giovedì 30 agosto 2012

Adirondack Guide Boat, lo "Stradivarius di una barca"

Adirondack Guide Boat a vela, dal sito Adirondack
Adirondack Guide Boat, la sua storia si perde nel tempo in cui i grandi esploratori aprivano le strade del nuovo mondo tra i fiumi impetuosi e i grandi laghi del Canada e del Nord America. Certamente la tradizione era quella delle canoe a vela britanniche delle quali abbiamo già parlato presentando il bel libro Camping Out with the British Canoe Association, ma molti altri sono i post che ho scritto su questo argomento e su queste fantastiche barche.
Oggi mi pregio di segnalare queste meravigliose canoe a vela della Adirondack le cui dimensioni vanno dai 12 ai 15 piedi ed il prezzo compreso tra i 3500 e 7000 $ circa.
Quando osservo quanta passione e amore questi costruttori mettono nel realizzare queste vere e proprie opere d'arte mi rendo conto che oramai la nostra bella Italia non è più da tempo un paese di navigatori, tanto meno di santi e poeti.

Screaming Mimi, dal sito Adirondack
Credo che quest'ultimo modello potrei portarlo anche con la bici.

Una bella bici classica come la canoa e il trolley Paddleboy PBFlyer


Le considerazioni di Luca sulla veleggiata Mestre - Premantura con Micropomo e famiglia

Luca, dalla FOTOGALLERY di Lazy Lady
Ecco il testo con le considerazioni di Luca sulla Veleggiata Mestre - Premantura con Lazy Lady:

Considerazioni Economiche 
Partendo dal nostro circolo non abbiamo avuto spese di alaggio e varo. Per le due settimane ho usato circa 10 litri di benzina per un valore di circa 20€, anche se varrebbe la pena sfruttare il costo di circa 1,2€/litro della verde in Croazia. Il costo più rilevante è senz'altro la "vigneta" e la tassa di soggiorno. La prima comprende il permesso annuale di navigazione, una tassa sui fari e altre voci minori. Per il nostro 18 piedi è venuta a costare 500 kune ovvero (7,4 kn = 1€) circa 67€. La tassa di soggiorno é disponibile in taglie da 1, 2, 4 settimane oppure 3 o 6 mesi. Noi abbiamo scelto quella da 14 gg ed é costata 300 kn equivalenti a 40€. In conclusione per i nostri 15 giorni di vacanza abbiamo speso circa 650€ tutto compreso, anche la cambusa alla partenza.

Quanto vale in mare così, dalla FOTOGALLERY di Lazy Lady
Marina e gavitelli
La situazione è molto diversificata e le nostre barche, a volte, non sono viste di buon occhio da alcuni marina, soprattutto in Italia. Di seguito le tariffe pagate ed alcune note. Mariclea, Marina di Eraclea. 26€ a notte. É molto carino, dispone di spazi comuni con tavoli e sedie dove mangiare e anche cucinarsi qualcosa. Anche qualche giostrina per i bimbi. Darsena San Marco, Grado. 29€ a notte. Carino, dotato anche di lavanderia con lavatrici a gettone e punto vendita di accessori nautici presso la reception ben fornito (non si nota ma hanno un grande magazzino). Peccato per il ristorante che è aperto solo la sera (e questo può essere un problema per le piccole barche ormeggiate di fronte) e quindi non svolge alcun servizio di bar o piccolo ristoro a pranzo). Il centro di Grado non è molto distante (10 minuti a piedi) ma la strada per arrivare é pericolosa soprattutto col buio, stretto marciapiede sulla statale e sul ponte che porta in città che poi misteriosamente scompare presso una rotatoria. Marina Aci di Umago. Qui la tariffa é unica per barche fino a 8 metri e corrisponde a 42€ a notte. Il marina é molto grande e dotato di ristorante, bar, alimentari, lavanderia... i servizi sono molto grandi e ben tenuti, peccato che per le barche in transito ci siano circa 300 metri da percorrere. Il centro di Umago dista circa 1,5 km che la sera se si è stanchi non sono il massimo. Un trenino fa servizio da e per il centro per 20kn ad adulto e per singola tratta. Bunarina, Pola. 12€ a notte. Situato proprio di fronte al marina Veruda. Posto molto familiare e carino. Servizi con docce essenziali ma puliti. Gavitelli della baia Lon, Rovigno. Circa 10€ a notte. L'addetto del porto passa spesso, possibilità di lasciargli gratuitamente le spazzature.

Lazy Lady al pontile, dalla sua FOTOGALLERY
Ristoranti 
Naturalmente il costo dipende da cosa si mangia! Tuttavia con circa 10 o 15 euro a testa é possibile mangiare una grigliata di carne o i mitici cevapcici assieme a 1/2 litro di birra. Per il pesce stessa cifra per gustare gli ottimi calamari ai ferri, per orate o scampi con del vino si arriva anche a 80€.
É vero che i prezzi sono quasi come in Italia (ma non in agosto e non in una località turistica!) ma l'ambiente in cui gustare questi piatti è senz'altro unico.

Un po di relax sbarcati da Lazy Lady, dalla sua FOTOGALLERY
Vele
Avevo con me solo la randa ed il fiocco rollabile, nessuna vela di rispetto. Erano in ottimo stato alla partenza e sono tornati tali e quali. Sono molto soddisfatto della randa che, dotata di garrocci e lazy jack si issa ed ammaina velocemente, anche da soli, lasciando il pozzetto sempre libero e sgombro. Insostituibile poi la mano di terzaroli (l'unica disponibile) con un unica cima rimandata in pozzetto per tesare contemporaneamente il punto di mura e quello di scotta. Qualunque sistema si utilizzi per dare i terzaroli alla randa consiglio vivamente di provarlo per bene prima di partire, può capitare che dopo un dosso o una baia si trovino raffiche intense di vento o, ancor peggio, che il meteo cambi in pochi minuti. Riuscire a ridurre la randa senza troppi patemi e velocemente significa mantenere il clima vacanziero (ma sempre vigile) in barca. Il rollafiocco con canalina in alluminio permette di usare un genoa anche molto grande da ridurre velocemente all'occorrenza. Ultima considerazione: quando la mattina il tempo è incerto o ci sono raffiche di vento, partire già con randa terzarolata! Si fa sempre a tempo a togliere ma si inizia la giornata più sereni.

Le vele di Lazy Lady, dalla sua FOTOGALLERY
Impianto Elettrico 
L'impianto elettrico ha funzionato molto bene. Grazie al dispositivo della NASA Marine per tenere sotto controllo lo stato di carica delle batterie, ne ho potuto valutare l'effettivo consumo. Alternando una notte in baia ad una in marina non sono mai sceso sotto il 75% della carica delle mie 2 batterie da 65Ah ciascuna. Il carico elettrico principale era costituito dal frigo a compressore portatile della Waeco, settando la temperatura a circa 6-7°C. Altri carichi erano costituiti dalle luci di bordo (neon quelle interne e Led quelle esterne), le ricariche dei cellulari, VHF, Tablet e la pompa per la doccia. Bene ha funzionato l'impianto fotovoltaico. Parliamoci chiaro, pur con 40W installati ed un regolatore di carica performante MTTP, si ottengono al massimo 2,5 Ah (ovvero 33W a 13V) ma in compenso, sia pur con valori molto inferiori, si ottiene una carica continua dall'alba al tramonto. Visto che non sono mai sceso sotto il 75% di carica potrei optare per una sola batteria (arrivando al 50% di carica), tuttavia preferisco per vacanze di oltre una settimana avere una riserva che mi permetta di fare anche 4 giorni lontano dai marina. Circa il peso considerevole delle 2 batterie (60 kg) vorrei ricordare che Lazy Lady era in origine dotata di 8 barre da 8kg ciascuna, rimosse 5 anni fa, e poste proprio nel gavone di prua per compensare la tendenza ad impopparsi di queste barche. Quest'anno poi ho installato a poppa un caricabatterie da 20A al posto del precedente da 8A, consentendo di caricare in poche ore le batterie e di fornire contemporaneamente la corrente di bordo necessaria (frigo, luci... ). La linea principale da poppa (caricabatterie) a prua (batterie) é stata sostituita con del cavo in rame da 25mm² che garantisce basse perdite di carico sia durante la ricarica che quando sono collegate le utenze.

Luci della sera, dalla FOTOGALLERY di Lazy Lady
Idraulica 
La pompa con il pressostato assieme ad un serbatoio principale da 25 litri ed alla doccia di poppa sono stati funzionali e comodi. Il prossimo anno installerò un vaso di espansione ed un interruttore elettrico più comodo. Sto pensando anche a sostituire la tubazione della doccia con un modello spiralato dotato di connettori tipo giardinaggio. Questo mi permetterebbe di usare lo stesso tubo anche collegato al marina per caricare la tanica o per lavare il pozzetto. Non escludo il prossimo anno di aggiungere un secondo serbatoio da 25 litri in posizione simmetrica al primo, eliminando così i 2 serbatoi di rispetto da 12 litri che ho imbucato in barca e per questo mai usato. Potrei anche ridurre il numero di bottiglie di acqua minerale naturale (12 litri in tutto) facendo ricorso a quella dei serbatoi.

Doccia a bordo di Lazy Lady, dalla sua FOTOGALLERY
Ancora
Non sono rimasto soddisfatto della simil-bruce con lo spezzone da 6 m di catena 6mm, sulla sabbia é eccezionale ma sia sui ciottoli che sulle posidonie si é dimostrata poco efficacie. Un buon miglioramento é senz'altro ottenibile usando 10 o 12 m di catena 8mm, infatti nonostante le nostre barche peschino poco é frequente ancorare per la notte in 3-5 m di acqua. In 4 metri per dormire darei almeno 30 m di linea d'ancoraggio, almeno un terzo vorrei fosse di catena. Passando una notte in pozzetto sotto bora alla baia di Polje ho osservato che il micropomo é più sensibile alle raffiche di altre barche a vela più grandi; anche il brandeggio è maggiormente pronunciato. A mio avviso questo é dovuto alla bassa marzia-inerzia della mia barca e, per contro, elevata opera morta. Una breve raffica ha così la possibilità di imprimere una certa forza e, a causa della bassa massa, una notevole velocità. Catena e ancora hanno da dissipare l'energia cinetica acquistata dalla barca, ma tale energia (E=½ m v²) cresce col quadrato della velocità e quindi tale componente dinamica é molto importante. Infatti pur mettendo 2 àncore afforcate che non avevano fatto bene presa sul fondo ho ridotto notevolmente il brandeggio e la barca non si é mossa durante la notte di bora. La mia barca infatti, grazie al rollafiocco, brandeggia di più di quella di Carlo. Anche l'onda ha un effetto più pronunciato sulla nostre piccole barche dal fondo piatto. Ottima sarebbe stata la possibilità di portare una cima a terra ma in agosto, nelle baie che ho frequentato c'era gente fino a tarda sera ed io non avevo un tender per scendere a terra. L'àncora ad ombrello funziona bene sulla roccia, è comoda da riporre in un gavone e da usare di scorta o di poppa per limitare il brandeggio quando si é fermi a fare il bagno. Non si può però pretendere doti che non possiede. In conclusione l'ancora principale deve essere affidabile, questo é un mast! Per questo oltre a sostituire la catena prenderò in considerazione di prendere un'àncora Delta originale o una Rocna da 5-7 kg. Circa l'elevato brandeggio della mia Lazy Lady, proverò a procurarmi una veletta da armare sulla parte poppiera del boma o solo un pezzo di tela da fissare sul paterazzo (laddove si biforca), così da equilibrare l'effetto negativo del rollafiocco.

Lazy Lady all'ormeggio, dalla sua FOTOGALLERY
Dotazioni di sicurezza 
I giubbotti galleggianti di salvataggio sono una delle dotazioni obbligatorie. Pur avendoli utilizzati una sola volta durante l'attraversata Grado-Umago con la bora, mi ritengo soddisfatto di quelli autogonfiabili acquistati alla Decathlon. Si indossano facilmente e non impediscono alcun movimento. Per i bambini ho utilizzato dei modelli classici ma sagomati apposta per la loro etá, loro non dovendo manovrare erano a loro agio.

Dotazioni di sicurezza di Lazy Lady, dalla sua FOTOGALLERY
Tender 
Avendo una barca che pesca 30 cm non pensavo di averne bisogno e mi sbagliavo! In agosto il problema non è il fondale o la banchina... ma il numero di bagnanti presenti ovunque. Inoltre anche quando eravamo a 20 metri dalla riva e a nuoto si vuole scendere a terra per qualche ora è comodo poter portare con se qualcosa di asciutto (un asciugamano, del cibo, un telo... ). Anche quando si vuol portare una cima a terra un tender può essere comodo. Di sicuro tuttavia averne uno rende più comodo il rifornimento di cambusa o altro nei tanti campeggi che si trovano lungo la costa. Il problema è l'ingombro e la portata. Il primo aspetto può essere risolto acquistando un modello piccolo e comunque tenendolo semisgonfio sottocoperta. Se si dispone di un gonfiatore elettrico sarà possibile rimetterlo in acqua in qualche minuto. Circa la portata non penso si possa andare oltre i 2 adulti (160 kg), nel mio caso vuol dire che ogni volta si fanno 2 viaggi (siamo in 4 di cui due bambini), o se noi adulti possiamo raggiunge la spiaggia a nuoto, un solo viaggio.

Prova tender a bordo di Lazy Lady, dalla sua FOTOGALLERY
Motore 
Il mio fuoribordo cinese marchiato Sail a 4 tempi, 4Hp e gambo lungo ha funzionato a dovere. Sono contento di essere passato 2 anni fa al gambo lungo in quanto anche con onda l'elica non esce mai dall'acqua, mentre il corpo del motore può stare al sicuro da spruzzi e frangenti. Con vento opposto fino a 5-6 nodi, ma soprattutto in assenza di forte corrente contraria non ho mai spinto il motore oltre il minimo, facendo dai 4 ai 5 nodi. Solo in ingresso al porto di Lido, con onda e oltre 3 nodi di corrente in uscita, ho messo la manetta a metà potenza per entrare a 4 nodi. Consumi pari a circa 1 litro/h o 2 litri ogni 10 miglia. La presenza di un alternatore per caricare le batterie potrebbe essere comoda, ma visto che uso poco il FB non ne avrei un reale vantaggio.

Il motore di Lazy Lady, dalla sua FOTOGALLERY
Autopilota 
Ho acquistato 2 anni fa un Autohelm ST 1000+, comodo quando si va a motore ed indispensabile nella navigazione notturna. Quest'anno sinceramente l'ho usato 1 ora, molto meno del pratico ed economico elastico (copiato da Carlo) e che mi assisteva quando dovevo lasciare la barra del timone per pochi istanti senza disturbare mia moglie.

Il miglior autopilota a bordo di Lazy Lady, dalla sua FOTOGALLERY
Cucina 
Il mio fornello ad alcool norvegese della Trangia, acquistato quando andavo in montagna, é estremamente comodo. É antivento, leggero, compatto e l'alcool lo trovi ovunque (oltre a vedere con certezza quanto te ne rimane). Ma ha due difetti: non puoi usarlo con la macchinetta del caffè, ci vogliono sempre alcuni minuti per armarlo. In conclusione è eccezionale per paste, minestre... meno per scaldare un po' di latte o fare 4 wrustel. Carlo invece aveva un fornelletto a gas (di quelli con le bombole piccole che si mettono su un lato) piatto molto stabile ad un fuoco certamente più immediato. Ne ho già preso uno al supermercato a 9€ e lo proverò alla prossima occasione.

Cucina a bordo di Lazy Lady, dalla sua FOTOGALLERY
Cambusa 
A memoria ricordi di aver portato con successo: spaghetti e sughi Coop già pronti in scatole di tetrapack scatolette di tonno, simmental e sgombro confezioni di minestre di legumi (marca Coop in comode scatole Tetrapack) Mele, pesche e prugne non mature. Carote (da portare non sbucciate), cetrioli e pomodori, oltre a mais, olive e fagioli in scatola. Salame, formaggio grana, formaggio asiago, wurstel da conservare nel piccolo frigo waeco a compressore di bordo (6-7°C) . Pane a lunga conservazione, grissini, merendine, biscotti, patatine e arachidi. Latte UHT, birra, lemonsoda, succhi di frutta, vino IGT in cartone. Guardando Carlo ed altri equipaggi sono una buona idea anche le uova (da comprare e bollire lo stesso giorno), del petto di pollo (da mettere confezionato con carta pellicola in frigo), della polenta in polvere a cottura rapida (tipo Valsugana), un secondo salame da mettere in frigo solo quando aperto, del riso normale o in buste pronte in 10 minuti. Carlo aveva anche della carne essiccata di cavallo (sfilacci) confezionata sotto vuoto, si è mantenuta per oltre una settimana fuori dal frigo, con olio e limone è molto buona.

La cambusa di Lazy Lady finisce sempre in pentola, dalla sua FOTOGALLERY
Toilette
Il mio bagno superportatile in legno con secchio interno si é rivelato eccezionale! Comodo e utilizzabile in ogni situazione, sottocoperta o in pozzetto, per qualsiasi esigenza è stato un accessorio ecologico (niente liquidi da aggiungere) e funzionale in combinazione con carta igienica biodegradabile.

E alla fine finisce tutto lì ... o quasi, dalla FOTOGALLERY di Lazy Lady
Delfiniera 
Quest’anno non l’ho usata certo per il Gennaker che è rimasto a casa senza particolari rimpianti, è risultata invece molto comoda per due impieghi. - Per montare il musone dell’ancora ad una certa distanza dal fianco della barca - Per scendere a terra ai pontili fissi dei marina, naturalmente se ormeggiati di prua. Per quest’ultima questione dovrei modificare il pulpito di prua creando un passaggio più comodo alla delfiniera … ma se non trovo un artigiano in grado di farlo senza vendere un rene, difficilmente inizierò questa avventura.

La delfiniera di Lazy Lady, dalla sua FOTOGALLERY
Compagnia 
Ultimo ma non meno importante la compagnia! Non parlo del mio equipaggio (moglie e 2 figli) che è stato eccezionale … è un ottima occasione per stare letteralmente fianco a fianco per 15 gg. Sono soddisfatto di aver fatto questa esperienza in flottiglia. Non sei mai da solo, ti puoi dare una mano, ti confronti, qualcuno può andare in avanscoperta … Tuttavia ci sono anche dei forti pericoli quando si è più equipaggi, ritmi diversi, incomprensioni, invadenze, cene al ristorante, spese, interpretazioni meteo … Con Carlo e famiglia siamo stati benissimo e sono proprio contento di aver fatto con loro questa esperienza (e spero di farne altre in futuro). Si è sempre andati d’accordo, preso decisioni assieme … pur essendo sempre indipendenti. La conclusione è che questo aspetto, non meno di quelli precedenti, sia molto importante, ma perché questo avvenga i consigli sono: - Massima chiarezza sul fatto che ogn’uno decide per se e ogni comandante è responsabile del proprio equipaggio. - Non essere in troppe barche (i casini crescono col cubo degli equipaggi), 2 o 3 al massimo. - Trasparenza. Ovvero ogni equipaggio deve sempre avere il coraggio di prendere la propria posizione di fronte alle possibili attività in comune (mangiare in un ristorante, come dividere le spese, muoversi col tempo incerto …) Per finire serve sempre il buonsenso di venirsi in contro senza pretendere dall’altro alcunché. Ringrazio Carlo e Adriana perché la nostra convivenza ha rispettato tutti questi punti … spero che loro siano altrettanto soddisfatti.

La compagnia a bordo di Lazy Lady, dalla sua FOTOGALLERY


mercoledì 29 agosto 2012

Momenti perfetti


I "momenti perfetti", Sartre ce l'aveva, anche mio padre ce l'aveva nel momento in cui taceva l'allarme dei carrelli delle ruote del suo aereo che salivano per poi staccarsi definitivamente dalla terra; per me sono quelli che ho vissuto stamani al lago. Venticello al massimo sugli otto nodi con la barca che ha avanzato lentamente nelle acque placide del Trasimeno, un paradiso immerso nella natura, nel silenzio e nella pace, eravamo nel nostro lago. Immenso e meraviglioso tutto per noi.


Le vele sono state sempre gonfie, ben regolate per venticelli tenui, la barca si è mossa senza grandi sbandamenti con il cielo azzurrissimo e il lago dorato dal sole. La perturbazione dei giorni scorsi e quella prossima in arrivo ci hanno regalato un meteo ideale per noi, non troppo caldo, non troppo vento, colori intensissimi.


Criticissima la situazione del lago, ad un livello troppo basso ed invaso dalle alghe, in più occasioni ho dovuto manovrare per rimuverle dal timone e ad un certo punto, al rientro, mi sono quasi piantato perché mi ero avvicinato troppo a terra.


Insomma, bellissima la nostra passeggiatina!


Per quasi tutto il tempo siamo stati soli con le papere e il vento poi è passato un traghetto ed infine sono usciti i pescatori dell'Associazione Arbit con il loro barchino tipico del lago.


Mentre facevo manovra, al rientro, mi sono girato improvvisamente ed ho battuto la fronte sul boma, CHE DOLORE!!! Ora ho un birignoccolo con un bel taglio in testa, speriamo che non mi rimanga, ma d'altro canto un marinaio senza cicatrici che marinaio è. Qui potrete trovare la FOTOGALLERY, poche varianti sulle nostre foto, siamo degli abitudinari, noiosi e schivi. 


Anche oggi Aspirina non ci ha deluso e ci ha reso felici.


martedì 28 agosto 2012

Lo scivolo di Agropoli


Veramente degno di nota questo bello scivolo, grande, libero e ben fatto così come segnalatomi dal nostro amico e lettore Antonio. Inutile sottolineare che questo scivolo è inserito nel meraviglioso contesto della Costa Salentina, nelle vicinanze della Costiera Amalfitana e del Regno del Nettuno.
Ulteriori informazioni le potrete trovare su:


lunedì 27 agosto 2012

"Maybe" nella Bretagna del Nord

Una bella immagine della Bretagna e le sue isole, dal sito di Maybe
Abbiamo parlato più di una volta di "Maybe" questo bel veliero carrellabile con cui anno scorso i suoi armatori hanno navigato nel Sud della Bretagna e, l'anno precedente, tra Rosignano e Procida. Lascio a voi la lettura di questa nuova avventura, "Maybe" en Bretagne Nord e trarre assieme a loro le dovute conclusioni condividendone i sogni e la stessa passione. 

L'Atlantico dalle coste bretoni,  dal sito di Maybe
Vi ricordo che Maybe è in vendita, non perché Roger non ne sia soddisfatto, anzi, ma perché è arrivato per lui il momento di guardare verso altri sconfinati orizzonti. Buon vento per nuove avventure Roger!

Maybe ormeggiata nel Nord della Bretagna,  dal sito di Maybe


venerdì 24 agosto 2012

A vela in Micropomo da Mestre a Premantura, il video




Riporto quanto scritto da Luca sul suo canale di Youtube:

E' possibile uscire dalla laguna in 4 persone a bordo del nostro piccolo 18 piedi (5,5m)? E' quanto mi sono chiesto alcuni anni fa ... quest'anno non ci siamo fermati certo alle bocche di porto del Lido di Venezia, ma abbiamo proseguito ad est fino ad arrivare in Croazia nel magnifico parco nazionale di Premantura. Un viaggio di quasi 15 giorni con due magnifici Micropomi (barca in vetroresina a deriva mobile) in 2 famiglie di 4 persone ciascuna. Bellissimo.
Altre foto su Picasa a questo INDIRIZZO


Fatty Knees, l'eleganza non ha dimensioni

Fatty Knees, immagine pubblicitaria tratta da Butch Petty
Ho una predilezione speciale per questo piccolo "hunky dory" dal delizioso nomignolo Fatty Knees

Una fantastica immagine di Fatty Knees, dal Blog Redding
Il Fatty Knees, come da BROCHURE, può essere fornito in tre versioni da 7, 8 e 9 piedi, indicherò le caratteristiche tecniche principali di quello da 8 piedi:
Lunghezza: 2,9 m
Larghezza: 1,5 m
Sup. velica: 4.6 mq
Peso: 58 kg
Persone trasportabili: 2
Certamente il modello da 7 piedi, più piccolo e da una persona, può essere trasportato con la bicicletta e sapete quanto questa opportunità mi attiri ma se questa piccola barca a vela potrebbe essere un'ottimo tender per i nostri cabinati lo può essere anche per veleggiare vicino alla costa con poca spesa e fatica.

"La classe non è acqua"


giovedì 23 agosto 2012

MOM 600, la zattera autogonfiabile



Beh, interessante questa zattera autogonfiabile denominata MOM 600 della Switlik, azienda americana specializzata in attrezzature di salvataggio. Pesa circa 7 kg, si gonfia automaticamente, occupa pochissimo spazio e ha una capacità di 270 kg. 

Dal sito Switlik
Insomma è proprio vero, il vino buono sta in una botte piccola ma ha anche il suo prezzo, in questo caso un migliaio di dollari.

Dal sito Switlik
Non mi chiedete se è omologata in Italia, per noi piccoli armatori in fondo non importa è solo una questione di spazio e di sicurezza.



Il diario di bordo di Lazy Lady, veleggiata Mestre - Premantura 2012



APRI E SCARICA

Vi propongo l'appassionante Diario di Bordo che Luca mi ha gentilmente inviato, è il racconto di un'entusiasmante crociera in famiglia ed amici partiti da Mestre con destinazione Premantura a bordo di due Micropomo. Fantastico, complimenti Luca!
Il Diario di Bordo verrà progressivamente aggiornato con cartine e costi, quindi ogni tanto tornate a dare un'occhiatina.



lunedì 20 agosto 2012

sabato 18 agosto 2012

Novinky 2013, Baby Predator il catamarano gonfiabile da corsa

Baby Predator dalla FOTOGALLERY della F20Predator
Fantastico Baby Predator, questo nuovo catamarano gonfiabile dalle caratteristiche tecnologiche estremamente interessanti, fibra di carbonio e materiali compositi innovativi destinati ad una vera e propria "macchina da guerra". Ideato da uno dei progettisti per l'America's Cup, il Baby Predator è il fratellino più piccolo del F20 Predator ma la tecnologia del "gonfiabile" lo rende molto più appetibile per la facilità di gestione ed il trasporto.

Baby Predator dal sito F20Predator
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali, come da BROCHURE:
Lunghezza: 5 m
Lunghezza per il trasporto: 2.4 m
Peso: 65 kg
Sup. velica: 12 mq
Prezzo: da 6900 a 8500 €, 19% VAT inclusi
Il Baby Predator verrà presentato al Boot 2012 di Düsseldorf e commercializzato nell'anno successivo.
Che altro dire, questo nuovo fantastico catamarano gonfiabile è il simbolo della nuova generazione di barche a vela "marinas free".

Baby Predator dalla FOTOGALLERY della F20Predator


giovedì 16 agosto 2012

La collanina di perle di UCINA

Controlli della finanza, da Antennasud

Corre voce che, dopo una serie di attacchi al Governo e alle sue tasse sul lusso incolpandolo della attuale crisi della portualità italiana, il Presidente di UCINA si sia scagliato contro la Guardia di Finanza che aveva multato un cosiddetto "residente" all'estero. Mi chiedo, ma questi di UCINA in che mondo vivono, non hanno capito che c'è una crisi nera e che questa colpisce in prima istanza, oltre che i poveracci, i beni superflui come i grandi yacht e i loro posti barca? Tanto per fare un conto grezzo e da serva mediamente la tassa sul lusso sugli yacht non copre neanche un decimo dei costi di ormeggio e accessori.
Per quanto riguarda il cosiddetto "residente" all'estero, in un noto forum di nautica italiano è stata creata una sezione apposta su come fare di questi "giochetti" per evitare la finanza, i controlli ed il fisco.
UCINA, fatemi il piacere e che vivaddio i finanzieri facciano pure il loro dovere finalmente!
Mi auguro che UCINA ed il suo Presidente la smettano di collezionare perle di saggezza, in momenti come questi il buon gusto e il decoro si dovrebbero dare per scontati.


mercoledì 15 agosto 2012

Sailart 22, lasciatevi sorprendere!

Sailart 22, dal sito SAILART
Erano anni che aspettavo, finalmente con il SAILART 22 è uscita una barca a vela cabinata e carrellabile che avesse caratteristiche tecniche veramente innovative, e ce ne sono davvero molte:
  • chiglia e albero regolabili idraulicamente con telecomando
  • motore entrobordo elettrico
  • ricovero del gennaker
  • interni luminosi ed illuminati con luci LED
  • possibilità di copertura del ponte in canna di bamboo
  • linea bella e performante
  • .... e molto altro di più
Gli interni del Sailart 22, dal sito SAILART
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza:  6.60 m
Larghezza: 2.30 m
Pescaggio: 0.66 - 1.45 m
Peso: 1100 kg
Peso zavorra: 180 kg
Sup. velica 24 mq

Sailart 22, dal sito SAILART
La barca verrà presentata ufficialmente all'INTERBOOT 2012 di Friedrichshafen che si terrà dal 22 al 30 settembre. Davvero interessante, speriamo lo sia anche nel prezzo.


Ancora Truc 18, il cabrio

Dalla BROCHURE dei Cantieri Nordest
Ne abbiamo già parlato, Truc 18, il daycruiser per eccellenza. Il daysailing è sempre un compromesso tra sicurezza, facilità di gestione, costi da sostenere e "abitabilità" della barca. Effettivamente non sono molte le barche a vela che possano garantire tutto ciò ed allora bisogna cercare quello che più gli si avvicina e sicuramente il Truc 18 della Crus Yacht  possiede caratteristiche tecniche e soluzioni abitative di rilievo. Non pretendo di essere un esperto quindi lascio a voi valutare ma certamente questa barca di pregevole design italiano è da prendere in considerazione. Ho chiesto ad Aurelio la possibilità di pubblicare le foto della sua barca attualmente in vendita poiché ha deciso di acquistare un piccolo cabinato da crociera e me l'ha gentilmente concessa. Per chi fosse interessato questo è il suo indirizzo email: alprevici@libero.it, il prezzo che ho visto in rete mi sembra molto interessante.











Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...