domenica 21 luglio 2013


sabato 20 luglio 2013

Catamarans gonflables: des bateaux qui révolutionnent le monde de la voile légère.

Ducky 19, dal sio Ducky Cat Italia
La rivista francese on-line Allboatsavenue scrive:

"Per i costruttori di queste barche, quanto meno atipiche, i catamarani gonfiabili hanno solo vantaggi:
  • nessun problema di stoccaggio, 
  • nessun problema di trasporto, dal momento che occupano lo spazio di due o tre sacchi, 
  • sono meno costosi da mantenere e da acquistare di un catamarano/ barca a vela normale, 
  • son pronti a navigare in circa 20 minuti.
Queste barche, come nessun altra, sono pratiche, compatte e molto rassicuranti, hanno tutte le attrezzature e gli accessori di qualità che possano soddisfare gli sportivi più esigenti in cerca di svago ma anche di competizione. 
Ancora rari nelle nostre acque, i catamarani gonfiabili stanno entrando prepotentemente nel mercato e stanno migliorando costantemente.  Ci sono tre o quattro grandi marche, alcune storiche, che si distinguono in questo campo, tra cui la Grabner, la Smartkat, la Minicat e la Sea-Eagle, ma stanno entrando nel mercato anche dall'Est come i Ducky.
Incredibilmente versatili, alcuni possono trasportare più di 3 persone a bordo in condizioni di vento sopra  i 4 Beaufort,  come l'Happy Cat Vision  della Grabner ....."

... che io ho tradotto, interpretato e ampliato personalmente. Vedi anche: Catamarani gonfiabili, riepilogo.
Di seguito un Happy Cat Vision in Thailandia.




MAN AT THE SEA by Alfred Dunhill




Uomo in mare è l'ultima realizzazione di Alfred Dunhill da 'Portraits of  Achievement'. E' un'ode al mare e alla lunga passione che lega un uomo alla vita di mare e alla vela, quest'uomo è rappresentato da Iain Percy un velista britannico e campione olimpico.
Salpato da Lymington nel New Forest Disctrit of Hampshire sullo yacht Strega, Iain affronta il vento e le onde sullo Stretto di Solent, tra l'Isola di Wight e l'Inghilterra.
La barca diventa improvvisamente senza peso e il marinaio è quasi ipnotizzato, onda dopo onda.


Regolazione delle vele

Immagine tradotta ed interpretata da Sailing Quick Reference
Una delle quattro cose che bisogna sapere per andare in barca a vela è come regolare le vele secondo la direzione del vento e questo schema, che ho tradotto ed interpretato da Sailing Quick Reference, mi sembra più completo di quelli classici che si trovano in rete. Detto questo, in aggiunta, più il vento è forte e più si cazzano (appiattiscono) le vele agendo sulle drizze, se necessario riducendole.



venerdì 19 luglio 2013

Funziona!

Dalla FOTOGALLERY di Osavoile
Cha marche, ha funzionato il test di convalida dell'abbinamento di una pieghevole Brompton + il Cyclone Cubby + il kayak gonfiabile con sailkit Nomad BICKayaks lungo le sponde de la Rhòne, il Rodano in italiano.
Partito di mattina sul presto non c'è stato bisogno di porti o di strutture particolari per alare e varare, l'obiettivo era quello di testare le attrezzature sulla strada ed in acqua. La barca e la bici si sono comportati bene, l'unica possibile di modifica è quella di prendere un trolley un po' più leggero.
Partito da Condrieu, arrivato a Chavanay e ritorno senza problemi, sgonfiato il Nomad e ricaricato il trolley, a mezzogiorno Marc ha fatto in tempo a guardarsi pure il suo bel Tour de France.


Via: Osavoile


Attività da imitare: Activeage, scuola di vela per tutti e vacanze per famiglie

Scuola di vela per tutti e vacanze per famiglie, dal sito ActiveAge
Perdonatemi, ma se c'è un aspetto che ritengo insopportabile del mondo della vela è il perenne tentativo di renderla come qualcosa di "esclusivo", non solo dal punto di vista economico, ma da quello dei naviganti esperti, saccenti, onnipresenti e sempre disponibili a dare consigli della loro scienza - sapienza. Una scienza - sapienza che invece si basa, oltre che sulle regole di normale prudenza e coscienza valide anche per ogni altro sport o passione, su quattro regole fondamentali della fisica che vanno bene per ogni tipo di barca, dal dinghy di 3 metri fino al grande yacht di 24 metri.
Questa filosofia, se così si può chiamare, ha di fatto escluso le famiglie dal modo della vela, a parte ovviamente chi si può permettere di navigare su di un camper galleggiante, tanto che nel nostro paese quasi mai si vedono intere famiglie divertirsi su piccoli catamarani gonfiabili a vela, famiglie che invece vediamo scorrazzare da decenni nei gommoni a motore. 
La vela è una passione meravigliosa, ecologica ed estremamente rilassante che potrebbe essere proposta a tutti, giovani, anziani, famiglie e single. Purtroppo uno dei più grandi ostacoli allo sviluppo della vela per le famiglie è frapposto proprio da quelli che dovrebbero promuoverla, gli operatori del settore. Infatti questi si aggirano come squali intorno a quelli che gli si avvicinano complicando all'enesima potenza le cose tanto da renderli dipendenti dai loro consigli, dai corsi, dai raduni, dalle cene di circolo e così via, insomma in soldoni più si riesce a spolparli e meglio è. Con il gommone non è così, si accende il motore e si parte, ebbene dovrebbe essere così anche con la barca a vela, si tira su la randa e via.
ACTIVEAGE, mi sembra invece un tipo di attività che promuove la vela e le vacanze per le famiglie in modo semplice, ecologico ed economico. Puoi scegliere tu stesso cosa fare, dal semplice acquisto del catamarano gonfiabile della Ducky, alla vacanza con o senza skipper per provare, fino al corso per imparare tutta la famiglia assieme. L'unico legame che si deve creare è l'amicizia, non la dipendenza dal denaro. Mi piace questo tipo di attività e come viene proposta, in modo semplice ed ancora genuino.
La Ducky-Cat Italia cerca giovani intraprendenti che vogliano promuovere i propri cat gonfiabili, perché non farlo in questo modo? Coraggio, largo ai giovani, via i vecchi bacucchi saccenti come me!




giovedì 18 luglio 2013


La gozzetta di "Pon"

Piano velico della "gozzetta 570" di Pon
Molto carini i disegni di questa "gozzetta" di 5.70 metri che mi ha inviato "Pon", il suo ideatore. Il progetto è per autocostruttori, chi fosse interessato non esiti a contattarmi per avere l'indirizzo email. 
Altrimenti altre idee e progetti di Pietro Bastiani, detto "Pon", si trovano su Yacht Design - Progettazione Nautica, cercando tra i post, oppure nella sezione "voi".

Linesplan della "gozzetta 570" di Pon

mercoledì 17 luglio 2013


Elia da Cortona: tra realtà e mito - prima parte




Elia da Cortona: tra realtà e mito. Questo il titolo della due-giorni di studio dedicata al religioso francescano che si è svolta nel Centro Convegni Sant'Agostino di Cortona. 
Un incontro incentrato sulla figura poliedrica di Elia, la cui esistenza è avvolta dalla leggenda. Molti gli studiosi intervenuti all'interno del convegno. Dopo i saluti iniziali, nella prima parte il prof. Jacques Dalarun, dell'IRHT di Parigi, parlerà di "Elia vicario: il complesso di Marta". 
L'iniziativa è stata realizzata con il sostegno della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, con il patrocinio del Comune di Cortona e con la collaborazione della Fondazione CISAM (Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo) di Spoleto e le Famiglie Francescane di Cortona. 
Il programma dell'evento è stato curato dal Centro interuniversitario di Studi Francescani e dalla Società Internazionale di Studi Francescani.

Un video assolutamente da ascoltare con attenzione, ci fa capire sì chi è stato Elia ma anche l'azione politica di San Francesco. ..... Il mito è forse il nostro "leone", ma a me piace pensare che sia stato lui a farlo costruire e che sotto ci abbia nascosto il Santo Graal.

Da una foto fatta giusto ieri


martedì 16 luglio 2013

Elena al timone


Non vi disperate, è solo perché non c'era un filo di vento però, come vedete, da bravo comandante aveva predisposto anche i salvagente in caso di necessità.


Certo, fargli tenere la rotta è stato arduo, mentre issavo la randa e il fiocchetto.


In lontananza credo che si vedesse il barcone, poi sparito dietro all'isola Polvese, che andava a recuperare la barca affondata l'altro giorno.


Insomma, giornata ben poco emozionante per totale assenza di vento, a parte la famigliola di antroccoli che abbiamo visto mentre uscivamo dalla darsena.


Le solite belle foto al nostro "leone" ..... 


...... e poi a casa, della serie chi è quello?


Immancabile la foto assieme. Oggi ho rischiato grosso, Elena al timone!



lunedì 15 luglio 2013

Lo scivolo di Maarup Havn, nell'isola di Samsø




Ovviamente mi sono voluto divertire perché bel difficilmente qualcuno di noi avrà il coraggio di arrivare fin quel tratto di mare che si trova tra la Svezia e la penisola danese chiamato Kattegat con una barca a rimorchio. Però non si sa mai, i luoghi sono meravigliosi.
Ma la notizia più interessante sull'isola di Samsø è che da anni oramai si è resa indipendente dai combustibili fossili grazie all'utilizzo di fonti rinnovabili, certamente loro non hanno l'Enel e i petrolieri al governo che sempre di più stanno impoverendo le famiglie di questo paese.

Windmills from Samsø - Denmark, dal sito Energiakademiet
A questo riguardo voglio puntualizzare che le fantomatiche liberalizzazioni del mercato dell'energia del Sig. Bersani sono quanto meno ridicole, andate pure a vedere su Sostariffe, fate una simulazione, guardate le differenze e poi non ditemi se non si è creato un "cartello". Ho acquistato grossi quantitativi di energia nel mercato libero, anche all'estero, per ben sei anni prima di smettere e ne ho viste di tutti i colori, dai contratti volutamente incomprensibili, alle soglie di consumo capestro per sconti ridicoli, fino agli errori nelle fatture sempre a loro vantaggio, chissà perché. Tanto più che le perniciose regole che legano il prezzo dell'energia e del gas a quello del petrolio rendono assolutamente incontrollabile la reale verifica sul risparmio, neanche da parte di un esperto. L'unica cosa vera e certa è che i fornitori di servizio pubblico, dall'acqua, all'energia, fino ai telefoni, si stanno arricchendo sempre di più contrariamente alla gente che vive e lavora solo per pagare le bollette, la benzina e il cibo, quando va bene.
Mi faccia il piacere Bersani, o si è socialisti e democratici e si pensa ai bisogni veri della gente o si è capitalisti e si pensa al proprio portafogli. Ma a nessuno è venuto in mente che basterebbe mettere un limite ai guadagni e alle speculazioni quando si offre un servizio pubblico continuativo? A mio parere, moralmente, non è conciliabile uno spropositato arricchimento privato con il servizio pubblico, di qualsiasi genere esso sia.
Ma torniamo alle cose belle, foto ed informazioni su quest'isola si trovano nel blog di Cathryn, una giovane canadese che studia in Danimarca.

Veleggiare nell'isola di Samsø, dal blog di Cathryn


domenica 14 luglio 2013

La modifica alla base dell'albero di Papì


Se ben vi ricordate mi ero rammaricato di non aver scattato alcune foto durante le modifiche che ho fatto a Papì, il vecchio Mistral Windglider, che non aveva l'opzione barchina a vela ma solo windsurf. 
Per poter realizzare il perno, che invece attualmente si può trovare nella nuova versione del Windglider Multisport, ho provveduto a fare come in figura estraendo il dado a vite in plastica utilizzato per il supporto dell'albero del windsurf. La foto l'ho trovata in un forum ungherese.
Successivamente ho preso un vecchio tubo da aspirapolvere e l'ho tagliato per una lunghezza di sei centimetri.


Poi all'estremità ci ho incollato il dado di plastica e, dopo che si è ben fissato e asciugato stando attendo ad inserirci della carta per non rovinarne la filettatura con la colla, ho sigillato tutto all'interno del foro ottenendo questo risultato. Per far entrare il perno perfettamente nel vano l'ho dovuto scartavetrare per ridurne leggermente il diametro. Come colla ho utilizzato la "Pattex - Plastica"


In questo modo posso ottenere il doppio risultato di utilizzare la base per l'albero del surf, come nell'originale,


oppure come perno per l'albero.


Nella foto noterete anche l'asola di ancoraggio del sartiame che serve per fissare l'albero, incollato sempre con "Pattex - Plastica" e fissato con due viti molto corte. Il sartiame è fissato all'albero attraverso dei fori passanti bloccati da un nodo semplice all'interno dell'albero.


Il risultato finale ve lo ricorderete.


Tempo permettendo il collaudo è previsto per sabato prossimo.


sabato 13 luglio 2013

Hotel Residence Cala di Mola, con pontile privato per attracco natanti di basso pescaggio


Hotel Residence Cala di Mola, ci sono passato davanti centinaia di volte perché proprio lì vicino aveva casa mio zio che, quando era all'Elba nel nostro stesso periodo, ci preparava degli ottimi spiedini di pesce. Di mio zio ho un bel ricordo, anche lui velista, con il suo bel Comet 700 era uno di quei "signori" che oggi non esistono più.
Il luogo è stupendo, situato nell'omonimo Golfo di Porto Azzurro, Cala di Mola è il posto ideale per l'ormeggio di piccoli natanti, ma non solo. Infatti le spiagge, le calette, il vento, il mare e i fondali sono semplicemente fantastici per chi ama navigare a vela. I prezzi dell'albergo e del residence, come potete vedere nel sito, sono assolutamente paragonabili a tutti gli altri, il luogo invece è sicuramente tra i più belli del Mediterraneo.

Il terrazzo, dal sito Hotel Residence Cala di Mola


Elia da Cortona, tra realtà e mito

Programma del Convegno, dal sito Diocesi di Arezzo
Con rammarico per il ritardo segnalo uno degli eventi culturali a cui non si dovrebbe assolutamente mancare. Elia da Cortona, di cui ho parlato più volte non certo da scienziato ma solo da fantasioso appassionato dei luoghi in cui navigo, a mio parere, è una delle figure più importanti del nostro medioevo e della nostra storia.

“Elia da Cortona tra realtà e mito”, questo il tema al centro dell’incontro studio organizzato a Cortona presso il Centro convegni Sant’Agostino venerdì 12 e sabato 13 luglio. 
L’importante evento è organizzato dalla diocesi, con il Patrocinio del Comune di Cortona in collaborazione con la Fondazione Centro italiano di studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, il Centro interuniversitario di Studi francescani e la Società internazionale di Studi francescani e le Famiglie francescane di Cortona. 
Previsti numerosi interventi di studiosi e ricercatori per approfondire la figura del francescano cortonese. Tra gli interventi in programma, venerdì 12 luglio: Giulia Barone, dell’Università La Sapienza di Roma con “La storiografia su Elia da Sabatier a Manselli”; Maria Pia Alberzoni, dell’Università cattolica di Milano, affronterà il tema “Elia tra Chiara d’Assisi, Gregorio IX e Federico II”; chiuderà la giornata Paolo Capitani, dell’Istituto Teologico di Assisi, con "Francescani e alchimia fra realtà e mito: frate Elia da Assisi e Bonaventura da Iseo”. Sabato 13 luglio, invece, sarà la volta tra gli altri di: Michele Pellegrini, dell’Università di Siena, con l’intervento su “Ordini mendicanti e istituzioni religiose nel secolo XIII: il caso di Elia a Cortona"; "Elia e l’architettura” sarà, invece, il tema dell’intervento di Fulvio Cervini dell’Università di Firenze.

Tra i primi seguaci di San Francesco, fu vicario fu vicario generale dell’ordine francescano (1221-27), acquistandosi la stima e la simpatia del cardinale Ugolino dei Conti, vescovo di Ostia (poi Gregorio IX), con cui collaborò nel difficile compito di inquadrare e organizzare il movimento francescano. Dopo la morte e la canonizzazione di Francesco fu nominato ministro generale (1232-39). Promosse la costruzione della basilica di S. Francesco ad Assisi, ma è improbabile che ne sia stato anche architetto. Una figura a cui ora Cortona ha deciso di rendere omaggio con questo convegno.

(estratto dal sito della Diocesi di Arezzo).

Lo stupendo Eremo delle Celle, uno dei "luoghi" di Frà Elia, dal sito Eremo delle Celle



venerdì 12 luglio 2013

Match 4, the multifunction

Match-4, dal sito Bellamer
Match-4, un'altro scafo ibrido multifunzione dalle caratteristiche di tutto rispetto, progettato da Jo Richards, campione della British Olympia. 
Jo ha compreso cosa desiderava la maggior parte dei tanti frequentatori delle spiagge di tutto il mondo, possedere una barca facile da usare, da trasportare, divertente e che si attrezza in pochi minuti. 
Match-4, oltre ad essere tutto questo, è una barca a vela, un surf, una canoa e una barca a remi, insomma quattro cose in una, come abbiamo già visto per oggetti simili gonfiabili nei giorni precedenti.

Match-4, dal sito Bellamer
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 3.34 m
Larghezza: 1.12 m
Sup. velica: 3.6 m2
Peso totale: 36 kg
Non conosco il prezzo al nuovo, ma ce n'è in vendita uno usato su Subito.it per 800 €. Mi sembrerebbe ottima anche per il trasporto su bici per le sue dimensioni e peso contenuti.
C'è anche un ottimo video di presentazione.



giovedì 11 luglio 2013

Romantik, scafi e stabilizzatori gonfiabili di ogni tipo, ma non solo

Scafi gonfiabili per catamarani L&K Elkan, dal sito Romantik
Come si dice dalle nostre parti sul gonfiabile e affini sul sito dei Romantik si trova "di ogni cosa". Bellissimi scafi gonfiabili, canoe, kayak gonfiabili e smontabili. Attenzione ai prezzi riportati che col traduttore automatico li riporta erroneamente da Rubli in Euro senza fare il cambio della valuta.
E ci sono anche gli stabilizzatori per kayak e canoe. Insomma belli, belli, belli!

Stabilizzatori gonfiabili per kayak e canoe, dal sito Romantik


mercoledì 10 luglio 2013

Trasimeno, affonda barca a vela in una tempesta, salvati i due velisti

La barca affondata al Trasimeno, da Perugiatoday
"Un temporale improvviso con relativa tempesta ha gonfiato le acque del lago Trasimeno che hanno inghiottito completamente una barca con due velisti a bordo. I due sfortunati sono stati salvati dall'intervento tempestivo degli addetti di un traghetto di passaggio e dal personale dell'Ispettorato del Porto. Fondamentale è stato l'intervento di Massimo Mencarelli che è partito con la propria pilotina per recuperare l’uomo ancora in acqua. La donna infatti nel frattempo era già riuscita a salire a bordo del Traghetto. La coppia di velisti, ripresasi dal forte spavento, dovrà a breve provvedere al recupero del mezzo appoggiato sul fondo del lago." (estratto da Perugiatoday).

Immagine tratta da Giornale dell'Umbria
Le notizie dai Tg regionali li danno salvi per miracolo anche se i due velisti erano dotati di salvagente. Di tempeste improvvise nel Trasimeno ne abbiamo viste più d'una e più di una volta ho avuto paura e temuto per la mia famiglia. Se si alzano le onde in corrispondenza delle sue acque basse queste possono diventare micidiali e credo che non sia un caso se la barca la si vede affondata dal lato dell'Isola Polvese dove il livello delle acque è particolarmente poco profondo. Da quel lato dell'isola, dove è il pontile del traghetto, ci sono stato solo una volta quando avevo il SUN2000 e non ci sono più tornato perché a quei tempi, essendo il lago all'asciutto, rischiai di rovinare lo scafo pur avendo tirato completamente su la deriva. Qualche hanno fa in quel punto una barca a vela ci rimase "in secca" e dovette intervenire la Polizia Provinciale per rimuoverla. 

Immagine tratta da Giornale dell'Umbria
Non riesco a riconoscere il tipo di barca ma sembra essere di grandi dimensioni, questo dimostra quanto possano essere insidiose le acque di questo bel lago. 


Four months in a Sneak-box, di Nathaniel H. Bishop



Quattro mesi in uno Sneak-box, un viaggio in barca di 2600 miglia dall'Ohio, lungo il Mississipi, fino al Golfo del Messico.

"Non desideravo vivere nelle città e negli alberghi, ma nella mia barca giorno e notte, portandomi dietro un bel po' di provviste e navigando più comodamente possibile. Così adottai una piccola barca di 12 piedi, comoda, forte, rigida, asciutta e sicura, che potesse andare bene sia a remi che a vela così come comandano il vento, il meteo o le forze, leggera e facile da trasportare ."

Pubblicato nel 1879

L'autore ci narra della sua navigazione attraverso le vie navigabili interne dell'America nel corso del 1874. A quei tempi questo tipo di avventura era molto popolare in Europa tanto che lo yachting divenne il passatempo ideale per la classe media. 
Bishop fu un avventuriero di fama internazionale e questa è stata una delle sue tante imprese.
Gli Sneakboxes, in forma moderna, sono ancora utilizzati nella zona della Barnegat Bay, nel New Jersey, per la caccia e le regate.

(maldestramente tradotto da me medesimo da Ria Press Classic Books)

Lo Sneak-box, dal libro di Bishop



Outrigger for fun in the surf

Grabner Fun Board con kit velico
Ne abbiamo già parlato con l'Aquaglide Multisport, la tavola a vela Saturn ed ovviamente con Papì che ben presto vedrete in azione al mare, non vedo l'ora.  
Anche la mitica Grabner ha fatto la sua tavola che purtroppo però non risulta essere più commercializzata con l'armo velico compreso. Peccato, perché sembrerebbe un barchino di tutto rispetto, semplicissimo, facile da usare e leggerissimo da trasportare, ma c'è da aspettarsi che possa essere riproposto di nuovo considerato il successo che questi "ibridi" stanno avendo.
Personalmente ritengo che quello delle tavole a vela con l'armo velico sia la nuova frontiera del divertimento anche perché le si possono utilizzare in vari modi, come SUP Boards standoci in piedi, come canoe standoci seduti, come surf ovviamente, come trainabili ed infine come vere e proprie derive a vela.
Il pensiero di poter portare il tutto in una borsa per poter divertirsi in così tanti modi è veramente notevole, anche se credo che ancora il mercato non abbia compreso appieno questa "multi-opportunità".

I SUP gonfiabili della Mistral


martedì 9 luglio 2013

Rulle di fieno


Questo è il paesaggio che incontriamo la mattina sul presto, prima che inizi il caldo, mentre facciamo fare la passeggiatina alla MEG. Potrebbe essere la fonte di ispirazione di un quadro.



lunedì 8 luglio 2013

Lo scivolo di Marina Capo San Donato, a Finale Ligure


Marina di Capo San Donato, è il porto turistico nei pressi di Finale Ligure. Lo scivolo è a pagamento e fa parte della struttura portuale  che offre tutti gli altri servizi tra cui un porto a secco con abbonamento gru, ormeggi, parcheggi, etc. ect.
Altre informazioni le potrete trovare su:




domenica 7 luglio 2013

Dai Macchiaioli al Novecento, Opere dalla Collezione Olschki

Locandina della mostra
Da Giovedì 4 luglio la Casa Museo di Ivan Bruschi, ad Arezzo, apre al pubblico la mostra "Dai Macchiaioli al Novecento. Opere dalla Collezione Olschki", che durerà fino al prossimo 10 novembre 2013. Un'occasione per ammirare opere di Fattori, Mochi, Nomellini, Lloyd e molti altri, in un percorso che segue la storia della famiglia Olschki. Una passione per il collezionismo d'arte che accomuna i fondatori della celebre Casa Editrice con l'antiquario aretino Ivan Bruschi, nella cui Casa Museo è ospitata la mostra.

Bellissima ed estremamente delicata questa selezione di dipinti facenti parte di una collezione ben più ampia che ci immerge tra la cultura di fine ottocento e quella dei primi decenni del secolo scorso, contraddittoriamente epoche di grandissimi stravolgimenti che qui vengono rappresentate in una forma raffinata della quale si percepisce il mutamento percorrendo le sale della mostra. Le forme perdono via via  consistenza e i colori si accendono presagendo il momento in cui la tradizione figurativa entrerà definitivamente in crisi con le poetiche del "colore" e del "segno" che caratterizzeranno le future espressioni dell'arte moderna e contemporanea.
Notevole anche il repertorio fotografico che introduce il visitatore alle "case della vita", la costa livornese, la Liguria e l'isola d'Elba, le barche, i paesaggi e le abitazioni colorate che rappresenteranno la svolta stilistica determinata dalle teorie del "divisionismo" a cui appartengono i primi lavori di Lloyd, Discovolo e Lori.
Credo che non si possa parlare d'arte senza conoscere e comprendere questo importante e fondamentale passaggio che ha caratterizzato la cultura europea a cavallo tra i due secoli.
La mostra è egregiamente immersa in uno dei grandi tesori di Arezzo, la Casa Museo di Ivan Bruschi, una raccolta di oggetti di antiquariato che testimonia la cultura, la passione e la curiosità dell'antiquario aretino, fondatore della Fiera Antiquaria di Arezzo.
La Casa Museo Ivan Bruschi, è "un luogo di suggestioni e di stati d'animo, atmosfere e dettagli".


... è bé, come non citare uno dei numerosi "segni" lasciati da Ivan Bruschi a casa mia, la seggiolina medievale. Ne noterete diverse nella sua Casa Museo.




sabato 6 luglio 2013


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