lunedì 31 marzo 2008

Finalmente il varo di Aspirina


Pasquetta in barca era saltato. Il tempaccio ci aveva costretto tre giorni in casa e la mente tornava allo scorso anno quando sole e caldo ci avevano assistito nella consueta gita pasquale al Trasimeno. Rimaneva il mio compleanno, il 30 marzo e finalmente il bel tempo e il caldo sono arrivati e ……ci hanno accompagnato tutta la giornata. Ne avevamo proprio bisogno perché le cose da fare erano tante: "Aspirina", il nostro nuovo barchino, Phoenix 600 o Viko 20 come lo si voglia chiamare, doveva essere armato , varato e provato in acqua. Caricata l’auto e partiti alla buon ora, nonostante l’ora legale, alle dieci eravamo lì. Tommy è stato il primo a salire in barca ed io ed Elena ad allietarci della bella giornata che si stava profilando.



Ripassate bene le fasi dell’alberatura nel Manuale del Proprietario, si mette tutto "in chiaro" e si tira su l’albero, operazione facile grazie alla cerniera posta sulla sua base, ma sempre un po’ delicata per paura che sfugga qualcosa di "mano".



Si fissano le sartie e si comincia la regolazione. All’inizio l’albero sembrava torto, poi ci siamo accorti che le sartie basse erano regolate male. Sospiro di sollievo e alla fine, regolazione perfetta.


Si fissa il paterazzo, anche se sapevamo che con la gru si sarebbe dovuto sganciare. A proposito di gru è svanita la speranza di varare la barca con il carrello. Dei due scivoli presenti al Circolo Velico l’unico agibile è quello "fatto male" dove anche un fuoristrada fa fatica a tenere la barca: "troppo ripido" e non c’è niente da fare. Comunque nessun problema, al circolo velico vari e alaggi sono liberi, gratuiti e disponibili tutto l’anno! Questo perché le molte barche da regata non hanno antivegetativa e devono essere alate e varate tutte le volte, ma anche grazie alle scelte del Consiglio e della disponibilità di Livio, il nostro "marinaio". Nel frattempo, mentre i maschi lavorano, le donne hanno trovato la posizione a loro "più congeniale".Si aggancia il boma e si armano le vele, verificando l’issata e l’ammainata.



E’ tutto pronto, si aggancia la barca all’auto, ma…….tutti a tavola, l’Elena ci chiama a raccolta. Noi siamo paninari, ci si siede in riva al lago dove un bel pranzo di compleanno, torta inclusa, ci attende. 



Terminato il pranzo si parte in direzione della gru, attraversando tutto il circolo velico.



Le solite manovre di rito e poi Hissa e Oh, come il famoso sito nautico francese.



C’è sempre un po’ di apprensione quando si vede la barca sollevata e si tira un sospiro di sollievo quando….la si vede in acqua.



Si prova il motore, che dopo i controlli effettuati, parte alla prima e ci si prepara alla partenza. Per questa prima volta abbiamo deciso di andare soli io e Tommy. Volevamo provare la barca in tutta sicurezza. Ce ne siamo pentiti quando eravamo in mezzo al lago…..siamo dovuti tornare dopo tre virate perché ci aspettavano. Se almeno avessimo portato dietro anche le donne saremmo potuti rimanere un po’ di più perché era veramente bello!



Via, si parte!



Una leggera brezza si è alzata in questo momento, speriamo bene!



Ci troviamo in mezzo a due barche che fanno scuola e ci ingarelliamo. Aspirina raggiunge in un attimo il Meteor. Benché ci sia una leggera brezza riusciamo a fare due nodi e mezzo: poco sbandamento, poco scarroccio. Siamo veramente contenti di come risponde il barchino: agile, veloce, leggero. Tiene bene anche sulle onde del traghetto. Tutti i timori insinuati da chi, probabilmente, della vela conosce poco, o fa delle proprie esperienze le uniche valide ci hanno abbandonato in un attimo. Perfetto, è il barchino per noi. Peccato è già l’ora di tornare.



Si ormeggia e si piegano le vele.



Qualche foto al barchino. Ci sembra bellissimo!



Anche le donne di casa sembrano contente…..o solo perché, a questo punto, è l’ora di andare!



Arrivederci a presto Castiglione del Lago!


mercoledì 19 marzo 2008

La manutenzione del motore fuoribordo


Una delle soddisfazioni più grandi che ti offre la barca carrellabile è il fatto di poter fare tante cose da sé e dipendere il meno possibile dagli "sgrassatori". Ma non è solo un fatto economico: fare carena, fare manutenzione, pulire, sistemare, magari sotto casa è un vero e proprio piacere....vediamo come si fa il check - up di primavera al motore fuoribordo:

Cose da fare:
- Controllare che il fuoribordo e gli accessori non presentino danni visibili
- Lubrificare tutti i raccordi di ingrassaggio
- Lubrificare il cavo dello sterzo
- Eseguire la manutenzione della batteria e dei terminali
- Verificare il funzionamento della pompa dell'acqua
- Se necessario drenare/rifornire l'alloggiamento degli ingranaggi
- Ingrassare le scanalature dell'albero dell'elica e controllare lo spinotto
- Controllare tutte le connessioni elettriche
- Ispezionare il serbatoio, i tubi del carburante e le connessioni
- Controllare il livello dell'olio
- Controllare il funzionamento dello starter
- Controllare il funzionamento del cambio dell'acceleratore e del fermo retromarcia
- Controllare il/la funzionamento/regolazione del sistema di iniezione d'olio e del sistema di allarme basso livello olio d'iniezione
- Se necessario rimuovere i depositi dal motore con detergente
- Controllare il funzionamento dinamico della valvola acceleratore completamente aperta
- Miscela carburatore e velocità minima
- Ispezionare gli anodi anticorrosione


Se non si dispone del carrellino bastano due pezzi di legno, 4 viti e un posto dove metterlo.



Si controlla la candela (soli 7 € per sostituirla) e...mi raccomando il filtro della benzina (soli 2 € per sostituirlo).



Si controlla lo spinotto dell'elica (si trovano anche all'OBI per pochi centesimi di €) e si ingrassa l'alberino con le scanalature, poi si controlla l'olio del motore.



Si controlla l'anodo (se deteriorato va sostituito, costa circa 10€) e si ingrassano tutti gli ingranaggi.



Si procede all'avviamento del motore, facendo attenzione che il contenitore dell'acqua sia ben riempito.


Ricordandosi di aprire il serbatoio della benzina, di mettere in folle e di bloccare il motore.


Far girare il motore per 5 minuti verificando che esca fuori l'acqua dal circuito di raffreddamento.



Si chiude il serbatoio della benzina e si aspetta che finisca e si spenga il motore da solo. L'acqua deve sempre uscire dal circuito di raffreddamento che intanto si deterge con acqua fresca e pulita. Si stasa per bene con un filo di ferro sottile lo scarico dell'acqua di raffreddamento.


Spento il motore, si fanno gli ultimi controlli, si rimette il coperchio e si svuota il serbatoio (il principio dei vasi comunicanti funziona sempre!


Si toglie il cavo di sicurezza e si applica una prolunga in alluminio per la leva delle marce quando siamo in navigazione.


Si rimette il motore al coperto pronto per il giorno del varo.


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