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giovedì 10 maggio 2012


giovedì 26 aprile 2012

Umiliati e offesi

La copertina del libro, da  Oscar Mondadori
Queste settimane piovose nell'attesa delle gite in barca mi hanno piacevolmente ridestato il desiderio di leggere qualcosa che mi scuotesse dal miserabile torpore che ci viene imposto dai media e dai potenti che li controllano. Mi sono ritrovato immerso in "Umiliati e offesi" questo bel romanzo, forse a tratti un po' immaturo, del grande Dostoevskij ma che "nell'andamento un po' nervoso e mutevole dell'intreccio" delinea in modo chiaro ed inequivocabile il complesso ideale dell'autore, ideale che, dopo la sua maturazione, si trasferirà nelle sue varie sfaccettature in tutta la letteratura del Novecento. Solo dopo aver letto i grandi narratori dello scorso secolo, tra quelli da me più amati Giovanni Verga, Jean Paul Sartre, e poi Albert Camus, Herman Hesse, Heinrich Böll si può capire l'enorme influenza che Dostoevskij abbia avuto sul loro pensiero.
Non mi posso permettere di fare una recensione su questo libro, che vivamente consiglio, mi voglio solo soffermare nella, a dir poco magistrale, rappresentazione che viene fatta del perfido principe Piotr Valkovskij durante il loro colloquio a cena, al capitolo decimo. A mio parere, nella rappresentazione della storia e della complessa gamma dei sentimenti dei personaggi, Dostoevskij raggiunge, in questo punto del romanzo, il suo apice: "C'è una voluttà speciale nel togliersi improvvisamente la maschera, nel cinismo con cui un uomo può mostrarsi davanti a un altro senza nemmeno dargli la soddisfazione di vergognarsi dinnanzi a lui ....... La personalità, l'io. Tutto è per me, il mondo è stato creato per me .... Io, per esempio, mi sono sciolto da tempo da ogni legame e da ogni dovere. Mi considero impegnato quando la cosa mi può essere utile ..." . Ma l'aspetto straordinario è come il malvagio principe inverta consapevolmente la scala dei valori: "Quanta più virtù c'è in una faccenda, tanto maggiore è l'egoismo ... la vita è una affare commerciale; non sprecate il denaro per niente, limitatevi casomai a pagare i servizi che vi vengono resi; avrete fatto così il vostro dovere verso il prossimo. Ecco la mia moralità; se però ne volete sapere assolutamente di più vi confesserò che, secondo me, è ancora meglio, il prossimo, non pagarlo ma riuscire a fargli fare le cose gratis. ..... e io non conosco nulla che sia più piacevole che vivere con gli imbecilli dando loro sempre ragione, c'è il suo tornaconto .... e badate bene che di individui come me ce n'è a schiere e tutti stanno bene. Nel mondo tutto può sparire, ma noi no spariremo."
E' proprio vero, "noi no spariremo", quanti se ne vedono ancora in giro, quanti ne abbiamo visto nei TG, e quanti ne ho conosciuti: "chi agnello si fa, lupo lo mangia!".
Suggerisco questa bella interpretazione che ho ritrovato su Youtube, tratta da uno sceneggiato in 4 puntate del 1958 con Enrico Maria Salerno, Evi Maltagliati, Anna Maria Guarnieri, Ivo Garrani, Warner Bentivegna, Mario Feliciani, Pina Cei e Vira Silenti, insomma quando ancora la TV non faceva spazzatura ma cultura:

Umiliati e offesi, immagine tratta da Youtube


venerdì 13 aprile 2012


lunedì 19 marzo 2012

Nelle mani del vento


"Nelle mani del vento" è il romanzo di Nicla Morletti di cui vi propongo un breve ma significativo estratto, e il  vento è quello magico dell'Isola Polvese:

"Un uomo, una donna e un’isola incantata. Sentieri costeggiati da alberi in fiore e un misterioso biglietto portato dal vento insieme a foglie e petali di rosa. E lui, l’affascinante protagonista, che narra della sua vita e di Desirée, isola dell’infinito e del suo profumo di primavera. Un amore che, come tutti i grandi amori, non morirà mai, portato dal vento anche solo in un profumo…"

Non è difficile trovarsi protagonisti di questo romanzo all'Isola Polvese.

Da una delle nostre gite in barca alla Polvese
"L'Isola Polvese apparve ai miei occhi bella, verde, luminosa. Poche le case, un bar, l'osteria e un'orchestrina che suonava nella piazza del villaggio ...."




giovedì 8 marzo 2012



martedì 14 febbraio 2012


venerdì 10 febbraio 2012


domenica 5 febbraio 2012



mercoledì 11 gennaio 2012


domenica 8 gennaio 2012


giovedì 29 dicembre 2011

The Falcon On The Baltic


The Falcon on The Baltic di E.F. Knight, una navigazione a vela alla fine dell'ottocento. Nella primavera del 1887 l'autore del libro rompe gli ormeggi a Londra per recarsi in Olanda, attraverserà i suoi canali per proseguire fino al Mar Baltico che esplorerà fino al 1895. Un'avventura fantastica, da leggere per credere, questo libro è considerato tra i più bei racconti di navigazione a vela mai scritti.

Il fantastico viaggio di E.F. Knight, da The Falcon On The Baltic


lunedì 26 dicembre 2011


martedì 15 novembre 2011


mercoledì 9 novembre 2011

Camping Out with the British Canoe Association


E' assolutamente da leggere questo piccolo libro pubblicato nel 1891 a Liverpool dalla British Canoe Association. Nel tradurre le poche pagine che vi propongo di seguito la memoria è ritornata al libro preferito della mia fanciullezza, "Scouting for Boys" di Robert Baden Powell, il fondatore dello scoutismo, movimento a cui ho aderito fino all'età di trent'anni, momento della nascita dei miei due figli.
Purtroppo sono più di dieci anni che non parlo inglese, lingua che invece mi ha aiutato tantissimo nella mia carriera lavorativa, e non ho potuto tradurvelo tutto a causa del tempo che mi occorrerebbe anche se mi sarebbe piaciuto, questo libro è veramente bello e lo spirito dei "canoisti a vela" della fine dell'ottocento si avvicina molto al nostro modo di concepire la nautica. Buona lettura!

CAMPING OUT
with the
BRITISH CANOE ASSOCIATION

PREFAZIONE 
Questo piccolo libro deve la sua origine agli appunti scritti dall’autore nel corso di due Conferenze tenute dalla British Canoe Association. Quanto raccolto durante queste manifestazioni ha evidenziato una tale passione verso il campeggio nautico da parte di questo gruppo di amici tanto da incoraggiare la redazione di questo piccolo libro. In un primo momento l'intenzione era quella di limitarne la pubblicazione ad un gruppo ristretto di persone, ma il successo che ha sviluppato l’originaltà di queste note ha portato alla decisione di mettere qualche copia in vendita. Ovviamente, per una produzione così modesta, non aspiriamo ad una frenetica richiesta da parte dei lettori. Le illustrazioni, salvo qualche eccezione, sono o fotografie scattate dall'autore, o degli schizzi fatti da lui stesso. Si coglie l'occasione per ringraziare l’ amica M.W e il signor A. Fownes che hanno collaborato alla stesura dei bozzetti. Nonostante l'origine umile di questa appassionata trascrittura, certamente frettolosa nella sua preparazione, l’autore confida in una critica del tutto paragonabile a cui vengono sottomesse produzioni letterarie ben più pretenziose. Come gli argomenti che vi vengono trattati, questo libro è poco profondo, non tratta di carichi preziosi, non percorre grandi distanze, piuttosto richiede buon vento e bel tempo, con prudenza non ambisce a navigazioni ambiziose: "Più grande è l’imbarcazione maggiore è la possibilità di avventurarsi, ma altrettanto minore è la possibilità di avvicinarsi a riva".  Se, tuttavia, questi modesti appunti, mostrando le gioie trascorse dai nostri amici in barca, trasferiscono ad altri l’interesse per il nostro glorioso sport allora verrà soddisfatto lo scopo principale dell’autore. La mia speranza, è che i membri della British Canoe Association considerino questa pubblicazione come un tentativo per promuovere la loro causa.

The Rear Commodore. Liverpool, 1891. 


Foto tratta da Camping Out

giovedì 8 settembre 2011

Corso di navigazione - Glénans

Dal sito Ugo Mursia Editore
I QUADERNI DEI GLÉNANS 

Da usare senza moderazione, è uno stimolante della fantasia! 
Pagine: 1330 
Codice: 18165 EAN 9788842531197 
Collana: I quaderni dei Glenans 
Prezzo: 67€ 

Dal sito Ugo Mursia Editore: 
Con questo corso di navigazione del terzo millennio, pubblicato nella vesione italiana da Mursia, i Glénans vi offrono la possibilità di evadere in mare per tutto il tempo della sua lettura. Ascoltate e coltivate il richiamo del largo che vibra in voi. L'interesse di questo manuale risiede tanto nell'esperienza che i Glénans continuano ad accumulare solcando le acque dell'Atlantico e del Mediterraneo, quanto nella loro passione per il rinnovamento. Da più di cinquant'anni, un'esigenza da perfezionisti li spinge alla ricerca incessante di miglioramento in tema di mare, sicurezza e navigazione. Rispetto a quella precedente del 1995, questa sesta edizione a colori è completamente nuova. Il suo obiettivo rimane lo stesso: fornire i mezzi per governare una barca a vela con sicurezza, imparando ad affrontare gli elementi, vento, mare, correnti e.. la vita in equipaggio. Tra le numerose novità presenti in questo Corso, citiamo due capitoli inediti: La pratica sportiva e Homo maritimus. Quest'ultimo comprende la regolamentazione del diritto marittimo e la responsabilità in mare del proprietario o del noleggiatore di una barca a vela. Tutti i capitoli sono stati arricchiti, che si tratti della storia della cartografia marina, del routage meteorologico, oppure del cielo stellato o dell'evoluzione delle tecnologie e delle apparecchiature. Il Corso è frutto dei metodi attuali dei Glénans, basati sulla pratica prima ancora che sulla conoscenza teorica. E' il manuale di referenza per ogni appassionato diel mare: dal principiante al diportista esperto, senza dimenticare l'istruttore, il regatante e il curioso. Il lettore trova, alla fine del volume, un glossario e un indice analitico che facilitanola consultazione di 1300 pagine e più. Fontwe di documentazione unica nel suo genere, questo libro è il risultato dell'esperienza continualmente rinnovata degli istruttori e dei capibarca dei Glénans. 

La mia recensione personale:
L'ho comprato subito ed ho iniziato a leggere con avidità, ma non sono arrivato alla fine, almeno nel modo classico con cui si legge un libro. Il Glénans è un manuale e per questo motivo si va per argomenti, si deve cominciare da quello che al momento ci preme di più e poi via via argomento per argomento. Ritengo che sia un manuale di vela eccezionale e completo, per me forse fin troppo esaustivo nelle sezioni meteo e cartografia, ma è ovvio che debba servire a tutti. Ci sono sezioni che forse non leggerò mai come quelle sui catamarani o sui surf ma mi rassicura il fatto che ci siano. Ottimo, non si finisce mai di leggere.


sabato 13 agosto 2011

Anche il Brasile su Geogarage

Il Brasile su Geogarage
Anche il Brasile è entrato nelle Carte Nautiche Free di Geogarage. Visto che si parla di America del Sud, e il Brasile non ci metterà molto a diventare una grande realtà geopolitica a livello mondiale,  non posso non invitarvi ad una lettura in barca che per me è stata straordinaria, i "Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcia Marquez. L'ambientazione del libro è in Colombia.




venerdì 22 luglio 2011

L'isola di Arturo

La copertina del libro, Da Mondadori Education
Dal capolavoro "L'isola di Arturo" di Elsa Morante, vincitrice del Premio Strega nel 1957. E' un film da vedere e sicuramente un bellissimo libro da leggere. Il film, come riportato nella critica più accreditata, ha qualche limite nella interpretazione dei suoi personaggi, ma offre la grandissima opportunità di vedere Procida come era. Procida era veramente così, come l'ho vista e vissuta cinquant'anni fa, una perla di rara bellezza, nella sua autenticità, nella sua crudezza, nel suo fascino irresistibile che ancora, nonostante quanto l'uomo abbia fatto per deturparla, rimane impresso nel mio cuore. C'è tutto, la Chiaia, i traghetti di una volta, i vicoli stretti tra i muretti che contenevano i giardini profumati di limoni, la sua gente indimenticabile, i suoi muri colorati e caldi, i suoi odori, i suoi rumori, la sua storia, la sua arte, il suo pensiero, i suoi sapori, i suoi scogli, il suo mare diverso da tutti gli altri mari più scuro, più profondo, più intenso. Vivere a Procida a quei tempi è stata per me una fortuna impareggiabile e per questo amerò sempre l'isola di Procida, l'isola di Arturo.


domenica 10 luglio 2011

La grande avventura di Tinkerbelle

Tinkerbelle esposta al Crawford Museum, dal blog di Big Daddy Dave
Tinkerbelle è l'unica barca esposta al Museo dell'auto di Crawford, ma questo piccolo veliero di soli 13.5 piedi non poteva non trovare un meritato posto in un museo. Infatti nel 1965 il suo proprietario, Robert Manry un editore di Cleveland, decise di trasformare il suo piccolo dinghy in un cabinato per attraversarci l'Oceano Atlantico settentrionale. Tinkerbelle è una delle più piccole barche a vela che abbia mai terminato questa impresa e che ha compiuto in 78 giorni, dopo che il suo armatore è caduto in acqua per ben sei volte!

Tinkerbelle in partenza dall'Ohio, da Clevelandmemory
Se volete leggere tutta l'impresa di Tinkerbelle la potrete trovare a questo LINK, è veramente un racconto bello ed emozionante. E' proprio vero: piccole barche, grandi marinai.

Tinkerbelle in navigazione, da Clevelandmemory


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