sabato 23 luglio 2011

L'avamporto di Quercianella e la costa livornese


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Ne avevamo parlato di Quercianella, del suo scivolo e del suo comodo avamporto, soprattutto per le piccole barche come le nostre a basso pescaggio e con deriva mobile. Infatti qui i grandi yacht non possono ormeggiare a causa del basso fondale perciò è da considerare come un luogo "privilegiato" per la piccola nautica. Ovviamente, anche se Quercianella è un porto tranquillo gran parte dell'anno, nelle prime settimane di agosto ci saranno problemi di affollamento anche qui. Come si vede su Google Maps, l'avamporto è comodissimo e gratuito ma soprattutto utile come riparo. 
Ho dei bellissimi ricordi di questo luogo, pace e tranquillità ma anche servizio ai più deboli nell'Opera Madonnina del Grappa che a Quercianella possiede una casa vacanze per anziani e bambini.

Il ricordo più bello del mio servizio alla Madonnina del Grappa, Aldo.


Lo scivolo di Porto Ercole su Google Maps


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Ci sono passato più di una volta ma lo scivolo è piuttosto piccolo e, onestamente, non l'avevo notato, al contrario si vede benissimo su Google Maps. Ritengo sia idoneo per barche di dimensioni ridotte, credo utilissimo per gommoni, derive e piccolissimi cabinati anche in funzione del fondo assolutamente inadatto per pesi eccessivi. C'è da aggiungere che l'area circostante è piuttosto ristretta, a causa della presenza delle case a ridosso del porto, quindi vanno considerati spazi di manovra estremamente ridotti. Porto Ercole è un luogo meraviglioso, si parte con la barca da lì e si veleggia tutto il giorno dall'Isolotto fino ad Ansedonia costeggiando la bellissima spiaggia della Feniglia. Cosa si vuole più dalla vita, qualsiasi barca si abbia.


Lo scivolo di Porto Santo Stefano su Google Maps


Finalmente è visibile anche su Google Maps. Bello, grande, comodo e gratuito con numerosi parcheggi a pagamento nelle vicinanze e liberi se ci si allontana di qualche chilometro dal paese. L'Argentario e le sue isole, un luogo sicuramente da frequentare.
Altre informazioni le potrete trovare su:


venerdì 22 luglio 2011

Veleggiando nel Golfo di Padenghe II




Il bel video della veleggiata di Federico nel Golfo di Padenghe con qualche particolare in più della nostra bella barchina. Come potete osservare le ultime versioni del VIKO o DELTANIA hanno il tambucio scorrevole e c'è anche la possibilità di avere l'oblò nella cabina di poppa. Quest'ultima versione è anche un po' più pesante e quindi anche più stabile, è veramente un piccolo grande yacht!



L'isola di Arturo

La copertina del libro, Da Mondadori Education
Dal capolavoro "L'isola di Arturo" di Elsa Morante, vincitrice del Premio Strega nel 1957. E' un film da vedere e sicuramente un bellissimo libro da leggere. Il film, come riportato nella critica più accreditata, ha qualche limite nella interpretazione dei suoi personaggi, ma offre la grandissima opportunità di vedere Procida come era. Procida era veramente così, come l'ho vista e vissuta cinquant'anni fa, una perla di rara bellezza, nella sua autenticità, nella sua crudezza, nel suo fascino irresistibile che ancora, nonostante quanto l'uomo abbia fatto per deturparla, rimane impresso nel mio cuore. C'è tutto, la Chiaia, i traghetti di una volta, i vicoli stretti tra i muretti che contenevano i giardini profumati di limoni, la sua gente indimenticabile, i suoi muri colorati e caldi, i suoi odori, i suoi rumori, la sua storia, la sua arte, il suo pensiero, i suoi sapori, i suoi scogli, il suo mare diverso da tutti gli altri mari più scuro, più profondo, più intenso. Vivere a Procida a quei tempi è stata per me una fortuna impareggiabile e per questo amerò sempre l'isola di Procida, l'isola di Arturo.


mercoledì 20 luglio 2011

Man of the Main River su RTL - Hessen

Dal sito RTL- Hessen
La TV tedesca RTL - Hessen ha fatto un bel VIDEO sulla grande avventura di Giacomo, The Man of the River, che sta proseguendo oltre la città di Francoforte. E' emozionante continuare a seguire la sua navigazione e la grande umanità di tanti amici che ci viene raccontata nel suo SITO, tappa per tappa. Forza Giacomo, Bruno e Fine, siete grandi!

La troupe di RTL a bordo di Clodia, da Manoftheriver


martedì 19 luglio 2011

Settimana del piccolo cabotaggio, "Carmet Cornouaille 2011"


Ai partecipanti della "Settimana del piccolo cabotaggio" in Finisterre, come per tutti gli anni, verrà consegnato questo piccolo "carnet" di viaggio. La "settimana" consiste in una navigazione in flottiglia con un massimo di 10 - 15 barche, da 5 a 8 metri, percorrendo da 5 a 15 miglia al giorno con lo scopo di esplorare la costa ed  il suo ambiente naturale. Si può scegliere una navigazione lungo cinque "circuiti" che si terranno in luoghi ed in date differenti, ecco il LINK ai percorsi
Di seguito vi propongo un bel video relativo all'anno scorso: lo scalo nel mitico Archipel de Glénan. Fantastico!




Sail On Bakfiets



Quello che vi propongo è un'avventura diversa e fantastica, che si snoda tra i luoghi più belli e caratteristici dell'Italia centrale, tra Toscana, Umbria e Lazio, l'Etruria per intenderci, dai laghi fino al mare: Arezzo, Cortona, il Trasimeno, Città della Pieve, il lago Bolsena, le meravigliose Pitigliano e Manciano, l'Argentario fino a Talamone con tutte le sue favolose località marittime.
Troppo banale però farla con una semplice MTB e senza una barca a seguito, che senso avrebbe fare questo itinerario tra acqua, cielo e terra per un Terraferma Sailors?
Ebbene un modo c'è, portarsi dietro il necessario per divertirsi, sailyak e tutto l'occorrente in una cargo bike, la Cargo Bike Long della Bakfiets, rappresentata in Italia da MaxiBike.

L'itinerario proposto, a parte qualche modifica sicuramente da fare per evitare faticosi dislivelli, è sostanzialmente pianeggiante, come si vede dalla cartina. Il sailyak gonfiabile potrebbe essere il bel HobieCat Mirage i9S del quale abbiamo già parlato più volte e le cui dimensioni sono adatte alla Cargo Bike, vedi le caratteristiche del vano.

Lungo l'itinerario, nei pressi di Pitigliano,  non bisogna dimenticarsi di fare una puntata alle Terme di Sorano, un "luogo in cui la storia si perde nel tempo", coniugando lo sport con la storia, il benessere ed il relax. Ma troppe sarebbero le cose da dire ed i luoghi da segnalare lungo questo percorso, lascio a voi l'avventura ed il desiderio della scoperta.

Bakfiets e SailOnBike offrono la possibilità di vivere con stile, in un modo diverso e poco conosciuto il proprio tempo libero.

Tra terra, cielo e mare, da Bakfiets en Meer


lunedì 18 luglio 2011


sabato 16 luglio 2011

Marshall Sandpiper 15'

Marshall Sandpiper cabinato, dal sito Marshall Cat
Bello il Sandpiper 15' della Marshall Cat, di dimensioni "popolari" ed ideali per le piccole famiglie, così è definito nel loro sito. Ma la bellezza e le dimensioni contenute, e quindi facilmente gestibile da tutti i punti di vista, non sembrano essere le sue uniche qualità; infatti se osservate bene la foto potrete constatare l'incernieratura nell'albero ed il boma già montato. Tutto ciò significa molte cose, facilità di armamento, maneggevolezza, tempi di allestimento ridotti ..... ed infine la possibilità di passare facilmente sotto i ponti senza dover sostenere l'ultima fatica di Ercole. Insomma si fa tutto in pochi minuti e questo vuol dire molto. Se poi aggiungiamo l'armo a cat che è veramente fantastico la bellezza di questa barca diventa "unica".
Queste sono le sue caratteristiche principali:
Lunghezza: 4.65 m
Larghezza: 2.16 m
Sup. velica: 15.4
Peso: 476 kg
Peso deriva: 91 kg
Prezzo base: circa 20000$

Tramp!, dal sito Marshall Cat


mercoledì 13 luglio 2011

Una ballata del mare salato



Un omaggio a Corto Maltese a bordo di "Bagadou", un fantastico veliero tradizionale che naviga nelle meravigliose acque dell'Ile de Groix, in Bretagna. Colgo l'occasione per informarvi, e con un po' di orgoglio di italiano finalmente, che dal 17 marzo al 18 agosto presso la Pinacoteca di Parigi si terrà una mostra dedicata ad uno dei più straordinari artisti italiani, "Le voyage immaginaire d'Hugo Pratt", il creatore di Corto Maltese.


martedì 12 luglio 2011


Seascape sbarca in Italia



Vi ricordate il Seascape18? Ne avevamo parlato quando era uscito da poco: Yacht of The Year 2010 - Seascape 18. Il Seascape 18 per me è una barca fantastica che vale la pena di valutare sia per le sue grandi doti veliche che per la sua facile gestione da barca carrellabile, nonché per la possibilità di farci piccole crociere costiere; insomma, per certi aspetti, la barca ideale. Da poco tempo Seascape è sbarcata anche in Italia e se la sua rappresentanza è stata aperta nei pressi del Lago di Garda, luogo ideale dove provarla, c'è anche la disponibilità a fare dimostrazioni altrove. Chi può conciliare sportività e crociera con il massimo del rendimento anche dal punto di vista economico non si faccia perdere l'occasione di andarla a vedere e provarla, mi dicono che c'è la massima disponibilità.

Dal sito Seascape

domenica 10 luglio 2011

La grande avventura di Tinkerbelle

Tinkerbelle esposta al Crawford Museum, dal blog di Big Daddy Dave
Tinkerbelle è l'unica barca esposta al Museo dell'auto di Crawford, ma questo piccolo veliero di soli 13.5 piedi non poteva non trovare un meritato posto in un museo. Infatti nel 1965 il suo proprietario, Robert Manry un editore di Cleveland, decise di trasformare il suo piccolo dinghy in un cabinato per attraversarci l'Oceano Atlantico settentrionale. Tinkerbelle è una delle più piccole barche a vela che abbia mai terminato questa impresa e che ha compiuto in 78 giorni, dopo che il suo armatore è caduto in acqua per ben sei volte!

Tinkerbelle in partenza dall'Ohio, da Clevelandmemory
Se volete leggere tutta l'impresa di Tinkerbelle la potrete trovare a questo LINK, è veramente un racconto bello ed emozionante. E' proprio vero: piccole barche, grandi marinai.

Tinkerbelle in navigazione, da Clevelandmemory


sabato 9 luglio 2011

Daycation, a day vacation

Dal blog Pat N. Lewis
Una volta era chiamata la gita fuoriporta, oggi, con la globalizzazione delle lingue, gli è stato dato un nome che pare un po' snob, ma solo in apparenza, la genesi è sempre la stessa ovvero poche possibilità di fare altrimenti. Premesso ciò non è detto che una non - vacanza del genere non sia migliore della vacanza costosa, affollata, spesso monotona a cui siamo abituati, vediamo di elencarne le qualità.

Cambiare ogni giorno:
Un giorno alle terme, un giorno al mare, un giorno in montagna, un giorno al lago a fare vela, un giorno in una città d'arte e nei musei, un giorno in meditazione e in preghiera,  un giorno per i percorsi eno - gastronomici, un giorno a fare slalom o fondo con gli sci, un giorno tra boschi e torrenti, un giorno in canoa, un giorno a pesca e a far funghi, un giorno in bici lungo le ciclabili, un giorno all'ippodromo e al golf, un giorno a teatro o all'opera lirica .... un giorno nel giardino di casa mia. E poi? Poi si ricomincia!

La giornata tipica:
Gli odierni mezzi di trasporto permettono di coprire grandi distanze in poche ore, a due ore da casa si raggiungono tutti i luoghi e le possibili attività che ho sopra citato, in qualunque luogo si abiti. Si parte alle 8.00, alle 10.00 siamo a destinazione e trascorriamo una piacevole giornata, alle 18.00 si riparte, alle 20.00 siamo a casa di nuovo, sempre che non si voglia cenare fuori. Questa è la giornata tipica del "daycationer".

La base di partenza:
La base è casa, con le sue comodità, i suoi abiti, i suoi armadi, i suoi letti, le sue docce e la sua cucina. Non c'è nulla di meglio che la propria casa. E' per questo che scegliere la casa giusta sta alla base di questa filosofia di vacanza. Se si abita in un luogo affollato, rumoroso, affumicato dallo smog è ovvio che se ne voglia liberarsene per più tempo possibile. Il vero "daycationer" ha una casa bella, spaziosa, fuori città, in mezzo al verde. Quasi sempre il luogo di lavoro preclude questa possibilità ma credo che spesso non si voglia cercare il giusto compromesso, ritengo invece che vicino al luogo di lavoro esista un angolo di paradiso, sconosciuto ai più, facilmente raggiungibile in auto e poi in autobus o metrò. Una certa distanza dai luoghi "tipici" di lavoro farà sì che la vostra bella casa costi molto meno di un anonimo appartamento in centro che, per quanto ci mettiate del vostro, non sarà mai così bello come una casetta situata in mezzo a prati verdi ed arbusti e dove il cielo è sempre azzurro.

Il tempo si ferma:
La daycation si fa quando si può ma anche quando si vuole, non c'è fretta, si fa nei week end o nei periodi di ferie durante tutto il corso dell'anno, ad Agosto, per Natale e Pasqua, nei ponti e nelle feste comandate. Insomma il daycationer è sempre in vacanza, qualunque giorno è buono per andarsene in vacanza. Spesso mi viene da pensare, ma credo anche voi lettori, quanto attendiamo quei fatidici quindici giorni di ferie per poi accorgersi quanto siano stati brevi, alla fine neanche ce ne siamo accorti ...... e via ricominciare a sognare. Il daycationer invece non smette mai, anzi provo una certa compassione per quei privilegiati delle ferie.

Secondo il "budget":
E' ovvio che non si può fare tutto ciò che ho elencato ma, acquistata una bella casa, si possono modulare le proprie vacanze come si vuole, secondo le disponibilità del momento che sono sempre modeste. Si può fare un'ottima daycation con molto meno di 100€, alla fine andranno sommate ma .... quante cose avremo fatto.

Non ci si annoia mai:
Il rischio della vacanza tradizionale è quello di annoiarsi, magari non si ritrovano gli amici di sempre, i figli non vengono più con noi e poi la solita routine, che orrore quando raggiunge il suo culmine nello sdruscio con il gelato in mano, ripuliti dalla testa ai piedi a guardarsi l'un l'altro. A quell'ora il daycationer è già sulla via del ritorno per casa, pronto a rilassarsi ancora nel luogo più bello del mondo.

Le insidie del meteo:
Quante volte è successo! Prenotazioni, ore di viaggio, gite guidate e pianificate ...... per poi ritrovarsi quasi tutto il tempo al chiuso a giocare a carte per il maltempo. Al daycationer tutto ciò non succede mai perché quando lui  parte ha la quasi assoluta certezza che il meteo non gli darà problemi, vuoi mettere?

Le valigie: 
Ohi, ohi. Non dimenticherò mai la faccia di quel tizio a cui crollarono tutte le nostre valige addosso mentre tentava di entrare nell'ascensore del nostro albergo a Les Halles di Parigi. Al daycationer queste cose non accadranno mai perché a lui basta una borsetta con poche cose, al limite una borsa termica coi panini e l'acqua.

Il nostro paese ed il suo patrimonio:
Se si traccia una circonferenza avente come centro la propria casa e come raggio una distanza pari a circa due ore di viaggio ci accorgeremo che i luoghi meravigliosi che potremmo vistare sono tantissimi. Il nostro paese possiede il patrimonio artistico, storico, naturalistico ed ambientale più ricco del mondo. forse varrebbe la pena di interrogarsi su cosa dovremmo andare a vedere durante le nostre vacanze.

Voli e low cost, una opportunità da non perdere:
Da Firenze si raggiunge Parigi in circa due ore, se non un giorno si può star via comodamente un fine settimana, se poi ci aggiungiamo un volo low cost potremmo pensare di fare un week end con meno di 200 €.

Raccogliere le sfide di un mondo che cambia rende l'uomo più colto, più felice e senz'altro più ricco di umanità, credo di aver detto abbastanza.

Un grande casale nella campagna toscana può costare meno di un appartamento  in una grande città.


Lavare il ponte senza acqua in banchina

Dal sito Gardena
Mi era venuto in mente di comprare un suerliquidator ma poi, ovviamente, ho trovato una bella pompa a mano negli attrezzi da giardino, nel sito della GARDENA. Non avere più la luce, ma soprattutto l'acqua, in banchina è una piccola scomodità a cui finora ho rimediato con un secchio ma credo che un sistema in pressione, fino a  3 bar, sia molto più comodo ed efficiente. Se poi ci aggiungiamo un detergente completamente ecologico ritengo che la soluzione sia ottimale, eccovi la RICETTA con acqua, aceto, limone e sale.

Dal sito Gardena


venerdì 8 luglio 2011

La briscola

Il vento stamani sul lago da Castiglioni Lineameteo
Un signore gentile che ha un motoscafo accanto alla nostra barca a vela ci aveva avvertito mentre lo salutavamo al pontile: "stamani il lago è mosso!". Sinceramente però avevamo affrontato onde ben più grandi, pertanto nonostante le lamentele di Elena sono voluto uscire ugualmente ed effettivamente l'onda non era preoccupante quanto il vento, siamo alla terza uscita da soli senza i nostri figli che davano una mano e facevano da "zavorra". Comunque ho messo subito una mano di terzaroli e Aspirina, anche se rollio e beccheggio si facevano sentire, rispondeva bene. Le bandiere del Circolo Velico, al di là della darsena provinciale, erano tutte tese e mosse dal vento, il lago faceva intravedere qualche ochetta, forse sono stato un po' azzardato visto che il vento "reale" è stato tra i 14 e i 16 nodi.
Dopo aver percorso circa un miglio con la sola randa le raffiche sono diminuite e ho avuto la malaugurata idea di aprire anche il fiocchetto che a causa della mancanza dei carrelli non si cazzava. La briscola è arrivata subito, la barca ha preso velocità e ha cominciato a sbandare vistosamente con vento al traverso. Se con me c'era un qualsiasi appassionato di vela ci saremmo divertiti un mondo, ma è stato proprio allora che Elena ha cominciato a piangere e ad avere paura dello sbandamento a cui io non facevo neppure caso, troppo preso dalle manovre. Già ci eravamo messi i salvagente e a quel punto ce li siamo stretti ben bene ma vedendo Elena impaurita e sentendola lamentarsi ho pensato bene di ammainare il fiocco. Da quel momento in poi, tra una raffica ed un'altra Aspirina è andata bella dritta con la randa un po' sventata e gonfia del potente vento di meridione, finché  non siamo rientrati velocemente in porto. Al di là di tutto è stata una bella esperienza, altre volte in quattro e con lo stesso vento non eravamo neanche usciti.
Al rientro nella darsena abbiamo rivisto i quattro piccoli Germani Reali dietro alla loro mamma un po' più cresciutelli dell'altra volta, veramente belli e deliziosi. Peccato che la necessità di governare la barca praticamente da solo non mi permetta di fare foto e filmati, ma spero che sarà per la prossima!

La barca bella sbandata non piace molto alle mogli, ma che divertimento!


mercoledì 6 luglio 2011

Nestaway dinghy, una risposta intelligente ai problemi della piccola nautica

Dal sito Nestaway Boats
Una barca stabile e sicura che è possibile trasportare in un porta bagagli, per la quale non c'è necessità di un costoso posto barca in una spiaggia o in un ormeggio, entra comodamente in garage e la si ripone nel portabagagli dopo l'utilizzo, non va gonfiata e sgonfiata come un gommone ma basta avvitare qualche vite. E, una volta assemblata, è pure bella.

Dal sito Nestaway Boats
Queste sono le caratteristiche principali del Nestling Stem Dinghy di 9 piedi:
Lunghezza: 2.71 m
Larghezza: 1.31 m
Lunghezza smontato: 1.52 m
Peso: 50 kg
Ma voglio anticipare anche il modello più piccolo da 2.1 metri che diventa ottimo per il trasporto su bici perché una volta disassemblato ha una lunghezza di un metro, in più pesa solamente 36 kg, quindi trasportabile anche in Italia! Mi piace parecchio questa idea.

Dal sito Nestaway Boats


martedì 5 luglio 2011


domenica 3 luglio 2011


venerdì 1 luglio 2011

SailOnBike su dinghy rigido, le misure


Circa 4 X 1,5 metri più 50 kg di peso, sarà il treno per portare un dinghy rigido con la bici e fare SailOnBike. Il Walkerbay RID 275, grazie ai suoi bordi gonfiabili, è utilizzabile ovunque in sicurezza, laghi, fiumi, mari e lagune ed è molto interessante per questo motivo, ma non solo. Infatti se aggiungiamo alle vele un motorino elettrico od uno  a scoppio da 2.5 hp, ci si può veramente immaginare di andarci ovunque, per lo meno in tutta Europa fuorché in Italia, paese per cui studieremo altre soluzioni a breve. Navigare per i grandi fiumi europei tra terra, laghi e mari potrebbe essere un'avventura fantastica, sicuramente da provare.



giovedì 30 giugno 2011


mercoledì 29 giugno 2011


Quattro piccoli Germani Reali al Trasimeno



Erano proprio come li vediamo in questo filmato i piccolissimi di Germano Reale che ieri abbiamo visto mentre rientravamo nella darsena di Castiglione del Lago, appena usciti dall'uovo. Purtroppo, forse per la stanchezza o solo per l'apprensione del rientro, non siamo stati pronti nel fare qualche foto. Mi piace però ricordare l'evento, oltre al bel pomeriggio sul lago che io ed Elena abbiamo passato. Inizialmente il vento c'era, poi è andato via via calando, ma siamo sempre andati. Dopo anni passati ad insegnare ai nostri figli mi ritrovo a ricominciare completamente daccapo ad insegnare ad Elena, e devo stare ben attento a non farmene accorgere, trovando tutte le scuse per "mollargli" il timone e tra un discorso e l'altro fargli cazzare le drizze o spiegare cosa si deve fare in caso di pericolo:
  • se il motore è acceso e cado in acqua, tirare il cordino rosso del motore e lanciare la ciambella;
  • per fermare la barca mettersi nel letto del vento e cazzare la scotta della randa, mollare la drizza e tirare giù la vela
  • come accendere e spegnere il motore
  • timonare fino al porto .... e così via piano piano ed un po' alla volta.
Abbiamo provato anche a mettere i terzaroli, con qualche difficoltà nella regolazione ma alla fine ci siamo riusciti.
Bella anche la "regina" che ci è guizzata vicino quasi fosse un delfino venuto a salutarci e che al Trasimeno riescono a fare in porchetta, deve essere proprio buona! Insomma, fantastici questi seppur brevi momenti di felicità nel nostro Lago Trasimeno su Aspirina.

Veleggiare all'ombra del "Leone" è sempre un'esperienza fantastica

Easy on bike

Dal sito M2M Boats
Un altro interessante trolley per canoe, kayak e piccole barche a vela, EasyOnBike, molto leggero e completamente smontabile tanto da essere facilmente stivato durante i trasferimenti in "acqua". Bello, queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 3,34 m
Larghezza: 0.70 m
Altezza: 0.60 m
Peso: 7 kg
Carico utile: 90 kg


Peccato constatare quanto i fabbricanti siano avari di foto e video dimostrativi ed esplicativi, oramai non dovrebbe essere neanche necessario dirlo!


lunedì 27 giugno 2011

Il Tesabase, forse il più dimenticato



Il tesabase, o tesabugna, sul boma, sembrerà strano, ma dicono che sia uno dei dispositivi più dimenticati in una barca a vela. Devo essere sincero, il mio è veramente poco efficiente, e certamente dipende molto dalla qualità del boma dove nel migliore dei casi è già previsto. Nel video è mostrato come può essere attrezzato qualora non si avesse a disposizione.
Ogni velista che si rispetta sa bene che quello di ridurre il "grasso" è un aspetto critico, cito il Glenans:
"Regolare le vele per il vento che rinforza - Le regolazioni della randa: Per ridurre il grasso (concavità) si mette in forza tutto quello che è possibile: drizza, tesabugna e scotta. Aprite la vela spostando il carrello della scotta, se c'è, completamente sottovento. Accentuate lo svergolamento della randa flettendo l'albero verso poppa agendo sul paterazzo. In questo modo la parte alta della vela si dispone sul letto del vento, riducendo la coppia di sbandamento."
Ovviamente vale il contrario quando c'è poco vento e bisogna ridare "grasso" alla vela e nel video si vede come  la randa possa assumere una grande "concavità" per aumentare la velocità in condizioni di vento debole.


venerdì 24 giugno 2011


martedì 21 giugno 2011

Finalmente a vela


Ieri mattina finalmente la prima uscita della stagione, tra lavori e brutto tempo non ce n'era stata la possibilità. Siamo passati a Passignano all'Ispettorato del Porto per consegnare dei documenti e firmare il disciplinare della navigazione e poi via da Aspirina. Da oggi il posto barca è ufficialmente nostro! Nell'uscire mi sono dimenticato la deriva su e quindi sono potuto andare solo in retromarcia, solita figuraccia, poi notata la dimenticanza è filato tutto liscio. E' stata una delle prime volte che ero solo con Elena, senza figli, ma ce la siamo cavata bene, il vento era poco e siamo andati senza tante preoccupazioni riscaldandosi al sole. Il lago era bellissimo, non c'era nessuno, un paradiso incantato da non credere tutto per noi due. Insomma tutto bene, anche il motore revisionato e le pagaie nuove che abbiamo collaudato: Aspirina si manovra e procede anche a forza di braccia e non è un aspetto secondario per un piccolo cabinato. 
Le pagaie si sono pagate 18 € l'una
La scelta di lasciare il circolo velico per la darsena ci ha imposto diverse riflessioni, anche qua i prezzi sono saliti ed è assurdo pensare di pagare un mutuo per tenere una barca, eravamo davanti ad un bivio, o si prende una barca più piccola da tenere in giardino o si prova ad ottenere il posto nella darsena pubblica ad un prezzo veramente conveniente. Fortunatamente ci siamo riusciti, tra l'altro in un luogo splendido all'ombra del Castello del Leone.

La darsena provinciale di Castiglione del Lago, un luogo fantastico!
Altro argomento di riflessione è stato quello di valutare attentamente la sostituzione del motore a benzina con un motore elettrico, il maggior rispetto dell'ambiente in un contesto naturalistico estremamente delicato nonché, anche in questo caso, minori preoccupazioni dal punto di vista economico ci fa propendere seriamente per questa scelta.


Vi ricordate? Il Test con il Torqeedo T801 l'avevamo fatto e ritengo che se dotiamo la barca di una buona riserva di batteria con un piccolo pannello solare non ci saranno sicuramente problemi, è solo questione di abitudine, così come sta accadendo da anni in Germania ed in Austria. Il nostro orientamento però è verso un motore meno costoso ed un gruppo batterie più importante. C'è da aggiungere che l'attuale congiuntura economica e sociale ci impone scelte coraggiose, per noi ogni euro risparmiato è un guadagno e se questo vale per tutto, come per esempio le auto, tanto più vale per il motore di Aspirina. Infatti, e non in ultima analisi, va considerato l'aspetto fiscale, la nostra è una piccola barca a vela, non un grande yacht, e molti di voi avranno notato che, promesse a parte, i nostri governanti stanno grattando il fondo del barile; io ritengo che il settore nautico sarà sicuramente il primo a cui metteranno mano, meglio essere preparati scegliendo conservazione dell'ambiente ed economicità. 


Comunque, a parte tutte queste considerazioni, la mattinata è stata meravigliosa, dal lago si torna sempre un po' stanchi ma felici!

A presto Aspirina, la foto è dell'altra volta perché ieri la giornata era veramente tersa e il cielo azzurrissimo!

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