lunedì 30 giugno 2014

Corsari nel nostro mare

Museo della Marineria di Cesenatico
Corsari nel nostro mare Museo della Marineria – Cesenatico dal 5 luglio al 7 settembre 2014 

Al Museo della Marineria di Cesenatico, dal 5 luglio al 7 settembre 2014, una mostra dedicata alla storia affascinante e non molto nota dei corsari nel Mediterraneo, illustrata nei suoi vari e curiosi aspetti con immagini, carte nautiche, documenti. Una vicenda che ha condizionato la navigazione e le coste del mare nostrum tra XVI e XIX secolo, dando vita anche ad una intensa produzione di arte e folclore. 

Quella dei corsari è una delle tante storie che racconta il nostro mare, inteso sia come mare nostrum Mediterraneo, sia come il “più nostro” Adriatico sino alle coste di Romagna, le cui spiagge sono ora un luogo sicuro e familiare per eccellenza, ma dove tra le ultime incursioni di corsari e i primi stabilimenti balneari, tra 1820 e 1840, passarono solo due decenni. Anche il Mediterraneo ebbe infatti i suoi corsari, meno famosi ma certo non meno interessanti dei loro “colleghi” dei Caraibi; essi furono una presenza costante e pericolosa soprattutto tra la fine del sec. XVI e l’inizio del XIX, nel quadro della contrapposizione, ma anche della convivenza e del reciproco interesse e curiosità, tra il mondo degli stati cristiani e quello dell’Impero Ottomano, che dopo Lepanto vedono le loro forze e insediamenti in equilibrio sulle opposte sponde del Mediterraneo. Una “guerra inferiore”, come la definì il grande storico Fernand Braudel, che vide protagoniste le navi corsare che avevano le loro basi nelle “reggenze barbaresche” di Algeri, Tunisi, Tripoli, senza dimenticare tuttavia la miriade di piccole imbarcazioni che trovavano rifugio un po’ ovunque nei tantissimi anfratti delle coste del Mediterraneo, come ad esempio, in Adriatico, a Dulcigno e Valona.

Corsari, non pirati: la differenza può sembrare poca, e sicuramente lo fu spesso anche in pratica; ma la differenza c’era, perché i corsari agivano sempre grazie alla “patente di corsa” o “lettera di marca” rilasciata da uno stato sovrano - in questo caso le potenze contrapposte degli stati cristiani e dell’Impero Ottomano – che li autorizzava a depredare navi nemiche e catturare persone come schiave. Va detto infatti che la pratica della guerra di corsa era comune a entrambi i fronti, e dava vita ad una curiosa sarabanda di reciproche catture dov’era a volte difficile districarsi e nelle quali – come dicevano i contemporanei – “una volta o l’altra, tutto finisce in Barberìa”.
Legato strettamente alle azioni corsare era il fenomeno della schiavitù, che oltre agli equipaggi messi ai remi sulle galee, coinvolgeva anche i pescatori e le popolazioni costiere, abituate per secoli a temere l’arrivo dei “Turchi” sulle spiagge; e che ha dato vita anche ad una ricca produzione folclorica e artistica, dalle canzoni popolari come la celebre “All’armi all’armi la campana sona / li Turchi so’ arrivati alla marina”, sino a opere come L’Italiana in Algeri di Rossini.

La mostra al Museo della Marineria di Cesenatico intende raccontare al pubblico questa storia così varia e affascinante attraverso immagini, carte nautiche, documenti, esplorandone in sintesi i suoi aspetti: il Mediterraneo, piazza e crocevia di popoli, merci, culture; le incursioni e il sistema difensivo costiero; i suggestivi ex voto che illustrano con vivacità scene di attacchi e inseguimenti; il complesso fenomeno della schiavitù e del riscatto; e infine l’interessantissimo e ambiguo capitolo della reciproca fascinazione e attrazione che legava due mondi contrapposti – quello cristiano e quello Ottomano – che però hanno sempre mantenuto aperta una fitta rete di scambi e interessi; e dove da parte cristiana il “farsi Turco” era a volte una condizione di sopravvivenza, a volte una opportunità di riscatto economico e sociale, come mostrano le vicende di molti “rinnegati”.

La mostra si avvale della preziosa collaborazione di tre studiosi che hanno curato aspetti specifici: lo storico navale Marco Bonino descrive le navi utilizzate nell’ambito della guerra di corsa; Marco Asta, collezionista ed esperto di carte nautiche d’epoca, ha fornito il materiale cartografico in mostra corredandolo di interessanti note; mentre l’archivista Veronica Pari ha curato una approfondita indagine negli archivi locali alla scoperta di lettere e documenti che ci portano le voci preoccupate, dolenti o disperate dei protagonisti di questa storia.

Immagini e documenti in mostra, originali o riprodotti, sono stati resi disponibili grazie alla preziosa collaborazione di musei, biblioteche, archivi di tutta Italia. La mostra è organizzata dal Museo della Marineria di Cesenatico con il patrocinio della AMMM – Association of Mediterranean Maritime Museums, il network dei musei marittimi Mediterranei, e dell’ISTIAEN – Istituto di Storia e Archeologia Navale, con il prezioso supporto, come per tutte le attività del Museo della Marineria, di Gesturist Cesenatico S.p.A.

Il catalogo, a cura di D. Gnola con testi di M. Asta, M. Bonino, V. Pari, è pubblicato da Minerva Edizioni, Bologna.

Corsari nel nostro mare Museo della Marineria, Cesenatico dal 5 luglio al 7 settembre 2014, aperto tutti i giorni con orario 10-12, 17-23 inaugurazione sabato 5 luglio, ore 18:00



domenica 29 giugno 2014

2014 Velaraid 8th edition, Venice lagoon raid



Dal 10 al 14 giugno 2014 nella laguna veneta, 60 barche, 160 raiders da tutta europa hanno partecipato all'ottava edizione del Velaraid, organizzato dal Circolo Velico Casanova di Mestre. 5 giorni di regate itineranti, per barche a vela con o senza remi ausiliari, tra isole, lungo canali, alle prese con seraghe, cozzare e correnti di marea. Bragozzo cucina al seguito per i lunch; cene e pernottamenti in hotels e/o ostelli, oppure in barca propria. Gastronomia di eccellenza nelle cene di inaugurazione e congedo in collaborazione con Slowfood Veneto.


sabato 28 giugno 2014

Magnifica veleggiata


Avere a bordo i miei cognati, assieme ad Elena, mi ha permesso di veleggiare in tutta tranquillità con più di 12 nodi di vento (momenti che non si vedono nelle foto). Comunque per Elena ho tenuto sempre la barca poco sbandata , in certi momenti filando intorno ai 5 nodi. Una veleggiata meravigliosa in un lago fantastico per la sua natura, per i suoi colori, la sua storia e, naturalmente, il suo vento.



venerdì 27 giugno 2014

Una barca a vela semplice semplice

Dal sito The Mostly
Avevamo parlato del Corky, come convertire una ciambella in una barca a vela, stasera vi propongo un facile progetto di autocostruzione per ragazzi che può essere altrettanto divertente.
Due vecchi pneumatici per auto, un pezzo di tela e qualche pezzo di legno possono essere sufficienti per realizzare una barca a vela che è più facile da costruire che da spiegare.
Con una barca siffatta ci si può andare ovunque si voglia nonché andare a pesca o partecipare a "battaglie navali".
La figura è sufficiente per capire come debba essere costruita, non servono altre spiegazioni se non la raccomandazione di utilizzare il salvagente e di mantenersi vicino alla riva.

Dal sito The Mostly



giovedì 26 giugno 2014

Papì, le modifiche programmate

Le modifiche programmate su Papì il prossimo inverno
Lo "stato attuale" riguarda Papì nella versione che verrà collaudata nelle prossime settimane. Se il collaudo avrà successo, le modifiche previste per il prossimo inverno saranno l'adeguamento del piano velico con l'aggiunta del fiocchetto e l'aumento della superficie della randa. Lo strallo verrà agganciato in testa d'albero e sul bompresso. Poiché Papì, contrariamente ai nuovi Aquaglide Multisport, ha una base in legno, su di essa potranno esserci fissati sei passanti per le barre laterali di seduta in alluminio piegato, il bompresso ed il supporto del timone. Le barre laterali, suddivise in due parti, una volta inserite nei passanti vengono unite con un giunto a "T" assieme al supporto per il timone a poppa e al bompresso a prua. Questa struttura permetterà anche un miglioramento della base dell'albero.
Anche la forma della deriva, della barra e della pala del timone verranno modificate per migliorarne l'efficienza in navigazione, il materiale sarà il legno trattato e verniciato.
Tutte le modifiche previste non saranno distruttive ma semplici adeguamenti al progetto originario.
Con queste modifiche Papì sarà l'unica deriva a vela trasportabile in una borsa con un peso massimo di 26 kg e con dimensioni immutate rispetto alla tavola da surf Mistral Windglider originale, la borsa avrà le stesse dimensioni di 130 x 80 x 20 cm.
Il simbolo nella vela di colore rosso sarà quella della "congrega del salsicciotto".

Foto della copertina del manuale del Mistral Windglider trovata su ebay



mercoledì 25 giugno 2014

Nei dintorni di Mosca sono in voga i catamarani a vela

Mosca 360°
21.06.2014 - Questa estate tutti i corsi d'acqua vicini a Mosca saranno frequentati da catamarani a vela. Chiunque vuole può acquistane o noleggiane uno: i prezzi sono più che ragionevoli. 
E se in passato c'era l'obbligo di un patentino ora tutte le restrizioni sono state abolite e chiunque lo può condurre. Il prezzo di un catamarano parte da 70 mila rubli (circa 1500 €), che equivale al costo di un buon ciclomotore. Inoltre, può essere facilmente smontato e riposto nell'armadio quando non lo si usa. (Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo, via: Mosca 360°).

Quello che mi sconcerta nell'osservare questo video è la differenza di mentalità tra il velista medio italiano e queste famiglie che veleggiano tranquillamente nei fiumi nei dintorni di Mosca, solo per rilassarsi e divertirsi senza cercare adrenalina, angoli di bolina e risalite del vento a 10 nodi.
Questa è la vela che amo, quella che costa pochi soldi e fatica, quella che ti fa divertire senza sentire la necessita di sentirsi in competizione con qualcuno, quella che non serve ad arricchire i marina privati e i circoli  velici, veri o presunti, e dei quali tutto si può dire fuorché che non sono a scopo di lucro.


martedì 24 giugno 2014


Arezzo Icastica 2014 Outdoor

Io cammino in mezzo all'opera di Michal Trpak situata all'ingresso della stazione ferroviaria
Come di consueto anche quest'anno ci siamo avventurati in mezzo all'arte diffusa per le strade della nostra città grazie alla bella mostra Arezzo Icastica 2014. E come d'abitudine non ci cimenteremo nei commenti caratteristici dei critici d'arte, possiamo solo dire che questa iniziativa culturale pubblica che ha trasformato la bella Arezzo in un evento di rappresentazione artistica di grande spessore, tra contemporaneo e passato, ci è piaciuta tantissimo.

Elena accanto all'opera di Paolo Grassino, sotto le meravigliose Logge del Vasari
"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi porta progressi; è nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.
Chi attribuisce alla crisi i propri fallimenti, da più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi è la crisi dell'incompetenza.
L'inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni; senza crisi non ci sono sfide, senza crisi non c'è merito: nella crisi emerge il meglio di ognuno di noi.
Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa: la tragedia di non voler lottare per superarla!
Albert Einstein"
(Tratto dalla brochure di Arezzo Icastica 2014).

Elena seduta accanto alle opere di Studio AFA ITALIA
Per oggi abbiamo potuto vedere e fotografare solo alcune delle opere "outdoor" più avanti penseremo a completare il giro e a guardare quelle "indoor".

Lavori in corso davanti ai portici di Arezzo, dalle opere di Studio AFA ITALIA
Il bello di questa mostra diffusa è che le opere possono essere avvicinate, toccate e fotografate con la gente accanto, come i tanti omini che ci si sono posizionati vicino apposta. Questi fanno parte del contesto.

Magritte, Mary Poppins o tutti e due? Opere di Michal Trpak in corso Italia
Nel 2013 ad Arezzo nasce ICASTICA: iniziativa culturale pubblica di carattere internazionale, che fonde l’ambito artistico strettamente visivo con momenti di spettacolo, teatro, danza, poesia, design, giornate di studio. Ogni estate la città si colora di caratteri e personalità lontane ma, grazie alla cultura, non più distanti. 


Don Chisciotte in Piazza Guido Monaco
Quasi quaranta le sedi: musei, palazzi, basiliche, piazze, vie – un centro storico di 4 km invaso d’istanti attivi in cui si può vivere diversamente la stasi della provincia… Il turista fotografa, racconta, viaggia; il cittadino sorride. Così la città ricorda d’esser stata rinascimentale: qui e ora l’arte più prestigiosa del presente, da mezzo mondo, riscopre Cimabue, Piero della Francesca, Giorgio Vasari. L’arte contemporanea più prestigiosa o innovativa sospinge quella eterna del passato, rifacendosi a questa poiché il contesto architettonico (con sedi e spazi) è espressione del medioevo aretino, e le opere d’arte sono così anche quelle dei grandi artisti toscani che hanno lasciato ad Arezzo l’inestimabile eredità di crocifissi o polittici trecenteschi e di affreschi del Quattrocento. Lo scopo è la coerenza: il rilancio dell’immagine aretina, di una città che ha donato i natali a tanti personaggi storici illustri (Carducci docet!). (Dal sito di Icastica).

Elena davanti ad  una delle opere di Javier Marin, in Piazza Guido Monaco
ICASTICA significa “arte di rappresentare la realtà”. Icàstico (aggettivo, dal greco εἰκαστικός «rappresentativo», derivazione di εἰκάζω «rappresentare») vuol dire rappresentazione efficace, incisiva, perciò suggestiva e, in questo senso, sintetica. 

Robert Barta e Yves Dana sono in Piazza San Francesco
ICASTICA si riferisce a qualcosa di elastico, di adattabile, che diventa turismo ed economia: vitalità moderna, insomma, nella sua forma da “recuperare” e “rivalutare”.  (Dal sito di Icastica).

Io tra mura etrusche e caprette, le opere di Pedro Cabrida Reis, in Via dei Pileati
ICASTICA è un fenomeno; un mondo nuovo o, forse, il ritorno a un mondo nuovo. ICASTICA vuol dire conoscere l’arte e riconoscere una città.  (Dal sito di Icastica).

Meraviglioso scorcio di Arezzo tra le opere di Pedro Cabrida Reis, in Via dei Pileati
In sezioni legate al concetto di RESTART 2014, tema di quest'anno, esercizi di archeologia, danza, design, musica, poesia, polifonico, teatro.

Ancora opere di Studio ASA Italia, ai portici
Nel sito è disponibile la MAPPA GENERALE di Arezzo Icastica 2014, ad Arezzo non c'è pericolo, non ci si perde.

Elena accanto all'opera di Javier Marin, in Piazza della Badia
Quasi tutto l'itinerario è visitabile gratuitamente a parte solo alcune SEDI che sono a pagamento.

Io faccio l'intellettuale seduto sull'opera di Javier Marin in Corso Italia
Visitare Arezzo Icastica è anche una magnifica occasione per accorgersi di nuovo quanto la nostra città sia meravigliosa.

Opera di Carlo Bernardini al Palazzo Comunale
E non si può far altro che visitarla a piedi e/ o in bicicletta.

Elena in bici davanti alle spettacolari "ombre" di Brigitte Zieger
E come sempre è davvero bello fare queste cose assieme.

E per finire il solito "selfie"

Aim Your Camera at the Camp

Boys' Life, giugno 1952
Nella rivista Boys' Life del giugno 1952 si trova un interessante articolo sulla fotografia al campo scout che maldestramente traduco ed interpreto. L'articolo è interessante sia dal punto di vista tecnico che da quello storico poiché si evince come la canoa a vela sia stata popolare per lunghi anni negli Stati Uniti d'America ed in Inghilterra, prima che le derive prendessero campo.

Il tramonto in bianco e nero è bello come se fosse a colori, basta ricordarsi di rappresentare la "vita" sullo sfondo, come dei canoisti ad esempio. L'esposizione è stata settata approssimativamente 1/25 a f/16 in Super XX con filtro k-2. Le foto rappresentate in questa pagina sono state scattate al Campo Yawgoog a Rhode Island.

Boys' Life, giugno 1952
Quando sarai in procinto di partire per il campo estivo non dimenticare la tua macchina fotografica. Questa ti regalerà molto divertimento e durante il corso dell'anno successivo potrai riguardare le fotografie con soddisfazione. 
Potrai immortalare l'acqua ed il cielo o il bosco con i tuoi nuovi amici, le attività di campo e le avventure. Basta orientare la macchina fotografica nella direzione e al momento giusto. Non c'è bisogno di possedere apparecchiature speciali per fare delle buone foto al campo estivo, poiché la maggior parte delle tue immagini verranno scattate all'aria aperta nel corso delle luminose giornate estive, potrà solamente essere di aiuto un filtro k-2. Se utilizzerai una macchina fotografica con questo filtro ricordati di caricare pellicole pancromatiche come le Super XX o le Superpan Press. In questo modo non dovrai preoccuparti della sotto esposizione poiché la luce viene filtrata.
Il flash potrà aiutarti a realizzare le foto di giorno e di notte nonché rischiarare le ombre e tutto ciò che è al buio. 
Cerca di ottenere il meglio dai tuoi paesaggi e dai momenti di vita vissuta, fotografa le persone mentre fanno qualcosa. Se devi mettere in posa qualcuno fai in modo che questi mostrino interesse al paesaggio o in quello che stanno facendo e non a te che li stai fotografando.
Dopo che avrai sviluppato le tue fotografie avrai tutto l'anno per riguardarle e ricordarti quanto ti sei divertito.
Potrai anche ricevere un bel premio se intendi partecipare al Concorso Fotografico di Boys' Life descritto a pag. 45.

Boys' Life, giugno 1952


domenica 22 giugno 2014

SeaEagle: New 435ps Sailing Package

Il nuovo armo velico del Paddleski, dal sito SeaEagle
Paddleski 435 ps "Sailing Package", considerate che si parla di una barca gonfiabile a vela, tra il catamarano ed il kayak, in cui si sta comodamente seduti, che si trasporta in due borse e con un peso totale inferiore ai 25 kg. Ovviamente lo si può usare ovunque, fiumi, laghi e laghetti, torrenti e mare, a vela e non, a remi e a motore.
Il nuovo armo velico del 2014 predisposto da SeaEagle è stato completamente ridisegnato, non prevede più l'utilizzo del boma ed è stata effettuata una serie di semplificazioni per facilitare il montaggio ed il trasporto.
Per queste barche è prevista la consegna in Italia dagli Stati Uniti e i prezzi, conversioni di moneta e tasse a parte, sembrano molto interessanti, credo che si spenda intorno ai 2000/ 2500 € al massimo. Insomma un modo per divertirsi parecchio con poca spesa.
E questa sarà la sua combinazione per il trasporto su bici.

Kombinierte Faltrad in blu e grigio metallizzato del SeaEagle Paddleski


sabato 21 giugno 2014

La canoa a vela torna nelle acque polacche

Il P-48 di Mieczyslaw Plucinski, dal sito Facebook di Fundacjakim
Sembrava che le canoe a vela fossero state consegnate alla storia, a parte qualche raro appassionato. Invece quest'anno in Polonia la Fondazione Promocji Rekreacji „KIM” ha riproposto alle famiglie la realizzazione del progetto di una canoa a vela, la P-48, ideata da uno dei più famosi costruttori polacchi di barche in legno, il defunto Mieczyslaw Plucinski di Łomianki.
Nell'ampio spettro delle sue iniziative volte a promuovere l'attività fisica con particolare enfasi sulla canoa, così come l'educazione per la protezione della natura e del patrimonio culturale, la Fondazione ha trovato un luogo e un modo per conservare la tradizione della costruzione delle barche in legno attraverso l'organizzazione di "workshop" con la realizzazione di kayak e canoe. A questo scopo, in collaborazione con le scuole ed il Cantiere di Łomianki, i giovani  hanno iniziato con entusiasmo a costruire sette canoe a vela, modello P-48.

Il volantino promozionale dell'iniziativa, dal sito Fundacjakim
La Fondazione si auspica che a partecipare a questa iniziativa siano sì i ragazzi, ma anche le loro famiglie. L'attività è stata interamente finanziata dal distretto di Łomianki. Lo sviluppo del progetto e la realizzazione della canoa, grazie ai nuovi materiali e alle tecniche di oggi, potranno essere effettuati in breve tempo, senza impegnare per troppo tempo i partecipanti. L'iniziativa verrà lanciata presso il Porto di Praga e successivamente verranno effettuati corsi per l'utilizzo di questo tipo di canoa.

Il P-48 di Mieczyslaw Plucinski, dal sito Facebook di Fundacjakim




venerdì 20 giugno 2014

Folding sailing dinghy fits inside the Foldavan folding bicycle caravan

Foldvan, dal sito Woodenwidget
Woodenwidget, il loro motto è che se non  possibile acquistare "cool" allora bisogna trovare il modo di fare da sé.
Tutti i loro progetti sono stati creati per essere realizzati a buon mercato e costruiti con materiali facili da trovare. Le istruzioni illustrate, passo dopo passo, semplificano il processo di fabbricazione in modo che chiunque possa facilmente realizzare con pochi soldi la barca dei propri sogni.
E se fino a qualche tempo fa si parlava di piccole barche pieghevoli di recente è stato proposto un interessante caravan apribile per bicicletta.

Stasha sailing dinghy, dal sito Woodenwidget
Davvero fantastica l'idea di andarsene in bicicletta con caravan e barca e rimorchio.



Ma se di barche a vela pieghevoli, gonfiabili e smontabili tutto sommato nel mercato se ne trovano anche a buon prezzo questo Foldvan è davvero un'idea fantastica.



giovedì 19 giugno 2014

L'I-398 al VelaRaid


L'amico lettore Luca, che ha partecipato al VelaRaid 2014 a bordo di un Alpa 550, quella che si vede nella foto procedere avanti col vento in poppa con 20 nodi di vento, mi ha inviato alcune foto del varo dell'Inseparable, l'I-398 di Aurelio, a Punta San Giuliano. Pubblico volentieri le più significative.





Ma l'Inseparable si è visto almeno in tre occasioni anche nelle sempre bellissime foto di Sergio Zulian.





mercoledì 18 giugno 2014


Affidamento in concessione spiaggia in Località Monte del Lago sul Trasimeno

Spiaggia in concessione a Monte del Lago sul Trasimeno, dovrebbe essere questa
Entro il 30 di giugno è possibile partecipare alla gara per la concessione di una piccola spiaggia con pontile, banchina e piattaforma in prossimità di Monte del Lago sul Trasimeno.
E' interessante perché il prezzo di partenza della gara è abbastanza basso, 2715 €/ anno, per nove (9) anni, anche se ci sono alcune opere di manutenzione straordinaria da effettuare.
Il pontile, contrariamente a quanto si vede nella foto, lungo 16 m e largo 1.70 m, è in buono stato di conservazione, poi è presente una banchina lunga 48 m ed una piattaforma di 12.5 x 9 m. L'area totale è di 2350 mq.
Prescindendo dal fatto che Monte del Lago è uno dei luoghi più belli del Trasimeno e del centro Italia, se ne avessi la possibilità, lo prenderei per installarci un'attività di noleggio di canoe, catamarani e barche a vela gonfiabili, nonché di biciclette col carrettino. In aggiunta basterebbe un piccolo "camper" con cui gestire l'attività dalla mattina alla sera per poi tornarsene a casa. Ovviamente ci terrei anche Aspirina.


martedì 17 giugno 2014


Novità 2014: Storm 22, dalla Polonia è in arrivo una nuova "tempesta"

Il varo di uno Storm 22, dal sito Northeaster
Dalla Polonia oramai ci hanno abituato a queste sorprese e non mi stupisco affatto nello scoprire che questa Storm 22, commercializzata in Italia da Northeaster, è una barca veramente bella ed interessante, una weekender come la definiscono i suoi stessi fabbricanti.

Storm 22 in navigazione, dal sito Northeaster
"In Europa occidentale hanno da tempo cancellato dalla memoria una specifica forma di vela: il fine settimana a vela. E' per accontentare questo tipo di clientela che abbiamo realizzato la nostra nuova barca: la Storm 22, presentando una serie di modelli secondo le necessità."


Gli interni dello Storm 22, dal sito Northeaster
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 6,58 m
Larghezza: 2,49 m
Pescaggio: 0,26 - 1,46 
Peso a vuoto: 1000 kg
Sup. velica: 21,5 mq
Prezzo con entrobordo: 22500 €
Durante il prossimo fine settimana la prima Storm 22 in Italia, armata a regata con interni sobri, verrà varata presso San Giuliano a Venezia. Se sarete in zona non mancate di andarla a vedere.



lunedì 16 giugno 2014

Brompton nauten, Kombinierte Faltrad

Kombinierte Faltrad in blu
Mi piacciono le combinazioni di colori di bici, trolley, barche e borsette. Niente di meglio che le Brompton che offrono una vasta gamma di colorazioni assieme ai trolley della Hinterher di cui abbiamo parlato qualche giorno fa. L'idea mi è venuta dal forum Bromptonauten in cui si parla di una combinazione tra una Brompton ed una canoa gonfiabile Grabner. Il primo esempio in blu è con il nuovo Dinghygo s e con l'Aquaglide Multisport, ma quasi tutte le faltboot vengono fornite in colore blu.
Ecco qualche altro esempio con cui mi sono divertito. Quello successivo con l'arancio dello Smartkat.
Kombinierte Faltrad in arancione
Ovviamente i mezzi rappresentati sono solo alcuni esempi, tutti comunque di un peso massimo di 50 kg e un ingombro da 1 a 3 sacchi. Tutti i Grabner sono rossi, ma in rosso ci sono anche il Dinghygo più grande, tutte le faltboot, nonché il Ducky 13 per esempio.
Kombinierte Faltrad in rosso
Davvero aggressivo il Minicat Evoque in nero.
Kombinierte Faltrad in nero
Incredibilmente non sempre mi è stato possibile trovare le immagini "clipart" nei vari colori né con il rig velico montato. Inimmaginabile che oggi nel web non si pensi ancora a promuovere i prodotti con immagini e filmati che ne rappresentino tutte le caratteristiche tecniche ed estetiche, come l'Hobie Mirage i9s con rig velico per esempio.
Kombinierte Faltrad in giallo
Del Think Pink ne abbiamo parlato più volte, fantastico.
Kombinierte Faltrad in rosa
Ed ancora il bel colore verde che si trova in quasi tutti i canotti e in alcune faltboot.

Kombinierte Faltrad in verde
Una combinazione con le mitiche Klepper, blu e rosse.

Kombinierte Faltrad in blu e rosso Klepper

I Minicat vengono forniti con tutta la gamma di colori di cui stiamo parlando.

Kombinierte Faltrad in blu, giallo, rosso e arancio Minicat
Infine, per concludere, le combinazioni miste del Tiwal 3.2, giallo e nero e del SeaEagle Paddleski, blu e grigio metallizzato.

Kombinierte Faltrad in giallo e nero del Tiwal 3.2

Kombinierte Faltrad in blu e grigio metallizzato del SeaEagle Paddleski

Kombinierte Faltrad in verde del Wonderfulsail



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...