martedì 18 dicembre 2012

Dossier Nautic 2012

Dal sito enterprises.ouest-france
Sul sito enterprises.ouest-france potete trovare una interessante serie di articoli sul Nautic 2012 di Parigi,  di rilievo il discreto successo di le Tiwal e la presentazione del CartOON 400.
Visto che ci sono vi segnalo una bella galleria fotografica trovata su Picasa: Nautic Paris 2012 - Bretagne e inserisco le ultime fantastiche foto che mi ha inviato Aurelio dal Salone.

La rivoluzione, il Revolution 22
Assieme a le Tiwal, il Revolution 22 è un'altra importante conferma che nella vela, fortunatamente, non ci sono certezze, una deriva gonfiabile e una prua a forma di poppa chi l'avrebbe mai detto solo due o tre anni fa?

Skellig 2.2, un classico "moderno"
Cornish Crabbers, il sogno di ogni diportista
Pabouk Love, questo cat-boat è bellissimo

lunedì 17 dicembre 2012

Jeanneau Mataf, un grand marin

Composizione di immagini del Jeanneau Mataf trovati in rete
La mia idea che certe convinzioni dei velisti di oggi siano spesso fasulle è dimostrato da come solo quarant'anni fa il cantiere Jeanneau promuoveva questo delizioso barchino da passeggio e da pesca, il MATAF, un grand marin. Certamente se leggete bene nel sito Jeanneau vi troverete scritto che questo piccolo veliero di soli 195 kg di peso è adatto per venti deboli e medi, ovvero per fare la passeggiatina sotto costa con il bel tempo. Ma allora le barche da otto tonnellate, quelle che si vedono entrare ed uscire dai porti  con il solo fiocco non appena soffia un po' più di vento, a cosa servirebbero? Non è forse tutto relativo con cosa si vuol fare con la barca e da chi è condotta? E i fantomatici errori che dovrebbero perdonarci a quale scala di valori si dovrebbero riferire visto che non abbiamo la fortuna di essere il dio Nettuno? 
Oggi non si vedono più di queste belle barchette economiche, facili da mantenere e da gestire, ma se ci hanno navigato per più di quarant'anni e qualcuno prima le ha progettate, poi realizzate ed infine commercializzate a qualcosa saranno pur servite, non credete?
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.00 m
Larghezza: 1.60 m
Pescaggio: 0.25 - 1.00 m
Peso: 195 kg
Sup. velica: 8.50 mq (randa + fiocco)
Altezza in cabina: 1.08 m
Cuccette: 2

Mi piacerebbe davvero avere la possibilità di restaurare questo piccolo veliero d'epoca e "da garage", i prezzi nel mercato dell'usato in Francia sono molto interessanti.

Immagine tratta dalla BROCHURE Jeanneau


Lo scivolo di Santa Maria di Leuca



E' lo scalo che hanno utilizzato Francois e Brigitte per varare e alare la loro barca e realizzare una grande avventura, Da Parigi fino alla Grecia con un VIKO 27. Per l'utilizzo dello scivolo e degli altri servizi come ormeggi, gru e parcheggi tutte le informazioni le potrete trovare nel sito: Porto Turistico Marina di Leuca
Altre informazioni sono su:
E c'è anche un bel video sul porto.



domenica 16 dicembre 2012

Nautic 2012, Le Tiwal e i suoi due sacchi

Immagine tratta dal VIDEO del SalonNautiqueParis

Le Tiwal, la prima vera deriva gonfiabile al mondo è stata esposta al Nautic 2012, nell'immagine la si vede con i suo sacco e la potrete osservare meglio nel VIDEO del SalonNautiqueParis dal minuto 7.10 per solo una quindicina di secondi, purtroppo. Ne avevamo già parlato, Novità 2012: et le Tiwal navigue!, indicando caratteristiche tecniche e prezzi. Su Bambuser la si vede assieme alla sua "creatrice", davvero interessante.





sabato 15 dicembre 2012

Il J/70 al Nautic 2012



Anche se è pur sempre una carrellabile, non mi sono mai azzardato a parlare del J/70, questa nuova "macchina da guerra" della vela, certamente poco adatta a chi, come noi, ama le passeggiatine. Comunque dal minuto 6.25 potrete trovare la bella presentazione fatta al Nautic 2012, vale la pena di guardarla.




Lo scivolo del Porto Turistico di Otranto


Fa parte della struttura del nuovo porto turistico, è ampio, comodo per le manovre e ben fatto, nelle sue vicinanze sono presenti parcheggi ed è a disposizione anche la gru. Per il suo utilizzo credo che sia necessario rivolgersi alle autorità portuali, ovviamente è uno dei punti di partenza privilegiati per le isole della Grecia Ionica.
Altre informazioni le potrete trovare su:
C'è un video di presentazione del porto turistico, anche se appare chiaro dai commenti che non a tutti è "comprensibilmente" ben accetto, di cemento se ne vede tanto. Credo ci possano essere dei modi un po' più "ecologici" per creare posti barca e relativi posti di lavoro.


HandPresso Anywhere, un interessante regalo di Natale

Il modello più costoso, dal sito HandPresso

A parte i soliti telefonini, mini tablet, GPS, cappellini, guanti e quant'altro questo HandPresso può essere un bel regalino per questo Natale, molto utile in barca in ogni stagione per farsi un bel caffé. 
Il modello più economico, dal sito HandPresso

Secondo il modello e gli accessori che si scelgono il suo prezzo va dagli 80 fino ai 190 €. C'è anche un video esplicativo sul suo funzionamento.


venerdì 14 dicembre 2012

Cargo Kayak

Cargo kayak, foto tratta dalla rete di Hillseeker, fitness&lifestile
Questi sportivi di Hillseeker trasportano un bel Sea Eagle Paddle Ski con la cargo bike Big Dummy della Surley in quel dei laghi di Zurigo e di Zug traendone grandi benefici e divertimento. Bello, avevamo parlato di tutte le componenti di questo magnifico cargo!
E c'è anche un video della nuova randa del Paddle Ski.



2013, è tempo di dinghy classico

Dal sito "The International Twelve Foot Dinghy Class Association"
Il 2013 celebrerà il 100° anniversario del veliero più famoso del mondo, il 12 piedi di George Cockshott. Credo che sia un ottimo motivo per farci un pensierino e magari comprarselo. Il dinghy 12', dopo cento anni, rimane ancora una delle barche ideali, credo non solo per me ma per tutti, è piccola, leggera, performante, bella, affascinante, divertente ed economica da ogni punto di vista. Come già detto altre volte poi, le regate con il dinghy 12'  regalano grandi opportunità in ogni parte del mondo.
Il video della Swiss Global Cup 2012 a Varazze, nulla di più esplicativo.


giovedì 13 dicembre 2012

Inflatable cruising catamaran

Disegno estratto da Katamaran.ru
I "Glenans" definiscono il piccolo catamarano a vela come il "catamarano sportivo", e non è un caso. Credo che la vela con questo tipo di imbarcazione richieda capacità, forza e attenzione ben superiori alla vela tradizionale sul monoscafo, se non altro per le velocità che entrano in gioco quando si alza un po' di vento. Anche la posizione stessa del corpo umano sul catamarano ha il suo significato, c'è poco spazio per il "riposo". Ne abbiamo avuto una prova con le ultime gare dell'America's Cup, nulla a che vedere rispetto a quelle a cui assistevamo qualche anno fa, sia in termini di velocità che di sportività.

Il pozzetto del catamarano da crociera, dal sito Katamaran.ru
Nella letteratura russa residente sul web però ho trovato delle soluzioni molto interessanti tra cui quella che vi propongo oggi, in pratica la trasformazione di un catamarano sportivo in un catamarano da crociera. Il tutto viene effettuato su di un catamarano gonfiabile di 16 piedi di nome Albatross. Sul sito Katamaran.ru potrete trovare questo e molte altre cose interessanti, tra cui delle comode sedute laterali che rendono il catamarano molto più abbordabile anche alle famiglie.

Le sedute laterali del catamarano, dal sito Katamaran.ru


mercoledì 12 dicembre 2012

Phar'O, porto a secco automatico



Phar'O è un sistema automatico di porto a secco molto interessante, facile e pratico da utilizzare. Cosa dire, qui da noi non se ne vedono, al contrario si vedono tanti delinquenti che sottraggono risorse che potrebbero essere utilizzate per queste iniziative, vedi Scandalo porto di Imperia .... e ancora non era uscito quello di Fiumicino.
Il porto a secco di Marseillan Plage si vede molto bene anche su Google Maps, ovviamente questo impianto non è proprio consigliabile per barche a vela perché c'è il ponte, altrimenti al piano più alto ci potrebbero stare anche i nostri "alberi".

Via: Salon Nautic Paris - Nautic 2012


martedì 11 dicembre 2012

De Kayak Carry

Kayak Cayy, dal sito Surf Carry
Il Kayak Carry è il partner ideale per gli appassionati di kayak, canoa e piccole barche a vela che amano recarsi al mare con la bicicletta. Questo interessante trolley è prodotto nei Paesi Bassi, è dotato di cerchi da 20" in plastica e cuscinetti a sfera, è composto da due parti e utilizza un blocco facile e rapido regolabile in lunghezza. Ci sono diverse staffe disponibili, il suo prezzo di partenza è di € 289,00.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche:
Larghezza 93 centimetri (71 centimetri tra le ruote)
Lunghezza: da 1,70 m fino a 3,00 m (misurato dal punto di flesso)
Ruote: da 20 pollici in plastica
Telaio: in acciaio zincato
Opzioni pneumatici: Innova da spiaggia o Kunda da strada
Peso max di carico: 70kg

Interessante anche il Pat Rack Maxi per i surf.

Kayak Cayy, dal sito Surf Carry


Nautic 2012, le foto di Aurelio

Il Django 6.70 del cantiere Marée Haute
Aurelio mi ha gentilmente inviato una serie di foto molto belle dal Nautic 2012 di Parigi che pubblico volentieri. Aurelio è più che convinto di costruirsi un Aviateur 5.70, che effettivamente è molto bello, a me non è dispiaciuto il CartOOn 400 per le sue dimensioni "da giardino", ovviamente.

Il Django 6.70 del cantiere Marée Haute
Il Django 6.70 è stupendo, ma ben poco carrellabile con i suoi tre metri di larghezza.

Astus 20.2 XL, del cantiere Astusboats
Novità 2013 questo Astus 20.2 XL del cantiere Astusboats, un bel trimarano facilmente trasportabile e con molto spazio in cabina. Una scelta interessante.

Astus 20.2 XL, del cantiere Astusboats
Ed ecco quello che piace molto a me per le sue dimensioni da giardino, ovvero "rampa di accesso al garage", il CartOOn 400 di "Costructions Nautiques du Plateau", i produttori del Krill 2 il pocket cruiser, di cui abbiamo già parlato. Nauticaltrek ha fatto una bella recensione sul CartOOn 400 in cui potrete trovare tutte le caratteristiche tecniche.

CartOOn 400, recensito da Nauticaltrek
CartOOn 400, recensito da Nauticaltrek
CartOOn 400, recensito da Nauticaltrek
Ed infine eccovi l'Aviateur 5.70, ne abbiamo già parlato in più occasioni quindi è inutile ripetersi e le immagini parlano da sole.

Aviateur 5.70, del cantiere Pichavant
Aviateur 5.70, del cantiere Pichavant
Aviateur 5.70, del cantiere Pichavant
Aviateur 5.70, del cantiere Pichavant


Catamarani, kayak e canoe Triton, leader nel mercato russo

Catamarano gonfiabile, dal sito Triton
Purtroppo non sono tanto esperto nell'acquisto di prodotti extra-europei, ma questi catamarani, kayak e canoe Triton sembrano veramente belli, di qualità e a dei prezzi competitivi rispetto ai nostri.
Per esempio, il modello da quattro posti, simile a quello nella foto, completo di tutto dovrebbe costare al netto circa 5000 €, un buon prezzo considerate le dimensioni. 
C'è da aggiungere che, come abbiamo visto negli articoli precedenti, in Russia hanno una esperienza e una cultura sui gonfiabili a vela ben superiore alla nostra, fin dal primo dopo guerra, dovute al bisogno di spostarsi facilmente con la barca nei loro immensi territori con minori risorse economiche possibili, insomma di necessità hanno fatto virtù, virtù della quale ben presto ci dovremo appropriare anche noi.
Infatti l'internazionalizzazione dei mercati, più semplicemente chiamata globalizzazione, ci impone di guardarsi intorno con più attenzione e a chiedersi se non convenga approfondire anche queste opportunità.
Molto belle ed interessanti anche le SAILCANOE.

Canoa trimarano a vela, dal sito Triton


lunedì 10 dicembre 2012

Circumnavigare il globo in un 10 piedi



Sven Yrvind è disposto a pagare parecchio per per poter stare un po' di tempo da solo. Il marinaio svedese ha in mente di circumnavigare il globo in solitario con una barca a vela un po' più grande di una vasca da bagno. Armato di una pila di libri e nutrendosi principalmente di sardine e muesli, a 73 anni, questo costruttore di barche prevede di passare all'interno di quello che lui chiama affettuosamente una "capsula di sopravvivenza", circa un anno e mezzo a leggere, scrivere, pensare e godersi le meraviglie della natura. (.....)
"Sarò completamente al sicuro. La barca è come una pallina da ping pong in mare, non si rompe mai" ci ha detto mentre ci mostrava la barca nel suo laboratorio. "Una piccola barca costruita nel modo giusto è certamente più sicura di una barca grande."
Gli scettici si chiedono se il signor Yrvind non finirà con l'impazzire in una barca così piccola o se sarà in grado di resistere se essa dovesse andare a sbattere contro una balena o iceberg.
Ma il signor Yrvind e i suoi amici più stretti dicono che questo progetto è nelle mani di un uomo con 50 anni di esperienza nella navigazione.
"Sarei più preoccupato se lo vedessi ritirarsi nel suo appartamento per guardare la TV," ha detto Thomas Grahn, un vecchio amico del marinaio che ha navigato con il signor Yrvind in Florida nel 2007. "Certo, ci sono dei rischi, ma una delle sfide è ridurli al minimo realizzando una barca infallibile, e lui è il costruttore di piccole barche più competente che conosco." (....) 
Il suo ultimo viaggio di 45 giorni, nell'autunno del 2011, lo ha portato attraverso l'Atlantico in un 16 piedi autocostruito, e nonostante i dubbi il viaggio ha avuto successo. Questa volta, il signor Yrvind vuole fare di più, azzardando con una barca di soli 10 piedi, meno della metà delle dimensioni della barca che nel 2010 ha stabilito il record per essere la più piccola a circumnavigare il globo senza sosta. 
Realizzato in materiali compositi, l'"Yrvind 10" peserà circa una tonnellata e mezzo e disporrà di due vele. Il rapporto lunghezza - larghezza, i bordi arrotondati e un centro di gravità pesante, consistente in una gran quantità di libri e alimentari confezionati in contenitori stagni, dovrebbe garantire stabilità e, "se si capovolgerà, sarà sempre in grado di raddrizzarsi", ha detto Yrvind (..... ). 
Il viaggio, di circa 30.000 miglia nautiche, inizierà dall'Irlanda, proseguendo per il Sud Africa e poi navigando a sud est dell'Australia. Questo comporterà una circumnavigazione completa del globo attraverso i mari tempestosi di Capo Horn (....) Le acque intorno al Capo saranno particolarmente impegnative, con forti correnti e il rischio di iceberg che in diverse occasioni hanno causato vittime. Come se questo non fosse già abbastanza impegnativo, il nostro svedese vuole completare la circumnavigazione senza fare soste, per riposare o una scorta di provviste.(....)
"Quello che sto cercando sono la solitudine e la pace", ha detto, ma questo progetto è anche una critica contro quella che il signor Yrvind, che ama immedesimarsi con un moderno Henry David Thoreau, descrive come un eccessiva cultura del consumo che rischia di esaurire le risorse naturali del mondo. Al di là della solitudine, il signor Yrvind ama pensare di poter tenere sotto controllo una situazione apparentemente incontrollabile:  "Se un uomo può vivere in una barca di 3 metri per oltre un anno in mare, allora sicuramente il mondo può vivere con meno risorse di quanto non sia oggi," ha detto. "Certo, sarebbe bello poter stabilire questo record mondiale a 73 anni", ammette con una strizzatina d'occhio.  (.....)"

Liberamente estratto, riassunto, tradotto ed interpretato da me medesimo, da: The Wall Street Journal

Tutto quello che volete sapere su questo progetto lo potete trovare sul sito di Mr.Yrvind

L'Yrvind 10, dal sito Yrvind


Phobos 21, un grande yacht in 21 piedi

Phobos 21, dal sito Dalpol Yacht
Ne avevamo preannunciato l'uscita nel febbraio scorso, Phobos 21 – eine neue Segelyacht, e nell'attesa di foto e video avevamo messo solo le caratteristiche tecniche. Ora il sito Dalpol Yacht vi può offrire una panoramica completa di questa bella barca a vela carrellabile di neanche sette metri ma che ha un'abitabilità di un grande yacht da crociera. Nel sito potrete trovare anche un interessante TEST della rivista Zagle.
L'unica considerazione che mi viene da fare è che noi italiani, con l'inutile spocchia dei villani arricchiti che hanno avuto la meglio negli ultimi vent'anni, abbiamo perso ogni "chance" e competitività arroccandosi su scelte discutibili per un verso, immobiliste per altri, scelte che hanno fatto morire la nostra nautica da diporto, in tutti i sensi.
Ai voglia a fare i pietosi discorsi da quattro soldi sulla qualità, mi facciano il piacere!
Eccovi una presentazione del Phobos 21 al Boatshow di Łodzi.




Club Velico Marina di Grosseto, piccolo è bello


Al CVMG c'è tutto quello che occorre agli amanti della piccola nautica, un porto spiaggia, una scuola di vela, una struttura idonea ad accogliere derive e catamarani a prezzi ragionevoli, ed infine un bellissimo mare ed il vento. C'è da aggiungere che il Circolo è vicinissimo al porto ed alla rinomata località turistica di Marina di Grosseto. Di notevole pregio naturalistico ed ambientale è la spiaggia libera che si estende verso Principina a Mare ed il Parco Naturale della Maremma.
Certamente a neanche due ore di auto da casa una soluzione del genere è molto allettante, anche per la sola stagione estiva. E poi la prima casa di Marina di Grosseto, allora San Rocco, l'ha costruita mio nonno, per l'appunto si chiamava "villinus primus".


domenica 9 dicembre 2012

Novità 2013, La Gazelle des Iles

Dal sito La Gazelle des Sables
Si preannuncia essere un piccolo veliero stupendo questa Gazelle Des Iles, anch'essa piccola a terra ma grande in mare, come la sorellina minore. Speriamo al più presto di avere immagini ed informazioni dal salone Nautico di Parigi dove dovrebbe essere esposta. Davvero grandi queste piccole barche a vela da "atelier", più volte ne abbiamo parlato ma è piacevole ripetersi.
Per concludere un nuovo video tutto da guardare, "La Gazelle des Sables in tre minuti".



giovedì 6 dicembre 2012

Blackcat Sailboat, o veleiro inflável

Blackcat 430 light, dal sito Blackcat Sailoboat

Che dire, molto belli anche questi Blackcat Sailboat catamarani gonfiabili provenienti dal Brasile e, considerando i prezzi che si praticano da quelle parti, credo che valga decisamente la pena informarsi. In tre modelli, come tutti i cat gonfiabili di cui abbiamo molto parlato, hanno la caratteristica di essere pratici e leggeri, adatti sia ai principianti che ai velisti più esigenti. Il tempo di montaggio di tutti i modelli si aggira intorno alla mezz'ora, le sacche per il trasporto sono due (120 x 35 cm e 38 x 60 cm) e se il peso per il Blackcat 360 è di soli 25 kg, per il Blackcat 430 si sale a 46 kg.

Le due borse per il trasporto del Backcat 360 e Blackcat 430 Light, dal sito Blackcat Sailboat

Ed infine godiamoci questo "Veleiro inflável Blackcat 430 velejando em Floripa", davvero bello!





mercoledì 5 dicembre 2012

Armo Optimist, e tanto altro

Optiparts, da "Il Marinaio"
Nel pensare su come poter realizzare in casa una "vela sospesa" o un piccolo "tender a vela" ho trovato molto interessanti e decisamente convenienti le parti di ricambio degli "Optimist": Optiparts. Nel sito de "Il Marinaio" potrete trovare il CATALOGO e i prezzi delle parti indicate in figura.
Come si vede dal progetto originario finlandese, per realizzare la "vela sospesa" occorre poco più che un timone, un morsetto, un tubo a "T" e l'attrezzatura completa dell'Optimist, il cui costo non dovrebbe superare di molto i 500 €, forse meno.

Dal sito Spasik.ru
Per una qualsiasi piccola barca che non necessiti di una invelatura superiore ai 3.5 mq credo che questo sia il meglio che si possa trovare nel mercato dal punto di vista della qualità, anche per realizzare un tender gonfiabile a vela come un Navigator III con armo Optimist. Si fa con meno di 1000 €.

Navigator III con armo Optimist


martedì 4 dicembre 2012


ПАРУСНЫЕ БАЙДАРКИ, КАТАМАРАНЫ, ТРИМАРАНЫ И НАДУВНЫЕ ЛОДКИ

Kayak, catamarani, trimarani e gommoni a vela
Certo il mio russo non è più quello di una volta, quando il mio nome in codice era "Джулио", infiltrato speciale presso il famigerato "Circolo dell'inchiostro a china" fino ai tempi del crollo del muro, ma questa dovrebbe essere la traduzione esatta del titolo di questo libro: Kayak, catamarani, trimarani e gommoni a vela, di Valery Peregudov.
Ricordi a parte, questo testo liberamente messo in rete è fantastico, una vera e propria opera di ingegneria navale che ci fa capire quanto fossero avanti a noi nel campeggio nautico, fin dagli anni '50, i paesi dell'Est, soprattutto in quello che solo oggi, dalle nostre parti, si sta sviluppando nel "gonfiabile/ smontabile".
La filosofia di Terraferma Sailors prende piena e totale ispirazione da questo libro che da oggi ne diventa uno dei capisaldi.

Il catamarano gonfiabile "confezionato", già si faceva "sailonbike"
"Valery Peregudov, è stato uno dei fondatori e organizzatori del campeggio nautico in Russia. Per più di 30 anni, ha progettato e costruito piccole barche a vela che i diportisti potessero trasportare da soli in tutte le acque del nostro paese viaggiando attraverso i tre fondamentali elementi naturali; la terra, l'acqua e il vento. Questo tipo di turismo è diventato di massa grazie alla nascita di club velici in numerose città e paesi. Tra gli anni '70-80 VM Peregudov ha guidato il club nautico di Mosca ed è stato l'iniziatore delle regate per le migliori barche a vela gonfiabili/ smontabili. Il risultato di questa attività è stato il miglioramento dei progetti e della produzione di questo tipo di imbarcazioni e la creazione di classi veliche, adatte a svolgere diporto nautico in diverse condizioni. I disegni sviluppati da VM Peregudov e da altri designer amatoriali sono stati fonte di ispirazione per la realizzazione di barche a vela di ogni genere e tipo. Nella prima parte del libro viene fornita una panoramica delle imbarcazioni a vela pieghevoli, che vanno dal semplice kayak con le vele ausiliarie e le prestazioni  dei catamarani e trimarani multiposto. L'approfondimento delle conoscenze in merito permetterà ai lettori di scegliere il tipo di imbarcazione che meglio si adatta alle proprie esigenze e gusti. Nella sezione teorica l'autore introduce la teoria di base della vela con i principi di interazione tra i flussi di aria e acqua con la barca e le leggi della sua gestione. Nonostante la complessità dei temi trattati, gli argomenti vengono presentati in modo semplice e chiaro anche per il principiante. Questi sono solo alcuni degli argomenti trattati: il grado di "rigidità" e la gestione delle vele, come migliorare l'efficienza aerodinamica, le forse in gioco e i carichi presenti su vele di diverso tipo, il calcolo degli alberi in base all'aerodinamica delle carene, la realizzazione di vele a due strati, l'importanza della regolazione delle vele, le varie tipologie di timoni, la forma della deriva, etc. L'autore rivela la relazione che esiste tra la stabilità e la forma delle imbarcazioni, che a prima vista non è evidente. In particolare si disquisisce su come combinare materiali "rigidi" ed "elastici", le forze che entrano in gioco, i relativi vantaggi e svantaggi, e le loro applicazioni. Le linee guida dell'autore e le soluzioni tecniche prospettate aiuteranno i lettori ad autocostruirsi la barca a vela dei propri sogni. La sezione principale del libro è la descrizione delle strutture di differenti tipi di barche a vela per la loro realizzazione. I particolari progettuali sono molto dettagliati e viene data particolare attenzione alla scelta di materiali in modo che la barca possa essere costruita in casa con quello che c'è a disposizione. Attualmente i naviganti più esperti, costruiscono le loro barche a vela con materiali e dispositivi più complessi sfruttando la tecnologia moderna e i materiali di alta qualità in modo che questi catamarani gonfiabili possano navigare con più di 10 m2 di vela . Tuttavia, l'autore descrive il processo di realizzazione delle barche utilizzando materiali semplici e a basso costo, adatti per i diportisti principianti. (.........). Pertanto questo libro può essere un testo fondamentale per i diportisti che non hanno esperienza nell'uso delle vele. Il libro potrà essere letto con interesse da tutti gli amanti della vela, esperti e non, che navighino su grandi yacht o su dei semplici gommoni a vela smontabili. La familiarità che il lettore potrà raggiungere con le barche e la gestione delle loro attrezzature allargherà l'orizzonte dei velisti e forse aiutarli a migliorare la loro navigazione anche nelle barche da crociera. Il libro è scritto con un un elevato livello ingegneristico e tecnologico e può essere di interesse per un vasto bacino di lettori, c'era urgente bisogno di pubblicarlo.

(Tradotto, interpretato e adattato da me medesimo, nome in codice Джулио, infiltrato speciale presso il famigerato "Circolo dell'inchiostro a china").

Bada là, questo è un vero e proprio "sgommino", noi non abbiamo inventato nulla
Comunque, se vi interessa questo argomento e ne volete sapere di più QUI troverete di tutto e da QUI vi potrete fare una cultura in merito.
Ma quello che mi ha davvero strabiliato in tutto questo materiale che ho trovato in rete è la "vela sospesa", è fantastica! Questo tipo di vela viene prodotta e commercializzata da LIBERO WIND FW.

Dal sito Libero Wind FW
Questa vela è una vera e propria opera di ingegneria navale ma l'aspetto più sensazionale è che, se non ho sbagliato i conti, il suo prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 €.

Dal sito Libero Wind FW
Non ha caso la ditta produttrice di questa vela si chiama "vento gratuito", anche se le origini del progetto dovrebbero essere finlandesi, come si evince da: Подвесной парус Антеро Катайнена на мерной миле «КиЯ». Questo è il progetto originale:

Dal sito Spasik.ru
Queste erano le sue caratteristiche tecniche principali:
Superficie velica: 3,5 metri quadrati 
Deriva: 0,5 metri quadrati
Peso: 12 kg
Lunghezza del montante e sprit: 2.34 m
La vela è stata progettata per l'installazione su gommoni e barche a motore di  3 - 4,5 m di lunghezza, di peso fino a 250 kg.  la prima ditta che l'ha commercializzata era finlandese, la Meco Thuot-Oh.
C'è anche qualche piccolo video dimostrativo su YouTube.




Ovviamente per questo tipo di soluzione ci sono dei limiti e questo è un compromesso, come tanti altri di cui parliamo. Come descritto nell'articolo in russo che vi ho citato il vento non può superare i 6 nodi, la barca non può essere più lunga di 4.5 metri, c'è difficoltà ad avanzare di bolina stretta ed infine vanno fatti aggiustamenti con il timone. Comunque è una curiosità da tenere presente, mi piacerebbe davvero provare la "vela sospesa".


lunedì 3 dicembre 2012

RESTUBE, un piccolo ausilio per un grande compito

Il sito RESTUBE
Non sempre possiamo indossare il giubbotto salvagente, a volte in condizioni meteo marine ottimali proprio non ne vogliamo sapere, inutile mentire anche a se stessi. RESTUBE non ha certamente le caratteristiche per sostituire un giubbotto salvagente né può, visto che non è omologato per farlo, ma allo stesso tempo questo "ausilio al galleggiamento", che si può indossare alla vita o addirittura sulle braccia senza dare alcun fastidio, può essere di vitale importanza in tutte quelle situazioni in cui "riteniamo" di essere al sicuro anche se sappiamo bene che questo non è mai vero in acqua. 
A me piace, il suo prezzo in Europa è di 69 €, è disponibile in vari colori, la cartuccia di ricarica costa 5.95 € ma, in caso di necessità, RESTUBE può essere gonfiato con la bocca.


Caiaker vela

Kayak a vela. dal sito Caiaker
C'è proprio tutto quello che ci deve essere in questo kayak a vela della brasiliana Caiaker, la deriva mobile, il timone a barra e l'armo a sloop, tutte caratteristiche abbastanza inusuali in un kayak ove normalmente si tentano aggiustamenti più o meno "adattati". Mi piace molto questo sailyak, non si sono cercati compromessi e si è riusciti a realizzare un bel prodotto. L'unica cosa che potrei consigliare è quella di aggiungere due stabilizzatori negli accessori in modo che si possa veleggiare anche con venti più sostenuti.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 2.70 m
Larghezza: 0.66 m
Peso: 26 kg
Capacità: 90 kg
Persone trasportabili: 1
Il prezzo è una favola, se non ho sbagliato a fare la conversione dovrebbe costare in Brasile intorno agli 800 €, varrebbe davvero la pena di andarselo a prendere.
Ecco un bel video, "caiaker vela navegando":



E non dimentichiamoci che il Caiaker può essere trasportato tranquillamente in bicicletta senza fatica e spendendo poco, anche ordinandolo il kit di trasporto direttamente dagli States.

Dal sito Keywestpaddlesports
Allora facciamoci spedire tutto con DHL, il primo che lo fa ci faccia sapere!


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