giovedì 19 febbraio 2015

Cartopping, come fare da soli


Stamani ero da solo ma oggi Elena mi ha potuto fotografare mentre scaricavo la barca dall'auto perciò ho potuto immortalare la sequenza dell'operazione, che è velocissima e nient'affatto faticosa. Ovviamente per il carico basta fare all'incontrario e osservate bene che il trucco è tutto nel carrellino che permette una semplice rotazione della barca. Non dimenticate che il carrellino deve essere bloccato con un peso e deve essere tassativamente smontabile per poterlo caricare nell'auto assieme alle attrezzature della barca.
Qualora l'auto fosse più alta basta mettere qualcosa sotto le ruote del carrellino o sfruttare l'alzata di un marciapiede.


Ecco la sequenza completa.



Cartopping, il dado è tratto

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"Alea iacta est", non potevo altro che scomodare la celeberrima frase di Giulio Cesare dopo aver varcato il Rubicone ma per me è stato un evento di tale portata. 
Trascorsa una mezz'oretta a regolare e fissare le barre, ma quelle rimarranno sull'auto da primavera in poi, un buon quarto d'ora l'ho perso a prendere il coraggio di fare tutto da solo senza l'aiuto di nessuno. Elena a scuola, Tommaso a smaltire il Carnevale e il sonno perso per la preparazione degli esami, ero indeciso se svegliarlo per farmi dare una mano. No, non dovevo farlo.
Così ho avvicinato il carrellino e la barca all'auto e mi sono deciso. Ho tirato su la barca in un minuto e senza nessuna fatica, facendola prima ruotare sul carrello, avendo prima preso la precauzione di fissarlo a terra con un peso, appoggiando la barca alla macchina e poi su, sulle barre facendola scivolare su di un lenzuolo che poi ho sostituito con della gommapiuma. E' stato facilissimo.


Tutto il resto del tempo, almeno un'ora, l'ho perso a capire come funzionavano le cinghie con i tiranti e come sistemarle. Con i tiranti ne avevo solo tre, una senza e proprio lì la barca si è mossa di qualche millimetro nel corso della prova che ho fatto dopo.


Quindi è assolutamente indispensabile avere almeno quattro cinghie con i tiranti. Come potete vedere ho inserito anche l'occhione sul musetto della macchina, occhione che fino a qualche giorno fa non avevo mai capito a cosa servisse.


Il test è stato di una quindicina di chilometri su strade di campagna asfaltata e rotonde prese a piena velocità che ha avuto dei massimi di 80 km/ h.


E' andato tutto ottimamente, e "il dado è tratto", basta porti, basta ormeggi, basta antivegetative, basta carrelli! 


Evviva il cartopping, ora l'importante è di vedere di non perdere la barchina per strada,



mercoledì 18 febbraio 2015

MAE e il suo armo velico


Ho provato a montare l'armo velico di MAE, è semplicissimo e ci si mette meno di un quarto d'ora. L'albero è in due pezzi che entrano facilmente in auto più c'è il boma della stessa lunghezza. Le vele sono sistemate in una sacca.


La randa si inferisce dall'alto senza dimenticarsi di agganciare il fiocco, che non ha stralletto, prima di infilare l'albero nell'apposito vano. Non ci sono sartie.
Le cime sono sei.


La prima è la scotta del fiocco, la seconda la scotta della randa, la terza con l'anello serve a controllare il boma con la scotta della randa (ritenuta del boma), poi c'è il tesabase, il vang ed infine il cunningham.


Il montaggio è corretto, come si vede in questa immagine tratta dal video: Walker Bay 8 Row Boat Dinghy Sailing Sailboat Sail Georgian Bay Beausoleil

1.ritenuta del boma, 2.scotta della randa, 3. tesabase, 4.vang, 5. cunningham, manca il fiocchetto
I due strozzatori servono per la scotta del fiocco mentre la scotta della randa si tiene in mano a meno di non utilizzare lo strozzatore libero.

Nota: nella foto ho invertito le posizioni di fissaggio di vang e cunningham
Mi è sembrato tutto molto semplice e molto facile.


E' così che voglio la mia vela: piccola e comoda.


martedì 17 febbraio 2015

Eccomi

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Come promesso ecco le prime foto di MAE dopo l'assemblaggio dello scafo, tra oggi e domani terminerò anche il kit velico. E' una barchina molto bellina e facilmente gestibile, almeno per me.


Il timone è regolabile in altezza.


Le sedute sono ampie e comode.


Che altro dire, una volta terminato l'assemblaggio manca solo di caricarla sull'auto ed andare a provarla.


La rotazione sul carrellino in modo da appoggiarla alla macchina è fattibile con semplicità, basta che il carrello sia fissato a terra ma soprattutto ci vogliono dei vecchi coltroni per proteggere la barca dalle rigature.




lunedì 16 febbraio 2015

La nostra nuova barchina è arrivata

Dal sito Walker Bay
E' esattamente come quella in figura, MAE, la nostra nuova Walker Bay 10, è arrivata stasera alle sei e mezza via corriere in una busta gialla. Nulla di più semplice, ho potuto seguire passo passo anche la spedizione, più lunga del solito a causa del week end.

Dal sito di Bartolini Express
Con Tommaso abbiamo cominciato subito con l'assemblaggio delle sedute, il resto lo completeremo domani, poi farò delle foto.

Dal sito Walker Bay


Sailing Rap



Nativo del Maine, Peter "DJ Lalla" ama la musica e insegnare ai bambini a navigare. Combinando queste due passioni DiLalla utilizza questo rap intelligente per aiutare i bambini a ricordare le nozioni di vela. Eccolo in un video di Omar Davis.

Testo

When you begin to sail there's a lot to learn
knots, safety and nautical terms;
the front is the bow and the back's the stern
the port is left and the right starboard.

Let's talk about the parts of the boat,
you sit on the hull it makes you float.
The big white sail is called the main,
the little one in front, the jib's the name.

The ropes attached are called the sheets,
hold them tight in your hand or secure it to a cleat.
Depending on the direction of the breeze
adjust each sail accordingly.

Directly downwind, or "by the lee"
ease out the sheets almost completely.
The sails can fly on either side
but watch out here comes an unexpected jibe!

So hit the deck, here comes the boom!
When you tack or jibe it's coming over real soon.
Hit the deck, here comes the boom!
Lower your head and give it some room.

When you're on the water you should be aware
cuz the wind is changing every second you're out there.
Look to the left, here comes a puff,
the water's dark its got ripples and stuff.

Before it hits let me tell you what to do,
get into position and warn your crew.
We got a puff on the left, so be prepared,
just take a deep breath and don't be scared.
Get up on the rail and hike with me,
once the boat flattens out we can trim the sheets.

We made it through, its time to head back,
so duck your head cuz I'm about to tack.
Ready about, hard to lee,
I push the tiller extension away from me.
I hold it like that til the boom's across
switch behind my back I'm a boating boss!

.... ero tentato di tradurre il testo ma credo che non abbia molto senso.

Via. Cruising World


Vaarkrant trailerhellingen: tutti gli scivoli in Olanda

Dal sito De Telegraaf Vaarkrant
Per chi volesse passare le sue vacanze con la barchina appresso in Olanda, il "paese dei tulipani", nel sito De Telegraaf Vaarkrant Trailerhellingen può trovare un nutrito elenco di scivoli corredato di mappa ed informazioni, incluso il dettaglio di non poca importanza se è gratis o a pagamento, secondo il colore verde o rosso con cui è incorniciato lo scivolo indicato.
Bello, tutti riescono a fare meglio di noi, un paese in cui il mare ed il suo godimento da parte di tutti dovrebbe essere una priorità.




domenica 15 febbraio 2015

Amore, c'è un'altra nella mia vita

Foto tratta da De Telegraaf Vaarkrant
Al Boot Holland 2015 l'ultima giornata è stata un successo, non solo per la bella mostra delle barche in acciaio, ma perché i visitatori della sezione della vela si sono trovati a leggere una poesia magistrale che li avrà fatti sicuramente sorridere.
Si tratta del testo del famoso skipper Pieter Meeter che scrisse di getto una sera dopo esser tornato a casa dalla sua barca sulla quale aveva fatto alcune manutenzioni. 
In quell'occasione egli regalò una poesia magistrale a sua moglie, una sorta di confessione, una dichiarazione d'amore di un uomo per la sua barca.
"Siamo rimasti così colpiti da queste parole che non abbiamo potuto fare a meno di stampare il testo in un grande pezzo di stoffa e metterlo in mostra" ha detto Coor van der Zee il proprietario del skûtsje de Sinnekening.

"Mia cara, sai quanto ti amo, ma c'è un'altra nella mia vita. 
Ultimamente l'avevo trascurata, ma quando l'ho rivista questa mattina è di nuovo sbocciato il grande amore. 
Il suo fondo schiena è bello quasi come il tuo. 
Tra lei e me c'è una grande differenza di età, maggiore di quella che c'è tra me e te. 
Ma l'età è un problema solo per me. 
So che ti sto chiedendo molto, ma spero che tu possa perdonare questa mia unica debolezza. 
Eccoti una foto così se un giorno tu dovessi incontrarla saprai chi è.
Posso sinceramente affermare che sono molto felice con te, ma io sento la necessità di trascorrere più tempo con lei. 
Io, ovviamente, spero che tu mi concederai questa libertà."

(maldestramente tradotta ed interpretata da me medesimo da De Telegraaf Vaarkrant).


Dinghies Of The Baltic Sea, At Finlands End



"Dinghy with no name is back. Åland is waiting.
This is the story of two dinghies that made voyage to Finland's end and back.
At Finland's End is the first motion picture of its kind. It may be the last.
(This should be read with similar voice that narrator has in A Fistful of Dollars trailer)."

Il Dinghy senza nome è tornato. Åland sta aspettando. 
Questa è la storia di due dinghy che hanno fatto un viaggio fino ai confini della Finlandia e ritorno. 
Questo "Ai Confini della Finlandia" è il primo film della serie. 
(Tutto ciò dovrebbe essere narrato con una voce simile a quella utilizzata nel trailer del film "Per un Pugno di Dollari")

(Maldestramente tradotto da me medesimo dal Canale di Youtube di l2l3)



sabato 14 febbraio 2015

Attività da imitare: Northern Breezes Sailing Camp

Dal sito Facebook Nothern Breezes Sailing Camp
Northern Breezes Sailing Camp, un'attività che mi sento di consigliare come da imitare anche qui da noi negli specchi d'acqua più piccoli, come i suoi destinatari.
Mi piacerebbe vedere crescere un'iniziativa del genere nel Lago Di Cavriglia che presto vedrà un nuovo splendore grazie ad un grosso finanziamento di ENEL e della Comunità Europea e di cui abbiamo già parlato nel post"Valorizzazione dell'area ex Mineraria di Cavriglia, quanti decenni dovranno passare?".
In aggiunta a ciò che stanno facendo nel Medicine Lake nel Minnsesota, io organizzerei anche corsi per disabili. Sarebbe bellissimo.



venerdì 13 febbraio 2015

Cabotage 2014 baie de Morlaix



Un must!
Tutto bello, ma le immagini con il drone sono veramente eccezionali. Credo che il drone, assieme alla gopro, rappresentino una vera e propria rivoluzione nell'era della video comunicazione digitale.
Ho voluto soffermarmi su questa immagine "ideale", un cabinato nel giardino di casa già pronto e armato per salpare e, citando un saggio di tutti i tempi: "la vela è uno sport meraviglioso .... purché inizi e finisca con la barca nel giardino di casa", vi invito a guardare questo bellissimo video.



giovedì 12 febbraio 2015


mercoledì 11 febbraio 2015

Domani, 12 febbraio 2015, va all'asta la barca di John Jr. e Caroline Kennedy

La barca di John Jr e Caroline Kennedy, dal sito RR Auction
Domani, 12 febbraio 2015, su RR Auction va all'asta questo bel catboat azzurrino e giallo appartenuto a John Jr. e Caroline Kennedy. Base d'asta di partenza 1000 $.

Descrizione 
E' stata la barca a vela utilizzata da John Jr. e Caroline Kennedy nel corso della loro infanzia, costruita nel Massachusetts e utilizzata principalmente nel Mediterraneo, misura 12 piedi di lunghezza e 6 piedi di larghezza. 
L'imbarcazione, costruita nell'inverno del 1969-1970, presenta la targhetta originale del costruttore sulla quale è impressa la scritta, "Old Beetle Cat, No. 1426, Concordia Co. Inc., South Dartmouth, Massachusetts." 
La barca è stata riportata ai suoi colori originali, color azzurro cielo sul ponte e la carena di colore giallo brillante. 
La vernice originale, così insolitamente colorata, si è evidenziata quando la barca è stata riportata a nudo, i colori sono stati confermati in una lettera da Caroline Kennedy. 
Sulla poppa sono visibili le lettere in bronzo che riportano il nome attribuitole dai Kennedy ,"Scallop". 
Nel complesso la barca è in ottime condizioni, successivamente ad un restauro. 
La barca è attualmente in un deposito a Cape Cod, Massachusetts, ed il compratore si dovrà accollare  tutte le spese di spedizione fino a destinazione.
La barca è accompagnata dai documenti originali rilasciati dal costruttore che indicano come proprietario il Sig, Aristotele Onassis ed il suo utilizzo in Grecia da parte dei due ragazzi.

( ....). 

Questa barca a vela ha uno stile molto simile a quelle utilizzate dalla famiglia Kennedy ad Hannis Port ed è stata commissionata da Jacqueline Kennedy Onassis nel 1969, poco dopo la fine del suo matrimonio con Aristotele Onassis avvenuta nel 1968. 
La barca è stata spedita in Grecia per far imparare John Jr. e Caroline Kennedy a navigare a vela, per poi tornare ad Hyannis Port nel 1970. 
Jackie successivamente la vendette ai Gallagher, una rispettabile famiglia di Hyannis Port, poi l'attuale proprietario Eastman l'acquistò da loro nei primi anni 2000. 

(....)

Questa barca  è un pezzo di storia particolarmente toccante che dimostra l'amore di JFK e della famiglia Kennedy per la vela. 

Insomma, fatevi sotto, se io avessi i soldi non ci penserei un attimo a partecipare all'asta.


La barca di John Jr e Caroline Kennedy, dal sito RR Auction

Il modellino Citroen DS 21 Pallas di Rabbi Jacob, il "cartopper"

Dal sito car-collector.net
Da quello che so è che ne sono stati prodotte in serie limitate dalle aziende ELIGOR e NOREV. E' semplicemente fantastica! 
Sul web ho trovato poche foto, tra le altre su citroenmodelcars e su car-collector.
Infine c'è la possibilità di acquistarla in rete su collection-voiture-miniature per 60 €. La voglio!!
Il modellino acquistabile in rete su  collection-voiture-miniature
Così potremo davvero pensare di fare come Rabbi Jacob, fate caso al cartello FINA, vi ricordate ..... fina ti benzina?



martedì 10 febbraio 2015

Cartopping: Le folli avventure di Rabbi Jacob

Rabbi Jacob (Louis de Funès) raciste, moi
Vi propongo un esilarante spezzone dal film "Le folli avventure di Rabbi Jacob" in cui un industrialotto parigino, un po' razzista, viene rappresentato come un vero e proprio "cartopper".
Credo che il film "Io, due figlie, tre valige" con  Louis de Funés sia il più divertente in assoluto nella storia del cinema comico, ma anche queste folli avventure sono davvero divertenti e ..... speriamo di non fare la stessa fine....

Le folli avventure di Rabbi Jacob, dal sito Film.tv


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