Visualizzazione post con etichetta Campeggio Nautico. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Campeggio Nautico. Mostra tutti i post

martedì 5 giugno 2018


martedì 3 aprile 2018


mercoledì 7 febbraio 2018


venerdì 2 febbraio 2018

Lite Boat LITE XP, row and sail

LITE XP, dal sito LiteBoat
A mio parere una barca così è la barca ideale per ottenere il massimo divertimento con una spesa contenuta. Per prima cosa il peso che, pur avendo una piccola cabina, è solo di 150 kg tutto compreso, poi per questo motivo, non c'è bisogno dell'ormeggio perché può essere varata e alata con una certa facilità con il carrello. Con una tenda fornita dal fabbricante si aumentano gli spazi di vivibilità all'ormeggio notturno ed infine ha i suoi bei due remi in caso di necessità. Il suo prezzo è abbastanza alto, circa 25000 €, ma ritengo che li valga tutti poiché è un concentrato di tecnologia, praticità e sportività.
Avrete capito che sto parlando della LITE XP della Lite Boat e credo veramente sia una delle mie barche preferite per fare un ottimo campeggio nautico e divertirsi senza tanti pensieri, certo nei laghi e lungo costa ma tutto questo è già più che sufficiente.

LITE XP, dal sito Lite Boat
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:

Lunghezza: 6,00 m
Larghezza: 1,80 m
Peso tutto compreso: 150 kg
Sup. velica: 10 mq randa, 11 mq gennaker
Carico consentito: 290 kg (C); 365 kg (D)

Nel video successivo la crociera del LITE XP nell'Arcipelago di Stoccolma. Straordinario!


domenica 28 gennaio 2018

giovedì 25 gennaio 2018


martedì 16 gennaio 2018


venerdì 5 gennaio 2018

venerdì 22 dicembre 2017


martedì 12 dicembre 2017

Elnido-sailing: survivor trip overnight camping

Dal sito elnido-sailing
Come la vacanza non è solo albergo o appartamento anche la nautica non è solo crociera o camper-galleggiante ma può essere anche campeggio nautico all'insegna dell'esplorazione e dell'avventura e, personalmente, ho sempre preferito la seconda opportunità alla prima. 
Elnido-sailing è una società di charter che organizza esplorazioni nell'isola di Palawan nelle Filippine, in particolare nella splendida Bacuit Bay, baia che ha reso famosissima l'isola stessa.
Contrariamente a come siamo abituati qui da noi i mezzi per effettuare l'esplorazione sono catamarani provvisti di tenda ma quello che più stupisce è che gli organizzatori assicurano che i partecipanti vivranno un'opportunità unica ed indimenticabile.
L'itinerario, che si sviluppa in una navigazione che dura due giorni, prevede di attraversare la Bacuit Bay per raggiungere l'isola di Pinagbuyutan, una delle più belle isole della baia e del mondo, praticando vela, snorkeling e pesca. 
Il campeggio nautico, nel bel mezzo del nulla, verrà effettuato in una spiaggia nascosta nella foresta tropicale. L'esplorazione proseguirà il giorno successivo verso la Snake Island, Malacapao, considerato un vero paradiso, per poi ritornare alla Corong Beach.
Indovinate quanto costa? Ben 5800 pesos filippini, ovvero al cambio di oggi equivalgono a 97,75 €. Straordinario, questa sarebbe anche una bella attività da imitare nelle nostre meravigliose isole del Mediterraneo!
Le uniche cose che vi dovrete portare dietro sono: il repellente per le zanzare, il costume da bagno (opzionale), l'asciugamano (opzionale), la crema solare (obbligatoria) e la macchina fotografica (opzionale).


lunedì 11 dicembre 2017



domenica 26 novembre 2017


giovedì 16 novembre 2017

Attività da imitare: Billy Bike Caravan

Dal sito RipaRide
Billy Bike Camper è una mini roulotte incredibilmente leggera montata su di un rimorchio per biciclette, la struttura è stata realizzata in legno leggero e rotola sulla strada come in un sogno. Il Billy Bike caravan ha un posto letto, un portabagagli, la biancheria compresa in dotazione ed infine la bicicletta per il traino. Billy è il compagno perfetto per le avventure di surf.
PREZZO: 32 € circa al giorno, anche se qui si parla dell'Australia.
Bellissimo!!!!
Ma se ben vi ricordate anch'io avevo avuto un'idea simile, la mia nuova versione del REDKAT:



The Mini Caraboat (1964)



Gli anni '60 hanno visto l'ascesa del turismo di massa e, con esso, lo sviluppo del campeggio e della nautica. 
In Gran Bretagna, questa crescita ha stimolato il concetto del Caraboat, una strana combinazione nata da una relazione innaturale tra un'automobile (un Mini Van in questo caso), una roulotte e una barca da pesca (con l'albero è possibile navigare con una barca a vela)! 
Il risultato è a dir poco sorprendente! 
Sulla strada la MINI è come un camper in cui la prua della barca appoggiata sul tetto occupa la parte che normalmente viene utilizzata  per un letto matrimoniale. Considerate le caratteristiche della Mini la guida deve essere sportiva, e la domanda che viene naturale è se questa combinazione tra auto e caravan possa essere compatibile soprattutto in termini di tenuta ... 
Arrivati sul bordo di uno specchio d'acqua bastano tre giri di manovella e il caravan ci appare con un angolo di cottura e una dinette. 
Ma il pezzo forte è la barca che tolti i 4 ganci può essere messa in acqua in pochi minuti. 
In questo video epico di British Pathé, il concetto di Mini Caraboat è così rappresentato: mentre madre e figlia preparano il tè (belle pettinature, ndr), il padrone di casa e suo genero vanno a pescare ... Nel frattempo, utilizzato come camper, il Caraboat può ospitare 4 persone per la notte, con i suoi 4 letti matrimoniali ..... Sorprendente, no? 
Mi raccomando però, non c'è motivo di vergognarsi se qualcuno vi dirà che la vostra barca è come un caravan!! 

(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da acunautique)



venerdì 13 ottobre 2017


venerdì 1 settembre 2017


mercoledì 5 aprile 2017

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla crociera in deriva (dinghy cruising) e non avete mai osato chiedere

Tutta la verità sul Dinghy Cruising, da RYA
"Tutta la verità sul Dinghy Cruising", articolo maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da Royal Yacht Association (RYA).

"Dinghy Cruising", un fenomeno in crescita

Cosa significa per te "dinghy cruising"?
Per i comuni mortali uscire in deriva significa o fare una regata oppure passare un po' di tempo in acqua in una piccola barchetta a vela a riempirsi i polmoni di aria e di salsedine.
Tuttavia per sempre più persone la deriva significa qualcosa di più che queste due cose.

E quindi cosa sarebbe?
Semplicemente pianificare una rotta in modo diverso dal solito, cioè nel modo comunemente attuato con il diporto nautico.
"La gente pensa che per praticare il diporto nautico sia indispensabile possedere un grande yacht bianco", spiega Roger Barnes, Presidente della Dinghy Cruising Association, una affiliata della Royal Yacht Association. "Ma la realtà è che la maggior parte della gente utilizza il proprio yacht allo stesso modo in cui si potrebbe utilizzare una deriva a vela".
"Per esempio, non è necessario avere uno yacht di dodici metri per andare da Hamble a Yarmouth in una bella giornata di sole. Stiamo constatando un incremento degli iscritti al nostro Club perché, molto semplicemente, tanta gente sta riscoprendo il gusto di utilizzare una deriva".
Il "dinghy cruising" era molto popolare nel dopoguerra un sistema molto economico che ha permesso a tanti di praticare la nautica con pochi soldi.
Roger ci ha confidato di essere rimasto piacevolmente sorpreso dall'interesse suscitato dalla nostra Associazione nel corso del RYA Suzuki Dinghy Show tenutosi questo mese.
"Avevamo lì la nostra barca", ha aggiunto, "ma non per questo pensavamo che la sua presenza avesse coinvolto il pubblico direttamente suscitando un grande interesse".
"Il Mirror Dinghy è stato il nostro cavallo di battaglia: abbiamo mostrato ai visitatori dello stand come ci si può adattare in crociera e tutti ne sono stati grandemente interessati. Erano stabilmente presenti intorno a quella barca almeno cinque persone durante tutto il fine settimana ed in molti hanno pensato che era qualcosa che avrebbero potuto fare anche loro".
Roger ritiene che il rinnovato interesse per la crociera in deriva ha molto a che fare con lo "spirito di avventura" e il desiderio di fuggire dalle pressioni sempre più "digitali" della vita moderna, più che una mera questione di vile pecunia.
Infatti le derive possono esplorare luoghi difficilmente raggiungibili da imbarcazioni più grandi, baie, insenature e fiumi, in aggiunta, arrivati a destinazione basta tirare su la barca nella spiaggia oppure si può scegliere di ancorare in acque poco profonde ed isolate.
Certo, non ti potrai mai portare dietro il lavello della cucina, ma tutto ciò che è necessario può essere stivato a bordo, comprese le attrezzature da cucina e le vettovaglie. Se non ve la sentite di dormire a bordo potrete pur sempre portarvi dietro una tenda che potrete piantare dove avete deciso di dormire.. La navigazione può essere svolta con tranquillità con l'ausilio di palmari, chartplotter così che vi potrete sentire veramente liberi, una libertà che non potrete mai trovare in uno yacht e se il meteo comincia a preoccuparvi un po' troppo potrete sempre lasciare la vostra barca su di una spiaggia, prendere il treno e tornarvene a casa finché il tempo non migliora.




E' stato l'appello a "staccare la spina" che ha ispirato il "Plumpton College", nell'East Sussex; a iniziare ad organizzare spedizioni in deriva nel lago Runn in Svezia nel 2014. Altri 10 studenti del Plumpton hanno programmato di tornare nel Runn per la terza volta quest'anno, studenti che hanno progettato l'intera spedizione, inclusi i kit di sopravvivenza, i protocolli di sicurezza, il cibo e la cucina, le previsioni meteo, la valutazione dei rischi e tutti gli aspetti logistici.
C'è un mix di esperienze veliche nel gruppo che utilizza per la spedizione tre Wayfarer ed un Pirat Express che funge da "nave madre". Tutti gli equipaggi sono stati sottoposti a corsi di formazione sulla sicurezza nel laghetto di Piddinghoe, che fanno parte delle relazioni tra il College e la RYA.
Andy Hamilton, Istruttore di Livello 3 del Programma, è a capo delle spedizioni e spiega agli studenti:
"Non vengono utilizzati né orologi né telefoni se non per le emergenza, dobbiamo vivere completamente liberi dalle schiavitù del progresso, abbiamo le carte, tracciamo la rotta, studiamo le previsioni meteo e sulla base di queste decidiamo cosa fare.
A quelle latitudini è buio solo per un'ora durante il giorno così i ragazzi possono organizzare al meglio i loro orari secondo le necessità. L'obiettivo è quello di staccare completamente dalla vita di tutti i giorni e non importa quando vanno a letto, quando si alzano o quando mangiano: dormono quando sono stanchi, mangiano quando hanno fame e navigano quando c'è buon vento.
Gli allievi dormono a bordo o in tenda, secondo le condizioni. Il "bivacco" a bordo si improvvisa utilizzando la randa e appoggiando delle stuoie per dormire nella parte inferiore della barca, sotto i sedili.
Andy conclude: "E se è pur vero che quello delle "rondini e amazzoni" è un cliché, riuscire ad ottenere questo distacco è rarissimo ai tempi di oggi. Questa esperienza, dal punto di vista delle competenze nautiche, dell'arte marinaresca e della vita ha un valore inestimabile".


Il sito della Dinghy Cruising Association
Dipende solo dalla vostra ambizione quale barca scegliere perché per svolgere questa attività possono essere utilizzate la maggior parte delle derive in circolazione, che siano vecchie barche da regata od in legno, anche con un armo velico modificato secondo le necessità. L'importante è che l'imbarcazione sia ragionevolmente stabile, che possa andare anche a remi e che sia possibile applicarci un piccolo motore. E' sempre raccomandabielle avere la possibilità di ridurre la superficie velica perché andare in barca deve essere rilassante anche quando il vento rinforza.
Il corso RYA Day è progettato specificamente per derive da crociera durante il quale si apprenderà a predisporre un piano di navigazione giornaliero, le modalità di gestione della imbarcazione in navigazione e dei processi decisionali in caso di condizioni avverse.
I livelli 1, 2 e 3 dei corsi organizzati dalla RYA forniscono le competenze di base fondamentali per la navigazione mentre i corsi avanzati RYA Seamanship insegnano le abilità tecniche necessarie per la crociera. E' di basilare importanza per chi si appresta a scegliere una scuola di vela per fare un corso di formazione scegliere quella che utilizza il tipo di imbarcazione che si intende utilizzare in futuro.
La nagigazione con una deriva non è completamente esente anch'essa da regole come per tutte le altre barche, è necessario conoscere obblighi e regolamenti comprese le tecniche di salvataggio e sicurezza in mare. La navigazione in acque al di fuori del proprio paese comporta la conoscenza delle regole internazionali.
E così conclude Roger: "Andare lungo costa con una deriva rende meno interessante la regata e la velocità. In mare aperto, in una barca aperta, si è esposti perciò tattica e strategia rappresentano le sfide che affascinano qualsiasi buon marinaio, un rapporto intimo tra lui e la natura. La vita ed il tempo sono preziosi perciò bisogna saper conciliare in maniera equilibrata tutti gli aspetti importanti della propria esistenza".




Via: RYA


domenica 2 aprile 2017


venerdì 31 marzo 2017

Come predisporre una deriva da crociera

Dal sito FACEBOOK della Dinghy Cruising Associatiom
L'amico e lettore Enrico della Polisportiva Franconi sa molto meglio di me come attrezzare una deriva per la crociera visto che lui ha vissuto questa esperienza personalmente, la scorsa estate lungo le meravigliose coste delle Cinque Terre. 
In ogni modo ho trovato questa immagine trovata nel sito FACEBOOK della Dinghy Cruising Association e così, mi è venuto d'amblais il desiderio e lo sfizio di tradurla maldestramente dal francese all'italiano, come al solito, per tutti i miei lettori.

MIRA attrezzata per la crociera, dal blog della Polisportiva Franconi


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...