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Elena, Tommaso e la MEG al timone del First24 |
La necessità di ricontrollare tutti i 1100 e passa "post" del blog per fare manutenzione, recuperare ed ingrandire le immagini, ricorreggere l'allineamento dei testi e gli errori, etc., mi ha fatto riflettere sul fatto che quest'anno è il nono anno che andiamo in barca a vela. Certo, un po' di soldi spesi che avremmo potuto investire in un altro tipo di vacanza perché di questo si è trattato, una scelta alternativa alle vacanze che fanno in molti, ciabattine, albergo, ombrellone, spiaggia, gelato, bagni, abbronzatura e tutti a letto la sera dopo la passeggiatina. Dai 1500 ai 2000 € annui, inclusi gli oneri finanziari, questo ci è costata in questi anni la nostra barca a vela, compresi i cambi di modello, gli ormeggi al lago e al mare e tutto il resto.
Oggi, ormeggiati al lago in un posto pubblico, spendiamo solo qualche centinaio di euro e con i figli all'università, con le loro esigenze, non ci potremmo permettere altrimenti.
Questi nove anni sono stati quelli centrali della nostra esistenza, quelli in cui abbiamo visto passare i nostri figli dall'essere bambini ad adulti, domani l'altro andiamo tutti a votare, e noi entrare nella "mezza età": la nostra vita che cambia volto, sogni, aspetto e aspettative.
E' cambiato tutto in noi e questa avventura della vela che ci ha accompagnato mi sembra che ci abbia aiutato a sentirsi una cosa unica, un equipaggio in cui ognuno dipende dall'altro. Non c'è stato nulla e nessuno che ha imposto le sue scelte agli altri, abbiamo condiviso il mal di mare di Rachele e siamo tornati al lago, abbiamo condiviso la difficoltà di Elena ad entrare in una cabina stretta e abbiamo cambiato barca, abbiamo condiviso le necessità economiche ed abbiamo preso un barchino polacco, piccolo ma "estroso".
Le cose più belle da rivedere sono state le foto, i volti sorridenti e sereni, spesso scolpiti dal vento. Molte foto, specialmente le prime e quelle al mare, sono andate perse ma non i ricordi.
Nessun rimpianto nell'aver fatto questa scelta, nessun rinfaccio di non essere potuti stare comodamente seduti in una spiaggia della Sardegna o dell'Argentario, quelle poche volte che l'abbiamo fatto ci siamo annoiati a morte.
E non a caso la vacanza alternativa alla nostra vela è stata quella in montagna, nelle lunghe passeggiate prima a Chamonix e poi in Val di Fassa, in alta montagna. Non si va in montagna senza scarponi, non si va al mare senza barca.
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In barca, l'unico modo possibile di vivere il mare |
Insomma, un'esperienza meravigliosa questa della vela, vissuta da tutta la famiglia senza esagerare, senza esasperare, senza stancare, senza imporre, senza prevaricare, ma condivisa. La vorrei consigliare a chiunque, purché non sia occasione per lasciare la famiglia a casa, altrimenti non vale.
Non dimenticherò mai quei momenti in cui la barca iniziava a sbandare e Tommaso e la Rachele mi si aggrappavano addosso impauriti ed io, impaurito quanto loro, iniziavo a dare ordini sul da farsi o come disporsi; oppure quella volta che colti da una tempesta Elena mi ha dato il coraggio di andare avanti e di non arrendersi alla paura. Ricordi ed emozioni indimenticabili.
E poi c'è il blog, questo diario on-line in cui scrivo quello che sento, quello che scopro di nuovo, quello che mi piace di questo mondo della piccola nautica e della vela. Rileggendo i post mi sono accordo che non solo i "corpi" sono cambiati, ma anche il modo di pensare, e forse di scrivere. Molti dei sogni e delle aspettative di quando ho iniziato si sono avverati, barche che si portano con la bici, piccoli velieri che si tengono in garage, carrelli motorizzati da porti spiaggia e poi tanto altro.
Quanti cambiamenti, eppure sono passati "solo" nove meravigliosi e fantastici anni tutti assieme in barca a vela.
Quest'anno Tommaso ci ha preannunciato che non verrà più neanche in Val di Fassa, ha troppe cose da fare con i suoi amici, credo che anno scorso in barca sia venuto giusto una volta.
Inizia una nuova avventura, vissuta da me ed Elena, trascorrere il futuro assieme come un equipaggio .... per cambiare ancora fino a che non saremo tutt'uno per sempre.
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Elena e la Rachele sul pontile |