Nella foto una bella O'day Mariner messa a dura prova
Più di una volta abbiamo parlato di questo argomento e certamente siamo bel lontani da trarre delle conclusioni con un minimo di attendibilità. Quello che vi propongo di seguito è solo un tentativo di confrontare alcuni parametri significativi rilevati per alcune barche carrellabili conosciute. Premetto che i dati possono essere imprecisi e le conclusioni errate perché la "ricerca" non possiede le adeguate basi tecniche e/ o scientifiche necessarie. Questo è solo una piccola ricerca personale in embrione che molto probabilmente rimarrà tale poiché i fabbricanti non mettono a disposizione tutti i dati necessari per poter effettuare calcoli più accurati. Se però vogliamo proprio mettere un primo e approssimativo punto fermo è che per tutte le barche, con l'aumento progressivo delle dimensioni, i risultati sono assolutamente comparabili.
Capsize Risk: un valore inferiore a 2 è considerato relativamente buono, la barca dovrebbe essere abbastanza sicura anche in cattive condizioni. Più alto è il numero al di sopra del 2 più vulnerabile è la barca. Questa è solo una cifra approssimativa e il suo utilizzo è controverso.
Ballast Ratio: il rapporto di zavorra è il rapporto percentuale tra il dislocamento a vuoto e la zavorra. Può dare qualche indicazione sulla rigidità barca. Si noti che non tiene conto della posizione della zavorra o della forma dello scafo della barca.
Hull Speed: è la velocità massima della carena dislocante. Per le barche leggere è possibile raggiungere una maggiore velocità di quella nominale calcolata.
Sail Area to Displacement: è il rapporto tra superficie velica e dislocamento, normalmente per le barche da corsa quanto più grande è la superficie velica tanto più piccolo è il peso. Il valore di riferimento ottimale è tra 14 e 18.
Displacement to LWL: è il rapporto tra il dislocamento e la lunghezza al galleggiamento. Un valore buono dovrebbe essere intorno a 200. 300 sarebbe troppo elevato e 100 troppo basso. Le barche con valori troppo bassi sono scomode e difficili da condurre, ecco perché si dice sempre "barche piccole, grandi marinai!".
LWL to Beam: è il rapporto tra la lunghezza e la larghezza al galleggiamento. Un valore buono potrebbe essere 2.7. 3.0 è troppo alto e 2.3 troppo basso.
Motion Comfort: è un valore calcolato su di una formula empirica, comunque più alto è il suo valore, maggiore è il comfort in mare. Un buon valore di "comfort" parte da 25 in su.
Stability index: è un valore calcolato su di una formula empirica che tiene conto dei possibili "rollio" e "beccheggio" durante la navigazione con onda. Il valore ottimale dovrebbe essere compreso tra 1 e 1.5.