martedì 3 giugno 2014

Sailing Surfboards

Popular Mechanics - Luglio 1941
In un articolo di Popular Mechanics del Luglio 1941 si dibatteva sulla crescente popolarità che questo nuovo sport stava assumendo in California, il paradiso dei surfisti. Si trattava di una variante del surf, in pratica lo si utilizzava per andare a vela, standoci stesi o seduti, governando la vela e il timone. 

I Surf Raiders si emozionano nelle gare con le tavole a vela

Le tavole a surf armate a vela, è uno sport d'acqua eccitante che sta diventando molto popolare in California, si tratta di una variante alla tavola da surf, usata originariamente alle Hawaii, che serve a navigare solo con il vento, in modo più semplice di quanto non lo si faccia oggi con le onde. 
Molte di queste tavole che, come si vede in figura, hanno gareggiato a Waikiki, sono lunghe circa 11 piedi e sono dotate di grandi vele. Il timone è manovrato con i piedi lasciando le mani libere per regolare la vela, una grande chiglia leggera serve a mantenere la tavola stabile e a garantirne la manovrabilità. Gli ultimi modelli realizzati prevedono delle estensioni laterali sulle quali ci si può appoggiare da seduti per contrastare lo sbandamento. Coloro che hanno imparato l'arte della tavola a vela asseriscono di aver provato l'effetto di una grande velocità poiché ci si trova al livello dell'acqua.

Queste tavole possono essere utilizzate sia come surf a vela che come surf poiché l'armo velico può essere rimosso. (Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da Popular Machanics)

E questo è un altro importante resoconto sulla storia della piccola nautica poiché successivamente questa pratica verrà abbandonata, sostituita dai windsurf e dai "sailfish" che conosciamo come i progenitori dei laser, i primi governati standoci in piedi e i secondi di poco più grandi e più comodi da manovrare.

Il windsurf come lo conosciamo oggi nascerà ufficialmente nel 1967 da un'idea di un ingegnere aerospaziale californiano, James (Jim) R. Drake che pensò di unire un boma a wishbone con un giunto cardanico per governare in piedi la tavola a vela, mentre il Sailfish nacque poco dopo, nel 1945. Del Sailfish ne abbiamo parlato associandolo alla straordinaria bellezza di Jackie on board.

Le surfboard di allora, quelle del 1941, oggi sono tornate con i modelli gonfiabili dell'Aquaglide Multisport o dei kayak sit on top della Hobie, per esempio, e/ o varianti di cui abbiamo parlato, molto pratiche e comode da trasportare e gestire.


sabato 31 maggio 2014

Adria Ship rivenditore per l'Italia di Seabung



Volentieri vi giro la segnalazione di Adria Ship su questo nuovo prodotto che, vi assicuro, renderà le notti di qualsiasi armatore con prese a mare in barca ben più tranquille. Vale sicuramente i 61 € di spesa.

SEABUNG
"Adria Ship è rivenditore esclusivo per l'Italia di questo innovativo prodotto: Seabung è un ombrellino composto da un manico rigido e una calotta morbida, in caso di rottura della presa a mare lo si infila nella presa, una volta fuori dallo scafo la calotta si apre e la pressione dell’acqua fa in modo che questa si attacchi allo scafo turando momentaneamente il buco."
Guardate un po' questo, Oh, my God! Se erano in mezzo ad una baia non ci sarebbe stato nulla da fare.




venerdì 30 maggio 2014


giovedì 29 maggio 2014

Due ragazze sul ponte, Islandia 2014

FOTOGALLERY - DUE RAGAZZE SUL PONTE, ISLANDIA 2014
Nel segnalarvi l'avventura che queste due donne stanno conducendo sul Maxus 22 che l'anno prossimo prenderà il largo per il giro del mondo in solitario, il Solo Around di cui abbiamo già parlato, con piacere osservo che è stato trovato un sistema sicuro e adeguato per la chiusura del tambuccio consistente in un passauomo di adeguate dimensioni. La soluzione l'avevamo già vista intelligentemente applicata sull'I-398 di Aurelio, in questo caso l'inclinazione la rende ancora più pratica  ed efficiente, anche si toglie un po' di spazio alla cabina, ma non tanto come si vede nella foto degli interni.

FOTOGALLERY - ZEW OCEANU (IL RICHIAMO DEL MARE)
"Due ragazze sul ponte" è la prima traversata che due donne stanno conducendo dalla Polonia, attraverso la Norvegia ela Danimarca, verso l'isola del freddo, l'sola dei ghiacciai e dei geyser, l'Islanda, a bordo di una barca di soli 6,36 metri! L'obiettivo della spedizione è quella di promuovere la vela al genere femminile, alle donne, passione e/ o attività che fino ad ora è stata privilegio principalmente degli uomini. L'equipaggio è formato da Brożka, che assieme al compagno ha già attraversato l'Oceano Atlantico andata e ritorno su di una barca di legno autocostruita di soli 5,5 metri, e Kaska: assieme vogliono dimostrare che una grande avventura può essere alla portata di tutti.
Il finanziamento della spedizione si basa su fondi personali, lo yacht, il Maxus 22 sul quale loro stessi hanno lavorato, è stato fornito dal cantiere Northman, e dai contributi versata di privati.
Insomma, che altro possiamo dire, che donne!


mercoledì 28 maggio 2014



OMG: Un mestiere pericoloso



Non è facile esercitare la professione di giornalista a bordo di una barca a vela, anche quando si tratta di intervistare un personaggio locale come il sindaco di Kampen (Olanda) e la barca è ormeggiata lungo un fiume.
E' tassativamente vietato ridere, potrebbe accadere a ciascuno di noi!

Via: Voile Magazine


martedì 27 maggio 2014

Sail Test I-398, l'Inseparable


Come di consueto vi aggiorno sulle novità relative all'I-398, l'Inseparable, inviatemi dall'amico lettore Aurelio. Davvero una soddisfazione osservare questo mini cruiser navigare con randa e code "0", vento leggero a 5 nodi. Stupendo anche il Lago di Como.






Happy Cat Vision Aufbau - assembly in 15 min



Se si segue la sequenza corretta, la costruzione di un Grabner Happy Cat è molto veloce. Con un po' di pratica due persone possono assemblare il catamarano in soli 15 minuti. Da soli il montaggio può essere effettuato in circa 25 minuti. Per coloro che vogliono essere veramente veloci è consigliabile utilizzare una pompa elettrica che riduce il tempo di costruzione di circa 5 minuti.

Via: Grabner-sports


lunedì 26 maggio 2014

Cheeki Rafiki: 40 piedi perde la chiglia, senza speranza l'equipaggio

Dal sito BBC News
La triste immagine dello scafo rovesciato del Cheeki Rafiki, il 40 piedi disperso nell'Oceano Atlantico da giorni e ritrovato senza nessuno a bordo, sta facendo il giro del mondo. Purtroppo le ultime notizie lasciano poche speranze all'equipaggio poiché la zattera di salvataggio risulta essere ancora al suo posto.
Sembra che l'incidente sia stato causato dal distacco della chiglia.
Il "Cheeki Rafiki" era sulla via del ritorno dai Caraibi in Inghilterra, giorni fa l'equipaggio della società di charter aveva segnalato una intrusione di acqua. Il giorno seguente, il 16 maggio, si sono interrotte le comunicazioni. Le condizioni meteo marine erano impegnative ma non critiche, con onde alte e venti intorno ai 30 nodi.
Dopo una lunga ricerca, il relitto è stato rilevato da un elicottero della marina statunitense a circa 1000 miglia a est del Massachusetts.
Purtroppo gli incidenti in mare sono all'ordine del giorno, le forze della natura possono essere più grandi di qualsiasi mezzo che l'uomo sia stato in grado di realizzare, in questo caso si parla di un importante yacht, un Beneteau First 40.7.
Il mio invito è quello di ricordare ai lettori che questo vale per tutte le barche (e gli equipaggi), ognuna ha il suo limite e l'imponderabile è sempre in agguato pertanto è inutile, poco onesto e scorretto speculare sulle caratteristiche tecniche dell'una o dell'altra, che sia piccola o grande, che sia italiana, francese o polacca, di una marca o di un'altra.
Un pensiero ai quattro dispersi.

Via: BBC News, Yacht.de




La quiete e la tempesta


Un bel venticello intorno ai sei nodi, quello adatto per noi, ci ha permesso di veleggiare tranquillamente tutto il pomeriggio assieme alla Rachele che questa volta ci ha fatto compagnia, oltre ad averci dato una mano. Ad un certo punto il cielo si è fatto scuro ed abbiamo deciso di rientrare, decisione saggia  perché da lì a pochi minuti si è scatenata una tempesta con onde alte e vento molto forte, credo intorno ai 30 nodi. Sono dovuti uscire tutti i gommoni per soccorrere le barche in difficoltà che avevano temporeggiato troppo sul lago.
Nel solito "tour" fotografico ci sono anche dei video che ci ha fatto la Rachele, incluso quello della tempesta che, nonostante tutto, non rende l'idea.

domenica 25 maggio 2014

La bicicletta autocostruita di Tommaso


Anche se la sua tesi in ingegneria meccanica ha trattato argomenti di ben maggiore complessità, alle soglie della laurea, Tommaso è riuscito ad autocostruirsi questa bellissima bicicletta, della quale si è comprato i pezzi in qua e là per poi assemblarli a suo piacimento. Costo totale intorno ai 300 €.
Potrebbe essere esposta alla Biennale, ne convenite?
Insomma, l'allievo ha di gran lunga superato il maestro, nulla a che vedere con il mio carretto per Papì.



sabato 24 maggio 2014

Hidroglass Rio, caiaques à vela

Hidroglass Rio
Entrega de um novo caiaque duplo, cliente satisfeito! che vuol dire "consegna di un nuovo kayak a due posti, cliente soddisfatto!", consegnato nell'Ilha do Governador ad un felice e soddisfatto veterano della vela
.... e ci credo perché questi caiaques à vela Hidroglass Rio brasileri sono davvero carini. Null'altro da dire se non guardare con attenzione il loro sito web e questo interessante video.
Però, si potrebbe pensare di acquistare un kayak e realizzarlo per conto proprio.






venerdì 23 maggio 2014


Expedition Öland, l'avventura è dietro l'angolo

Expedition Oland
Immaginatevi di far parte di una vera e propria spedizione, dove si è coinvolti nella costruzione del campo base, nel montaggio delle tende, nel cucinare, ed infine nel prepararsi a raggiungere una meta.
Si sa che non ci sono tante montagne da scalare sull'Öland, ma non vi è alcuna necessità di salire troppo per essere protagonisti di una vera e propria spedizione.
Durante i 2-4 giorni dell'Expedition Öland i partecipanti possono esplorare nuove zone del Nord Öland e praticare avventure divertenti facendo canoa, diving e quant'altro muovendosi in bicicletta per massimizzare l'esperienza.
Ogni mattina si parte dal campo base dove torniamo la sera di nuovo per raccogliere le forze per il viaggio del giorno successivo. Proprio come in una vera avventura, in cui ci si assume la responsabilità di offrire ai partecipanti uno stile di vita a loro congeniale, procurando il cibo ma anche superando le diverse sfide.
Ci sarà bisogno di nominare un Capo Campo? Qualcuno sarà più bravo degli altri ad organizzare e dirigere? Oppure c'è qualcuno che saprà fare la guida turistica? Qualcun'altro che sarà più abile a navigare? Su Expedition Öland ci si adatterà alle circostanze, secondo le capacità di ciascuno a raggiungere la propria meta. E se un partecipante riterrà che sarà troppo difficile o faticoso, ci sarà sempre qualcuno in grado di aiutarlo.
E anche se non possiamo promettere il Monte Everest vi promettiamo che vi sentirete grandi!
(Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da  Expedition Öland)

Expedition Öland è un'Associazione senza scopo di lucro che ha come obiettivo principale quello di offrire a giovani e meno giovani la possibilità di stare a contatto con la natura e l'ambiente rafforzando allo stesso tempo la fiducia in se stessi e l'autostima, programmando e portando a termine mete e obiettivi.

Expedition Öland si trova a Byxelkrok nell'Isola di Öland, in Svezia.

Öland è un'isola situata nel mar Baltico al largo della costa svedese dello Småland. Ha una superficie di 1.342 km² ed è la seconda isola della Svezia dopo Gotland. Da un punto di vista amministrativo fa parte della Contea di Kalmar (Kalmar län) in passato era una delle province della Svezia (landskap) ed era chiamata Öland o talvolta nella forma latina Oelandia. Öland è il tradizionale luogo di vacanza della famiglia reale, vi si trova il castello di Borgholm, fatto edificare nel 1669-1681 dalla regina Hedvig Eleonora su progetto di Nicodemus Tessin il Vecchio. Nei suoi pressi si trova il palazzo di Solliden, residenza estiva della famiglia reale. Il panorama agricolo della parte meridionale dell'isola è stato inserito nella lista del Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, caratteristici sono i numerosi mulini a vento e l'area geologica chiamata Alvar. (tratto da Wikipedia)

Le immense distese di mare e di terra dell'Öland.



giovedì 22 maggio 2014


mercoledì 21 maggio 2014

Hartley TS14, a great choice

Foto tratta da un articolo riportato sul Forum Woodenboat
Si scopre che esistono di questi barchini meravigliosi guardando in giro nei siti dei broker, quando per caso ti accorgi che un simpatico armatore inglese l'ha messo in vendita.

Hartley TS14 in vendita su YachtWorld
E poi, cercando nel web, vedi che ci sono giovani coppie che se lo sono costruito in garage, Hartley TS14 Construction. Le linee d'acqua sono molto simili al Lanaverre Menhir di cui abbiamo già parlato, però in questo caso c'è la possibilità di ACQUISTARE I PIANI per soli 38$ e costruirselo da soli.

Piano velico dal sito Sailboatdata
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 4.27 m
Larghezza: 1.98 m
Pescaggio max: 1.14 m
Peso: 272 kg
Sup. velica: 11.8 mq

E per concludere è proprio il caso di dirlo, per tutti noi che andiamo in barca a vela è un'"another world!".



martedì 20 maggio 2014

Segelschlauchboot - Treffen Altmühlsee 2014


Lo STA2014 è stato il più grande raduno del suo genere sull'Altmuehlsee. Ci siamo ritrovati in circa 30 appassionati di gonfiabili grazie al forum www.segeln-forum.de. 
Fuori dalle borse catamarani e barche a vela gonfiabili e via sull lago!

Una bella carrellata di gonfiabili a vela "fuori dalle borse".


lunedì 19 maggio 2014

Long Distance Test nella Campagna Toscana



Long Distance Test su 3.5 km in circa 20 minuti, trasporto di una deriva gonfiabile a vela (Papì) con trolley autocostruito e bici nella campagna toscana. Velocità media 5.3 km/h, pendenza massima 7.5 %, falso piano, peso totale trasportato circa 35 kg. Un po' di fiatone ma senza allenamento.
Ho dovuto accorciare il video per motivi tecnici quindi non sentirete le imprecazioni di quando è uscita la catena alla bici, per il resto tutto bene, a parte qualche organo meccanico da ungere.
Nessun problema al trolley, forse però qualcuno avrà pensato che sono matto.

Percorso intorno a casa


Wear It, ovvero indossalo! Sondaggio



Da tempo negli States stanno conducendo una grande campagna di sensibilizzazione per l'utilizzo del giubbotto salvagente in barca. Nonostante ciò, come si può leggere anche in un articolo di SOLOVELA, negli ultimi 5 anni in questo paese si sono contate ben 3.970 vittime morte per annegamento e soprattutto in barche di dimensioni medio piccole, cioè quelle che ci interessano di più.
In una furiosa polemica condotta a colpi di scudisciate un Redattore della rivista SAIL MAGAZINE, esordisce così:

Qualche tempo fa il lettore Alan Keene, in un suo articolo, ha cercato di spiegare le sue motivazioni per rendere obbligatorio l'uso del giubbotto di salvataggio a bordo. QUESTO è il link al suo articolo. Personalmente non potrei essere più in disaccordo, ci sono momenti in cui io indosso un giubbotto salvagente e momenti in cui non lo farò, e preferirei non avere qualche burocrate che prenda questa decisione per me, o che qualche agente in uniforme privo di senso dell'umorismo mi sanzioni per non aver indossato il giubbotto di salvataggio in un ardente caldo pomeriggio d'estate mentre me ne stavo ormeggiato a 50 iarde dalla riva, poiché si sa che questo genere di cose potranno accadere. 
La posizione di SAIL MAGAZINE è quella di incoraggiare fortemente i marinai ad indossare i giubbotti di salvataggio, ma lasciamo al singolo individuo di decidere quando e dove farlo. La maggior parte degli stati hanno già una qualche forma di legge sull'uso del giubbotto di salvataggio da parte dei bambini, oppure sono entrate in vigore disposizioni della Guardia Costiera. Alcuni stati del nord hanno reso obbligatorio l'uso del salvagente durante i mesi invernali, soprattutto nelle piccole imbarcazioni, in pratica in quelle condizioni e situazioni in cui bisogna essere piuttosto stupidi per non indossarlo.  (Maldestramente tradotto, riassunto ed interpretato da me medesimo dalla rivista SAIL MAGAZINE).

A tal proposito inserisco un sondaggio posizionato sulla barra destra del blog. Partecipate numerosi.
Una statistica della Safe Boating Campaign




domenica 18 maggio 2014

Traversata del Trasimeno in burrasca con un Meteor



Questo è il METEOR .....se il dubbio è: quale barca mi compro? questa è la risposta. "35 nodi e non sentirli"!!!!!

Mai avuto dubbi sul Meteor che con la sua linea un po' "retrò" è anche molto carino, oltre che sicuro e veloce. Oggi lo si trova ovunque e a tutti i PREZZI,  comunque anche da nuovo non costa molto, vedi i PREZZI del Cantiere Nauticalodi

Meteor a CVC, un "classico" davvero bello


Giornata Oasi WWF 2014: Salviamo l'Amazzonia



Se l'Amazzonia scompare, scompare anche il nostro futuro, dona per l'Amazzonia.

Una Natura in festa in tutta Italia: la giornata di oggi è l’occasione per grandi e piccoli per scoprire l’ ‘Amazzonia’ nascosta dietro l’angolo, ovvero, foreste e fiumi boscosi, ma anche laghi, vallate e lagune ricchi di animali e specie rare tutelate in Italia nelle 100 oasi WWF. Ogni anno la Giornata Oasi WWF, giunta alla sua 24ma edizione, accoglie migliaia di visitatori che, grazie a questo evento, possono entrare gratuitamente e partecipare alle centinaia di manifestazioni speciali organizzate in tutte le regioni. Le pagine Social del WWF saranno a disposizione dei visitatori che potranno animare la giornata anche sulla rete inviando il proprio Diario fotografico e narrativo con selfie, foto di natura, racconti. Il cuore delle Oasi batterà anche per l’Oasi del Pianeta: restano ancora 3 giorni per sostenere il Progetto Triangolo Verde dell’Amazzonia che difende dalla deforestazione un’ampia zona al confine di 3 stati, Ecuador, Colombia e Perù e garantisce una gestione sostenibile delle attività economiche per le popolazioni locali. (Dal sito del WWF).

Il nostro bel Lago di Chiusi, al termine del Sentiero della Bonifica, a due passi dal Trasimeno, è Area Naturale Protetta di Interesse Locale, Oasi del WWF, è una Zona di Protezione Speciale e si trova in un Sito di Importanza Comunitaria.

Lago di Chiusi, foto di Renato Pantini


venerdì 16 maggio 2014



Risultato del sondaggio sul divieto dello scarico delle toilette in mare

Dalla rivista På Kryss
Sulla base di quanto espresso nel post "Sondaggio, apporre il divieto dello scarico delle toilette in mare" e relativa inchiesta posta sulla barra laterale, ne comunico i risultati.

Siete d'accordo  ad apporre un divieto sullo scarico delle toilette in mare?
No: 10%
Si, nelle acque protette: 41%
Sì, solo nelle aree segnalate: 7%
Ovunque: 41%

Commento dei risultati:

Partecipanti al sondaggio:
Il primo dato che salta all'occhio è il numero dei partecipanti al sondaggio, troppo poche 39 preferenze su circa 50.000 pagine visualizzate con quasi 7000 visitatori. Se si tengono presenti quelli di ritorno hanno votato solo l'1% degli "affezionati" al blog. C'è davvero poca sensibilità sull'argomento.

Esito:
Accorpando aree protette e aree segnalate diciamo che è l'opzione che ha avuto un maggior numero di preferenze con il 48%, poi c'è il divieto ovunque con il 41% ed infine il no con il 10%.

Il prossimo sondaggio, derivato da una furiosa polemica in corso negli States, riguarderà l'obbligo di indossare il salvagente.

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato.


giovedì 15 maggio 2014

Kayaht in regata



Ne abbiamo già parlato di questo piccolo kayak gonfiabile con stabilizzatori ed armo velico dalle origini ucraine, il KAYAHT 320 della Solaris Boat, oggi ve lo ripropongo in azione alla Печенежская волна 2012. Mi piace, piccolo, carino, leggero e versatile.


Trolley a pieno carico, collaudo col fiatone


Il trolley a pieno carico dovrebbe avere un peso totale di circa 35 kg, ho fatto il collaudo intorno a casa per 500 m con un dislivello di circa il 10%. Nella salitina, essendo poco allenato, mi è venuto il fiatone anche con i rapporti a 1/ 6.
In piano la stanchezza credo che si faccia sentire alla lunga, che ci sono 35 kg attaccati si sente poco ma si sente.
Per il resto ora è tutto perfettamente funzionante ed operativo, manca solo il collaudo finale di Papì in acqua.

Caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 2.00 m
Larghezza: 0.90 m
Peso: 10 kg circa
Carico max trasportabile 40 kg

Il treno totale misura 3.25 m di lunghezza, venerdì faremo un test "long distance".





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