domenica 30 dicembre 2012


venerdì 28 dicembre 2012

Il fuoribordo a vela

Fuoribordo a vela, dal sito Formia Nautica
Ebbene il fuoribordo a vela esiste anche qui da noi in Italia ed è commercializzato da Formia Nautica. Se ben ricordate di questa tecnologia chiamata VELA KATAINEN ne avevamo parlato in qualche post precedente indicando un produttore, Freewindfw. Certo le prestazioni veliche non saranno d'eccezione, ma rimango convinto che per molti possa essere una brillante alternativa per aggiungere la vela ad un piccolo gommone senza dover effettuare modifiche o installazioni onerose. Il suo prezzo è interessante, 600 €.

Sgommino con vela sospesa cabinato, una meraviglia scovata nel web  russo


giovedì 27 dicembre 2012

Lo scivolo di Monopoli


Semplicemente fantastico questo "porto scivolo" di Monopoli, grande, ben fatto e a quanto sembra libero, anche se è sempre buona norma informarsi presso la Capitaneria di Porto. Nelle vicinanze ci sono tutti i servizi portuali necessari all'ormeggio ed eventuale varo e alaggio con gru, nonché i parcheggi.
Altre informazioni le potrete trovare su:
E per concludere un breve video sul mare di Monopoli, credo che valga davvero la pena farsi una scarrozzata con la barca appresso.



lunedì 24 dicembre 2012

Parte la ciclopista dell'Arno, un sogno lungo 270 km

Dalla presentazione scaricata da FIABTOSCANA
Ieri alla TV locale ci hanno fatto un bel regalo di Natale, la Regione Toscana ha finanziato in via definitiva la Ciclopista dell'Arno e questo è il PROGETTO scaricabile dal sito Firenzeinbici.
A questo punto potremo seriamente cominciare a pensare ad una vera navigazione a vela fluviale anche dalle nostre parti integrando bici, fiume e mare, come ne abbiamo già parlato nei  post  Bike, Raft und Segel um den Naturpark der Maremma mit Grabner Ranger e Sailing canoe with "Teepee" style.
Ma l'aspetto più interessante è che questa ciclopista fa parte di un progetto ben più ampio che riguarda tutte le ciclabili della Regione Toscana.

Dalla presentazione scaricata da FIABTOSCANA
Non so a che punto sia giunta la campagna sulla ciclopista costiera ma qualcosa si è già fatto, fantastico!

Dalla presentazione scaricata da FIABTOSCANA
Per quanto riguarda le attrezzature idonee a vivere queste meravigliose avventure le potrete trovare elencate nella sezione Sailonbike, non mancano certo idee e suggerimenti.

Mini kayak a vela trasportabili con la bici
Credo che questo sarà il futuro del nostro paese.


venerdì 21 dicembre 2012

Brompton with Cyclone partnership



Un abbinamento raccomandato per trasportare un Minicat 310, per esempio, con una Brompton + il Cyclone Skeleton. Dal video potete osservare la semplicità di assemblaggio, gestione e utilizzo del "treno" composto da bici e trailer che si sono scelti come "partner".
Cyclone Skeleton
Il Cyclone Skeleton costa 370 €, la Brompton circa 1000 €, secondo gli accessori, il Minicat 310 3500 €. Io credo che valga davvero la pena spenderli perché non ci sono limiti al divertimento ed alla spensieratezza, ovunque si voglia andare con la bici a veleggiare ..... purché tutto in qualche borsa.
Brompton + Cyclone Skeleton + Minicat 310
E poi via col Minicat!





Gummiwürste Cruiser

Gummiwürste Cruiser
Ecco la mia versione "cruiser" dello sgommino a vela che avrei battezzato "Gummiwürste Cruiser". Di circa 3 metri di lunghezza e 45 kg di peso totali ha una cappottina per la crociera, allungabile per il campeggio nautico.

Gummiwürste Cruiser attrezzato per la notte

Ovviamente trasportabile con la bici.


Bello è? Per gli interessati posso consigliare un bravo artigiano che opera nel vicino Trasimeno.


Nota: le dimensioni e la forma della vela sono indicative.


giovedì 20 dicembre 2012

L'era del lusso democratico

Dall'interessante ARTICOLO del Direttore di Vogue

Nel video che vi ho postato ieri sui torrenti termali in Val d’Orcia il bravo Alex Revelli li ha definiti “lusso democratico” e visto che questo termine ha solleticato la mia curiosità non mi sono potuto esimere da esprimere un mio parere, visto e considerato che più di una volta anche di democrazia della vela si è parlato, patrimonio dei cugini d’oltralpe.

L’era del lusso democratico 

Gli "addetti ai lavori" nel mondo del glamour e della moda si stanno interrogando se questo ossimoro abbia veramente un senso, cioè che significato abbia parlare di democrazia del lusso, quest'ultimo inteso come possibilità di godersi la vita in modo dispendioso, se rimarrà sempre e solo per pochi. Alcuni hanno cercato di spostare le argomentazioni sull’etica del lusso ma ritengo che questo cambiamento di “prospettiva” sia del tutto simile a ciò che si tenta di fare quando si vuol far entrare il “ricco” dentro la cruna dell’ago. Mi spiace di cuore contraddire le ultime argomentazioni che personaggi molto più qualificati di me hanno espresso anche di recente, ma io credo che nessun ricco, nessuno di noi forse, entrerà nel “regno dei cieli” in quanto ricco di fronte ai milioni di bambini e diseredati che soffrono nella nostra indifferenza più totale. La verità è che siamo tutti buoni finché non ci viene tolto lo spillo che teniamo ben stretto nelle nostre tasche.

Ma, bando ai moralismi, io penso che il problema sia esclusivamente socio-culturale e che di queste ere, fin dalla notte dei tempi, l’umanità ne abbia vissute diverse e che effettivamente esistano semplicemente per il fatto ogni cambiamento della società ha generato l’avvento della sua era di lusso democratico.

Immaginiamo l’evoluzione dell’umanità come una scala in discesa, stretta in cima ma che si allarga sempre di più, nella “pedata” ci stanno progressivamente più persone, l’”alzata” è il cambiamento culturale e il benessere sociale, diciamo che se nell’alzata si rappresenta la società, allora c’è anche il lusso, come la cultura d’altronde, soggettivi e relativi ad ogni era e sempre più grandi e diffusi, più e meno. L’angolo in alto dell’alzata rappresenta il massimo della società, anche del lusso, quello in basso rappresenta invece il momento del cambiamento “democratico”. Notare che il "massimo" di ogni società consolidata sta all'opposto del suo cambiamento.

E’ evidente quindi che il lusso, o la sua percezione, non è un concetto assoluto ma relativo ad ogni era, ogni cambiamento ha comportato la sua era di democratizzazione del lusso, che passa, attraverso l'immagine dell'angolo in basso, nel momento in cui il cambiamento si è consolidato fino al prossimo scalino.

Al giorno d'oggi abbiamo la fortuna, o sfortuna secondo come la si vede, di vivere questa trasformazione, la globalizzazione con tutti i suoi difetti ha portato benessere a masse di diseredati a scapito dei benestanti “di un tempo” incrementando la “democratizzazione” della società, se per democrazia intendiamo maggior benessere e/ o possibilità di vivere dignitosamente per più persone possibile.

Il lusso di domani non sarà più il lusso di ieri, così come il lusso degli imperatori romani non era quello dei faraoni. La storia ce lo insegna, nessuna tomba di imperatore è stata ricca come quella di Tutankhamon, e il lusso di Berlusconi e del Briatore, per fare gli esempi a noi più vicini, non sarà mai come quello vissuto dal Re Sole.

Tutto questo solo per dire che il mio barchino, da sfigato di oggi, sarà il lusso di domani, contrariamente a quello che sperano in molti, cioè che lo yacht di Briatore di oggi sarà il barchino di tutti di domani. Non so se mi sono capito.

Il nostro barchino, sfiga di oggi o lusso di domani?


mercoledì 19 dicembre 2012

Francigena e Val d'Orcia, le stazioni termali



Sono le terre dei miei antenati, ma non solo perché saranno di sicuro le tappe intermedie dell'Etruscan Tour

"Alex Revelli Sorini nel programma televisivo esplorando, con la regia di Giuliano e Giulietta Sodi, propone un itinerario dedicato alle stazioni termali della Val d'Orcia sulla Via Francigena. Con la collaborazione di Franco Boschi di Gens Valia e numerosi esperti vengono presentati gli aspetti ambientali e culturali dell'area."


Capodanno 2013 al Museo della Marineria


Vi trasmetto quanto comunicatomi dal Museo della Marineria di Cesenatico in merito a questa eccellente iniziativa, sicuramente da valutare.

"Comune di Cesenatico – Assessorato alla Cultura – Museo della Marineria – Biblioteca Comunale – Casa Moretti 

Per il 31 dicembre: «Una Notte al Museo» per bambini e famiglie aspettando il nuovo anno al Museo della Marineria di Cesenatico con giochi, narrazioni, laboratori. 

Una Notte al Museo... con bambini e famiglie al Museo della Marineria di Cesenatico, per aspettare insieme il nuovo anno con giochi narrazioni, attività, sorprese e l’immancabile brindisi ad un futuro sereno e pieno di speranza (il 21 infatti sarà passato indenne, probabilmente). È la proposta che quest’anno il Museo della Marineria rivolge alle famiglie, grazie alla collaborazione di Elisa Mazzoli e dell’Ass. Cartabianca. 

La serata inizierà alle 21 e si verrà accolti da una ricca serie di proposte di intrattenimento: per i bambini presenti partiranno infatti narrazioni itineranti, laboratori creativi, proiezioni di filmati e molto altro, mentre per i grandi è prevista anche una grande tombola «marinara». La serata proseguirà fino alle 24, e al brindisi al nuovo anno. 

Per l’ingresso alla Notte di Capodanno al Museo è previsto un biglietto di 8 euro per gli adulti, mentre l’ingresso per i bambini... è gratuito! Per info e prenotazioni telefonare al 0547.79205 – infomusei@cesenatico.it 

Chiusura prenotazioni alle ore 12.00 del 27 dicembre fino ad esaurimento posti."

Il "promo" del Museo della Marineria di Cesenatico.





martedì 18 dicembre 2012


Dossier Nautic 2012

Dal sito enterprises.ouest-france
Sul sito enterprises.ouest-france potete trovare una interessante serie di articoli sul Nautic 2012 di Parigi,  di rilievo il discreto successo di le Tiwal e la presentazione del CartOON 400.
Visto che ci sono vi segnalo una bella galleria fotografica trovata su Picasa: Nautic Paris 2012 - Bretagne e inserisco le ultime fantastiche foto che mi ha inviato Aurelio dal Salone.

La rivoluzione, il Revolution 22
Assieme a le Tiwal, il Revolution 22 è un'altra importante conferma che nella vela, fortunatamente, non ci sono certezze, una deriva gonfiabile e una prua a forma di poppa chi l'avrebbe mai detto solo due o tre anni fa?

Skellig 2.2, un classico "moderno"
Cornish Crabbers, il sogno di ogni diportista
Pabouk Love, questo cat-boat è bellissimo

lunedì 17 dicembre 2012

Jeanneau Mataf, un grand marin

Composizione di immagini del Jeanneau Mataf trovati in rete
La mia idea che certe convinzioni dei velisti di oggi siano spesso fasulle è dimostrato da come solo quarant'anni fa il cantiere Jeanneau promuoveva questo delizioso barchino da passeggio e da pesca, il MATAF, un grand marin. Certamente se leggete bene nel sito Jeanneau vi troverete scritto che questo piccolo veliero di soli 195 kg di peso è adatto per venti deboli e medi, ovvero per fare la passeggiatina sotto costa con il bel tempo. Ma allora le barche da otto tonnellate, quelle che si vedono entrare ed uscire dai porti  con il solo fiocco non appena soffia un po' più di vento, a cosa servirebbero? Non è forse tutto relativo con cosa si vuol fare con la barca e da chi è condotta? E i fantomatici errori che dovrebbero perdonarci a quale scala di valori si dovrebbero riferire visto che non abbiamo la fortuna di essere il dio Nettuno? 
Oggi non si vedono più di queste belle barchette economiche, facili da mantenere e da gestire, ma se ci hanno navigato per più di quarant'anni e qualcuno prima le ha progettate, poi realizzate ed infine commercializzate a qualcosa saranno pur servite, non credete?
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.00 m
Larghezza: 1.60 m
Pescaggio: 0.25 - 1.00 m
Peso: 195 kg
Sup. velica: 8.50 mq (randa + fiocco)
Altezza in cabina: 1.08 m
Cuccette: 2

Mi piacerebbe davvero avere la possibilità di restaurare questo piccolo veliero d'epoca e "da garage", i prezzi nel mercato dell'usato in Francia sono molto interessanti.

Immagine tratta dalla BROCHURE Jeanneau


Lo scivolo di Santa Maria di Leuca



E' lo scalo che hanno utilizzato Francois e Brigitte per varare e alare la loro barca e realizzare una grande avventura, Da Parigi fino alla Grecia con un VIKO 27. Per l'utilizzo dello scivolo e degli altri servizi come ormeggi, gru e parcheggi tutte le informazioni le potrete trovare nel sito: Porto Turistico Marina di Leuca
Altre informazioni sono su:
E c'è anche un bel video sul porto.



domenica 16 dicembre 2012

Nautic 2012, Le Tiwal e i suoi due sacchi

Immagine tratta dal VIDEO del SalonNautiqueParis

Le Tiwal, la prima vera deriva gonfiabile al mondo è stata esposta al Nautic 2012, nell'immagine la si vede con i suo sacco e la potrete osservare meglio nel VIDEO del SalonNautiqueParis dal minuto 7.10 per solo una quindicina di secondi, purtroppo. Ne avevamo già parlato, Novità 2012: et le Tiwal navigue!, indicando caratteristiche tecniche e prezzi. Su Bambuser la si vede assieme alla sua "creatrice", davvero interessante.





sabato 15 dicembre 2012

Il J/70 al Nautic 2012



Anche se è pur sempre una carrellabile, non mi sono mai azzardato a parlare del J/70, questa nuova "macchina da guerra" della vela, certamente poco adatta a chi, come noi, ama le passeggiatine. Comunque dal minuto 6.25 potrete trovare la bella presentazione fatta al Nautic 2012, vale la pena di guardarla.




Lo scivolo del Porto Turistico di Otranto


Fa parte della struttura del nuovo porto turistico, è ampio, comodo per le manovre e ben fatto, nelle sue vicinanze sono presenti parcheggi ed è a disposizione anche la gru. Per il suo utilizzo credo che sia necessario rivolgersi alle autorità portuali, ovviamente è uno dei punti di partenza privilegiati per le isole della Grecia Ionica.
Altre informazioni le potrete trovare su:
C'è un video di presentazione del porto turistico, anche se appare chiaro dai commenti che non a tutti è "comprensibilmente" ben accetto, di cemento se ne vede tanto. Credo ci possano essere dei modi un po' più "ecologici" per creare posti barca e relativi posti di lavoro.


HandPresso Anywhere, un interessante regalo di Natale

Il modello più costoso, dal sito HandPresso

A parte i soliti telefonini, mini tablet, GPS, cappellini, guanti e quant'altro questo HandPresso può essere un bel regalino per questo Natale, molto utile in barca in ogni stagione per farsi un bel caffé. 
Il modello più economico, dal sito HandPresso

Secondo il modello e gli accessori che si scelgono il suo prezzo va dagli 80 fino ai 190 €. C'è anche un video esplicativo sul suo funzionamento.


venerdì 14 dicembre 2012

Cargo Kayak

Cargo kayak, foto tratta dalla rete di Hillseeker, fitness&lifestile
Questi sportivi di Hillseeker trasportano un bel Sea Eagle Paddle Ski con la cargo bike Big Dummy della Surley in quel dei laghi di Zurigo e di Zug traendone grandi benefici e divertimento. Bello, avevamo parlato di tutte le componenti di questo magnifico cargo!
E c'è anche un video della nuova randa del Paddle Ski.



2013, è tempo di dinghy classico

Dal sito "The International Twelve Foot Dinghy Class Association"
Il 2013 celebrerà il 100° anniversario del veliero più famoso del mondo, il 12 piedi di George Cockshott. Credo che sia un ottimo motivo per farci un pensierino e magari comprarselo. Il dinghy 12', dopo cento anni, rimane ancora una delle barche ideali, credo non solo per me ma per tutti, è piccola, leggera, performante, bella, affascinante, divertente ed economica da ogni punto di vista. Come già detto altre volte poi, le regate con il dinghy 12'  regalano grandi opportunità in ogni parte del mondo.
Il video della Swiss Global Cup 2012 a Varazze, nulla di più esplicativo.


giovedì 13 dicembre 2012

Inflatable cruising catamaran

Disegno estratto da Katamaran.ru
I "Glenans" definiscono il piccolo catamarano a vela come il "catamarano sportivo", e non è un caso. Credo che la vela con questo tipo di imbarcazione richieda capacità, forza e attenzione ben superiori alla vela tradizionale sul monoscafo, se non altro per le velocità che entrano in gioco quando si alza un po' di vento. Anche la posizione stessa del corpo umano sul catamarano ha il suo significato, c'è poco spazio per il "riposo". Ne abbiamo avuto una prova con le ultime gare dell'America's Cup, nulla a che vedere rispetto a quelle a cui assistevamo qualche anno fa, sia in termini di velocità che di sportività.

Il pozzetto del catamarano da crociera, dal sito Katamaran.ru
Nella letteratura russa residente sul web però ho trovato delle soluzioni molto interessanti tra cui quella che vi propongo oggi, in pratica la trasformazione di un catamarano sportivo in un catamarano da crociera. Il tutto viene effettuato su di un catamarano gonfiabile di 16 piedi di nome Albatross. Sul sito Katamaran.ru potrete trovare questo e molte altre cose interessanti, tra cui delle comode sedute laterali che rendono il catamarano molto più abbordabile anche alle famiglie.

Le sedute laterali del catamarano, dal sito Katamaran.ru


mercoledì 12 dicembre 2012

Phar'O, porto a secco automatico



Phar'O è un sistema automatico di porto a secco molto interessante, facile e pratico da utilizzare. Cosa dire, qui da noi non se ne vedono, al contrario si vedono tanti delinquenti che sottraggono risorse che potrebbero essere utilizzate per queste iniziative, vedi Scandalo porto di Imperia .... e ancora non era uscito quello di Fiumicino.
Il porto a secco di Marseillan Plage si vede molto bene anche su Google Maps, ovviamente questo impianto non è proprio consigliabile per barche a vela perché c'è il ponte, altrimenti al piano più alto ci potrebbero stare anche i nostri "alberi".

Via: Salon Nautic Paris - Nautic 2012


martedì 11 dicembre 2012

De Kayak Carry

Kayak Cayy, dal sito Surf Carry
Il Kayak Carry è il partner ideale per gli appassionati di kayak, canoa e piccole barche a vela che amano recarsi al mare con la bicicletta. Questo interessante trolley è prodotto nei Paesi Bassi, è dotato di cerchi da 20" in plastica e cuscinetti a sfera, è composto da due parti e utilizza un blocco facile e rapido regolabile in lunghezza. Ci sono diverse staffe disponibili, il suo prezzo di partenza è di € 289,00.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche:
Larghezza 93 centimetri (71 centimetri tra le ruote)
Lunghezza: da 1,70 m fino a 3,00 m (misurato dal punto di flesso)
Ruote: da 20 pollici in plastica
Telaio: in acciaio zincato
Opzioni pneumatici: Innova da spiaggia o Kunda da strada
Peso max di carico: 70kg

Interessante anche il Pat Rack Maxi per i surf.

Kayak Cayy, dal sito Surf Carry


Nautic 2012, le foto di Aurelio

Il Django 6.70 del cantiere Marée Haute
Aurelio mi ha gentilmente inviato una serie di foto molto belle dal Nautic 2012 di Parigi che pubblico volentieri. Aurelio è più che convinto di costruirsi un Aviateur 5.70, che effettivamente è molto bello, a me non è dispiaciuto il CartOOn 400 per le sue dimensioni "da giardino", ovviamente.

Il Django 6.70 del cantiere Marée Haute
Il Django 6.70 è stupendo, ma ben poco carrellabile con i suoi tre metri di larghezza.

Astus 20.2 XL, del cantiere Astusboats
Novità 2013 questo Astus 20.2 XL del cantiere Astusboats, un bel trimarano facilmente trasportabile e con molto spazio in cabina. Una scelta interessante.

Astus 20.2 XL, del cantiere Astusboats
Ed ecco quello che piace molto a me per le sue dimensioni da giardino, ovvero "rampa di accesso al garage", il CartOOn 400 di "Costructions Nautiques du Plateau", i produttori del Krill 2 il pocket cruiser, di cui abbiamo già parlato. Nauticaltrek ha fatto una bella recensione sul CartOOn 400 in cui potrete trovare tutte le caratteristiche tecniche.

CartOOn 400, recensito da Nauticaltrek
CartOOn 400, recensito da Nauticaltrek
CartOOn 400, recensito da Nauticaltrek
Ed infine eccovi l'Aviateur 5.70, ne abbiamo già parlato in più occasioni quindi è inutile ripetersi e le immagini parlano da sole.

Aviateur 5.70, del cantiere Pichavant
Aviateur 5.70, del cantiere Pichavant
Aviateur 5.70, del cantiere Pichavant
Aviateur 5.70, del cantiere Pichavant


Catamarani, kayak e canoe Triton, leader nel mercato russo

Catamarano gonfiabile, dal sito Triton
Purtroppo non sono tanto esperto nell'acquisto di prodotti extra-europei, ma questi catamarani, kayak e canoe Triton sembrano veramente belli, di qualità e a dei prezzi competitivi rispetto ai nostri.
Per esempio, il modello da quattro posti, simile a quello nella foto, completo di tutto dovrebbe costare al netto circa 5000 €, un buon prezzo considerate le dimensioni. 
C'è da aggiungere che, come abbiamo visto negli articoli precedenti, in Russia hanno una esperienza e una cultura sui gonfiabili a vela ben superiore alla nostra, fin dal primo dopo guerra, dovute al bisogno di spostarsi facilmente con la barca nei loro immensi territori con minori risorse economiche possibili, insomma di necessità hanno fatto virtù, virtù della quale ben presto ci dovremo appropriare anche noi.
Infatti l'internazionalizzazione dei mercati, più semplicemente chiamata globalizzazione, ci impone di guardarsi intorno con più attenzione e a chiedersi se non convenga approfondire anche queste opportunità.
Molto belle ed interessanti anche le SAILCANOE.

Canoa trimarano a vela, dal sito Triton


lunedì 10 dicembre 2012

Circumnavigare il globo in un 10 piedi



Sven Yrvind è disposto a pagare parecchio per per poter stare un po' di tempo da solo. Il marinaio svedese ha in mente di circumnavigare il globo in solitario con una barca a vela un po' più grande di una vasca da bagno. Armato di una pila di libri e nutrendosi principalmente di sardine e muesli, a 73 anni, questo costruttore di barche prevede di passare all'interno di quello che lui chiama affettuosamente una "capsula di sopravvivenza", circa un anno e mezzo a leggere, scrivere, pensare e godersi le meraviglie della natura. (.....)
"Sarò completamente al sicuro. La barca è come una pallina da ping pong in mare, non si rompe mai" ci ha detto mentre ci mostrava la barca nel suo laboratorio. "Una piccola barca costruita nel modo giusto è certamente più sicura di una barca grande."
Gli scettici si chiedono se il signor Yrvind non finirà con l'impazzire in una barca così piccola o se sarà in grado di resistere se essa dovesse andare a sbattere contro una balena o iceberg.
Ma il signor Yrvind e i suoi amici più stretti dicono che questo progetto è nelle mani di un uomo con 50 anni di esperienza nella navigazione.
"Sarei più preoccupato se lo vedessi ritirarsi nel suo appartamento per guardare la TV," ha detto Thomas Grahn, un vecchio amico del marinaio che ha navigato con il signor Yrvind in Florida nel 2007. "Certo, ci sono dei rischi, ma una delle sfide è ridurli al minimo realizzando una barca infallibile, e lui è il costruttore di piccole barche più competente che conosco." (....) 
Il suo ultimo viaggio di 45 giorni, nell'autunno del 2011, lo ha portato attraverso l'Atlantico in un 16 piedi autocostruito, e nonostante i dubbi il viaggio ha avuto successo. Questa volta, il signor Yrvind vuole fare di più, azzardando con una barca di soli 10 piedi, meno della metà delle dimensioni della barca che nel 2010 ha stabilito il record per essere la più piccola a circumnavigare il globo senza sosta. 
Realizzato in materiali compositi, l'"Yrvind 10" peserà circa una tonnellata e mezzo e disporrà di due vele. Il rapporto lunghezza - larghezza, i bordi arrotondati e un centro di gravità pesante, consistente in una gran quantità di libri e alimentari confezionati in contenitori stagni, dovrebbe garantire stabilità e, "se si capovolgerà, sarà sempre in grado di raddrizzarsi", ha detto Yrvind (..... ). 
Il viaggio, di circa 30.000 miglia nautiche, inizierà dall'Irlanda, proseguendo per il Sud Africa e poi navigando a sud est dell'Australia. Questo comporterà una circumnavigazione completa del globo attraverso i mari tempestosi di Capo Horn (....) Le acque intorno al Capo saranno particolarmente impegnative, con forti correnti e il rischio di iceberg che in diverse occasioni hanno causato vittime. Come se questo non fosse già abbastanza impegnativo, il nostro svedese vuole completare la circumnavigazione senza fare soste, per riposare o una scorta di provviste.(....)
"Quello che sto cercando sono la solitudine e la pace", ha detto, ma questo progetto è anche una critica contro quella che il signor Yrvind, che ama immedesimarsi con un moderno Henry David Thoreau, descrive come un eccessiva cultura del consumo che rischia di esaurire le risorse naturali del mondo. Al di là della solitudine, il signor Yrvind ama pensare di poter tenere sotto controllo una situazione apparentemente incontrollabile:  "Se un uomo può vivere in una barca di 3 metri per oltre un anno in mare, allora sicuramente il mondo può vivere con meno risorse di quanto non sia oggi," ha detto. "Certo, sarebbe bello poter stabilire questo record mondiale a 73 anni", ammette con una strizzatina d'occhio.  (.....)"

Liberamente estratto, riassunto, tradotto ed interpretato da me medesimo, da: The Wall Street Journal

Tutto quello che volete sapere su questo progetto lo potete trovare sul sito di Mr.Yrvind

L'Yrvind 10, dal sito Yrvind


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