Interpretare stati d'animo e pensieri è molto più difficile che i racconti, le narrazioni o gli articoli tecnici, quindi spero di aver compreso bene ciò che l'autore voleva dire.
Personalmente ho cambiato tre barche e ancora, spero per sempre, nessuna moglie, ed io ritengo che è certamente più facile cambiare una barca che una moglie anche se vendere e comprare la barca comporta un grandissimo stress.
E' evidente che l'articolo è scherzoso anche se sottintende problematiche familiari e sociali molto importanti infatti, in senso più generale, di fronte ai problemi è notoriamente più facile orientarsi al cambiamento che affrontarli e superarli. Questo modo di agire ci ha spinto verso un "consumo" estremo delle cose e delle persone e, senza voler affrontare problematiche sociologiche di alto profilo, sta portando la società in un vicolo stretto e buio.
Ho parlato più di una volta delle mie barche e delle ragioni per cui l'ho cambiate, così come i bacini di navigazione, dal mare al lago, o il tempo che passiamo a bordo, dalla settimana o più dell'inizio fino alla mezza giornata, massimo una giornata, di oggi, quindi non sto a ripetermi.
Posso solo concludere affermando che le persone valgono molto di più delle cose e che se la vita è una sola è anche tanto vero che è difficilissimo trovare la persona che, standoti accanto, sia un tutt'uno con te, che ragioni in sintonia, che abbia le tue stesse affinità e che, anche se completamente diversa, sia complementare. Tutto ciò però si costruisce con fatica, non cade dal cielo, complicando enormemente le cose e, durante il cammino, è facile confondere l'impossibilità di incontrarsi con la possibilità di adeguarsi .... per poi rimpiangere di non averci provato se abbiamo scelto la prima opportunità.
Con la mia barca avrei voluto solcare gli oceani, ad un certo punto ero quasi riuscito ad acquistare la mia Armagnac che aveva già affrontato l'Atlantico, ma mi sono reso conto che con Elena non sarebbe stato possibile perciò abbiamo cambiato i nostri orizzonti, felicemente.