domenica 8 gennaio 2012


sabato 7 gennaio 2012

Di Bolina in Polonia

Riporto l'intervento di Luca riguardo la produzione di barche in Polonia, successivamente ad un articolo pubblicato su Bolina:

"Concordo in tutto o quasi, quanto commentato in questo argomento e nel precedente riferito alla Polonia. Sono anni che seguo lo sviluppo nautico della Polonia, perché la nostra offerta è pressochè nulla in queste metrature. Ho visto molte fiere e visitato sei cantieri. Sono stato ospite ed ho ospitato Polacchi, ho navigato, mangiato e bevuto con loro, lavoro con loro per due cantieri nautici, ed ora ho amici Polacchi. 
Parliamo di nautica, ci sono molte differenze e tante affinità. 
Per loro la nautica è sport nazionale viene quindi insegnata e praticata nelle scuole diffondendone tecnica, pratica e conoscenza. E' normale per il polacco medio (80%) fare almeno un ponte od una settimana in barca a vela, (altrettanto per lo sci). La barca con cui si confrontano, regatano e fanno le vacanze, è il 24 piedi. Sui laghi Mazuri ci sono decine di migliaia di cabinati. Intendiamoci, per loro è normale uscire in famiglia (4/5) persone o 5/6 ragazzi adulti per una settimana con tanto di panini, carne da grigliare casse di birra e bottiglia di vodcka. C'è chi fa le regate sociali e c'è chi fa le regate sportive ed i match race. C'è chi naviga nei mari del nord. Sanno navigare, pochi hanno la patente. Ormeggiano a bordo foresta, si fanno la grigliata e sono tutti felici e contenti, oppure attraccano in marina e cenano tutti assieme nei loro ristoranti, che poi offrono concerti. Negli ultimi anni si stano spostando sui 28/30 piedi. Le barche inferiori ai 24' sono di solito dei privati e delle famiglie. 
Dal punto di vista della produzione fino a 10 - 5 anni fa i cantieri producevano gli scafi che vendevano ad allestitori, che li terminavano soprattutto per il loro mercato interno (con un risparmio di circa un 20%). Qualcuno vendeva all'estero cambiando il marchio e questo ha creato confusione e poca credibilità anche sul livello della qualità. 
Oggi mi sembra ne siano restati un paio che lavorano in questo modo. 
Ora le produzioni e distribuzioni sono del cantiere che ne cura tutto il processo. Oggi probabilmente la metà dei grossi cantieri europei, che lavora metrature molto superiori, stratifica ed allestisce gli interni in Polonia (attrezzatura e componentistica sono monopolio di poche marche che vendono a tutti i cantieri). Oltre ad avere tradizione, esperienza e competenza i giovani progettisti ed ingenieri navali polacchi, che ovviamente parlano perfetto inglese hanno studiato nelle migliori università ed utilizzano strumenti e tecnologia all'avanguardia, hanno voglia, sono motivati e hanno spazio (cosa da noi impossibile). E' un paese di giovani ed il loro momento dopo decenni di disgrazie è ora! Queste competenze trovano e troveranno spazio tra la loro cantieristica di cabinati di media dimensione e i gruppi europei che lavorano barche più grandi. Considerando il comparto vivo, l'indotto l'esperienza e le potenzialità, non ho dubbi che nei prossimi anni saranno loro a determinare nuove vie. 
Da loro un operaio costa sui 10.000€ all'anno e la tassazione normale è del 19%, in aree disagiate o su progetti CEE è minore. 
Purtroppo e ripeto purtroppo da noi ciò è impossibile.

Purtroppo noi non siamo il loro mercato di destinazione.....loro producono barche con deriva basculante ed albero abbattibile e motorizzazione fuoribordo perchè la loro navigazione lo richiede. Hanno canali e ponti, fondali bassi ed ormeggiano praticamente a riva utilizzando l'ancora e gli alberi. Circa il 70% della loro produzione è mercato interno, il resto è assorbito da Germania, Olanda ed altri paesi. Esporre in Italia costa di più che esporre in Germania ed il mercato è 1 a 3, lavorare con l'Italia è più complicato che con l'estero (provate a domandare un leasing per una barca nuova da 20.ooo€.......). 
Credo quindi che quando si parla della Polonia e della sua cantieristica, l'immagine che se ne ha sia un po' sedimentata e si riferisca ad almeno 5 anni fa. E' cambiato il mondo e ne sono cambiati i pesi le le velocità. Sbagliamo se continuiamo a guardare in avanti con gli occhi del passato e nel sentirci, non si sa perché migliori di altri. Purtroppo e ripeto purtroppo sta a noi trovare soluzioni. 
Perché comprare gli stampi di un eventuale Viko 20 se non fosse più prodotto, e magari non definire delle specifiche, sviluppare il progetto e realizzare un ITA 20??? 
Se siamo un paese di navigatori e di "creativi" sta a noi trovare soluzioni......altrimenti facciamo i professori, commentiamo l'acqua calda e aspettiamo che siano altri a risolverci i problemi. 
Tengo a precisare che non mi permetto di polemizzare con nessuno, sono solamente dispiaciuto e contrariato rispetto alla situazione che stiamo vivendo, e lavorando con realtà diverse mi rendo conto che molto dipende da noi. 
Se ciò che abbiamo non ci soddisfa perchè non lo cambiamo????? 

Buon vento a tutti 
Luca
Natante a Vela
Sailandmore




venerdì 6 gennaio 2012

Sail canoeing with "Teepee" style

Adventure, dal sito Grabner
Credo che fare canoa a vela sia una delle esperienze più emozionanti che esistano, se non altro perché è possibile esplorare tutti gli ambienti acquatici, fiumi, laghi e mari. Grabner, con la canoa a vela Adventure,  offre la possibilità di praticare questo sport senza pensieri di movimentazione e stoccaggio tanto che le canoe sono trasportabili con Sailonbike per le loro dimensioni contenute. Sapete bene che questa opportunità mi appassiona molto, così come il glamping, in questo caso in puro stile Teepee. A questo scopo ho trovato una meravigliosa tenda australiana del tutto simile ai "teepee" originali indiani, si chiama "Tipis" ed è bellissima.

Tipis, da Origintents
Ovviamente anche l'abbigliamento deve essere quello ispirato ai nativi americani, fantastica la Pendleton "Portland Collection":

Portland Collection, dal Portland Collection Blog
La bicicletta non potrà essere che un modello "american old style", quindi una Nirve per esempio ed il trolley idoneo per un trasporto così importante è un Bill Trailer della Surley.

La Nirve con il Bill Trailer
Il bacino di navigazione potrebbe essere lungo il fiume Po, da Mantova fino al Delta, per poi proseguire lungo le coste adriatiche. Alcune informazioni per la navigazione le potrete trovare qui: Un altro Po oppure Visit Po River. Il percorso cicloturistico è quello sulla destra del Po:

Dal sito Bicicletta Bonavoglia
Il Delta del Po, dove fare glamping in canoa a vela, bici e teepee. Grande!


Umbria Jazz Winter su RAI 5

Umbria Jazz Winter
Segnalatomi da chi ne ha effettuato il montaggio e che vive sulle sponde del Trasimeno, invito tutti i nostri lettori a guardare, stasera venerdì 6 gennaio, alle 17.05, su RAI5, lo speciale che ripercorre i quattro giorni di Festival "Umbria Jazz Winter" tenutosi ad Orvieto, una delle città dell'Umbria più ricche di storia e di cultura. Qualora foste impossibilitati a causa di impegni familiari potrete guardarvelo con più calma nei prossimi sette giorni con RAI Replay. Da non perdere.


mercoledì 4 gennaio 2012

Weyers wunder

Weyer 510, dal sito Weyer Boote

Davvero meraviglioso questo Weyer 510, non molto altro da aggiungere se non il fatto che mi sembra la barca  a vela a cui affidarsi totalmente perché è bella e di qualità. Credo che valga assolutamente la pena pensarci seriamente anche perché il prezzo sembra essere competitivo.
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 5.10 m
Larghezza: 2.40 m
Pescaggio: 0.25 - 1.25 m
Peso a vuoto: 620 kg
Zavorra: 160 kg
Sup. velica: 13.5 mq
Cuccette: 4
Categoria: C
Prezzo: parte da 13.000 € IVA inclusa

Il Weyer 510 sul suo carrello, un'ottima barca carrellabile per fare daysailing e piccola crociera costiera.

Weyer 510, dal sito Weyer Boote


martedì 3 gennaio 2012

Lavori a bordo: la barra del timone

La barra del timone smontata pronta per i lavori
Ieri ho pensato bene di fare una capatina da Aspirina, prima per vedere come stava, poi per smontare la barra del timone e fare un po' di manutenzione: scartatura, stuccatura e riverniciatura.
Il lago come sempre era meraviglioso anche se oggi era freddo ed umido e per quanto riguarda Aspirina è sempre un piacere rivederla, l'ho anche baciata. Di seguito la FOTOGALLERY. A presto con la relazione sui lavori.

lunedì 2 gennaio 2012

Sea Joule, una piccola pompa di sentina automatica con pannello solare

Una semplice applicazione dal blog Newsfromthebow
Sea Joule, molto interessante questa soluzione semplice ed economica, costa circa 200 Sterline, che risolve il problema dell'acqua in sentina. Si carica con un pannello solare, secondo quale opzione si scelga a luce diretta o con pannello separato, si appoggia in sentina e via preoccupazioni, la pompa funziona da sola quando è necessario. Mi sembra un'ottima idea.



venerdì 30 dicembre 2011

Portland Pudgy, molto più che una scialuppa

Dal sito Portland Pudgy
Il Portland Pudgy è una piccola barca progettata come scialuppa per imbarcazioni più grandi ma che offre potenzialità ben maggiori ed inaspettate: dinghy a vela e/ o a motore e remi, tender ed infine scialuppa di salvataggio. Realizzato con uno scafo doppio a intercapedine e riserva di galleggiamento è inaffondabile e facilmente raddrizzabile in caso di capovolgimento, ma la lista delle sue caratteristiche e peculiarità è lunghissima, ci si può fare praticamente di tutto, anche il camping nautico. Lo scafo pesa circa 60 kg, può trasportare fino a 4 persone e i suoi optional comprendono oltre il kit "base", il kit "vela" ed il kit "salvataggio". A bordo c'è la possibilità di avere corrente ed un quadro elettrico che possa alimentare strumentazione e luci, una tenda gonfiabile come riparo dalle onde, il sole e per la notte, i remi, un pannello solare, tutte le dotazioni di sicurezza, un'ancora galleggiante e molto di più. Il Portland Pudgy è un piccolo gioiello di tecnologia e creatività che non può passare inosservato ai naviganti più esperti ed esigenti. Qui potrete trovare le sue caratteristiche tecniche principali: Dimensions and Basic Specs for Dinghy.
Il Portland Pudgy nelle versioni dinghy a vela e salvataggio, dal sito Portland Pudgy
Qualche particolare sulla qualità esecutiva di questa meravigliosa barchina:

Particolari del Portland Pudgy, dal sito Portland Pudgy
Ecco un video di presentazione trovato su Boatinglocal:


Dimenticavo, trasportare il Portland Pudgy è un gioco da ragazzi, probabilmente ci si può fare anche Sailonbike.

Movimentazione del Portland Pudgy, dal sito Portland Pudgy


giovedì 29 dicembre 2011

The Falcon On The Baltic


The Falcon on The Baltic di E.F. Knight, una navigazione a vela alla fine dell'ottocento. Nella primavera del 1887 l'autore del libro rompe gli ormeggi a Londra per recarsi in Olanda, attraverserà i suoi canali per proseguire fino al Mar Baltico che esplorerà fino al 1895. Un'avventura fantastica, da leggere per credere, questo libro è considerato tra i più bei racconti di navigazione a vela mai scritti.

Il fantastico viaggio di E.F. Knight, da The Falcon On The Baltic


Esox Flaviae, scoperto il luccio del Trasimeno

Il luccio, da Umbrialeft
Grande scoperta dei ricercatori dell'Università di Perugia pubblicata dalla rivista scientifica Plos One che ha rivelato l'esistenza di una nuova specie di luccio, chiamata Esox Flaviae, presente nelle acque incontaminate del Lago Trasimeno.

"Questa scoperta è, inoltre, importantissima per la Regione Umbria, dato che l’unica popolazione pura di E. flaviae per ora rinvenuta in Italia è quella del Lago Trasimeno. Questa popolazione deve la sua purezza alla particolare natura del Lago, ma anche all’assidua e costante attività della Provincia di Perugia con il Centro Ittiogenico del Trasimeno, che impiegando solamente riproduttori pescati in loco, ha garantito la sopravvivenza di un patrimonio genetico unico al mondo."


mercoledì 28 dicembre 2011

Nasce il blog "Gli amici dell'Explorer 20"

Annina la barca di Fiorenzo, dal sito Amici dell'Explorer 20
Sinceramente Fiorenzo mi aveva mandato un'altra foto per fare la presentazione del suo blog Gli amici dell'Explorer 20 ma non ho potuto resistere, è troppo bella Annina. Ne avevamo già parlato di questo fantastico veliero carrellabile di fabbricazione italiana, Explorer 20, il mitico e successivamente a questo articolo Fiorenzo mi aveva contattato comunicandomi l'intenzione di realizzare uno spazio web da dedicargli. Bellissima idea, non ho potuto far altro che incoraggiare Fiorenzo ed il risultato è veramente apprezzabile, tanto più che i numerosi armatori già affiliati possono partecipare direttamente alla gestione del blog, davvero complimenti e Buon Vento Amici dell'Explorer 20!
Un bel video di Annina in navigazione:


martedì 27 dicembre 2011

Leisystem LS4, il rollaboma

Leisystem LS4, dal sito Timar
I velisti più esperti storceranno un po' il naso, ma a me questo attrezzo ispira parecchia fiducia. D'altro canto quelli della mia età, sulla cinquantina, si ricorderanno che storsero il naso anche con il rollafiocco, e ce ne volle per farglielo accettare: oggi una barca a vela di una certa dimensione senza rollafiocco non esiste più.  Unico dubbio è che il boma più pesante potrebbe creare qualche scompenso nell'assetto della barca nelle portanti e nella strambata, ma in questo caso mi sembra che siano stati utilizzati materiali molto leggeri. Il modello Leisystem LS4 dovrebbe andar bene anche per barche relativamente piccole, insomma molto interessante. Di rilevo l'aspetto che il sistema funge anche da lazy bag.

Leisystem LS4, dal sito Timar


lunedì 26 dicembre 2011


venerdì 23 dicembre 2011

Romilly e il suo dinghy

Romilly, dal sito Romilly&Roxane

E' la terza volta che vi parlo di barche olandesi e sono certo che anche oggi non vi deluderò. Romilly l'ho scovata, come sempre in rete, mentre ero alla ricerca del dinghy che vorrei trasportare con la mia bici, a questo punto tassativamente olandesi tutti e due.

ME2, dal sito Romilly&Roxane

Me2 è proprio quello che cercavo, pesa solamente 24 kg ed è lungo 2.13 m, quindi ideale per il trasporto su bici ma volendo utilizzabile come tender per i nostri piccoli yacht.
Sailonbike com Me2

Sicuramente i tanti olandesi che frequentano il Trasimeno d'estate ne andrebbero pazzi. Tornando a Romilly è un day sailer meraviglioso, queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 7.00 m
Larghezza: 2.10 m
Pescaggio massimo: 0.50 - 1.49 m 
Peso: 1100 kg
Sup. velica: 19.15 mq
Altra caratteristica notevole, oltre la sua bellezza, è il fatto che il motore ausiliario è un elettrico ibrido denominato IBA, e del quale detengono il brevetto. Fenomenale!

L'assist di Romilly, dal sito Romilly&Roxane

Quindi non era poi così peregrina la mia idea del motore ibrido: Il motore ibrido, una scelta sostenibile e sicura.

Romilly in tutta la sua bellezza in navigazione, dal sito Romilly&Roxane

Dimenticavo, Romilly è un due alberi e può essere utilizzata sia a vela che a motore. Questo è un bel video di presentazione degli yacht Romilly, non c'è nulla che non mi entusiasmi.



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