del Porto Verde;

c) promuovere e sviluppare anche in Italia, già molto diffuso nei paesi anglosassoni, il turismo nautico del natante carrellabile, itinerante, ecologico e sociale.
Localizzazione: privilegiare aree destinata alla riqualificazione ambientale, paesaggistica e turistica entro un chilometro dalla costa.
Generalità del progetto: i “Porti verdi” dovranno essere costituiti da un ampio parcheggio per auto e relativo carrello della capienza di circa 150 posti, strada di collegamento dal parcheggio alla spiaggia/ costa, scivolo a quattro corsie sul lago/ mare dotato arganetto, eventuale piccola diga foranea di protezione dai frangenti ove necessario, campo boe della capienza di 25 posti.
Il parcheggio: Il parcheggio, posizionato a qualche centinaio di metri dalla spiaggia/ costa verrà inserito in un contesto paesaggistico e naturale costituito da prati e piante ad alto fusto. Il parcheggio sarà adeguatamente protetto , dotato di servizi igienici, area ristoro e pic-nic e parco giochi per bambini.
Fabbricati e pavimentazioni dovranno rispettare i canoni della bioedilizia in quanto “ecologicamente orientati” evitando, per esempio, l’uso dell’asfalto ma idonee pavimentazioni “a prato” oppure tecnologie costruttive bioedili ed impianti a basso dispendio energetico.
Collegamento al lago/ mare: strada a doppia corsia che collega il parcheggio fino alla spiaggia/ costa, dove questa si interrompe.
Passaggio sulla spiaggia: il collegamento dalla strada agli scivoli dovrà garantire il minimo impatto visivo, quindi costituito da materiali che siano compatibili con il colore tipico della sabbia/ costa.
Scivoli: Scivolo a quattro corsie, munito di eventuale arganetto mobile, pendenza naturale 10-12%. Gli scivoli saranno mobili, e quindi asportabili durante la stagione invernale.
Diga foranea: eventuale piccola diga foranea di protezione dai frangenti, se necessaria, di lunghezza adeguata e posta da una distanza tale da garantire la sicurezza dei natanti in entrata e in uscita.
Campo boe: costituito da 25 posti per circa la metà protetti dalla diga.
Uso: i “Porti verdi” hanno come priorità l’uso “sociale” e lo sviluppo della nautica minore, pertanto il loro utilizzo non deve essere destinato agli “stanziali”, che già sono privilegiati nell’utilizzo dei porti marini, ma per il turista che si muove. Gestione e costi dovranno essere del tutto paragonabili a quelli di un’area di sosta camper/ parcheggio.
Nella mappa il Columbia Point Marina Park.


Ovviamente gli scivoli devono essere progettati e realizzati a regola d'arte, eventualità quest'ultima che sembra impossibile da ottenere in un paese di geometri, ingegneri ed architetti, oltre che di avvocati.

Foto tratta da Columbia Point Marina Park

sabato 3 luglio 2010

Affrontare i problemi da un solo punto di vista

Nel rispondere ad un giornalista dell'Espresso sul tema "nuovi porti e posti barca" mi sono improvvisamente reso conto che la tragica situazione in cui ci hanno messo i nostri amministratori dipende dall'approccio che hanno avuto nell'affrontare l'argomento. Durante la mia seppur modesta esperienza lavorativa chi mi ha spinto ed insegnato a diventare un "manager della qualità" mi ha sempre indotto a considerare i problemi da più punti di vista e ad affrontarli allo stesso modo. Questa tecnica, se così la vogliamo chiamare, mi ha condotto sempre ed inevitabilmente al successo, almeno finché non ho cominciato a considerare le cose solo dal punto di vista "personale" e lì c'è stato poco da fare: ho stupidamente capitolato.
Sono evidenti, in questo caso, i termini della scelta: nautica significa grandi yacht e relativo business. Non si è pensato alle migliaia di piccoli diportisti, non si è pensato alle loro necessità e a dove poter sistemare le loro piccole barche, non si è pensato a quanto avrebbero speso in alberghi, ristoranti, campeggi, gelati ..... per loro non si è pensato a niente, come se non esistessero. L'aspetto della "nautica sociale" non è stato assolutamente affrontato, neanche dagli pseudo governanti assatanati  di soldi e di potere della sinistra italiana, altrettanto nausebondi quanto quelli di destra.
Quale altra considerazione finale può essere fatta se non che "affrontare i problemi solo da un punto di vista porta inevitabilmente all'insuccesso"?

Un immagine del piccolo Laser Pico

venerdì 2 luglio 2010

New Hobie Mirage Tandem Island, dove ci andrei?


Per prima cosa voglio presentare questo bellissimo e nuovissimo kajak a vela per due persone della Hobie Cat , è semplicemente meraviglioso, inutile insistere ne vado pazzo!
Queste sono le sue caratteristiche tecniche:

Length Overall: 18' 6" / 5.64 m
Ama Length: 13' 4" / 4.06 m
Width W/ Amas Out: 10' / 3.05 m
Width W/ Amas Floded in: 4' / 1.22 m
Width (hull only): 30" / 0.76 m
Mast Height: 18' / 5.49 m
Sail Area : 90 sq. ft. / 8.4 m2
MirageDrive Weight x2: 6.6 lbs / 3 kg
Rigged Weight: 190 lbs. / 86.18 kg
Capacity: 600 lbs. / 272 kg

Un'immagine:


e un video di presentazione:



Un posto dove andrei sicuramente assieme a Elena con questa barca è il Camping Punta Ala che dispone di tutti i servizi di spiaggia utili al rimessaggio, varo e alaggio imbarcazioni di piccole dimensioni. Nei fine settimana di maggio, giugno e settembre nei periodi in cui la pazza folla se ne sta in città deve essere proprio fantastico. I luoghi e la natura sono meravigliosi e se ne può approfittare sia con una semplice ed economica tenda ma anche in un lussuoso e confortevole bungalow. 


Sapete cosa penso? Si può vivere da ricchi anche con poco!


giovedì 1 luglio 2010

I luoghi della piccola nautica: Calambrone


Cominciamo con l'individuare luoghi dove è possibile fare nautica e navigazione senza essere dei milionari e divertendosi parecchio ugualmente. Alla fine ci ritroviamo tutti negli stessi luoghi, che si possegga una deriva o un diciotto metri, il vento, il mare, la natura ed il paesaggio non cambiano, allora vale la pena spendere tanti soldi?
In questo caso si parla del Centro Vela Sunset a Calambrone, destinato soprattutto a derive e piccoli catamarani. Situato a Nord di Livorno con la vista sulle strutture del porto magari non è il massimo dal punto di vista visivo, ma eccezionale da quello della natura e del vento. Infatti il Centro è posizionato subito a ridosso delle dune naturali del Parco naturale di Migliarino-San Rossore e Massaciuccoli.
Notevoli i servizi offerti, oltre il rimessaggio delle piccole barche e la scuola di vela, come piscina, residence, camping e albergo, oltre tutti i servizi sulla spiaggia: Vacanze a Tirrenia 
Le Secche della Meloria permettono di veleggiare in pace senza essere disturbarti dai grossi motoscafi o dalle navi e la conformazione della costa offre un'ottima e costante ventilazione, ve lo assicuro che ci sono passato più di una volta. Insomma, da farci un pensierino, anche perché i prezzi mi sembrano buoni, per una gestione in economia della passione per il mare e la vela.

Dal sito SUNSET Centrovela


domenica 27 giugno 2010

Walkerbay 10 High Performance, comfort e sicurezza in poco spazio


Di questi "dinghy" ne abbiamo già parlato in alcuni post precedenti per il trasporto su bici ma qui voglio solo accennare al modello più "grande" il Walkerbay 10 High Performance. Le sue caratteristiche tecniche già ci fanno capire la versatilità di questa imbarcazione:
1) è leggera: 70 kg circa;
2) è poco ingombrante: 3.1 x 1.83 m
3) ha una discreta superficie velica: 5.5 + 1.4 sqm 
4) ha una eccezionale capacità per le sue dimensioni:  3 - 4 persone (255 kg);
6) si può applicare un motore fino a 6CV;
7) ha il bordo gonfiabile per aumentare la sicurezza in navigazione e durante gli ormeggi;
8) è spaziosa, sicura e confortevole anche se piccola.
Normalmente altre imbarcazioni di queste dimensioni riescono a trasportare 1 o 2 persone. Certamente non ha le linee d'acqua di altre derive da corsa e divertimento estremo, diciamo però che può essere ottima come barca scuola e per le piccole uscite con i familiari. Nota di non poca importanza è che le sue dimensioni permettono veramente di tenersela in casa e di caricarla sul tetto della macchina
Tutte le informazioni si possono trovare su: Walkerbay
Nota importante: il suo prezzo completa di tutto è veramente competitivo, intorno ai 2500 euro ma, secondo le opzioni, si parte da 1500 euro.


martedì 22 giugno 2010

Trasportare la barca con la bicicletta


Ebbene si può fare, ma solo con un piccolo "dinghy" da 8 piedi (2,51 m) ed una bicicletta non troppo ingombrante. Le possibilità sulla base della normativa sono già state valutate nei post precedenti che hanno trattato ampiamente l'argomento.

L'argomento è stato approfondito e trattato su Sail on Bike.

lunedì 21 giugno 2010


sabato 19 giugno 2010

La normativa per il trasporto su bicicletta


Se nei paesi extraeuropei sembra che non ci siano grandi limitazioni, in Europa e in Italia, ad essere pignoli, non si potrebbero trasportare grandi carichi con la bicicletta senza correre il rischio di prendersi una multa. A onor del vero i controlli, specialmente nelle ciclabili, sono pressoché inesistenti ma è sempre meglio rientrare nei termini di legge soprattutto nel caso in cui si arrechi danno a cose o a persone, allora si correrebbe il rischio di non essere coperti dalle assicurazioni, in questo caso "Responsabilità Civile". E' buona norma infatti essere coperti da una polizza di questo genere in ogni caso, costa poco e copre tutta la famiglia inclusi gli animali.

Dopo approfondita analisi della normativa sul trasporto su bici in Italia ho aperto un'apposita sezione, SailonBike che tratta i diversi aspetti tecnico - legislativi.


venerdì 18 giugno 2010

What's New? Norseboat 21.5


Norseboat 21.5 è il nuovo cabinatino del mitico cantiere canadese, per l'appunto appunto Norseboat.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:

Specifications
LOA: 6.60m
LWL: 5.97m
Beam: 2.16m
Draft (board up): 0.23m
Draft (board down): 1.17m
Mainsail area: 13.28sm
Self-tacking jib area: 5.02sm
Motor hp min/max: 4/8hp
CE design category: B
Max persons: 8
Lightship displacement: 580kg

Non ci sono ancora foto perciò metto questa bella immagine del Norseboat 12.5:


giovedì 17 giugno 2010

Siamo tutti Yachtsmen


Non mi stancherò mai di guardare in TV "Sabrina", l'hanno ridato ieri sera forse per l'ottantesima volta e da quando sono nato l'avrò visto almeno quindici volte. C'è un perché, mi piace l'eleganza dei personaggi, il loro modo di fare, i loro abiti, la loro classe, caratteristiche che difficilmente si osservano nei personaggi veri o interpretati di oggi. Nei film attuali, quasi sempre, bisogna abbassarsi a constatare un cattivo gusto "ridondante" in ogni cosa, e non sto a ripetermi. Aspetto sempre con piacere quell'attimo in cui Humphrey Bogart porta Sabrina, la bellissima Audrey Hepburn, a fare una gita in barca. Di "Linus", il mitico Humphrey, hanno rappresentato le innumerevoli auto, la grande villa, il grattacielo, gli uffici e le numerose segretarie ma gli autori non hanno ritenuto necessario inquadrarlo, assieme a Sabrina, in un mega yacht, come avrebbero dovuto, bensì in un piccolo cabinato in legno. Capisco il perché, infatti mentre per le altre "cose" era necessario mostrare la  ricchezza dell'uomo quello della gita in barca è stato un momento intimo tra i protagonisti della storia nel quale l'amore, ormai sbocciato, si sarebbe consolidato. Questa immagine è a me cara come quella di JFK e Jackie e, come in Sabrina, amo la loro semplicità ed eleganza, anche se poi, ovviamente, la vita di Mr. President e della sua amata sarà tutt'altro. Sono convinto che chi ha curato la realizzazione e la distribuzione di quest'immagine abbia ritenuto importante inquadrarli "intimamente uniti" in gita in una piccola barca di legno, realmente di loro proprietà, il Wianno Senior


Non sto ad addentrarmi in questi dilemmi, sono profondi, e credo che quando si parla di "amore e di anima" non c'è assolutamente bisogno di ostentare, di possedere, si va alla sostanza delle cose, all'essere. Questo dovrebbe valere anche per la nautica e la marineria: oggi però non è così, per carità niente di male se, chi può permetterselo, si compra un grande yacht, ma quello che intristisce è che si guarda solo all'immagine, al mastodontico, al grande e i piccoli come se non esistessero. Nei blog, nei siti, nei forum, si parla solo di splendenti barche e di regate e regatelle da corsa, mai di piccola nautica per famiglie. Nelle riviste patinate si danno riconoscimenti all'ennesimo ed altrettanto inutile sito che parla di ormeggi inesistenti, pochi o nulli i riconoscimenti a chi parla di piccole barche e di vero amore per il mare e per la nautica; ma in fondo perché sto qui ancora a parlarne, rientra tutto nel copione del film di cattivo gusto che tutti noi interpretiamo. In questi giorni hanno inaugurato il nuovo porto di San Vincenzo, 350 posti barca per grandi yacht, "prosit", ma io continuerò ad immaginarmi Sabrina e Jackie nel loro piccolo cabinato in legno.



mercoledì 16 giugno 2010

Sail Boat Bike Trailering


Spettacolare, sicuramente una nuova passione da lanciare e sviluppare, per ora si è vista solo con le canoe: Angus Adventures

Dopo approfondita analisi della normativa sul trasporto su bici in Italia ho aperto un'apposita sezione,  SailonBike che tratta i diversi aspetti tecnico - legislativi.


martedì 15 giugno 2010

Tofinou del cantiere Latitude46


Non si smetterebbe mai di guardare questa bellissima barca a vela dalle linee classiche costruita dal cantiere francese Latitude46. Certamente per le sue caratteristiche e rifiniture ha un prezzo abbastanza alto ma, insomma, lasciateci sognare.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali (è carrellabile):
Lunghezza: 7 m
Larghezza: 2,25 m
Peso totale: 1300 kg
Peso deriva: 380 kg
Pescaggio: 0,50 - 1,10 m
Sup. velica: 24,40 mq


Il suo video ufficiale:


giovedì 10 giugno 2010

Alexandre Genoud - Bateaux Bois


Penso che i costruttori di queste barche dovrebbero essere dichiarati "Patrimonio dell'Umanità". Titango è una bellissima barca carrellabile con queste caratteristiche tecniche principali:

Caractéristiques : Cockpit autovideur. Moteur HB en puit. Quille profil Naca pivotante (22O KG) relevable par vérin inox manuel, pour un bateau échouable et transportable sur remorque. Gréement marconi 7/8 alu blanc AG+ Spars Grand voile classique ou à corne full batten.. Bout-dehors rétractable carbone pour spi asymétrique.

Longueur coque : 6,10 m / longueur flottaison : 5,30m / maître bau : 2,00 m / tirant d’eau : 0,3/1,40 m / déplacement : 660 kg dont lest 220 kg / surface de voile au près : 25,6m² / spi asymétrique : 34m² / Catégorie C / Architecte : Bruno Quichaud

Qui potrete trovare tutte le informazioni su questa barca e anche sulla Indigo: Alexandre Genoud 



martedì 8 giugno 2010


Morgann 5.50, una deriva estremamente elegante


Per costare costano e specialmente oggi, con i prezzi dell'usato ai minimi livelli, spendere sui trentamila euro per una deriva, insomma, sembrerebbe eccessivo. Però queste barche mi affascinano tantissimo perché sono veramente belle ed eleganti, poi facilmente trasportabili e gestibili ed infine ci si può fare sicuramente dell'ottimo day sailing, certamente in acque protette come laghi, golfi e lagune. Tempo fa, oltre le bianche scogliere di Dover, ce n'era una usata in vendita poco sopra i 10000 euro e, devo essere sincero, se non fosse stato per il lungo viaggio per andarsela a prendere l'avrei quasi certamente acquistata. Ve la immaginate, ormeggiata lungo un pontile della Laguna Veneta, o a Porto Santo Stefano per esempio, farebbe certamente la sua bella figura, oltre che dare grandi soddisfazioni. Mi sembra che una molto simile si vedesse nel famoso film, con Harrison Ford, "Le Verità Nascoste". 
Tutto quello che volete sapere su questa barca lo trovate qui: cnfrankroy

Caratteristiche principali:
Longueur : 5.50 (flottaison : 4.10)
Largeur : 1.80
Tirant d'eau : 0.22/0.92
Poids total : 290 kg
Poids dérive : 110 kg
Surface de voile : 14.20 m²
Surface de GV : 9.50 m²
Surface de foc : 4.70 m²
Spi asymétrique : 18 m² env.
Motorisation Hors-bord en puits
Homologation CE : cat.C - 4 pers.


Manovre in banchina

L'ultima volta che ho varato Aspirina ho fatto un errore stupido, mi sono esattamente comportato come in auto e la barca è andata a sbattere in banchina con la poppa. Dai video potrete osservare l'errore da "principiante" e poi le manovre corrette di arrivo e partenza. Tutto questo è solo un esempio di quanto si può trovare su: Boatsafe

Manovra errata alla partenza

Manovra corretta alla partenza

Manovra corretta all'arrivo

lunedì 7 giugno 2010

Video che dimostra come si potrebbe propagare la macchia di petrolio nel Golfo del Messico

Questo video mostra una simulazione di quello che potrebbe succedere nel Golfo del Messico nei prossimi mesi. Una dimostrazione di come la cupidigia e la scelleratezza dell'uomo possano portare a dei disastri ambientali senza precedenti. Ma quale pianeta lasceremo ai nostri figli?
BoatUs ha aperto un sito in cui si vedono tutti gli aggiornamenti in diretta: OilSpill - BoatUs





domenica 6 giugno 2010


giovedì 3 giugno 2010


Partire per l'Elba dallo scivolo di Piombino


E' il punto di partenza per l'Elba e l'Arcipelago Toscano e non si trova una descrizione adeguata da nessuna parte ..... ci sono voluti i francesi, molto più "marinai" di noi. Qui, sul sito di Nautical Trek,  si trovano informazioni dettagliate sullo scivolo ed il parcheggio: Piombino.
Foto ed informazioni anche su:


mercoledì 2 giugno 2010

I porti spiaggia e i carrelli motorizzati


Oramai sui posti barca nei porti ed i loro costi esorbitanti ed ingiustificati è stato detto tutto. Le alternative di tenere la barca in un lago "minore", in un piazzale e in un carrello per spostarla al mare quando si può è una buona soluzione ma non l'unica. Lungo i litorali sabbiosi delle coste adriatiche e laziali si stanno affermando i cosiddetti "porti spiaggia". Molti di voi potranno osservare che, in fondo, ci sono sempre stati e certamente è in parte vero ma la novità è che vi possono essere "ormeggiate a secco" anche barche di una certa dimensione e si parla di imbarcazioni fino a 24 piedi. Questo è stato reso possibile grazie alla realizzazione di appositi carrelli dotati di motore autonomo e grosse ruote per la movimentazione nella sabbia. Questi carrelli hanno un costo superiore ai normali carrelli T.A.T.S. portabarche, ma non troppo, e rendono un servizio eccellente al diportista che non può permettersi di pagare migliaia di euro l'anno per un posto barca in acqua. E' una soluzione che mi piace e alla quale penso da tempo, l'unico problema è che qui in Toscana ci son pochissime strutture di questo tipo e, dove esistono, di piccole dimensioni. Comunque, considerato che anche al Trasimeno i prezzi si stanno progressivamente allineando a quelli del resto del paese, ritengo che la soluzione di un carrello motorizzato in un porto spiaggia potrà essere la soluzione del futuro anche per me. Un "Vikaiolo" come me ha optato per questa soluzione, visto e considerato che li fabbricano in famiglia. Questo è il loro sito: Alaggio Gattanella dove troverete le caratteristiche tecniche dei vari modelli.

.... il loro sogno è il nostro sogno (dal loro sito):

ho fatto un sogno....
ho fatto un sogno, di essere libero di portare la mia barca dove voglio, in totale autonomia e sicurezza, libero dagli incubi di un posto barca che non c'è ....
ho fatto un sogno, di essere libero dalle alghe e dal loro folle proliferare su eliche e carene, libero dai costosi rimessaggi invernali, libero dalla dannosa vernice antivegetativa ..
ho fatto un sogno, di essere libero ... poi Gattanella l'ha realizzato.
Gattanella Carrelli


Le varie tipologie di carrelli possono movimentare imbarcazioni da 500 kg fino a 3000 kg.

Il Viko 20 in azione

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