giovedì 16 novembre 2017

Attività da imitare: Billy Bike Caravan

Dal sito RipaRide
Billy Bike Camper è una mini roulotte incredibilmente leggera montata su di un rimorchio per biciclette, la struttura è stata realizzata in legno leggero e rotola sulla strada come in un sogno. Il Billy Bike caravan ha un posto letto, un portabagagli, la biancheria compresa in dotazione ed infine la bicicletta per il traino. Billy è il compagno perfetto per le avventure di surf.
PREZZO: 32 € circa al giorno, anche se qui si parla dell'Australia.
Bellissimo!!!!
Ma se ben vi ricordate anch'io avevo avuto un'idea simile, la mia nuova versione del REDKAT:



The Mini Caraboat (1964)



Gli anni '60 hanno visto l'ascesa del turismo di massa e, con esso, lo sviluppo del campeggio e della nautica. 
In Gran Bretagna, questa crescita ha stimolato il concetto del Caraboat, una strana combinazione nata da una relazione innaturale tra un'automobile (un Mini Van in questo caso), una roulotte e una barca da pesca (con l'albero è possibile navigare con una barca a vela)! 
Il risultato è a dir poco sorprendente! 
Sulla strada la MINI è come un camper in cui la prua della barca appoggiata sul tetto occupa la parte che normalmente viene utilizzata  per un letto matrimoniale. Considerate le caratteristiche della Mini la guida deve essere sportiva, e la domanda che viene naturale è se questa combinazione tra auto e caravan possa essere compatibile soprattutto in termini di tenuta ... 
Arrivati sul bordo di uno specchio d'acqua bastano tre giri di manovella e il caravan ci appare con un angolo di cottura e una dinette. 
Ma il pezzo forte è la barca che tolti i 4 ganci può essere messa in acqua in pochi minuti. 
In questo video epico di British Pathé, il concetto di Mini Caraboat è così rappresentato: mentre madre e figlia preparano il tè (belle pettinature, ndr), il padrone di casa e suo genero vanno a pescare ... Nel frattempo, utilizzato come camper, il Caraboat può ospitare 4 persone per la notte, con i suoi 4 letti matrimoniali ..... Sorprendente, no? 
Mi raccomando però, non c'è motivo di vergognarsi se qualcuno vi dirà che la vostra barca è come un caravan!! 

(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da acunautique)



martedì 7 novembre 2017


sabato 4 novembre 2017


lunedì 30 ottobre 2017


giovedì 26 ottobre 2017

Ekosea, crowdfunding nautico

Dal sito Ekosea
Ekosea è una piattaforma per il finanziamento partecipativo, o crowdfunding, dedicato al mondo del mare a all'ecologia. Le piattaforme Crowdfunding consentono di mettere in contatto gli sponsor del progetto con coloro che sono in cerca di finanziamenti. La specificità di ekosea è legata ai progetti presentati, dedicati esclusivamente al mondo del mare e all'ecologia.
Molto interessante.


martedì 17 ottobre 2017

Nanoship di Chesapeake Light Craft

Nanoship, dal sito Chesapeake Light Craft
Nanoship, una meravigliosa barchina da 12 piedi per autocostruttori.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:

Lunghezza: 3,69 m
Larghezza: 1,65 m
Peso: 294 kg
Peso max trasportabile: 340 kg
Sup. velica: 11.7 mq
Chiglia: water ballast
Prezzo kit: da definire

Nanoship, dal sito Chesapeake Light Craft

E c'è anche un video per deliziarsi la vista, linee d'acqua e armo velico sono straordinariamente belli.


venerdì 13 ottobre 2017


domenica 8 ottobre 2017


lunedì 2 ottobre 2017


giovedì 28 settembre 2017

Inflated Wing Sails (IWS) LA VOILE-AILE GONFLABLE

Dal sito Inflated Wing Sails
E' un po' di tempo che si parla di vele gonfiabili e finalmente le vediamo nel mercato della nautica da diporto. Si chiamano Inflated Wing Sails e chi le produce garantisce prestazioni di eccellenza per i seguenti motivi principali:
  • sono stabili in ogni condizione di vento
  • non producono pressione sulla struttura della barca, contrariamente alle vele tradizionali
  • non sono più necessarie attrezzature di coperta complesse
In pratica la vela sfrutta i principi dell'aerodinamica (quelli del parapendio) che consentono di bordeggiare senza  cambiarne il profilo. 

Dal sito Inflated Wing Sails
Oltre al particolare che per tirarla giù basta sgonfiarla, altro non mi sento di aggiungere per non dire qualche strafalcione. Mi pare molto interessante, che ci si trovi già ad un passo dal futuro con barche che volano e vele come ali di aeroplano?


Via: Yacht.de


venerdì 22 settembre 2017

Morgat 320 : Naviguer simplement

Morgat 320, dal sito la gazelle des sables
Le Morgat 320 è la nuova nata del cantiere francese La Gazelle des Sables. Devo dire che è molto simile alla nostra Bernarda, direi ugualmente deliziosa anche se ha la prua un po' più rialzata, dal tipico stile bretone. Notare l'assenza della deriva.
Facilmente trasportabile con un carrello non so se è anche cartoppabile perché nelle caratteristiche tecniche, stranamente, non viene indicato il peso.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza x Larghezza:  3,15 x 1,56 m
Pescaggio: 0.30 m
Carico massimo a bordo: 300 kg (3 adulti)
Sup. velica: da 0 a 8,5 m² (possibilità di armarla in maniera differente, standard o tradizionale, anche senza boma o con fiocco).
Prezzo: ancora non indicato.
I tipi di armo velico di le Morgat 320, dal sito La Gazelle des Sables


mercoledì 20 settembre 2017

Die Trends für die nächste Saison: Pointer 22

Pointer 22, dal sito Pointer Yacht
All'Interboot di Friedrichshafen, che si terrà dal 23 settembre a 1 ottobre, verrà presentato un nuovo gioiello della tecnologia tedesca per la piccola nautica da diporto, il Pointer 22.
Carrellabile, versatile, design molto elegante, sportiva, chiglia a scomparsa totale e prezzo relativamente contenuto.

Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 6,50 m
Larghezza: 2.20 m
Pescaggio: 0.30 - 1.10 m
Peso: 750 kg
Peso chiglia retrattile: 180 kg
Randa: 14,0 m2
Genoa 9,0 m2
Gennaker 28,0 m2
Pozzetto: 6 persone
Cuccette: 2-4 persone
Prezzo: da 32500 €

Che dire, davvero bella, mi rodo dentro.
Algemeen Plan, Pointer 22

Via: Yacht.de


mercoledì 13 settembre 2017

Annibale, un viaggio

Annibale, un viaggio di Paolo Rumiz
"Quanto pesano le ceneri di Annibale? Si chiedevano i romani al termine della seconda guerra punica. Niente, era la risposta. Eppure lo spauracchio si trasformò in eroe, l'eroe in mito e il mito in leggenda. Ed è questa leggenda che invade il Mediterraneo fino a lambire le porte dell'Asia. Quella che ci viene incontro è la storia di un uomo, temuto e rispettato, e dei luoghi che lo hanno reso celebre. Con una scrittura che illumina e che rende i fatti storici più contemporanei della cronaca, Paolo Rumiz si imbarca in un viaggio che parte dalla Sardegna - "l'isola che profuma di Oriente" -, passa per il Rodano, il Trebbia, la leggenda delle Alpi e degli elefanti, l'inferno di Canne, e arriva fino in Turchia, sulla tomba del condottiero. Annibale non è solo un viaggio nella memoria, è anche attualità, le contaminazioni culturali Occidente-Oriente, la scellerata gestione urbanistica nelle grandi città, l'inutilità della guerra, la globalizzazione, Nord Italia e Sud Italia."

Non mi era mai successo, ho letto il libro tutto d'un fiato fino alle ultime cinque pagine perché non volevo che finisse, e alla fine ci ho messo una settimana per terminarlo.
Per me è davvero un buon libro e credo che il suo autore è ciò che vorrebbe sentirsi dire, direi che ci insegna a capire e a scoprire la storia in maniera forse un po' meno ortodossa di quello che ci insegnano a scuola.
La frase che mi ha colpito di più? Ce ne sono centinaia ma è solo leggendo questo libro che si capisce come abbia fatto un popolo di marinai a combattere in terraferma, in campo aperto, e a infliggere a Roma sconfitte che non verranno mai dimenticate, come il Grande Generale dei Cartaginesi, Annibale.



sabato 9 settembre 2017


martedì 5 settembre 2017


lunedì 4 settembre 2017

Primo Comando di Patrick O'Brian


Jack Aubrey, uomo di mare temerario e orgoglioso soldato della Royal Navy del diciannovesimo secolo, ha un solo grande sogno: comandare una nave della Marina Britannica, incrociare lungo le coste del Mediterraneo e dell'Atlantico all'inseguimento di navigli nemici. Quando tutto questo sembra avverarsi, con il comando della corvetta "Sophie", Aubrey scopre i mille pericoli del potere: il peso della solitudine, la difficoltà di governare un equipaggio di uomini duri e assetati di denaro, la durezza dei superiori, la logica crudele della guerra sui mari. Solo l'amicizia con il medico di bordo, Stephen Maturin, gli sarà d'aiuto davanti alla corte marziale.

Primo Comando, è un romanzo di Patrick O'Brian, dai suoi romanzi il regista Peter Weir ha tratto il film Master & Commander, Sfida ai Confini del Mare.

E' stato, assieme alla "La Montagna Bolognese nel Medio Evo" di Arturo Palmieri, la mia lettura dell'estate. Per il Sunday Times è il miglior romanzo storico di avventure sui mari: diciamo che ci si avvicina parecchio, ma per apprezzarlo in pieno bisogna essere marinai.


venerdì 1 settembre 2017


giovedì 31 agosto 2017


martedì 1 agosto 2017

Al lago con Papì


La previsione di una giornata torrida e il lago in secca mi hanno fatto desistere dall'andare al Trasimeno con MAE, privilegiando Papì di cui volevo collaudare le modifiche all'insartiamento.


Cominciamo con il trasporto dall'auto: è stato abbastanza faticoso a causa delle ruotine molto piccole del sistema di trasporto e questo ha fatto si che lo sforzo non è stato molto differente di quando trasporto MAE che ha le ruote del carrello più grandi. Ovviamente dalla sua Papì ha il fatto che non c'è bisogno di caricarla sul tetto dell'auto, basta tirare giù il sedile.
Poi il gonfiaggio dello scafo,


sistemazione del timone, della deriva e delle vele: forse mi ci è voluto qualche minuto in più del tempo che occorre per l'attrezzatura di MAE che è molto semplice, ma probabilmente è solo questione di pratica,


La navigazione con poco vento è stata tranquilla e comoda, ovviamente non so se con venti forti il mio insartiamento avrebbe tenuto. L'andatura è stata perfetta in ogni direzione, anche quando lasciavo il timone a se stesso Papì procedeva spedita senza deviazioni o scarrocciamenti.


Un difetto grosso ed importante, forse l'unico che ha Papì modificata da un Mistral Windglider, che era solo un surf, è la posizione dei golfari per le sartie che, come si vede nella foto, sono a mezzo scafo tra l'albero ed il bordo. Non potevo fare altrimenti ma questo non permette un movimento agevole a bordo, non ci si può stendere e non si può andare a prua.


Infine, come già mi aveva comunicato il precedente proprietario, c'è una piccola perdita d'aria, forse dalla valvola, e questo non mi ha permesso di effettuare navigazioni superiori alla mezz'ora perché  dopo Papì cominciava a sgonfiarsi.


Fondamentalmente, a parte tutto, è stata una navigazione piacevole e divertente e ritengo che la soluzione della tavola gonfiabile armata a vela, tipo Aquaglide Multisport o derive simili, sia raccomandabile, soprattutto per chi si accontenta di fare attività nautiche non troppo impegnative, semplicemente per passare una giornata sull'acqua trasportato dal vento davanti alla spiaggia. A me è piaciuto anche se mi rendo conto che Papì così modificato "in casa" non possa garantire tutta la sicurezza necessaria in navigazione. Diciamo che è stata una prova per eventuali futuri acquisti.


Mentre io ho navigato per circa quattro ore Elena si è letta un intero libro e non mi ha fatto smettere finché non l'ha finito, è "La Solitudine dei Numeri Primi"di Paolo Giordano che, a questo punto, non posso che raccomandare anche a voi.

La Solitudine dei Numeri Primi, Paolo Giordano - Edizioni Mondadori
Dimenticavo, caldo a parte e acqua un po' carente, il Trasimeno oggi era meraviglioso!


Addirittura un airone è stato tutto il tempo davanti a noi a pescare.


Forse cercava di prendere questa bella carpa.




lunedì 31 luglio 2017

52 Idiozie da Non Fare in Barca






52 Idiozie da Non Fare in Barca di Davide Besana - Nutrimenti Mare
La Rachele, tornata dalle sue vacanze a Ischia e Procida alla scoperta delle terre e del mare della mia nonna materna, mi ha portato il più gradito regalo, un bel libro, questa intitolato "52 Idiozie da non Fare in Barca", di Davide Besana. 
Il libro è un'esilarante raccolta a fumetti di tutto ciò che non è molto raccomandato da fare in barca e se nella sua presentazione si legge che vi "si mescola il serio e l'assurdo" posso affermare con assoluta sincerità che il più delle volte è proprio l'assurdo a governare l'esistenza a bordo delle nostre beneamate barche e con altrettanta sincerità posso confessare che delle 52 idiozie da non fare in barca elencate in questo libro ne ho commesse come minimo 40, spesso ripetitivamente. Le peggiori? "smanacciare", "fidarsi del motore e, ahimè la peggiore di tutte, "fingersi giramondo".
Sicuramente un buon regalo da fare agli amici velisti.

La Rachele affacciata sul porto della Corricella dalla Terra Murata di Procida


martedì 25 luglio 2017

Modifica alle longherine per carico e scarico barca


Se ben vi ricordate nel post dedicato alle longherine avevo riscontrato il problema che la barca, una volta sollevata, poteva toccare l'auto danneggiandola. Nella foto seguente si vede molto bene che la barca si appoggia posteriormente all'auto.


A questo scopo ho inserito nella struttura, rendendola anche più stabile, una longherina orizzontale che non farà più avvicinare la barca all'auto.



lunedì 24 luglio 2017


lunedì 17 luglio 2017


venerdì 14 luglio 2017


venerdì 7 luglio 2017


martedì 4 luglio 2017

Longherine per carico e scarico barca dall'auto

Serraggio delle longherine sul portapacchi
Abbandonato il progetto di rialzare il carrello e la barca per mancanza di sufficiente sicurezza, la rotazione della barca impone alla struttura sforzi eccessivi, sono tornato al buon vecchio sistema delle longherine che ha funzionato perfettamente.

Sistemazione delle longherine sulla fiancata
Le longherine di 2000 x 45 x 35 mm, sono costate circa 10 € all'OBI, tutto il resto ferramenta che avevo in casa, al massimo si potrà spendere 15 €.

Il carico della barca sull'auto
Ho fissato le longherine e caricato la barca sull'auto in pochissimi minuti e con poca fatica.

Lo scarico della barca dall'auto
Effettuato lo scarico ho rimesso la barchina in garage, tutte le operazioni di fissaggio delle longherine, carico e scarico della barca e suo rimessaggio non hanno richiesto più di quaranta minuti.

Longherine e barre
E così la barchina è tornata a dormire. Unico problema riscontrato è la carrozzeria della 500L che, contrariamente alla Ford Fiesta non può essere assolutamente toccata, salvo creare dei micro avvallamenti. Dovrò provvedere a sistemare una  o due longherine orizzontali in modo da evitare qualsiasi contatto con a carrozzeria.

MAE è tornata a dormire


domenica 2 luglio 2017


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