sabato 12 novembre 2016

Auto nuova, barre nuove

500L, dal sito FIAT
Visto che la FIAT 500L, con alimentazione benzina+GPL, sarà la nostra nuova auto, ho cominciato a pensare alle barre per il trasporto di MAE, considerata anche l'esperienza che ho avuto con le precedenti.
Per prima cosa la qualità è si importante ma bisogna anche saper scegliere il prodotto giusto per il tipo di carico che si trasporta. Infatti per trasportare carichi pesanti che devono scivolare sulle barre mentre vengono issati sull'auto, a mio parere, sono sconsigliabili quelle strisce di gomma che a lungo andare scorrono fino a far uscire il blocco in plastica posto dalla parte opposta della barra. Se avete osservato bene le mie foto ho dovuto fermarli con del nastro, nastro che poi andava a sporcare la barca nei punti di appoggio, punti che poi dovevano essere protetti con della stoffa, in particolare dei vecchi calzini bucati.


Tornando indietro e alla qualità sarei orientato per delle barre portatutto di marca Thule. Nel sito si possono direttamente selezionare marca e tipo di auto ed avere subito la risposta sul tipo di barre possibili e i carichi trasportabili con tutte le caratteristiche tecniche.

Thule Square Bar + Rapid System
Altro aspetto di non secondaria importanza è la lunghezza delle barre che per il trasporto di una barca è critico per tre diversi motivi:
  • la necessità di "agganciarci" la barca per poterla tirare su e caricarla
  • la possibilità di applicarci dei ferma carico
  • la tranquillità di non vedere la barca proprio sul bordo delle barre
Per questo motivo sono andato a vedere bene le dimensioni dell'auto.

Dimensioni della 500L
Con queste dimensioni ho potuto verificare che ci possono stare anche barre da 162 cm, misura inferiore ai 178 cm di larghezza dell'auto. Non saranno affatto piacevoli da vedere ma a noi non ci interessa poiché serviranno solo a trasportare la barca e verranno montate e smontate ogni volta.

Thule Square Bar 765, dal sito Thule
A questo punto avanzeranno quei seppur pochi centimetri per mettere il ferma carico Thule Load Stop 503.

Thule Load Stop 503
L'unico dubbio che mi rimane è che nelle barre portatutto non mi piacciono le parti in plastica, a meno che non servano esclusivamente come rivestimento, poiché nel serrare le viti le parti in plastica prima o poi cedono. Mi sembra però di aver capito che il serraggio avviene solo tra parti metalliche, questa comunque è un aspetto tecnico che dovrò appurare.

Thule Rapid System 754, dal sito Thule
Per quanto riguarda il peso trasportabile le barre portatutto consigliate per la 500L da Thule sono omologate fino a 75 kg, mentre nel libretto dell'auto si consiglia di non superare i 60 kg. Certamente dovrà essere vincolante il limite di omologazione delle barre mentre per quanto riguarda il limite del peso massimo consigliato per l'auto potrà essere valutato con una certa elasticità. Come abbiamo già appurato in articoli precedenti il Codice della Strada sul peso non pone alcun vincolo, peso che per motivi assicurativi dovrà sicuramente essere rispettato per quanto riguarda il portapacchi ma non necessariamente per quanto riguarda il tetto dell'auto, se si tratta solo di qualche chilo in più che può rientrare in una tolleranza.

Dal manuale di manutenzione della 500L

Così chi volesse trainare la barca con un carrello sa anche che il peso massimo trainabile per la 500L è di 1000 kg se frenato e 400 kg se non frenato.


CaroKanu, bootswagen&kanuzubehör

Faltboot am Fahrrad, dal sito CaroKanu
CaroKanu, offre diverse ed "articolate" soluzioni per il trasporto con la bicicletta e a mano di piccole barche, dai catamarani fino alle canoe e kayak.

Carrello per catamarano, dal sito CaroKanu
In più ecco una soluzione molto semplice per collegare il trolley della barca, qualsiasi modello sia, alla bicicletta, un profilato in alluminio ed una vite con occhiello.

Dal sito CaroKanu


giovedì 10 novembre 2016


Qivittoq 2016, campeggio nautico nel mare della Groenlandia

Qivittoq-2016 (Scoresbysund, East Greenland) from Doi Nomazi (TraveloTherapy) on Vimeo.

Cosa c'è di più affascinate e avventuroso che pianificare un viaggio in una zona remota e sconosciuta ed esplorarla con un semplice kayak preso a nolo ed una tenda? 
Questo è ciò che hanno fatto gli amici di DOI NOMAZI, rivivere un antico mito groenlandese, il "Qivittoq", che consiste nell'abbandonare la comunità per ritirarsi in completa solitudine tra le montagne con le quali riesci a vivere in completa sintonia, anche se ti devi guardare continuamente dalle insidie e dai pericoli, senza esserne sopraffatto.
Grazie Doi Nomazi, i due nomadi.


Lo Scoresby Sund (danese: Scoresby Sund , Groenlandia : Kangertittivaq ) è un grande fiordo posto sulla costa orientale della Groenlandia.
Ha una struttura ad albero, con un corpo principale di circa 110 km di lunghezza che si dirama in un sistema di fiordi che coprono una superficie di circa 38 mila km quadrati. Il più lungo dei fiordi si estende per 340-350 km nell'entroterra dalla costa.
La profondità è di 400-600 m nel bacino principale, ma profondità aumenta fino a 1.450 m in alcuni fiordi. Si tratta di uno dei più grandi e più lunghi fiordi nel mondo.
Sul lato nord della foce del Scoresby Sund si trova Ittoqqortoormiit, l'unico insediamento permanente della regione, con una popolazione di 469 abitanti. (Fonte: Wikipedia)



venerdì 4 novembre 2016

Keelcrab, il primo drone sottomarino per la cura del vostro scafo

Dal sito keelcrab
Gli armatori che volessero effettuare la pulizia e l'ispezione dello scafo mentre i loro yacht sono ancora in acqua potrebbero essere interessati a un nuovo drone sottomarino chiamato Keelcrab.
Creato dal trentenne italiano, Fabio Terzaghi, il Keelcrab è stato progettato principalmente per la asportazione di bio-incrostazioni di alghe e la vegetazione dallo scafo attaccate sullo scafo di barche a vela di qualsiasi dimensione.
Il drone è stato sviluppato per essere "user-friendly" e come tale può essere comandato da chiunque da solo al fine di eseguire una pulizia automatica dello scafo.
Esso è azionato da un dispositivo di telecomando con display, collegato ad una videocamera IP68 con LED installati sul drone.
Guardando lo schermo si può manovrare il Keelcrab attraverso semplici pulsanti direzionali sul telecomando, nonché di monitorare e verificare le condizioni dello scafo contemporaneamente.
Keelcrab è dotato di spazzole (soft, medie e dure) con setole in nylon, ha un esoscheletro di plastica con 'bilancia idrostatica neutra', pesa 9.5 kg, ed è lungo 42,5 cm, alto 42,5 cm e largo 32 cm. 
Viaggia ad una velocità di 1,5 mq per minuto, la forza di aspirazione a vuoto è generata da una girante centrale o turbina (elica), azionata da un motore brushless, che svolge la duplice funzione di mantenere il robot attaccato allo scafo rimuovendo le alghe e le incrostazioni formatesi sotto lo scafo stesso. 
Il movimento è guidato da spazzole in gomma poste su binari che consentono movimenti in tutte le direzioni. 
Uno scafo pulito consente all'imbarcazione di navigare meglio riducendo allo stesso tempo il consumo di carburante. 
Finora 10 marina hanno già scelto di utilizzare droni Keelcrab per la manutenzione degli scafi. 

(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da Practical Boat Owners)


martedì 1 novembre 2016


venerdì 28 ottobre 2016

Censimento delle barche tradizionali dell’Emilia-Romagna (e dintorni)

Dal Museo della Marineria di Cesenatico
Giro con piacere così come mi è pervenuto.

Da alcuni anni il Museo della Marineria sta portando avanti un progetto di censimento (per varie ragioni si è preferito usare questa parola al posto di “catalogo” o “registro”) delle barche tradizionali dell’Emilia-Romagna, in realtà con alcune divagazioni esterne sempre riferite a tipologie di barche tradizionali adriatiche. Il progetto ha avuto inizio su impulso della Regione Emilia-Romagna - Servizio Turismo, nell’ambito di un progetto europeo, ed è poi proseguito utilizzando il lavoro di elaborazione di una scheda di censimento portato avanti dall’AMMM (Association of Maritime Mediterranean Museums). In questo caso, il censimento è limitato alle barche tradizionali di un’area di costa (ed acque interne) definita, e rappresenta dunque una prima occasione di verifica sperimentale che, dopo una fase iniziale durata alcuni anni, intendiamo proporre all’attenzione di tutte le persone interessate a questo tema che riteniamo fondamentale: le barche tradizionali sono autentiche testimoni viventi della cultura del mare, e solo conoscendo l’estensione e la varietà di questo patrimonio culturale – ancora purtroppo non adeguatamente riconosciuto – potremo iniziare a considerare le azioni necessarie alla sua salvaguardia e valorizzazione. Il database è stato realizzato in proprio a titolo sperimentale ed è ospitato su un server messo a disposizione dal Museo della Marineria di Cesenatico. 

Il censimento, insieme ad una sintetica presentazione, è consultabile alla seguente pagina web: 

www.archivimmc.eu/cbr_index.html

Vi preghiamo di collaborare segnalando aggiornamenti, errori, inserimenti, etc. con le modalità indicate.



mercoledì 26 ottobre 2016


martedì 25 ottobre 2016

SV14 Project, an affordable open sailing boat for disabled sailors

Dal sito dell'SV14
Tutto è iniziato il 29 ottobre 2015, Peter Jacops, un ispettore CE, specialista per la certificazione di yacht, ha postato sulla sua  pagina Facebook la richiesta generica ad un progettista se sarebbe stato disponibile ad aiutarlo a creare una barca a vela a basso costo per disabili, accessibile a tutti. I designer Alex e Marten Simonis Voogd hanno raccolto questa sfida .... (Dal sito SV14 Project).

.... e ne sta venendo fuori un progetto fantastico.

Dal sito dell'SV14
Oltre la linea filante decisamente bella, non comune in questo tipo di barche, di notevole interesse sono le sedute mobili.

Dal sito dell'SV14
L'SV14 Project sta cercando sponsor, in particolar modo nei Rotary Club e tra tutti coloro che hanno la possibilità di contribuire a questo tipo di progetti. Se potete partecipate!

Dal sito dell'SV14

lunedì 24 ottobre 2016

T.A.C.S. Marinara

Dal sito T.A.C.S.
T.A.C.S. un’eccellenza toscana nel mondo 
Cinquant’anni di successi, un prodotto d’eccellenza e l’amore per un panno che affonda le sue radici nel Medievo: questa è TACS, orgoglio toscano del Made in Italy nel mondo. ..... TACS rappresenta oggi un’eccellenza produttiva capace di affascinare fasce sempre più ampie ed esigenti di clientela.

Il Panno Casentino 
Sfruttato per le sue caratteristiche di robustezza già dal medioevo come copertura per bestie da soma e tessuto per i sai dei Francescani, il Panno Casentino trova la sua fortuna a partire dal 1700, allorché divenne produzione prediletta per i numerosi lanifici sorti nella vallata. ...

Noi ci serviamo al negozio T.A.C.S. di Poppi in Via Conti Guidi, in Casentino, dove si fanno prezzi di fabbrica. Prezzi paragonabili a quelli di qualsiasi catena di grossa distribuzione con una qualità e una bellezza decisamente superiori.

T.A.C.S. Marinara può essere scelta in vari colori compreso il blu, ma l'arancio T.A.C.S. è d'obbligo.




mercoledì 19 ottobre 2016

Wave Chaser, a windsurfer catamaran

Dal sito Wave Chaser
Wave Chaser, interessante questa soluzione di creare un catamarano "ibrido" con armo "biplano" unendo due windsurf, ancora in fase di collaudo.
Anche se il Wave Chaser funziona come un catamarano a doppio scafo, è in realtà composto da due scafi separati, collegati utilizzando una piattaforma centrale rialzata. Quando sono collegati, i due scafi creano il catamarano che vedete nella foto, ma quando separati, essi possono essere utilizzati come tavole stand-up paddle o singoli windsurf.

Dal sito Wave Chaser
Queste sono le sue caratteristiche tecniche principali:
Lunghezza: 410 cm
Larghezza: 220 cm
Peso: 67.6 kg (ma si vuol raggiungere un peso max di 50 kg)
Superficie velica: 9 mq
Capacita: 180 kg



Veramente bello, quando la fase di prototipazione sarà terminata si saprà qualcosa di più anche sul prezzo.

Via: Newatlas

martedì 18 ottobre 2016


lunedì 17 ottobre 2016

Novità: Yamaha F2.5, il fuoribordo portatile

Yamaha F2.5 ECO, dal sito Yamaha
"Il modello F2.5 Yamaha è di ultima generazione, è la perfetta soluzione per uscire senza pensieri, trasformando anche il più breve viaggio in barca in un’avventura unica. 
Questo popolare modello portatile, dalle nuove forme intelligenti, ora è ancora più pulito e più silenzioso e offre una serie di nuove funzionalità. 
Fonde la tecnologia Yamaha con la massima potenza ottenibile, con tanta energia, eccellente praticità e facile manovrabilità. 
Inoltre, è il motore ausiliario ideale per i proprietari di yacht. 
La possibilità di più posizioni di stoccaggio, il comodo serbatoio del combustibile che consente di vederne il livello e i comandi ottimizzati e intuitivi, tutti facilmente raggiungibili, si uniscono a una maniglia di trasporto nuova, più grande e confortevole: questo modello a 4 tempi è la scelta più intelligente che mai" (dalla brochure Yamaha)
.
Queste le sue caratteristiche tecniche principali:
Motore: 4 tempi
Cilindrata: 72 cc
Capacità serbatoio: 0.9 litri (con possibilità di serbatoio ausiliario)
Peso con elica: 18 kg
Prezzo: 900 €



domenica 16 ottobre 2016

La storia di Chiara sul Lago di Caldonazzo

Da TG2 Storie
Su TG2 Storie del 16/10/2016 potete vedere la storia di Chiara Soma che ha scoperto la vela dopo essere rimasta in carrozzella a causa di un grave incidente stradale. Si parla di lei dal minuto 31.00 fino al 33.40 circa.  
Il lago dove Chiara naviga è il lago di Caldonazzo in Trentino, grazie al sostegno della Cooperativa Arché.
Le barchine a vela che si vedono navigare sono gli Access Dinghy di cui abbiamo parlato un po' di tempo fa.



Belli e imperdibili il volto e la serenità di Chiara.



mercoledì 12 ottobre 2016


martedì 11 ottobre 2016

Carrelli, come bilanciare il peso



La stagione è finita e per coloro che hanno la fortuna e lo spirito d'iniziativa di riportare la propria barca in giardino dall'ormeggio estivo è giunto il tempo di caricare la barca sul rimorchio e .... via. Però non bisogna mai dimenticarsi degli equilibri che entrano in gioco nel posizionare correttamente l'imbarcazione sul carrello e il video che vi propongo oggi è molto significativo. Come si vede basta spostare un po' troppo il peso indietro che lo sbandamento dell'auto aumenta considerevolmente.
Non lasciatevi mai prendere dalla fretta degli operatori alle gru, o da chi attende davanti allo scivolo.

Lo yacht sotto casa, un sogno mai sopito
Via: zagle.com


lunedì 10 ottobre 2016


domenica 9 ottobre 2016


venerdì 7 ottobre 2016


mercoledì 5 ottobre 2016



lunedì 3 ottobre 2016


venerdì 30 settembre 2016


mercoledì 28 settembre 2016

Vedere il Mare, un'applicazione per Smartphone che aiuterà i non vedenti a navigare negli oceani

L'applicazione Seeing Assistant - Vedere il Mare su Google Play
Il 1° di ottobre dal porto croato di Sukosan partirà una spedizione in mare aperto per non vedenti ed ipovedenti organizzato dalla Fondazione Gniazdo Piratów. Al fine di raccogliere più partecipanti possibile, questi saranno supportati da un'applicazione per Smartphone e iPhone creata appositamente chiamata Seeing Assistant: Vedere il Mare, sviluppata dalla Transition Technologies.
L'applicazione, può essere scaricata gratuitamente su Google Play.

La spedizione, che si concluderà alla fine di ottobre a Skradin, è organizzata nell'ambito del progetto "vedere il mare" realizzato dalla Fondazione Gniazdo Piratów FIN dal 2006. 
L'equipaggio della spedizione è composto da non vedenti o ipovedenti. Fino ad oggi, in 10 edizioni del programma, hanno partecipato 864 persone. 
Quest'anno, per i partecipanti alla crociera è stato sviluppata un'applicazione dalla Transition Technolgies, Seeing Assistant: vedere il mare, che dai suoi creatori è stata chiamata "timoni mobili in mare." 
La soluzione è stata progettata su misura per le mutevoli condizioni atmosferiche in acqua, i gesti (ad es. lo scuotimento) e fornirà informazioni sui parametri di navigazione. 

Il compito principale dell'applicazione è quello di aiutare i non vedenti a mantenere la rotta impostata per la navigazione a vela in mare aperto, nei laghi e in altri bacini idrici. Grazie a questa i non vedenti potranno avere una maggiore indipendenza tanto che potrebbero svolgere tutte le attività di uno skipper.

Grazie al cellulare il funzionamento dell'applicazione è intuitiva e adattata alle esigenze dei non vedenti e si integra perfettamente con la lettura dello schermo. 
L'applicazione utilizza sistemi di navigazione satellitare (GPS o GLONAS), in modo che i dati risultanti sono molto più accurato rispetto alla funzione della bussola disponibile nello smartphone.

(maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo da: CEO.COM.PL grazie all'esperienza maturata nel Famigerato Circolo dell'Inchiostro a China)

Immagine tratta da antyapps.pl


domenica 25 settembre 2016

Come cavare un rollafiocco dal pignone di una vecchia ruota di bicicletta



Avrete visto in uno dei miei più recenti filmati che il fiocchetto di MAE non ha il rollafiocco tanto che mi sono dovuto alzare a svolgerlo, contando sul fatto che la barra del timone rimanesse dritta.

Io mentre svolgo il fiocco a mano con la barca che va da se
Per questo motivo ho pensato di costruirmene uno da solo poiché è impensabile acquistarlo.
Nel sito di Joel's Navigator ho trovato moltissime indicazioni utili: How to build a roller furler for under $40. In questo post viene spiegato con molta semplicità il funzionamento dell'avvolgimento del fiocco che, nel mio caso, si avvolgerebbe su se stesso senza strallo.
Il video sopra mostra invece come realizzare il rocchetto con il pignone di una vecchia ruota di bicicletta, una vite, due dadi e poco più. E' veramente interessante.

Il rollafiocco autocostrauito di Joel's Navigator

venerdì 23 settembre 2016

FINSAIL, vivez la mer autrement

FINSAIL, dal sito ELVA Sport
Finsail, lo snorkeling a vela. E' straordinariamente interessante questo nuovo prodotto della azienda francese ELVA Sport specializzata in tavole da snorkeling.
Di sei colori differenti, di dimensioni 145 x 76 cm, con l'armo velico pesa qualcosa di più di 6 kg, costa 1560 € tutto compreso. L'ultima cosa che rimane è di andare a divertirsi in acqua.

"Lo snorkeling è uno sport poco conosciuto al grande pubblico. Guillaume Turbec, ingegnere di Saint-Brieuc ha deciso di sviluppare e commercializzare tre tavole per le escursioni acquatiche e lo snorkeling per diffondere questa pratica a più persone. La Finsail può conciliare la vela con il nuoto. Ha lo scafo di un trimarano con deriva e un albero in carbonio di 2,50 m che permette l'utilizzo di uno spinnaker sviluppato specificatamente delle dimensioni di 2,20 metri quadri. "Con le giuste condizioni di vento può raggiungere i 5 nodi. Garantisce nuove sensazioni, ma anche una piacevole sensazione di velocità ", spiega Guillaume."  (Maldestramente tradotto ed interpretato da me medesimo, da Bateaux)




Via: Bateaux

giovedì 22 settembre 2016

Free Wheeling, un buon motivo per andare al Salone di Genova



Dal canale youtube del Giornale della Vela, il nuovo motore a manovella Free Wheeling e l'Aquaglide Multisport che conosciamo bene.
Dal sito Free Wheeling
C'è anche un video in cui si vede come funziona, ma noi sappiamo che non è una nuova invenzione perché ne abbiamo già parlato in passato anche se questo nuovo modello è veramente molto più pratico e semplice degli altri: Ropeller, il fuoribordo a manovella.


Prezzo negli USA 125$.


Copie de la vie de mon Kayak, portant le nom Achilles III.



Un video straordinario che fa capire come con un piccolo kayak gonfiabile a vela e a pagaia si possa girare l'Europa e visitare luoghi magnifici, dai canali della Francia e di Venezia, al mare, fino ai fiordi della Norvegia e poi la Germania e l'Olanda. Imperdibile!
Il kayak gonfiabile che porta il nome di Achille III credo sia un Grabner Explorer di cui abbiamo parlato in altre occasioni.  La Grabner è davvero una grande azienda austriaca.



mercoledì 21 settembre 2016


lunedì 19 settembre 2016

Uscita laboriosa di bolina e in acqua bassa



Un'altra avventura di nonno Rolf che con il suo Minicat 420 si è dovuto ingegnare per uscire di bolina in 25 cm d'acqua senza poter abbassare il timone. Una volta preso il largo però ci ha assicurato che lo Jezioro Dargin nei Mazury è stato veramente divertente.
Mi sembra che siamo proprio qui, beccato su Street View, che bel posto.



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