lunedì 22 luglio 2013

Skippy, a 9-ft junior sailer with big boat safety and performance

Skippy 9-ft, dal sito Polysail
Nel sito Polysail si trovano interessanti progetti "free" di piccole barche di legno d'epoca, anche cabinate. Uno di questi, lo Skippy 9-ft, mi sembra il progetto ideale per chi vuol cominciare, tra l'altro utilizzando metodi costruttivi  semplici  e tradizionali che lasciano spazio alla familiarità con il trapano e il seghetto ma soprattutto all'immaginazione.


domenica 21 luglio 2013


sabato 20 luglio 2013

Catamarans gonflables: des bateaux qui révolutionnent le monde de la voile légère.

Ducky 19, dal sio Ducky Cat Italia
La rivista francese on-line Allboatsavenue scrive:

"Per i costruttori di queste barche, quanto meno atipiche, i catamarani gonfiabili hanno solo vantaggi:
  • nessun problema di stoccaggio, 
  • nessun problema di trasporto, dal momento che occupano lo spazio di due o tre sacchi, 
  • sono meno costosi da mantenere e da acquistare di un catamarano/ barca a vela normale, 
  • son pronti a navigare in circa 20 minuti.
Queste barche, come nessun altra, sono pratiche, compatte e molto rassicuranti, hanno tutte le attrezzature e gli accessori di qualità che possano soddisfare gli sportivi più esigenti in cerca di svago ma anche di competizione. 
Ancora rari nelle nostre acque, i catamarani gonfiabili stanno entrando prepotentemente nel mercato e stanno migliorando costantemente.  Ci sono tre o quattro grandi marche, alcune storiche, che si distinguono in questo campo, tra cui la Grabner, la Smartkat, la Minicat e la Sea-Eagle, ma stanno entrando nel mercato anche dall'Est come i Ducky.
Incredibilmente versatili, alcuni possono trasportare più di 3 persone a bordo in condizioni di vento sopra  i 4 Beaufort,  come l'Happy Cat Vision  della Grabner ....."

... che io ho tradotto, interpretato e ampliato personalmente. Vedi anche: Catamarani gonfiabili, riepilogo.
Di seguito un Happy Cat Vision in Thailandia.




MAN AT THE SEA by Alfred Dunhill




Uomo in mare è l'ultima realizzazione di Alfred Dunhill da 'Portraits of  Achievement'. E' un'ode al mare e alla lunga passione che lega un uomo alla vita di mare e alla vela, quest'uomo è rappresentato da Iain Percy un velista britannico e campione olimpico.
Salpato da Lymington nel New Forest Disctrit of Hampshire sullo yacht Strega, Iain affronta il vento e le onde sullo Stretto di Solent, tra l'Isola di Wight e l'Inghilterra.
La barca diventa improvvisamente senza peso e il marinaio è quasi ipnotizzato, onda dopo onda.


Regolazione delle vele

Immagine tradotta ed interpretata da Sailing Quick Reference
Una delle quattro cose che bisogna sapere per andare in barca a vela è come regolare le vele secondo la direzione del vento e questo schema, che ho tradotto ed interpretato da Sailing Quick Reference, mi sembra più completo di quelli classici che si trovano in rete. Detto questo, in aggiunta, più il vento è forte e più si cazzano (appiattiscono) le vele agendo sulle drizze, se necessario riducendole.



venerdì 19 luglio 2013

Funziona!

Dalla FOTOGALLERY di Osavoile
Cha marche, ha funzionato il test di convalida dell'abbinamento di una pieghevole Brompton + il Cyclone Cubby + il kayak gonfiabile con sailkit Nomad BICKayaks lungo le sponde de la Rhòne, il Rodano in italiano.
Partito di mattina sul presto non c'è stato bisogno di porti o di strutture particolari per alare e varare, l'obiettivo era quello di testare le attrezzature sulla strada ed in acqua. La barca e la bici si sono comportati bene, l'unica possibile di modifica è quella di prendere un trolley un po' più leggero.
Partito da Condrieu, arrivato a Chavanay e ritorno senza problemi, sgonfiato il Nomad e ricaricato il trolley, a mezzogiorno Marc ha fatto in tempo a guardarsi pure il suo bel Tour de France.


Via: Osavoile


Attività da imitare: Activeage, scuola di vela per tutti e vacanze per famiglie

Scuola di vela per tutti e vacanze per famiglie, dal sito ActiveAge
Perdonatemi, ma se c'è un aspetto che ritengo insopportabile del mondo della vela è il perenne tentativo di renderla come qualcosa di "esclusivo", non solo dal punto di vista economico, ma da quello dei naviganti esperti, saccenti, onnipresenti e sempre disponibili a dare consigli della loro scienza - sapienza. Una scienza - sapienza che invece si basa, oltre che sulle regole di normale prudenza e coscienza valide anche per ogni altro sport o passione, su quattro regole fondamentali della fisica che vanno bene per ogni tipo di barca, dal dinghy di 3 metri fino al grande yacht di 24 metri.
Questa filosofia, se così si può chiamare, ha di fatto escluso le famiglie dal modo della vela, a parte ovviamente chi si può permettere di navigare su di un camper galleggiante, tanto che nel nostro paese quasi mai si vedono intere famiglie divertirsi su piccoli catamarani gonfiabili a vela, famiglie che invece vediamo scorrazzare da decenni nei gommoni a motore. 
La vela è una passione meravigliosa, ecologica ed estremamente rilassante che potrebbe essere proposta a tutti, giovani, anziani, famiglie e single. Purtroppo uno dei più grandi ostacoli allo sviluppo della vela per le famiglie è frapposto proprio da quelli che dovrebbero promuoverla, gli operatori del settore. Infatti questi si aggirano come squali intorno a quelli che gli si avvicinano complicando all'enesima potenza le cose tanto da renderli dipendenti dai loro consigli, dai corsi, dai raduni, dalle cene di circolo e così via, insomma in soldoni più si riesce a spolparli e meglio è. Con il gommone non è così, si accende il motore e si parte, ebbene dovrebbe essere così anche con la barca a vela, si tira su la randa e via.
ACTIVEAGE, mi sembra invece un tipo di attività che promuove la vela e le vacanze per le famiglie in modo semplice, ecologico ed economico. Puoi scegliere tu stesso cosa fare, dal semplice acquisto del catamarano gonfiabile della Ducky, alla vacanza con o senza skipper per provare, fino al corso per imparare tutta la famiglia assieme. L'unico legame che si deve creare è l'amicizia, non la dipendenza dal denaro. Mi piace questo tipo di attività e come viene proposta, in modo semplice ed ancora genuino.
La Ducky-Cat Italia cerca giovani intraprendenti che vogliano promuovere i propri cat gonfiabili, perché non farlo in questo modo? Coraggio, largo ai giovani, via i vecchi bacucchi saccenti come me!




giovedì 18 luglio 2013


La gozzetta di "Pon"

Piano velico della "gozzetta 570" di Pon
Molto carini i disegni di questa "gozzetta" di 5.70 metri che mi ha inviato "Pon", il suo ideatore. Il progetto è per autocostruttori, chi fosse interessato non esiti a contattarmi per avere l'indirizzo email. 
Altrimenti altre idee e progetti di Pietro Bastiani, detto "Pon", si trovano su Yacht Design - Progettazione Nautica, cercando tra i post, oppure nella sezione "voi".

Linesplan della "gozzetta 570" di Pon

mercoledì 17 luglio 2013


Elia da Cortona: tra realtà e mito - prima parte




Elia da Cortona: tra realtà e mito. Questo il titolo della due-giorni di studio dedicata al religioso francescano che si è svolta nel Centro Convegni Sant'Agostino di Cortona. 
Un incontro incentrato sulla figura poliedrica di Elia, la cui esistenza è avvolta dalla leggenda. Molti gli studiosi intervenuti all'interno del convegno. Dopo i saluti iniziali, nella prima parte il prof. Jacques Dalarun, dell'IRHT di Parigi, parlerà di "Elia vicario: il complesso di Marta". 
L'iniziativa è stata realizzata con il sostegno della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, con il patrocinio del Comune di Cortona e con la collaborazione della Fondazione CISAM (Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo) di Spoleto e le Famiglie Francescane di Cortona. 
Il programma dell'evento è stato curato dal Centro interuniversitario di Studi Francescani e dalla Società Internazionale di Studi Francescani.

Un video assolutamente da ascoltare con attenzione, ci fa capire sì chi è stato Elia ma anche l'azione politica di San Francesco. ..... Il mito è forse il nostro "leone", ma a me piace pensare che sia stato lui a farlo costruire e che sotto ci abbia nascosto il Santo Graal.

Da una foto fatta giusto ieri


martedì 16 luglio 2013

Elena al timone


Non vi disperate, è solo perché non c'era un filo di vento però, come vedete, da bravo comandante aveva predisposto anche i salvagente in caso di necessità.


Certo, fargli tenere la rotta è stato arduo, mentre issavo la randa e il fiocchetto.


In lontananza credo che si vedesse il barcone, poi sparito dietro all'isola Polvese, che andava a recuperare la barca affondata l'altro giorno.


Insomma, giornata ben poco emozionante per totale assenza di vento, a parte la famigliola di antroccoli che abbiamo visto mentre uscivamo dalla darsena.


Le solite belle foto al nostro "leone" ..... 


...... e poi a casa, della serie chi è quello?


Immancabile la foto assieme. Oggi ho rischiato grosso, Elena al timone!



lunedì 15 luglio 2013

Lo scivolo di Maarup Havn, nell'isola di Samsø




Ovviamente mi sono voluto divertire perché bel difficilmente qualcuno di noi avrà il coraggio di arrivare fin quel tratto di mare che si trova tra la Svezia e la penisola danese chiamato Kattegat con una barca a rimorchio. Però non si sa mai, i luoghi sono meravigliosi.
Ma la notizia più interessante sull'isola di Samsø è che da anni oramai si è resa indipendente dai combustibili fossili grazie all'utilizzo di fonti rinnovabili, certamente loro non hanno l'Enel e i petrolieri al governo che sempre di più stanno impoverendo le famiglie di questo paese.

Windmills from Samsø - Denmark, dal sito Energiakademiet
A questo riguardo voglio puntualizzare che le fantomatiche liberalizzazioni del mercato dell'energia del Sig. Bersani sono quanto meno ridicole, andate pure a vedere su Sostariffe, fate una simulazione, guardate le differenze e poi non ditemi se non si è creato un "cartello". Ho acquistato grossi quantitativi di energia nel mercato libero, anche all'estero, per ben sei anni prima di smettere e ne ho viste di tutti i colori, dai contratti volutamente incomprensibili, alle soglie di consumo capestro per sconti ridicoli, fino agli errori nelle fatture sempre a loro vantaggio, chissà perché. Tanto più che le perniciose regole che legano il prezzo dell'energia e del gas a quello del petrolio rendono assolutamente incontrollabile la reale verifica sul risparmio, neanche da parte di un esperto. L'unica cosa vera e certa è che i fornitori di servizio pubblico, dall'acqua, all'energia, fino ai telefoni, si stanno arricchendo sempre di più contrariamente alla gente che vive e lavora solo per pagare le bollette, la benzina e il cibo, quando va bene.
Mi faccia il piacere Bersani, o si è socialisti e democratici e si pensa ai bisogni veri della gente o si è capitalisti e si pensa al proprio portafogli. Ma a nessuno è venuto in mente che basterebbe mettere un limite ai guadagni e alle speculazioni quando si offre un servizio pubblico continuativo? A mio parere, moralmente, non è conciliabile uno spropositato arricchimento privato con il servizio pubblico, di qualsiasi genere esso sia.
Ma torniamo alle cose belle, foto ed informazioni su quest'isola si trovano nel blog di Cathryn, una giovane canadese che studia in Danimarca.

Veleggiare nell'isola di Samsø, dal blog di Cathryn


domenica 14 luglio 2013

La modifica alla base dell'albero di Papì


Se ben vi ricordate mi ero rammaricato di non aver scattato alcune foto durante le modifiche che ho fatto a Papì, il vecchio Mistral Windglider, che non aveva l'opzione barchina a vela ma solo windsurf. 
Per poter realizzare il perno, che invece attualmente si può trovare nella nuova versione del Windglider Multisport, ho provveduto a fare come in figura estraendo il dado a vite in plastica utilizzato per il supporto dell'albero del windsurf. La foto l'ho trovata in un forum ungherese.
Successivamente ho preso un vecchio tubo da aspirapolvere e l'ho tagliato per una lunghezza di sei centimetri.


Poi all'estremità ci ho incollato il dado di plastica e, dopo che si è ben fissato e asciugato stando attendo ad inserirci della carta per non rovinarne la filettatura con la colla, ho sigillato tutto all'interno del foro ottenendo questo risultato. Per far entrare il perno perfettamente nel vano l'ho dovuto scartavetrare per ridurne leggermente il diametro. Come colla ho utilizzato la "Pattex - Plastica"


In questo modo posso ottenere il doppio risultato di utilizzare la base per l'albero del surf, come nell'originale,


oppure come perno per l'albero.


Nella foto noterete anche l'asola di ancoraggio del sartiame che serve per fissare l'albero, incollato sempre con "Pattex - Plastica" e fissato con due viti molto corte. Il sartiame è fissato all'albero attraverso dei fori passanti bloccati da un nodo semplice all'interno dell'albero.


Il risultato finale ve lo ricorderete.


Tempo permettendo il collaudo è previsto per sabato prossimo.


sabato 13 luglio 2013

Hotel Residence Cala di Mola, con pontile privato per attracco natanti di basso pescaggio


Hotel Residence Cala di Mola, ci sono passato davanti centinaia di volte perché proprio lì vicino aveva casa mio zio che, quando era all'Elba nel nostro stesso periodo, ci preparava degli ottimi spiedini di pesce. Di mio zio ho un bel ricordo, anche lui velista, con il suo bel Comet 700 era uno di quei "signori" che oggi non esistono più.
Il luogo è stupendo, situato nell'omonimo Golfo di Porto Azzurro, Cala di Mola è il posto ideale per l'ormeggio di piccoli natanti, ma non solo. Infatti le spiagge, le calette, il vento, il mare e i fondali sono semplicemente fantastici per chi ama navigare a vela. I prezzi dell'albergo e del residence, come potete vedere nel sito, sono assolutamente paragonabili a tutti gli altri, il luogo invece è sicuramente tra i più belli del Mediterraneo.

Il terrazzo, dal sito Hotel Residence Cala di Mola


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