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mercoledì 12 ottobre 2016


mercoledì 21 settembre 2016


domenica 14 agosto 2016

Come tenere puliti i bordi della WB e qualche altro accorgimento per il trasporto


Il tema è banale ma non poi tanto poiché per chi fa "cartopping" sporcare i bordi della WB con la gomma dei portapacchi è molto frequente, specialmente con il caldo. Io sono arrivato a proteggerli con i vecchi calzini bucati.


Giustamente chi ha progettato la barca li ha fatti ruvidi e resistenti in modo che si possano rigare ed intaccare più difficilmente ed in ogni caso, se questo accade, un rigo si nota molto meno che sullo scafo che è liscio.
Ho provato a pulirli con molti prodotti ma quello che funziona assolutamente meglio è l'acqua ragia poiché scioglie lo sporco che si annida nella superficie ruvida, il mezzo ideale per eliminare definitivamente  anche la gomma fusa dal caldo è frizionare con una spugnetta abrasiva.
Subito dopo aver pulito con l'acqua ragia lavare bene con acqua e sapone o un detergente spray.
Un'altro consiglio che mi è stato dato per lucidare la barca, e per togliere soprattutto le piccole rigature, è utilizzare panno e dentifricio.
Per quanto riguarda eventuali intaccature più importanti ne riparleremo quando ci troveremo ad affrontare l'argomento, speriamo non troppo presto.
Un altro accorgimento che ho attuato è stato quello di mettere un elastico sul fondo dei tubolari sgonfi in modo da tenerli attaccati allo scafo il più possibile e proteggerli durante i vari rovesciamenti della barca.




venerdì 22 luglio 2016


venerdì 8 luglio 2016

Fun under the Borghetto sun


Come potete osservare l'andatura a farfalla indica che il vento era di meridione, noi eravamo posizionati nella parte nord del lago, in uno di quei luoghi dove Annibale il 21 giugno del 217 a.C. massacrò i 15.000 romani della Legione di Flaminio; proprio nei pressi di Borghetto si era  stabilito l'accampamento dei Romani prima dell'imboscata dei cartaginesi. Alcune ricerche effettuate sui fondali del luogo starebbero a dimostrare che vi è ancora sepolta una gran quantità del metallo appartenente a tutti quei soldati che avevano tentato di salvarsi buttandosi nel lago.


Ma cominciamo dall'inizio, asseverato che il mal di schiena non dipendeva né dai reni né dal sollevamento della barca bensì dalla postura e dalla gobbetta, tra una seduta di fisioterapia ed un'altra, mi sono deciso al grande passo di ricominciare il cartopping.
E' stata una giornata fantastica, il vento è aumentato progressivamente fino a raggiungere i 7/ 8 nodi con la termica del primo pomeriggio. La barca filava meravigliosamente nel lago e non ho mai avuto alcun timore anche nei momenti di vento più sostenuto, condizione in cui ho potuto gestire le due vele, randa e fiocco, da solo ed in tutta tranquillità.


Insomma, da rifare al più presto, spero la prossima settimana al mare. Qui c'è la FOTOGALLERY.


A presto con MAE!




lunedì 27 giugno 2016

Homemade Boat Loader // Устройство для погрузки и перевозки лодки на кры...



Lo dovrò fare anch'io poiché, per quanto la barchina sia leggera, l'età avanza e gli acciacchi pure.

Semplice dispositivo per caricare le barche sul tetto dell'auto da una sola persona. 
La forza motrice del dispositivo consiste in un argano elettrico a bassa potenza per ATV che costa circa $ 100. Tutti gli elementi sono stati realizzati con profili di alluminio. 
La differenza principale di questo progetto rispetto ad altri sistemi analoghi è nell'utilizzo della piattaforma di sollevamento sotto la barca. 
Ciò consente di non danneggiare la falchetta della barca, ed è adatto per tutti i tipi di imbarcazioni. 
La piattaforma viene utilizzata per lo stoccaggio a terra della barca.
L'intero processo di sistemazione della barca e sollevamento non richiede più di 10 minuti.
Un sistema simile a questo l'ho utilizzato per tre anni e ne sono molto soddisfatto. 
 Per la cronaca, mia barca pesa circa 60 kg, con una lunghezza di 3,3 m.

(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo dal canale di youtube di Andrey Efimov).

Boat Lifter, dal canale di youtube di Andrey Efimov



giovedì 23 giugno 2016

Tutto pronto per domani


S'è deciso per domani di andare al lago a fare "daycation" e, come vedete, è tutto pronto per  il "cartopping". Il venticello dovrebbe essere discreto e abbiamo pensato di tornare a Borghetto alla "Bella Vita" che è il luogo più vicino da Arezzo ma da cui potrei vedere comodamente qualche allenamento del Campionato Nazionale Classe FUN 2016 che si dovrebbe tenere a Passignano da Sabato. Speriamo di riuscire a fare qualche foto.


A questo giro ho messo un po' di più per sistemare MAE, ma il tempo perso è stato soprattutto nel dover ripulire dalla polvere e da quel po' di sporco che si era depositato sotto la barca il garage dopo i lungi mesi invernali di inattività.


Finalmente si riparte! 



giovedì 5 maggio 2016


lunedì 4 aprile 2016

Crab, "il granchio", un bel barchino cartoppabile e facile da costruire armato Optimist

Dal sito barque.ru
Nel sito barque.ru potrete trovare i piani di questo bel barchino che può essere armato come un optimist, utilizzando tutte le attrezzature di coperta facilmente acquistabili online su "il marinaio" per esempio, ma non è l'unico rivenditore delle "optiparts".
Queste sono le sue catatteristiche tecniche principali:
Lunghezza ft: 2.30 m
Baglio massimo: 1.34 m
Pescaggio: 0.40 m
Sup. velica: 3.5 mq
Peso: 20 kg
Ma l'aspetto più straordinario di questa piccola barca, le cui varianti sono diverse, è che qualcuno ne ha realizzato una versione da 2.8 metri con cabina.



venerdì 1 aprile 2016

Overslider, un pratico sistema giapponese di carico e scarico di piccole barche dal tetto dell'auto

factory-zero.co.jp
Overslider, un interessante sistema giapponese di carico e scarico di piccole barche dal tetto dell'auto. Per chi se lo fosse già costruito, o avesse intenzione di farlo, può anche essere un ottimo esempio da imitare se proprio non lo si vuol andare a compra in Giappone.
Nel BLOG si fanno molti esempi.


giovedì 17 marzo 2016


lunedì 22 febbraio 2016


lunedì 15 febbraio 2016


sabato 13 febbraio 2016

Rowgeneration




La Walkerbay mi ha fatto riscoprire il piacere della remata, così per chi non se la sente di affrontare il vento e la sua libertà propongo queste bellissime barche a remi svedesi: rowgeneration.
Ottima per fare car-top boating, barca leggera e di piccole dimensioni.


giovedì 11 febbraio 2016

Le Lascar du Toul' Ru, plaisir à la barre

Le Lascar du Toul' Ru, si può proprio dire "piccolo a terra, grande in mare", con il suo peso e dimensioni contenuti ma con la tipica deriva ad acqua che caratterizza tutta la produzione del cantiere della Gazelle Des Sables.
QUI potete trovare i prezzi di tutte le barche che, seppur non essendo proprio popolari, garantiscono una qualità ed un estetica molto superiori alla normalità, specialmente per chi ama la tradizione coniugata alla modernità.
Ideale per il car-top boating, che sia pesca, vela, remi o motore.

Dal sito della Gazelle des Sables

giovedì 4 febbraio 2016

Cartopping, chiarimento sul peso massimo trasportabile sul tetto dell'auto


Premetto che, a mio parere, molto di ciò che si trova in rete sull'argomento non è esaustivo e spesso poco convincente, tanto più che non tutti i libretti di uso e manutenzione hanno indicato il peso massimo trasportabile sul tetto dell'auto, in famiglia abbiamo tre automobili e solo in una di queste ne è riportato il limite. Successivamente ad una mia telefonata al Concessionario che ci ha venduto quelle due automobili mi fu risposto che valeva il peso specificato nel portapacchi. In linea generale sono assolutamente d'accordo su questo suggerimento poiché non credo che esista auto che abbia un tetto che non possa sopportare un peso inferiore ai 100 kg., se non altro per problemi di sicurezza.
Tutto il resto è solo questione di buon senso, infatti in base al peso e al volume trasportato è ovvio che debbano essere attuati tutti gli accorgimenti per non perdere il carico e vada mantenuta una velocità adeguata, anche ben al di sotto del limite degli 80 km/ h. Nel mio caso per esempio, con un'utilitaria di piccole dimensioni, la velocità massima che tengo, normalmente su strade a bassa percorrenza, è intorno ai 60 km/ h.


Tutti i dubbi che ho fatto sorgere ai miei audaci lettori riguardo a questo argomento sono comunque dissipati da quanto indicato in un depliant informativo della Polizia di Stato – Inserto Speciale Guida Sicura (dicembre 2008):
Se il bagagliaio e l’abitacolo non sono sufficienti, si può sfruttare lo spazio sopra il tetto attraverso la sistemazione di barre portapacchi. 
Questi utili accessori, sia quando sono destinati a trasportare bagagli o altri oggetti, sia quando sono specializzati con attacchi particolari per trasportare piccole imbarcazioni, tavole da surf o biciclette, non essendo elencati tra le caratteristiche costruttive o funzionali per le quali il codice richiede l’aggiornamento della carta di circolazione, possono essere installati direttamente dal conducente, sotto la sua esclusiva responsabilità e senza altre formalità. 
Tuttavia, è sempre necessario verificare che questi siano soprattutto sicuri accertandosi che siano di tipo approvato per il veicolo sul quale si devono installare e che, una volta installati, non sporgano fuori dalla sagoma del veicolo (neanche lateralmente), siano efficacemente ancorati alla carrozzeria e, infine, non presentino bordi appuntiti o taglienti. 
Prima di utilizzare questi sistemi di trasporto degli oggetti, occorre verificare che non sia mai superata la loro portata utile, cioè il peso massimo degli oggetti che vi possono essere sistemati.
Infatti, ogni portapacchi è progettato per sopportare un certo peso che è indicato nelle istruzioni di montaggio il cui superamento mette a serio rischio la sicurezza della circolazione, soprattutto ad alta velocità.

Questo significa che le Autorità di Controllo, che sia Polizia Stradale o Carabinieri, non sono tenuti a verificare il peso trasportato sul tetto dell'auto. Rimane però di fondamentale importanza mantenersi entro i limiti stabiliti dalla portata dei portapacchi ai fini assicurativi in caso di incidente, incidente che certamente non sarà mai causato dal cedimento strutturale dell'abitacolo bensì da quello del portapacchi oppure dallo sbandamento dell'auto per eccesso di velocità.
Va segnalato inoltre che è necessario acquistare un portapacchi omologato per il tipo di auto che si possiede, questa omologazione, assieme alla dichiarazione della sua portata, dovrebbe sollevare il conducente dell'auto in merito alle responsabilità specifiche relative al peso trasportato.
Nel corso di uno dei miei car-top boating tour sono stato fermato dai Carabinieri per un controllo che non ha prodotto segnalazioni di sorta.
Rimangono scontati gli adempimenti riguardo a tutti gli altri obblighi, incluso il rispetto del limite del peso massimo totale trasportabile dall'auto, compresi i passeggeri, i bagagli, etc.




giovedì 7 gennaio 2016

Etruscan Tour, tra la terra, l'acqua e il cielo degli etruschi



Etruscan Tour è un viaggio della memoria, nei luoghi a noi più vicini, accessibili e culturalmente più presenti nella nostra storia, anche familiare, che si svolge in auto e barca tra arte, architettura, storia e archeologia ma anche natura, svago e benessere tra la terra, l'acqua e il cielo dell'Etruria. 
Etruscan Tour è un percorso che, partendo da Arezzo, la città della Regina, ha già cominciato a svilupparsi verso la Maremma meridionale e la Tuscia ma che risalirà lungo la Costa Etrusca per poi dirigersi di nuovo verso il Mare Adriatico toccando tutte le città della "dodecapoli", ma non solo.
Inizialmente avevo pensato di effettuarlo solo parzialmente in bicicletta ma è andata via via maturando l'idea di ampliarlo utilizzando l'auto con la nostra barchetta appresso, mezzi ben più accessibili alle nostre possibilità.
Etruscan Tour non sarà un resoconto di mirabolanti avventure ma tutt'altro, solamente la storia di un viaggio in completo relax accompagnati dalla grande passione per la vela nei meravigliosi laghi del centro, Bracciano, Vico, Bolsena, Trasimeno e poi il mare dell'Argentario, dei Golfi di Follonica e di Baratti fino a raggiungere Ravenna e la Marina di Romea.
La mappa verrà progressivamente aggiornata e il viaggio non avrà tempistiche e modalità ben definite, si farà come, quando e se si potrà, in un mese, in un anno o in dieci non avrà importanza, vorrà dire che saremo sempre e ancora giovani e desiderosi di conoscere i luoghi e la cultura della nostra terra.
Gli etruschi d'altro canto, come noi, erano Thalassokràtores.

La nostra barchetta ormeggiata davanti al Sovana Resort

venerdì 1 gennaio 2016


mercoledì 9 dicembre 2015

E' la "Snark" la barca a vela più venduta al mondo, chiediamoci perché

Lo Snark da una pubblicità del tempo, foto tratta da Popular Mchanics/ Wikipedia
La "Snark" è una barca a vela che ha tra le sue caratteristiche peculiari quelle di essere molto leggera e facilmente attrezzabile. Armata a vela latina, viene attualmente commercializzata in cinque modelli e può portare da due a quattro persone con lunghezze che vanno da 11 a 12 piedi e pesi tra i 30 ed i 60 kg circa.
Per questi motivi la Snark è la barca cartoppabile per eccellenza, il modello più leggero lo si può sollevare completamente con la forza delle sole braccia.



Realizzate con un "sandwich" in polistirene espanso rivestito chiamato Corelite e brevettato come Armorclad le Snark possono essere ordinate per corrispondenza e consegnate in scatola in tutto il mondo, e con una discreta quantità di accessori e varianti, da SailBoatsToGo.

Una Snark in navigazione, dal sito Meyersboat
Un'altra delle sue caratteristiche è che è molto economica, negli States costa poco più di 1000 Dollari, non so in Europa ma anche se ci si mettono tasse ed accessori credo che non si vada molto oltre i 1500 €.

La Snark sul tetto di una Ford Fiesta berlina, dal sito Fiestafaction
Su Wikipedia potete trovare la storia completa di questa barca della quale si stima ne siano state vendute più di mezzo milione di modelli, è la barca a vela più venduta al mondo dal 1958 anno di inizio della produzione fino ad oggi. 
Nel 1971 la rivista americana "Boating Magazine" la definirà la Volkswagen delle barche a vela e nello stesso anno una marca di sigarette la utilizzerà come "marchio immagine" tanto che con solo questo logo ne furono venduti ben 18.000 esemplari. 
Quello di affibbiare un logo immagine ad una barca potrebbe essere un'idea interessante anche oggi, penso.
Bé, a questo punto credo che, date queste quattro informazioni, sia inutile chiedersi tanti perché.


lunedì 23 novembre 2015

La Lindona - construcción de mi primer pequeño velero

Il blog della Lindona
Del TIKNOT, questo meraviglioso barchino di otto piedi del quale è possibile scaricare gratuitamente i piani ne avevamo già parlato, ma osservarlo così ben fatto in costruzione amatoriale fa sempre un gran piacere, La Lindona.
C'è anche un documentatissimo canale di Youtube con tutte le fasi costruttive già visibili nel blog, nonché le fasi di scarico dall'auto.
Grazie Federico!




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