dal sito de "il Piviere", il n° 136
Fra tutti gli appassionati di nautica, quelli veri, chi non conosce la storia del Piviere e del suo ideatore Mauro Mancini. Il Piviere fu progettato proprio perché potesse essere una barca alla portata di tutti e carrellabile anche se il sogno di Mancini fu realizzato solo in parte, la grande rinascita economica e l'esplosione della nautica da diporto degli anni '60 e '70 ne fece più che altro una barca "stanziale" da tenere in un bel posto barca in porto. Mio zio l'ha avuta e spesso andavamo a Marina di Grosseto ad ammirarla e, come gran parte degli italiani, la sognavamo perché era proprio bella, esattamente come quella nella foto di colore giallo e bianco. Questo tipo di imbarcazione, oggi, possono tenerla solo pochi appassionati per i motivi che tutti conosciamo, i costi di manutenzione e mantenimento, ma anche la possibilità e capacità di mantenere la sua anima di legno perché non è poi così semplice. Certo riuscire a vederla finalmente nel suo carrello come avrebbe voluto Mancini mi fa un po' di invidia e ricorre il desiderio sempre costante di possederla. Ho fatto un disegno su come me la sarei dovuta ristrutturare, anzi in un periodo ho pensato anche che sarebbe stato bello iniziarne una nuova produzione in vetroresina e legno a vista, un po' più leggera ma sempre con la sua bellissima linea.