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giovedì 28 aprile 2016

A Sea Scout Tent

Sea Scout Tent, da Popular Mechanics del maggio 1937
Nella rivista Popular Mechanics del maggio 1937 si trova questa interessante soluzione di tenda da barca. Come potete vedere dalla figura, assieme al progetto di costruzione del Sea Scout, c'è anche lo schema di realizzazione del tendalino.
Mi piace molto il posizionamento della tenda sotto il boma, molto di più di ciò che ho realizzato con MAE, nei prossimi giorni provo a fare la modifica poi vedremo quale scegliere.



lunedì 4 aprile 2016

Crab, "il granchio", un bel barchino cartoppabile e facile da costruire armato Optimist

Dal sito barque.ru
Nel sito barque.ru potrete trovare i piani di questo bel barchino che può essere armato come un optimist, utilizzando tutte le attrezzature di coperta facilmente acquistabili online su "il marinaio" per esempio, ma non è l'unico rivenditore delle "optiparts".
Queste sono le sue catatteristiche tecniche principali:
Lunghezza ft: 2.30 m
Baglio massimo: 1.34 m
Pescaggio: 0.40 m
Sup. velica: 3.5 mq
Peso: 20 kg
Ma l'aspetto più straordinario di questa piccola barca, le cui varianti sono diverse, è che qualcuno ne ha realizzato una versione da 2.8 metri con cabina.



martedì 1 marzo 2016

BBCo Sailboat Kit, a classic boat building kit

Dal sito Facebook fi The Balmain Boat Company
BBCo Sailboat Kit è un vero e proprio IKEA Dinghy, viene fornito dalla Balmain Boat Company pronto per essere assemblato con poche e semplici operazioni descritte in questo MANUALE.
Lunga 3 metri, larga 1.30 metri, pesa circa 50 kg, è la barca ideale per essere utilizzata come tender ma anche per fare car-top boating, chiaramente dopo essersi cimentati come autocostruttori. La barca a vela ideale per cominciare in tutti i sensi.
Molto carina.
Nel video si vede, martello, trapano, cacciavite, stucco, vernice e poco più, mooooolto interessante!


venerdì 26 febbraio 2016

Tour du monde du Beligou

Dal sito Beligou
Negli anni '60 in molti hanno sognato di costruire la loro barca in ferro cemento, legno o acciaio, ma in quanti sono riusciti a realizzare questo sogno? 
A volte queste auto-costruzioni navali hanno avuto successo ma, nella maggior parte dei casi, i più numerosi non hanno mai visto il mare. 
Non è per nulla facile diventare architetto navale e costruttore così, all'improvviso. 
Allora, quale potrebbe essere la soluzione? Oggi, ci rivolgiamo al mercato dell'usato, che offre una vasta gamma, ma negli anni sessanta questo non era possibile. Questo è il motivo per cui, consapevoli di tutto ciò, tre appassionati di barche e di mare, nonché naviganti, hanno optato per la costruzione della loro barca.

Tre naviganti determinati 
Due marinai, Guy Quiesse (comandante di navi mercantili), Jean Claude Bazin (Ufficiale delle Comunicazioni) e Claude Quiesse (fotografo e pittore) hanno deciso, nei primi anni '60, di lasciare tutto per fare il giro del mondo in barca a vela . 
Restava da trovare la barca. Dopo aver setacciato la costa da Dunkerque a Bayonne senza trovare nulla di interessante che li potesse soddisfare, hanno optato per la costruzione in un piccolo yacht tradizionale. 
Dopo varie indagini, il progetto vincente è stato quello di Maurice Cadou a Saint Jean de Monts, un cutter attrezzato "Marconi Norwegian", costruzione classica in iroko e quercia. Le sue dimensioni erano  di 10,75 m di lunghezza, di 3 m di larghezza e 1,65 m di pescaggio. 
La costruzione è iniziata nei primi mesi del 1964. La messa in acqua ha avuto luogo nel mese di ottobre del 1964 e la partenza nel mese di agosto del 1966. 

La strumentazione 
Oggi anche una piccola imbarcazione da diporto non avrebbe problemi ad attraversare l'Atlantico con la strumentazione a disposizione. Naturalmente, questa rimane pur sempre un'avventura: preparare la barca, trovare un equipaggio, scegliere il momento giusto, le tappe, etc. Poi ci sono i molti supporti elettronici alla navigazione come i GPS, la cartografia, il telefono satellitare e il pilota automatico. Ma cinquant'anni fa non esisteva nulla di tutto ciò. Si utilizzavano il sestante, la navigazione astronomica e le comunicazioni via radio. Non c'era neppure uno strumento che misurasse la profondità dell'acqua se non una sonda a mano. (.......).

Il percorso 
Partiti nell'agosto del 1966 da Saint-Gilles-Croix-de- Vie , il viaggio è stato completato nel luglio 1968 nello stesso luogo di partenza. 
Nel corso di questi due anni, hanno viaggiato 32.000 miglia con 95 tappe dove hanno potuto visitare la costa iberica, i Caraibi, le Galapagos, la Polinesia, la Nuova Caledonia, Reunion, le Mauritius, il Sud Africa, l'Ascensione e al ritorno nel Vendee passando per le Azzorre. 

La storia di questo viaggio è disponibile gratuitamente online nel sito www.beligou.fr . 


Le recit du Beligou
Il libro di 300 pagine, con una prefazione di La JY Tourmelin, contiene più di 400 foto, c'è anche una sezione a parte sulla costruzione della barca e un libro degli ospiti con oltre 160 firme. 
Il Beligou naviga ancora a vela in tutto il suo splendore.

Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo, via: Le Figaro Nautisme


martedì 12 gennaio 2016

TEARDROP, la roulotte in kit per carrello da barca

Dal sito CLCBoats
E' semplicemente straordinaria, su: CLCBoats

Il "teardrop" è un piccolo camper. Il nome deriva dalla sua forma aerodinamica simile ad una goccia, e il disegno risale almeno agli anni '30. Così come le auto diventano sempre più piccole, lo spazio di stoccaggio costoso, e il tempo per utilizzarla più prezioso, questa soluzione combina l'efficienza con lo svago senza pensieri.
Come potrete osservare sul suo sito la cabina è asportabile ed il carrello può essere riutilizzato per portare la barca.
Dal sito CLCBoats
Il kit completo uscirà quest'anno e il suo prezzo, comprensivo dei materiali, si dovrebbe aggirare intorno ai 1500 $.


Come asserito dai nuovi fornitori di questo interessantissimo kit l'invenzione non è nuova e nel tempo ci sono state diverse altre tipologie di produzione. Anche se solo in visualizzazione in anteprima se ne parla dettagliatamente su TERADROP and Tiny Trailers, la versione stampata di questo libro si trova presso HOEPLI al prezzo di 17.83 € scontato.

Immagine tratta da Teardrop and Tiny Trailers


mercoledì 23 dicembre 2015

A cabin for your boat

A cabin for your boat - Popular Mechanics, giugno 1950
Di seguito maldestramente traduco ed interpreto parte di un interessante articoletto intitolato "Una cabina per la tua barca", da Popular Mechanics del giugno 1950.

Ogni armatore di una piccola barca che ha sentito la sferza pungente della pioggia mentre era in navigazione ha desiderato possedere una cabina accogliente. 
John Gartner di Long Beach, in California., ha deciso di realizzare una vera e propria cabina contro le intemperie che non sia il solito tendalino. 
Grazie alla semplicità costruttiva, qualsiasi altro armatore può adattare quest'idea alla sua barca.
La cabina, in multistrato, può essere smontata, pesa meno di 50 chili e richiede meno di cinque minuti di tempo e un paio di bulloni per essere assemblata. 


Le parti della cabina smontata, da Popular Mechanics
L'unico elemento essenziale sulla barca è una sorta di mastra su cui può essere montata la cabina. 
I lati e il tetto della cabina sono in compensato impermeabile di 1/8 di pollice e rinforzati con strisce di 3/4 di pollice quadrati di abete o rovere e alcuni pezzi di compensato di 1/4 di pollice. 

Le fasi di montaggio della cabina, da Popular Mechanics
Il resto dell'articolo tratta delle fasi di assemblaggio che iniziano con il fissaggio delle pareti laterali e poi del tetto, fasi che sono sufficientemente chiare guardando le figure. Gli oblò sono realizzati in plexiglass successivamente avvitati alle paratie.
Non proprio il massimo della bellezza ma interessante il concetto di cui avevamo trattato nel post, Nauticab, la cabina ripiegabile per ogni tipo di barca.


giovedì 17 dicembre 2015

Come costruire un "weekender", parte 1

"weekender", dal sito Stevenson Projects
Roman Shklovskiy ha realizzato un interessante video sulla auto costruzione di un "weekender" di Stevenson Projects.
Il "weekender" è un bel cabinatino carrellabile di piccole dimensioni e facilmente trasportabile con un carrello, queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza FT: 5,97 m
Lunghezza scafo: 4,87 m
Larghezza: 1,82 m
Pescaggio: 0,3 - 0,9 m
Peso a vuoto: 250 kg
Sup. velica: 11 mq
Perone trasportabili: 4
Costo del progetto: dai 100 ai 200 $ circa

Fasi cistruttive del "weekender", dal sito Stevenson Projects
E questo è il video di Roman Shklovskiy, parte 1:



venerdì 27 novembre 2015

In bici fino al mare con il mio nuovo "kanoyawl" danese




Si sta parlando di "Ethel", una delle più belle canoe a vela che siano state mai pensate e realizzate. Il suo progettista è George Holmes e i piani di costruzione sono stati resi pubblici da Dixon Kemp nel trattato "A Manual of Boat and Yacht Sailing", a pagina 504. Ne parleremo ancora.
E' assolutamente libidonoso, almeno per me, osservare come una tale meraviglia sia stata trasportata con una bicicletta elettrica. 
Tutto ciò che volete sapere su questa esperienza di autocostruzione e trasporto lo potrete trovare sul suo sito Facebook

Dal dito Facebook Kano Yawl Hjemmebyg


mercoledì 25 novembre 2015

The Dandy Rig, ovvero l'armo Dandy che si differenzia dall'armo Yawl

Dal sito Thomassondesign
Questo "vecchio e affascinante" armo velico, così come definito nel sito di Thomassondesign per reclamizzare questa stupenda Canoe Yawl 400, in realtà non è un vero e proprio armo "Yawl-Rig" ma il cosidetto "Dandy-Rig".
La differenza tra i due armi la si comprende bene dalle figure che vi propongo ma anche come descritto nel libro che già conosciamo bene di Henry Coleman Folkard "The Sailing Boat, a Treatise on Sailing Boats and Small Yachts, ....", a pagina 43.

Il Dandy-rig ha una somiglianza impressionante con il Yawl-rig, l'unica differenza sta nella vela di mezzana che nel Dandy-rig è Bermuda, in alternativa alla forma triangolare a fiocco; il vantaggio sta nel fatto che i due tipi di armo possono essere gestiti senza l'ausilio di un boma che appesantirebbe lo scafo.


Dal sito Sailingskiffs
Certo, ultima considerazione da fare è che non si finisce mai di imparare, ma anche quella che esistono delle piccole barche a vela meravigliose, molto più belle ed affascinanti dei camper galleggianti che sono andati molto in voga negli ultimi cinquant'anni, voga che sta perdendo la sua forza a causa dei costi insostenibili di manutenzione e di mantenimento nei marina, costi che hanno fatto perdere completamente a gran parte degli appassionati la voglia di sognare una barca ...... ma  osservate voi stessi: ancora si può sognare.


lunedì 23 novembre 2015

La Lindona - construcción de mi primer pequeño velero

Il blog della Lindona
Del TIKNOT, questo meraviglioso barchino di otto piedi del quale è possibile scaricare gratuitamente i piani ne avevamo già parlato, ma osservarlo così ben fatto in costruzione amatoriale fa sempre un gran piacere, La Lindona.
C'è anche un documentatissimo canale di Youtube con tutte le fasi costruttive già visibili nel blog, nonché le fasi di scarico dall'auto.
Grazie Federico!




sabato 21 novembre 2015

2.9m tender, autocostruirsi il barchino a vela

2.9Tender, dal sito Dinghy.pl
Su dinghy.pl si possono scaricare i piani di costruzione completi di questo barchino classe diecipiedi assolutamente cartoppabile. E' molto semplice da realizzare e, come asserisce il progettista, non sono necessarie ulteriori parti per costruirselo se non quelle che si vedono in figura. Quasi quasi me lo faccio!
Comunque, qualora si volesse, si possono realizzare barche ben più grandi e complesse come questo meraviglioso "schooner" o "yawl" di 5 metri.

5.0m dayboat, dal sito dinghy.pl


lunedì 2 novembre 2015

The "Wrinkle Dinkie", una canoa a vela facile facile per autocostruttori alle prime armi

Immagine estratta da PolySail International
Nell'interessante sito PolySail International ho trovato la "Wrinkle Dinkie", questa bella canoa a vela realizzabile da autocostruttori alle prime armi. 
L'autore dell'articolo assicura che il primo modello è stato realizzato in un solo giorno con dei materiali trovati in garage, ma un anche un "precisino" non potrebbe impiegarci più di una settimana a costruirsela tutta da se. 
Io aggiungo che volendo, utilizzando profilati in alluminio e dei giunti invece delle viti, si potrebbe renderla smontabile o pieghevole.
L'articolo con la descrizione del montaggio è così semplice ed intuitivo che non c'è neanche bisogno di procedere ad una traduzione, rimangono solo da convertire le misure da pollici a cm e i dollari in euro, è si perché se allora la costruzione di questa canoa costò all'autore ben 197 verdoni non credo che oggi si andrebbe di molto lontano, volendo forse anche meno.

Immagine tratta da PolySail International


mercoledì 28 ottobre 2015

"Demoiselle", la Bernarda 10' autocostruita di Gianmarco


Per la gioia di tutti i miei lettori autocostruttori, e ce ne sono molti, con piacere pubblico l'esperienza di Gianmarco, uno scout come noi e studente di ingegneria meccanica come Tommaso, che si è autocostruito la sua barchetta a vela, una Bernarda 10' su progetto gratuito di Berny Layolo.
Riporto semplicemente ciò che mi ha scritto Gianmarco, ritengo sia sufficiente per comprendere quanto sia affascinate l'avventura dell'autocostruzione, fascino che già Enrico con il suo Goat Island Skiff ci aveva trasmesso con altrettanto entusiasmo e semplicità.


Ciao Francesco, 
ho pensato di mandarti, oltre alle caratteristiche della barca, qualche mia riflessione e alcuni appunti del lavoro svolto in questi mesi sulla barca.  

Riflessioni 
Essendo uno studente di ingegneria meccanica squattrinato e desideroso di pratica più che di teoria, sono incuriosito dalla costruzione e da tutti i processi annessi alla realizzazione di un manufatto. 
Nell' a.s. 2014/2015 mi sono dedicato per pura curiosità allo studio e alla ricerca sulla navigazione e la costruzione di una piccola deriva a vela, unendo così l'utile al dilettevole. 
Al termine di questo anno ho deciso di costruire la mia barca, scegliendo tra i vari modelli trovati sul web, quello che mi piaceva di più: la Bernarda 10 piedi di Berny Laiolo che ringrazio moltissimo poiché offre il suo progetto gratuitamente (http://utenti.quipo.it/laiolo/bernarda10/index.html). 
La mia scelta è stata dettata dal fatto che la Bernarda si adeguava perfettamente alle mie esigenze:
  • piccole dimensioni, così da poterla caricare su una macchina;
  • facile da costruire; 
  • economica 
  • e abbastanza confortevole per andarci in due. 
A spingermi non è stato solo l'entusiasmo e la voglia di arricchire il mio bagaglio di esperienze, ma soprattutto la curiosità di conoscere un mondo a me totalmente oscuro. Sono infatti uno scout da 18 anni e quindi molto più avvezzo ai paesaggi montani e boschivi (pratico di frequente trekking a piedi o a cavallo, arrampicata, tiro con l'arco, sci), piuttosto che alle avventure in mare. 
Durante la fase di studio, è maturato in me il sogno di navigare nelle acque della mia terra (il Gargano) e di godere dei suoi paesaggi, ma soprattutto è nata in me l'idea di affrontare il campeggio nautico, che permette di spostarsi in modo avventuroso e gratuito in mare. 
E' stato un anno di sogni ad occhi aperti, in cui ho immaginato ciò che ancora non apparteneva alla realtà, tentando di prevedere gli imprevisti, che si sono presentati numerosi. 
La soddisfazione provata a conclusione del lavoro mi ha ripagato delle piccole fatiche affrontate durante la costruzione della mia barchetta. 
Ottenuti i soldi necessari, ad aprile ho iniziato a costruire "Demoiselle"; la costruzione è durata 4 mesi, lavorando quasi esclusivamente nei week end. 



Le difficoltà maggiori che ho incontrato sono stati il breve tempo a disposizione da dedicarvi e trovare il materiale adatto (cosa che avevo sottovalutato). 





Caratteristiche 
  • Lunghezza: 2,80 metri 
  • Larghezza: 1.30 metri 
  •  Pescaggio: 1 metro 
  • Superficie velica: 7,9 mq di cui 6,2 mq Randa e 1,7 mq di Fiocco Genova 
  • Peso dello scafo: circa 50 kg albero, vele e attrezzatura compresi. 
  • Armo: alla portoghese 

La barca si presenta piuttosto stabile nell'affrontare le onde anche con mare formato, e molto veloce nei cambi di direzione, come qualsiasi deriva di queste dimensioni. 
La natura della Bernarda non è sportiva ma tesa più alla comodità del timoniere nonostante la superficie velica sia generosa consentendole buone prestazioni. 
Il fiocco, armato sul bompresso la rende leggermente poggiera. 
Modifiche ed upgrade che farei alla mia barca: albero più alto di circa 20 cm e spostato a poppavia di 4 o 5 cm., aggiunta di Vang e Cunningham 
Se hai delle domande da pormi non esitare a farmele, io non sono molto esperto quindi non ho ancora sviluppato un attenzione ai dettagli degna di un velista esperto, dunque le caratteristiche che ho scritto derivano dalle mie sensazioni personali. 
A presto! 
Gianmarco da Foggia classe '90.


Superfluo aggiungere che ho fatto i miei complimenti a Gianmarco, le foto e la descrizione che ci ha inviato sono di per sé espressive dell'opera, espressione che si legge tutta nel suo volto felice al momento del varo. 
Ma la vela è così, che sia un ormeggio, che sia l'autocostruzione anche di un piccolo guscio di noce, ce li fa condividere allo stesso modo con gli intrepidi esploratori del passato o, come in questo caso, i primi costruttori delle navi dell'antichità, dagli egizi e i fenici fino ai giorni nostri.
Complimenti Gianmarco e grazie, tienici informati sui tuoi progetti, buon vento e ..... buona strada!

La Bernarda 10' di Berny Laiolo

martedì 20 ottobre 2015

Tubolari gonfiabili per barche

Dal sito katamaran.in.ua
Grazie alla richiesta di un lettore mi sono andato ad informare su chi potrebbe realizzare un tubolare gonfiabile per una barca a vela, e non, al fine di aumentarne la stabilità. Ho trovato questa azienda ucraina, la katamaran che realizza qualsiasi tipo di tubolare gonfiabile, anche per catamarani autocostruiti. I prezzi, inoltre, mi sembrano assolutamente concorrenziali.

Dal sito katamaran.in.ua


mercoledì 26 agosto 2015

REMO Garden Machinery, costruirsi il fuoribordo con un motore da giardino

REMO Garden Machinery, kit di conversione fuoribordo / motore da giardino
REMO Garden Machinery, dalla Cina con furore, tutto certificato, tutto marcato CE e quindi utilizzabile in Europa. Ci sono i motori completi ma c'è anche il kit di conversione per motore da giardino come il decespugliatore.
Questo sito mi è stato segnalato dal lettore Lorenzo che ringrazio vivamente perché appena c'ho due euro me lo compro anch'io per la mia walkerbay, sulla quale si può applicare solo un motore molto leggero.
Davvero interessante,

REMO Garden Machinery, kit di conversione fuoribordo / motore da giardino


lunedì 24 agosto 2015


mercoledì 6 maggio 2015

Thomas Boats, why put a price on beauty?

MacGregor by Iain Oughtred, Thomas Boats
Il progetto originale di questa barca, costruita da Thomas, è un MacGregor di Iain Oughtred e prende ispirazione dal noto libro di Scot John MacGregor, "A Thousand Miles in the Rob Roy Canoe".
Barca molto celebre alla fine del 19° secolo possiede ancora un fascino irresistibile con i suoi quasi cinque metri di lunghezza e 80 cm di baglio. E' anche una grande barca da mare!

Questa meravigliosa barca autocostruita era in vendita per 4000 $, è proprio vero quello che dice l'autore: "perché dare un prezzo alla bellezza?"

Aggiungo una piccola nota ad uso dei molti giovani disoccupati che oggi non sanno cosa fare: esistono diversi corsi per maestri d'ascia e costruttori di barche in legno, perché non provare a intraprendere questo mestiere? Io una barca così l'avrei comprata subito.

MacGregor by Iain Oughtred, Thomas Boats
In esclusiva per i miei lettori ho trovato il libro Scot John MacGregor, in versione originale del 1866:


mercoledì 29 aprile 2015


sabato 25 aprile 2015

Il varo di MIRA, il Goat Island Skiff autocostruito della Polisportiva Franconi

Dal blog della Polisportiva Franconi, diario semiserio
Non vedevo l'ora di comunicare questa notizia, la realizzazione completa di un bellissimo Goat Island Skiff (GIS) ed il suo varo. Finalmente dopo mesi di tagli, incollature, resinature, cuciture e verniciature eccovi il risultato: la magnifica navigazione sul Lago di Viverone di Enrico e della sua bella famiglia.
Tutto quello che c'è da sapere su questa eccezionale avventura lo potrete trovare nel loro blog: La Polisportiva Franconi.

Dal blog della Polisportiva Franconi, diario semiserio
Vi rendete conto che Enrico è riuscito a trasportare una barca di quasi cinque metri sul tetto della sua auto e fare cartopping? A questo punto l'unica cosa che manca è un sistema di carico e scarico gestibile da una sola persona, ma non sarà certo un problema per loro realizzarlo.
Che altro dire se non che è bellissimo questo Goat Island Skiff (GIS) della Polisportiva Franconi. Grandi!

Dal blog della Polisportiva Franconi, diario semiserio
Devo essere sincero, anche se la mia piccola barchina mi piace e ne sono soddisfatto non posso altro che esternare la mia invidia. Mira è bellissima, con il suo legno a vista negli interni e dallo scafo del colore azzurro del cielo. 
Ma perché chi va in barca a vela ha sempre il volto felice ed un sorriso sereno?

Dal blog della Polisportiva Franconi, diario semiserio


domenica 1 marzo 2015

Hummer, a car-topped Passagemaker Dinghy

Dal sito di Hummer
Hummer è un bellissimo Passagemaker Dinghy autocostruito della Chesapeake Light Craft di cui giusto ieri ho pubblicato il CATALOGO.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 3.56 m
Larghezza:  1.42 m
Pescaggio: 0.15 - 0.76 m
Peso: 41 kg
Peso trasportabile: 295 kg
Sup. velica: 7,2 mq

Dal sito di Hummer
Sul Sito di Hummer potete trovare informazioni, foto e come costruire questa bella barchetta a vela e a remi, nonché il sistema per trasportarla sul tetto dell'auto.
C'è anche un bel video sulla sua storia, assolutamente da vedere:


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